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Taratura del modello di calcolo

Nel documento ANS C1.1 – P (pagine 28-51)

2.2 L A DESCRIZIONE MODELLISTICA DEL CLIMA ACUSTICO D ’ AREA , PER LO SCENARIO ATTUALE

2.2.1 Taratura del modello di calcolo

La taratura del modello di calcolo è stata effettuata mettendo a sistema i dati di rilievo precedentemente illustrati, avendo l’accortezza, in ottica di correlazione spaziale e temporale fra le due diverse campagne di misura analizzate, di operare seguendo il seguente processo e considerando come di primaria rilevanza, le risultanze del monitoraggio acsuisito a dicembre 2018, in affaccio alla SP 31:

- Attualizzazione dati di monitoraggio AIRIS: appurato che fra il 2012 ed il 2018 il delta di traffico transitante sulla SP 31 è stato del 15%, tale da generare un delta emissivo in aumento alla sorgente pari a 0,6dBA, assumeremo che i livelli di riferimento per la descrizione dell’impatto medio di periodo presso la specifica postazione non sia pari a 48,1 e 44,6dBA rispettivamente per il diurno e il notturno, come misurato in loco, ma 48,7 e 45,2dBA.

- Definizione indotto autostradale a formare il rumore di fondo di zona. Anche a questo fine facciamo riferimento ai pregressi rilievi di AIRIS, riportanti, oltre al solo Leq descritto attraverso il monitoraggio 2018, anche i livelli statistici. Assunto che il traffico stradale incide sul presente ambito solo in termini di rumore di fondo, assumeremo che quanto registrato allora sia ancora rappresentativo anche dell’attuale, secondo un’incidenza al globale di misura pari a quanto registrato i termini di L95: 43,2dBA in periodo diurno e 38,2dBA nel notturno.

- Verifica di significatività dei rilievi puntuali acquisiti mediante tecnica di campionamento.

Analizzando quanto registrato da Cossar su P1 e P2 nel 2017, con 54 e 53dBA rispettivamente, a 1,5m da terra e presso le porzioni più interne d’ambito, si ritiene che tali valori assorbano al proprio interno anche dei contributi di natura antropica derivanti dalle vicine abitazioni o con maggiore probabilità (la traccia grafica relativa non presenta picchi evidenti) dalla coltivazione dei fondi agricoli adiacenti. In seguito al processo di taratura di seguito illustrato appare infatti immediatamente evidente che tali valori, in riferimento alla specifica postazione di acquisizione, non possano essere direttamente riferibili al solo indotto di natura infrastrutturale, mascherato, su questi punti, dall’esistente fronte edificato fronte SP 31. Detti contributi non sono stati computati in modello ritenendoli di natura occasionale/stagionale. Tralasciamo la verifica sui rilievi spot acquisiti da parte di AIRIS, se non nella misura in cui P3 e P4 sono state utili per la caratterizzazione dell’indotto di via Pedagna, che per quanto distante dal comparto e del tutto ininfluente in termini di impatto verso lo stesso, è stata comunque inserita in mappa a completamento della caratterizzazione acustica d’ambito.

Segnaliamo infine che, seppur anch’essi datati, ai fini della globale convergenza modellistica sull’area, si sono presi a riferimento (come punti di controllo e solo a conferma dei monitoraggi fin qui descritti e specificamente riferiti al comparto) anche gli esiti di alcuni monitoraggi pregressi eseguiti in loco da parte di Tecnicoop Soc Coop, ai fini della mappatura acustica del territorio (elaborazioni effettuate a corredo del PSC e inizialmente pubblicate in qualità di elementi conoscitivi, in seno alla Valsat del POC 2011, a titolo di contributo conoscitivo, per la verifica di sostenibilità degli areali inseriti in pianificazione).

In qualità di punti di controllo si sono quindi acquisiti i dati relativi alle seguenti postazioni, il cui posizionamento in mappa viene illustrato nell’immagine seguente:

- P8, in affaccio sulla SP 31, con 67,4dBA diurni e 60,4dBA notturni;

- P9, in affaccio su via Pedagna, con 60dBA diurni e 54dBA notturni;

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- P22, in affaccio verso l’A14, con 63,9dBA diurni e 59,6dBA notturni.

