l. Tavole di correlazione
Nelle tabelle a seguire vengono presentate le connessioni tra le traiettorie tecnologiche individuate e le Key Enabling Technologies, le sfide della società di Horizon 2020 e i Megatrend regionali.
KETs
BIOTECNOLOGIE INDUSTRIALINANOTECNOLO GIE
MICRO‐NANO
ELETTRONICA FOTONICA MATERIALI AVANZATI
TECNOLOGIE DI PRODUZIONE
AVANZATE ICT
Diagnosi precoce e diagnostica in vivo e in vitro
Nuovi approcci terapeutici e medicine innovative Medicina rigenerativa
Biomateriali per applicazioni mediche e diagnostiche Protesica e sistemi riabilitativi
Telemedicina ed integrazione con il terzo settore
Big Data
Nuove applicazioni terapeutiche di dispositivi biomedicali
Sistemi innovativi per la fabbricazione dei prodotti per la salute
Logistica last‐mile
Salubrità delle strutture
wellness e sanitarie
non correlata
correlata
molto correlata
256
non correlata
correlata
molto correlata
non correlata
correlata
molto correlata
258
•
Gruppo di lavoro
Hanno contribuito alla realizzazione di questo position paper:
Gruppo di lavoro Salute e Benessere
• Mauro Atti, BELLCO
• Morena Bedogni, Coop. Sociale Gulliver e Legacoop Generazioni Emilia Romagna
• Paolo Bertuzzi, CAT Progetti e Club Innovanet CNA
• Roberta Buti, Chiesi Group
• Laura Calzà, Università di Bologna
• Giampiero Camilli, Noemalife
• Paolo Colombo, Università di Parma
• Francesco Grassi, Istituto Ortopedico Rizzoli
• Giuseppe Mincolelli, Università di Ferrara
• Andrea Mozzarelli, Università di Parma
• Andrea Ruffini, ISTEC CNR
• Enrico Tagliafico, Università di Modena e Reggio Emilia
• Rebecca Voltan, Università di Ferrara
• Lorenzo Chiari, Università di Bologna
• Laura Aldrovandi, Democenter‐Sipe
Gruppo di lavoro trasversale ICT
• Michele Colajanni, Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia
• Matteo Golfarelli, Università di Bologna
• Marco Roccetti, Università di Bologna
• Danilo Montesi, Università di Bologna
• Cesare Stefanelli, Università degli Studi di Ferrara
• Nicola Tasselli, Università degli Studi di Ferrara
• Maria Cristina Vistoli, INFN‐ CNAF Gruppo di lavoro trasversale Materiali
• Valentin Dediu, CNR‐ISMN
• Letizia Focarete, Università di Bologna
• IOSA GHINI
• Angelo Montenero, Università di Parma
• Milena Mussi,
• Fabrizio Passarini, Università di Bologna
• Alessandra Sanson, CNR‐ISTEC
• Emanuele Treossi, MIST‐ER
• Sergio Valeri, Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia
• Valeria Zacchei, Università di Bologna
Gruppo di lavoro trasversale Ambiente Sostenibilità
• Flavio Bonfatti, Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia
• Paolo Cagnoli, ARPA
• Carmela Cellamare, ENEA
• Gianluca D'Agosta, ENEA
• Achille De Battisti, Università degli Studi di Ferrara
• Piero De Sabata, ENEA
• Maria Litido, ENEA
• Nicola Marchetti, Università degli Studi di Ferrara
• Michele Monno, MUSP
• Paolo Rava, Università degli Studi di Ferrara
• Federica Rossi, CNR‐IBIMET
• Maria Stella Scandola, Università di Bologna
• Paola Vecchia, CRPA
• Fabio Zaffagnini, CNR‐ISMAR
260
•
Conclusioni e raccomandazioni
Le traiettorie tecnologiche regionali delle Industrie della Salute e del Benessere, raggruppate in
“Salute su misura”, “Vita indipendente e attiva”, “Innovazione di processi industriali e in Sanità” e
“Benessere”, sono le priorità strategiche per lo sviluppo di questo sistema industriale nel territorio regionale.
Il lavoro di priority setting è stato fatto avendo come riferimento le politiche europee, le tecnologie abilitanti chiavi (KET – Key Enabling Technologies), le tendenze globali dei mercati, le competenze della Rete Regionale Alta Tecnologia ed i driver di sviluppo rilevanti per l’Emilia‐
Romagna.
