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Tardo Bronzo–Prima Età del Ferro

(Independent scholar) Arthur Petrosyan

Sommario 1 Età della Pietra – 2 Antica e Media Età del Bronzo – 3 Tardo Bronzo–Prima Età del

3 Tardo Bronzo–Prima Età del Ferro

A partire dalle fasi finali dell’Età del Bronzo in Transcaucasia si assiste alla comparsa di realtà socio-politiche maggiormente articolate che porteranno a un deciso cambiamento della struttura delle società autoctone. È possi- bile ravvisare un marcato processo di militarizzazione del territorio e della popolazione, fenomeno particolarmente espresso dal capillare sviluppo di insediamenti fortificati, denominati convenzionalmente con il termine di ‘fortezze ciclopiche’, lungo tutto l’arco montano comprendente l’Iran settentrionale, la Transcaucasia meridionale e l’Anatolia orientale. Le for- tezze rappresentano il modello insediativo principale nella Transcaucasia e nelle regioni limitrofe del periodo e sono state oggetto di numerosi studi (Smith, Kafadaryan 1996; Smith 1999; Sanamyan 2002; Biscione 2009; Smith 2012). Esse saranno anche uno degli elementi più caratteristici del Regno di Urartu e perderanno la loro importanza solo durante l’Impero achemenide (Castelluccia 2015). Queste fortezze presentano un chiaro carattere militare, marcato da massicce mura difensive, e sono posizionate in luoghi strategicamente difendibili.

Le fortezze sono strutture anche di notevoli dimensioni, sede del potere politico locale, possono ricoprire funzioni amministrative ed economiche racchiudendo magazzini per lo storaggio delle derrate alimentari e labo- ratori artigianali; possono inoltre contenere strutture di natura cultuale. Questo principio organizzativo troverà la sua massima evoluzione nel Re- gno di Urartu, primo vero stato dell’Altopiano armeno, che fu una riusci- ta simbiosi tra le tecniche amministrative e organizzative urbane della Mesopotamia e la tradizione non-urbana, locale e con un forte carattere militare tipica invece delle terre dell’Altopiano armeno.

Data la loro importanza, lo studio delle fortezze ciclopiche è uno degli obiettivi primari del progetto italo-armeno. Sono stati individuate quattro fortezze ciclopiche risalenti a questo periodo.

La prima, Berdi Dar (KSP 025), sorge su un’altura sovrastante un’am- pia pianura tra il moderno villaggio di Lernanist e la città di Hrazdan. La fortezza ha una forma grossomodo trapezoidale e il lato più lungo misura 49 metri (fig. 5). Le mura difensive sono costruite con grandi blocchi di pietra non lavorati e con un riempimento interno di pietre più piccole. Il loro spessore varia dai 3 ai 3,5 metri. L’ingresso, affiancato da due grandi torri, è ancora ben visibile sul lato nord-est. Contrafforti sono visibili lungo il lato orientale e una seconda linea di fortificazione è riconoscibile lungo il lato meridionale. All’interno dei muri perimetrali sono inoltre chiaramente visibili ulteriori strutture.

La fortezza più imponente, Tghit (KSP 036), domina il villaggio di Te- ghenik, nei pressi della vetta del Monte Arailer, a un’altitudine di 2300 m s.l.m. La fortezza, risalente al Tardo Bronzo–Ferro Antico, è costruita su di uno sperone roccioso che domina l’intera valle del Hrazdan. Un singolo

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massiccio muro di fortificazione corre lungo i lati settentrionale, meri- dionale e orientale; quest’ultimo è costruito appena sopra una scogliera verticale che domina il villaggio di Teghenik. Il lato occidentale invece scende gradualmente verso un’ampia depressione ed è caratterizzato da una tripla cinta muraria. La linea di fortificazione più interna è costruita con grandi blocchi di pietra non lavorati, misura circa 3-4 metri di spessore ed è conservata fino a 5 metri di altezza (fig. 6). Lungo il suo perimetro si trovano diversi contrafforti, mentre un’apertura di 6 metri di larghezza è presente al centro della principale cinta muraria. La seconda e terza linea fortificata sono più sottili, di circa 2-3 metri di larghezza. Torri circolari, invece di contrafforti, sono realizzate lungo il loro perimetro. Purtroppo la parte interna del sito è densamente ricoperta da vegetazione e ciò rende praticamente impossibile qualsiasi studio degli eventuali spazi interni. Un grande bacino d’acqua di circa 110 × 200 metri è presente a circa 190 metri a nord della fortezza ed era chiaramente destinato a fornire acqua all’intero complesso. Le sue sponde sono formate da un terrapieno rinforzato da grandi blocchi di pietra. Un canale artificiale si immette nel bacino da nord e probabilmente trasportava il deflusso dei pendii montuo- si generato dall’acqua piovana e dallo scioglimento della neve. Un altro canale esce dal bacino a sud, passa vicino alla fortezza e continua verso le colline sottostanti.

Altre due fortezze ciclopiche più piccole sono state identificate sopra la gola del Hrazdan, nei pressi del villaggio di Kaghsi. Presentano la tipica muratura esterna formata da grosse pietre e un riempimento interno di pietre più piccole e terra. La fortezza KSP 046 è strategicamente posiziona- ta su di una prominenza rocciosa protetta su tre lati dalla gola del Hrazdan e ha fornito numerose testimonianze databili al Tardo Bronzo–Ferro An- tico, nonché ceramica risalente al periodo medievale. Una grande parete ciclopica con contrafforti difende il lato collegato al pianoro antistante. L’altra fortezza ciclopica (KSP 047) si trova a soli 250 metri a nord-est della precedente. Le sue mura ciclopiche, di 3,7 metri di spessore, sono costruite senza contrafforti o torri. L’ingresso principale è visibile lungo il lato nord-occidentale.

Altri cinque siti hanno fornito chiare evidenze del periodo. Il cimitero di Jrarat, sulla riva destra del fiume Marmarik (KSP 006 e KSP 007), è un’ampia necropoli formata da tombe a cista e kurgan ed è stata parzial- mente scavata da A. Mnatsakanyan nel 1950 (Castelluccia et al. 2012, 30). In prossimità di questo esteso campo funerario si trovano anche una cappella e un cimitero medievale con khachkars.

Un’ulteriore necropoli è presente nei pressi del villaggio di Kaghsi (KSP 012). È stata scoperta in epoca sovietica durante i lavori di costruzione

Armenia, Caucaso e Asia Centrale, 39-58 Un piccolo set di ceramica databile al Tardo Bronzo è stato recuperato anche nel sito KSP 022, descritto in precedenza. È plausibile che le mu- ra ciclopiche di questo sito datino al medesimo periodo poiché analoghe strutture difensive sono caratteristiche proprio del Tardo Bronzo–Ferro Antico, mentre sono piuttosto rare nei periodi più antichi.

Ceramica databile allo stesso periodo è stata inoltre raccolta nel sito KSP 016, che sarà descritto più dettagliatamente nella parte finale di questo contributo.