Localizzazione punti di controllo

Un a volta messi a sistema tutti gli elementi su descritti e tenendo conto dell’attuale specificità dei luoghi: come accennato a inizio paragrafo, sono state modellate le sagome degli edifici con le relative altezze; si è tenuto conto della presenza di un breve tratto di barriera lungo la SP 31 fronte edificato attuale; si è tenuto contro delle aree più densamente vegetate ecc, fino ad ottenere i seguenti risultati numerici, esito del processo di taratura affrontato.

Gli esiti del processo di taratura del modello sono descritti nella tabella seguente, dove in colonna LV si indicano i livelli misurati e in colonna LrA i livelli di calcolo.

Appare evidente la buona convergenza modellistica su tutti i punti di monitoraggio.

Come anticipato in precedenza appare invece evidente che quanto registrato su P1 e P2 mediante rilevazione a campione non potesse essere direttamente correlabile al solo traffico stradale.

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Esiti numerici del processo di taratura del modello

Posizione in mappa dei punti di taratura e di controllo su cui si è effettuato il calcolo

In quanto alla verifica d’indotto da sorgente autostradale sull’area ampliamo infine l’analisi relativa ai singoli contributi d’impatto presso il punto “24 ore AIRIS” in ottica di verifica del contributo autostradale alla formazione del rumore di fondo di zona, descritto attraverso l’L95 di misura (43,2 e 38,2dBA nei due periodi di riferimento), ottenendo anche a questo proposito un buon livello di convergenza modellistica.

Mid-size list » - Unnamed -

Noise prediction

IPkt009 » 24 ore AIRIS Ante Operam Setting: Copy of reference

x = 8833.35 m y = 4962.32 m

Day Night

L r,i,A L r,A L r,i,A L r,A

/dB /dB /dB /dB

LIQi003 » SP 31 Stradelli Guel 50.935 50.935 43.635 43.635

LIQi002 » A14 43.609 51.673 39.609 45.083

LIQi004 » SP 31 Stradelli Guel 33.877 51.864 26.877 45.364

LIQi005 » Complanare sud 30.802 51.898 23.802 45.395

LIQi007 » SP 48 Tolara di sott 29.819 51.925 22.319 45.416

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n=21 Sum 51.980 45.464

Con la taratura del modello è stato dunque possibile identificare le potenze emissive di dettaglio delle diverse sorgenti sonore incidenti sull’area, qui caratterizzate applicando gli algoritmi di calcolo di cui alla norma ISO 9613, per la rete viaria principale, la cui potenza sonora è stata definita n correlazione ai dati di rilievo fonometrico e il NMPB-Routes 96 per la rete viaria interna, le cui caratteristiche emissive sono state definite in funzione dei soli volumi di traffico circolante.

Emission variant

Line source/ISO 9613 (17) Ante Operam

LIQi001 Label A14 Action radius/m 99999.00

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LIQi010 Label via dell'Industria Action radius/m 99999.00

Group da risanamento ozzano D0 0.00

LIQi015 Label uscita complanare Action radius/m 99999.00

Group da risanamento ozzano D0 0.00

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Questo primo scenario d’analisi caratterizza le condizioni al contorno che sono state rilevate durante le campagne di rilievo precedentemente descritte (fase di taratura del modello), una volta allineate a livello temporale.

Esplicitiamo graficamente il risultato ottenuto, mediante la mappatura d’area sia alla quota della fruizione pedonale dell’area 1,5m, sia a 4m da terra, quota rappresentativa degli affacci dei primi piani finestrati e del monitoraggio effettuate a dicembre 2018.

Dalla lettura delle mappe di calcolo relative alla fruizione pedonale del terreno, oltre che ai 4m, quota dei primi pianti edificati, appare immediatamente evidente come l’attuale clima acustico di zona sia compatibile con le destinazioni d’uso residenziali in progetto e la classe acustica assegnata, in riferimento al solo periodo diurno, quando nel periodo notturno parte dell’ambito di intervento parrebbe esposto a livelli sonori superiori ai 45dBA ammessi dalla normativa.

Tale condizione espositiva ha reso necessaria l’adozione di provvedimenti mitigativi atti a permettere il pieno rientro a norma presso le residenze di progetto.