La possibilità di sviluppo di ogni singola traiettoria è stata analizzata in maniera critica, mettendo in evidenza i punti di forza, i punti di debolezza, le criticità e le minacce (SWOT analisi) con lo scopo di fornire informazioni utili agli attori del sistema (imprese, ricerca, sanità, policy maker, enti regolatori). Poi con la disamina delle diverse SWOT analisi possiamo avere una visione d’insieme del settore e delle potenzialità per il territorio ed identificare aree di interventi ed azioni che possano favorire la crescita del sistema.
Innanzitutto, riscontriamo alcuni importanti punti di forza:
‐ la presenza importanti industrie farmaceutiche, biomedicali (il distretto nel suo insieme), del wellness e d’informatica applicata alla sanità
‐ l’eccellenza del sistema socio sanitario regionale
‐ l‘infrastruttura informatica sanitaria del Progetto Sole ed il Fascicolo Sanitario Elettronico
‐ le politiche d’innovazione regionale che hanno permesso di sensibilizzare il territorio e di ridurre le barriere tra ricerca ed applicazione della ricerca
Nel loro insieme sono ottimi presupposti per uno sviluppo competitivo del settore, ma al contempo vi sono alcuni punti di debolezza:
‐ il limitato supporto specifico per la creazione di start up e spin off
‐ l’assenza di valutazioni economiche finanziarie di nuovi modelli di care management basati su tecnologie ICT
‐ l’assenza di procedure condivise e standardizzate tra le biobanche regionali
‐ le normative italiane del farmaco, le più restrittive a livello europeo (l’accesso di un nuovo farmaco sul mercato italiano richiede mediamente due anni in più rispetto all’accesso su altri mercati europei)
‐ i ritorni economici degli elevati investimenti in R&D solo su medio lungo periodo
‐ la difficoltà nel far collaborare realtà eterogenee tra loro
‐ la disomogeneità nei sistemi di raccolta, importazione/esportazione dati tra le strutture sanitarie e gli enti di ricerca
Questi evidenziano alcune aree importanti di intervento:
‐ Sostegno all’individuazione di business model e alla creazione di impresa nel settore delle scienze della vita (consulenze specifiche, formazione, incubatori ad hoc, …)
‐ Sostegno del superamento della death valley dell’innovazione favorendo:
‐ il contatto con investitori e l’attrazione di capitale
‐ la combinazione di programmi di finanziamento diversi
‐ la condivisione di strutture e infrastrutture certificate per la riduzione dei tempi di accesso alla sperimentazione clinica, quindi al mercato
‐ Condivisione di procedure, standard e modelli econometrici per l’innovazione sanitaria
‐ Azioni di sistema per armonizzare le normative di settore e ridurre le barriere d’ingresso al SSR dei prodotti innovativi
Queste raccomandazioni possono trovare realizzazione se il sistema riesce a cogliere le opportunità che parallelamente si delineano:
‐ i prossimi finanziamenti europei
‐ le opportunità di sviluppo di mercati in forte crescita come quello della medicina rigenerativa e del suo indotto
‐ la necessità del sistema sanitario di nuovi modelli di gestione per una riduzione dei costi in risposta alla Spending Review
‐ le opportunità di sviluppo delle traiettorie stabilite dalla Commissione Europea “Report on the public consultation on e‐health Action Plan 2012‐2020” e quella stabilita dal Governo italiano “Misure urgenti per l’innovazione e la crescita: Agenda digitale e start up”
‐ Il tecnopolo di Mirandola per favorire una maggiore innovazione all’interno del distretto biomedicale ed una maggiore interazione impresa/ricerca.
Indubbiamente, il ridimensionamento dei finanziamenti regionali e nazionali, l’eccessiva burocrazia per l’accesso ai finanziamenti comunitari, le politiche aggressive di paesi con normative regolatorie meno stringenti di quelle europee (Cina, India, Singapore) costituiscono delle minacce per l’evoluzione di questo Sistema.
A queste si aggiunge anche l’evoluzione di normativa europee e nazionali non sempre prevedibile che riguardano le innovazioni tecnologiche che potrebbero comportare implicazioni bioetiche.
262