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Lo sviluppo e il turismo rurale in area Berica

4. La trasferibilità del modello di Ballyhoura e l’area Berica

4.3 La provincia di Vicenza e l’area Berica

4.3.2 Lo sviluppo e il turismo rurale in area Berica

Nell’ambito dello sviluppo rurale in area Berica un ruolo centrale è svolto dal Gruppo di Azione Locale Terra Berica. Costituito nel 2008 come Società cooperativa a responsabilità limitata, il GAL comprende tra i soggetti pubblico-istituzionali la Provincia di Vicenza e la Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Vicenza, oltre ai 24 comuni dell’area interessata, e tra i soggetti privati Confartigianato Vicenza, l’Associazione Commercio Turismo Servizi e PMI della Provincia di Vicenza (ASCOM), la Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola Impresa, la Federazione Provinciale Coldiretti di Vicenza e il Museo della civiltà contadina ONLUS (GAL Terra Berica, 2015).

Il GAL, tramite il Piano di Sviluppo Locale per il periodo di programmazione 2007-2013, ha cercato di promuovere un modello di sviluppo che attivi un’economia dinamica e diversificata e che valorizzi adeguatamente il patrimonio naturalistico e storico-culturale locale. Questo modello era già stato applicato da alcune iniziative di singoli privati ed enti, ma la mancanza di un coordinatore unico e di un sistema d’area le ha rese scoordinate e poco incisive (GAL Terra Berica, 2008).

Il PSL ha riconosciuto in particolar modo le potenzialità del turismo e ha incentrato su di esso la propria strategia, cercando così di migliorare la situazione esistente: il GAL aveva rilevato, infatti che l’offerta turistica in area Berica si basava quasi esclusivamente sull’enogastronomia e non valorizzava adeguatamente il patrimonio artistico, architettonico e naturale dell’area; inoltre, nell’ambito della ricettività, non esisteva un’attività permanente a carattere alberghiero estesa per medi o lunghi periodi e i flussi turistici che interessavano la zona erano prevalentemente di breve durata

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(nel fine settimana). Si avevano comunque segnali positivi per quanto riguardava i Bed and Breakfast (nel territorio ne erano stati contati 21) e le aziende agrituristiche (circa 55), ma i servizi offerti risultavano in generale poco differenziati e concentrati soprattutto sulle attività tradizionali; l’iniziativa più innovativa presente nel territorio era rappresentata dalle fattorie didattiche, in totale 17 nell’area del GAL e 55 in tutta Provincia di Vicenza, che risulta la provincia del Veneto con il maggior numero di queste strutture (GAL Terra Berica, 2008). Il GAL aveva, inoltre, individuato ed elencato nel PSL un’altra serie di problemi strutturali ed organizzativi dovuti alla mancanza di:

 uffici informativi;

 servizi fondamentali per i turisti come, ad esempio, il trasporto nei punti di interesse;

 un’offerta turistica chiara ed effettiva con, ad esempio, pacchetti turistici che prevedano ville aperte al pubblico in orari ben definiti e con guide turistiche;

 itinerari ben definiti e segnalati.

Per questi motivi, l’obiettivo del PSL è stato quello di “attivare uno sviluppo sostenibile del territorio rurale attraverso la creazione di una rete di percorsi turistici sul territorio che rappresentino il volano per la diversificazione dell'economia rurale, il recupero del patrimonio storico, culturale e ambientale, la qualificazione delle competenze e dei servizi essenziali alle popolazioni rurali”178. Tuttavia, era necessario che questi itinerari, affinché

potessero aiutare lo sviluppo economico locale, venissero valorizzati tramite iniziative integrate che permettessero di “accogliere il turista e di tradurre i suoi bisogni espressi e inespressi in tutte le opportunità di fruizione del territorio: pacchetti turistici integrati, itinerari a tema, percorsi tra i principali

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punti di interesse, percorsi alla scoperta dei punti di interesse minori, strutture ricettive, ristorazione, possibilità di praticare sport, ecc.” (GAL Terra Berica, 2008).

Oltre a creare itinerari culturali, cicloturistici, storici e fluviali, il GAL Terra Berica si è anche impegnato nei progetti di cooperazione Rural Emotion (REM), già precedentemente citato, e Turismo Pedemontano Veneto (TPV). Il GAL Terra Berica ha preso parte, infatti, al Progetto di Cooperazione Transnazionale Rural Emotion (REM) e ha individuato come figure rappresentative della propria storia ed identità l’architetto del Cinquecento Andrea Palladio e lo scrittore ottocentesco Antonio Fogazzaro: sono stati creati itinerari culturali legati alla loro vita e alle loro opere e, per la loro promozione, sono stati realizzati sia un fumetto chiamato “Nelle Terre dei GAL” (in cui il protagonista in 6 episodi scopre i luoghi e le tradizioni dei GAL aderenti al progetto) sia dei percorsi di geocatching (una caccia al tesoro che fa uso di dispositivi GPS come gli smartphone) che portano i turisti nei punti meno conosciuti ma più suggestivi del territorio (ad esempio, nell’area del GAL Terra Berica i contenitori da rintracciare sono stati nascosti all’interno di antiche torri)179.

Inoltre, il GAL Terra Berica ha aderito al progetto di cooperazione

Turismo Pedemontano Veneto (TPV) che coinvolge i GAL che operano su

Verona, Vicenza e Treviso: esso prevede la realizzazione in zone collinari di itinerari, aree di sosta e uffici informativi che permettano ai turisti di attraversare a piedi o in bici luoghi caratterizzati da ville e borghi storici o da paesaggi suggestivi. Per quanto riguarda l’area del GAL Terra Berica, questo progetto ha finanziato la creazione dell’ Altavia dei Berici, un itinerario prevalentemente naturalistico destinato ad escursionismo, cicloturismo ed ippoturismo: lungo 130 km e suddiviso in 11 tappe, esso attraversa 17 comuni (Arcugnano, Altavilla Vicentina, Brendola, Grancona, Sarego,

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Lonigo, Alonte, Orgiano, San Germano dei Berici, Zovencedo, Sossano, Villaga, Barbarano Vicentino, Mossano, Nanto, Castegnero e Longare) formando un circuito sui colli Berici ed è dotato di 1.200 segnali che indicano il percorso da seguire. Inaugurata nel settembre 2015, l’Altavia costituisce un’iniziativa molto recente e i comuni coinvolti confidano nella capacità del percorso di attirare in futuro turisti non solo da fuori provincia/regione ma anche dall’estero, sfruttando l’eccellente offerta paesaggistica, artistico- culturale e gastronomica dei Berici e contribuendo in questo modo allo sviluppo delle aree interessate180.

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