Assunta a questo proposito l’impossibilità di procedere a schermatura diretta della sorgente, per il fronte d’affaccio epsosto alla SP 31, trattandosi di una porzione di territorio non parte del presente ambito di intervento, vedremo di seguito come il rispetto normativo per l’edificato di progetto è stato raggiunto attraverso un’attenta progettazione dei volumi abitativi da inserire in mappa, oltre che grazie alla presenza di elementi di protezione integrati alle facciate (lesene e logge profonde) e di recinzione dei lotti che fungono essi stessi da barriera acustica a livello locale, prevedendosi un’altezza di 1,8m per detti elementi, da realizzarsi con materiali acusticamente schermanti.

Vediamo quindi di seguito le griglie di calcolo relative allo scenario di taratura, di fatto coincidente con quello di caratterizzazione dello Stato di Fatto, per poi illustrare, al paragrafo che segue, gli esiti della modellazione per lo scenario di progetto.

FC 798 Documentazione Previsionale di Clima Acustico Pag 35 Griglia di calcolo a 1,5m sul piano di campagna (scenario ATTUALE) – periodo diurno

Griglia di calcolo a 1,5m sul piano di campagna (scenario ATTUALE) – periodo notturno

FC 798 Documentazione Previsionale di Clima Acustico Pag 36 Griglia di calcolo a 4m sul piano di campagna (scenario ATTUALE) – periodo diurno

Griglia di calcolo a 4m sul piano di campagna (scenario ATTUALE) – periodo notturno

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3 ANALISI DEL CLIMA ACUSTICO PER LO SCENARIO DI PROGETTO

A completamento della modellazione, si è proceduto nell’inserimento in mappa degli elementi di progetto previsti dal PUA: edificato di nuovo impianto e viabilità interna all’ambito di intervento.

Rappresentazione tridimensionale del contesto di intervento, per lo scenario di progetto

In quanto al traffico generato dall’attuazione del presente intervento, se ne è tenuto conto in misura proporzionale al numero massimo di residenti attesi (80) ed al numero di alloggi in progetto (20).

Assumendo in via cautelativa che ogni nucleo familiare possegga due auto e si eseguano 4 spostamenti con ogni veicolo nell’arco del periodo diurno (16 ore) ed 1 spostamento nell’arco del periodo notturno (8 ore) per ogni nucleo familiare, il traffico indotto dal nuovo insediamento sarà pari a:

(n. auto x n. spostamenti in periodo diurno-notturno / fasce orarie periodo diurno-notturno) - Periodo Diurno Flussi residenti – 20 x 2 X 4 / 16 = 10 veicoli/ora.

- Periodo Notturno Flussi residenti – 20 X 1 / 8 = 2,5 veicoli/ora.

Tali flussi, tanto esigui da non rappresentare un importante aggravio emissivo sulla rete viaria di zona, verranno comunque distribuiti sulle strade esistenti, innestandosi prioritariamente su via Duse e via Verde, per poi sgrondare su via Pedagna e sulla SP 31, sommandosi ai flussi ivi circolanti.

Non sono previste allo stato attuale altre attività che possano determinare un’attrazione di ulteriori flussi veicolari nella zona di intervento.

Applicati tali carichi aggiuntivi al modello di calcolo, è stato possibile procedere nella definitiva modellazione dello scenario di progetto, come da tavole di mappatura di seguito riportate, dove si

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indica anche l’estensione della porzione di recinzione perimetrale al comparto, di altezza pari a 1,8m, che dovrà avere caratteristiche schermanti.

Griglia di calcolo a 1,5m sul piano di campagna (scenario FUTURO) – periodo diurno

Estensione planimetrica della sola porzione di recinzione perimetrale con funzione di schermatura acustica

FC 798 Documentazione Previsionale di Clima Acustico Pag 39 Griglia di calcolo a 1,5m sul piano di campagna (scenario FUTURO) – periodo notturno

Griglia di calcolo a 4m sul piano di campagna (scenario FUTURO) – periodo diurno

Estensione planimetrica della sola porzione di recinzione perimetrale con funzione di schermatura acustica

Estensione planimetrica della sola porzione di recinzione perimetrale con funzione di schermatura acustica

FC 798 Documentazione Previsionale di Clima Acustico Pag 40 Griglia di calcolo a 4m sul piano di campagna (scenario FUTURO) – periodo notturno

Estensione planimetrica della sola porzione di recinzione perimetrale con funzione di schermatura acustica

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Vediamo ora i risultati numerici del calcolo di dettaglio ai recettori puntuali di facciata: in ragione dell’assetto distributivo di comparto, la verifica verrà effettuata, in particolare, presso i primi frontisti affacciati verso la SP 31 e la viabilità interna di comparto, assumendo che se l’esito della verifica normativa è positivo su di essi, lo sarà a maggior ragione presso i corpi edificati più arretrati.

In riferimento agli edifici specificatamente assoggettati a verifica, i punti bersaglio sono stati collocati in corrispondenza di tutti gli affacci finestrati facenti capo ad ambienti abitativi interni escludendo unicamente i locali di servizio (bagni, cantine, garages, vani tecnici).

Nella tabella l’identificazione del punto recettore viene fatta in relazione al fronte di esposizione, secondo i punti cardinali. In tabella, alla colonna LV si riporta il valore limite di zona; alla colonna LrA, il livello sonoro di calcolo.

Localizzazione punti bersaglio su cui si è effettuato il calcolo in facciata – distribuzione relativa al Piano Terra

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FC 798 Documentazione Previsionale di Clima Acustico Pag 43 Localizzazione punti bersaglio su cui si è effettuato il calcolo in facciata – distribuzione relativa al Piano Primo

progetto 2019 PIANO PRIMO Setting: Copy of reference

Day Night

LV L r,A LV L r,A

/dB /dB /dB /dB

IPkt147 L 5 - P1 est camera A 55.0 48.9 45.0 43.2 IPkt164 L 5 - P1 est camera B 55.0 48.8 45.0 43.0 IPkt148 L 5 - P1 sud camera A (in loggia) 55.0 46.7 45.0 41.4 IPkt149 L 5 - P1 sud camera B (in loggia) 55.0 46.5 45.0 41.3 IPkt150 L 5 - P1 ovest camera A 55.0 46.6 45.0 41.0 IPkt151 L 5 - P1 ovest camera B 55.0 46.7 45.0 41.1 IPkt152 L 15 - P1 est camera A 55.0 45.4 45.0 38.3 IPkt153 L 15 - P1 est camera B 55.0 45.9 45.0 39.5 IPkt154 L 15 - P1 est camera C 55.0 43.7 45.0 37.3 IPkt155 L 15 - P1 est camera D 55.0 44.8 45.0 38.5

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A fronte dei calcoli previsionali effettuati in riferimento allo scenario di progetto, emerge chiaramente confermato lo scenario di cui ai monitoraggi svolti per la definizione dello stato attuale dell’area, secondo cui si evidenziano livelli sonori sull’area globalmente compatibili con i limiti di II classe a cui si è fatto riferimento, in qualità di obiettivo normativo per lo scenario di progetto.

Ai fini della verifica di fattibilità del presente intervento si sono rappresentate, in riferimento all’assetto planivolumetrico di progetto:

- La mappatura acustica relativa alla quota della fruizione pedonale di comparto;

- La mappatura acustica relativa alla quota dei primi e massimi piani edificabili, relativi per altro ai soli lotti n. 5, 14 e 15;

- I risultati numerici del calcolo previsionale di dettaglio ai recettori di facciata, per i lotti di maggiore prossimità alle aste viarie che delimitano il lotto d’intervento.

Ciascuna delle rappresentazioni di scenario di cui sopra (mappe acustiche) evidenziano come le isofoniche indicative del valore limite di riferimento siano relativamente prossime dai primi fronti edificati di progetto (in particolare quelli collocati in prossimità del limite sud-est del comparto), ma le attenzioni poste nella definizione della distribuzione interna degli alloggi, così come l’adozione di recinzioni schermanti di altezza pari a 1,8m, oltre che sistemi di auto schermatura di facciata hanno permesso il rientro a norma presso tutti gli affacci finestrati degli edifici in progetto.

A titolo di riscontro planimetrico di quanto affermato riportiamo di seguito alcuni stralci di progetto relativi alla descrizione tipologica degli edifici previsti sui due lotti maggiormente critici, il 15 ed l’11.

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Descrizione tipologica della monofamiliare prevista sul lotto 11:

Vetrata fissa non apribile Porzione d’infisso

apribile

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Descrizione tipologica della trifamiliare prevista sul lotto 15:

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5 APPENDICE: VERIFICA D’IMPATTO DA POMPE DI SOLLEVAMENTO DELL’IMPIANTO FOGNARIO

L’intervento prevede a servizio della rete fognaria la installazione di due pompe ad immersione per il sollevamento delle acque nere. In particolare l’installazione di dette elettropompe ad immersione è prevista all’interno di apposita vasca in cls interrata, chiusa con tombino di ghisa.

Tale impianto sarà posizionato in prossimità del lotto nr.1 ed è stata pertanto condotta una verifica previsionale al fine di valutare il rispetto del limite differenziale di cui al d.P.C.M. 14/11/97.

Lo schema di realizzazione dell’impianto è il seguente, dove possiamo apprezzare la vicinanza dell’impianto al lotto 1 di intervento, distante circa 6m dal sollevamento.

Localizzazione planimetrica dell’impianto di sollevamento, rispetto al primo recettore Lotto 1

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Planimetria d’impianto e relativo dettaglio in sezione

Elettropompa sommersa Chiusino in ghisa sferoidale

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All’interno del pozzetto, ad una quota dal p.d.c. di circa -2m è dunque prevista l’installazione di 1+1 pompe (1 in funzione + 1 di riserva) da 1,5 kW di potenza nominale. Prendendo in considerazione i dati riportati in scheda tecnica per la pompa sommersa in progetto, il costruttore dichiara un livello di pressione sonora, misurato ad 1 m di distanza dalla macchina, inferiore ai 70 dB(A), per una condizione di funzionamento standard, come quella in essere, in relazione ai punti operativi indicati sulla curva di prestazione.

Tale macchina sarà collocata in prossimità del fondo di un manufatto realizzato in cemento armato, completamente interrato. Tale manufatto, realizzato in opera in cemento armato sarà completamente chiuso durante il funzionamento della pompa, in quanto sui passi d’uomo presenti in sommità saranno collocate pesanti botole carrabili in ghisa sferoidale.

Pertanto la pompa viene collocata all’interno cabina silente costituita dal proprio manufatto di alloggio.

Inoltre la pompa funziona in immersione (come da schemi di possibile installazione sotto riportati) pertanto anche il liquido refluo sovrastante contribuisce ad attenuarne il rumore emesso in esterno alla centrale, rumore che può essere unicamente ricondotto al ruscellamento dell’acqua (per altro a bassa velocità) al di sotto del chiusino.

Considerando verosimilmente un abbattimento di 40dB (valore corrispondente a circa 30dB(A), per applicazione della curva di ponderazione) derivante dalle pareti del manufatto di alloggio della pompa e delle botole carrabili in ghisa, oltre che per presenza dello strato d’acqua sommergente la pompa, è possibile ipotizzare che il rumore che giunge in superficie in esterno alla botola sarà inferiore ai 40dB(A), livello in riferimento al quale possiamo escludere qualsivoglia perturbazione al clima acustico di zona, una volto proiettato tale valore al recettore:

• Lp 1m da chiusino: circa 40dBA;

• Lp al recettore a 6m di distanza: 40 – 20log (6) < 25dBA

Assunto poi che presso il lotto 1, nella condizione di minimo notturno si può stimare la presenza di un livello residuo pari ai 38dBA, livello registrato in loco in termini di L95 di periodo notturno (monitoraggio AIRIS), la verifica di maggiore criticità e cioè quella relativa al criterio differenziale di periodo notturno fornirebbe gli esiti seguenti:

- LR 38dBA;

- L indotto dalla specifica sorgente: 25dBA;

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- LA (somma energetica di LR con L sorgente) 38,2dBA;

- LD = LA – LR = 38,2 – 38 = 0,2 < 3dBA VERIFICATO POSITIVAMENTE

Oltre ad essere sotto soglia, rispetto all’applicazione del criterio differenziale di periodo notturno.

Considerati dunque i livelli acustici preesistenti in loco, possiamo sostenere che l’indotto del sollevamento sarà ininfluente sul livello acustico di immissione a confine dei lotti, preesistenti e/o di progetto e quindi la nuova stazione di pompaggio risulterà ininfluente, in quanto alla formazione del clima acustico di zona.

ALLEGATO: Scheda tecnica d’impianto.

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