• Non ci sono risultati.

Spazio reale: Il rilievo della Sala dei Santi - La sua modellazione tramite la nuvola di punti - La creazione di un modello interattivo in 3D fruibile nel contesto museale - Spazio raffigurato: la fotogrammetria e raddrizzamento - Lo studio prospettico: L’Arco Borgiano nella Sala dei Santi e la sua restituzione prospettica - Dalla restituzione prospettica al modello 3D

V. 5. LA FRUIZIONE DEI DATI

Documenti interattivi – Filmati - Tablet

VI. 6. CONCLUSIONE

144

1. INTRODUZIONE

La Sala dei Santi in Vaticano - un programma audio-visivo interattivo Questa relazione racconta l’utilizzo degli strumenti informatici contemporanei del disegno e del rilievo, per indagare sulla costruzione prospettica come tecnica artistica esecutiva utilizzata dal Pinturicchio negli Appartamenti Borgia238. Nel caso specifico si è presa in considerazione la “Disputa di Santa Caterina d’Alessandria”, usufruendo dei mezzi di comunicazione digitali più adatti per diffondere e illustrare i risultati dello studio nel contesto museale.

In collaborazione con lo Studio BCP Lab di Roma, è stato realizzato un progetto di ricerca digitale della prospettiva rinascimentale. Il programma ideato per uso su tablet, invita l’utente ad esplorare il ciclo pittorico realizzato dal Pinturicchio per papa Alessandro VI Borgia nella Sala dei Santi239 tra il 1492 e il 1495 e, nello specifico, l’arco monumentale di chiara ispirazione romana240 che l’artista raffigura nella “Disputa di Santa Caterina d’Alessandria”, situato nella lunetta maggiore nel lato meridionale della Sala.

Per capire la prospettiva rinascimentale si deve prima di tutto “entrare nel meccanismo”, vale a dire immedesimarsi nella pratica, così da avvicinarci all’artista-artigiano del Quattrocento e iniziare a comprendere come fossero capaci

238 Cfr.MAURIZIO DE LUCA,MARIA LUDMILA PUSTKA, La Sala dei Misteri nell'Appartamento

Borgia in Vaticano in “Materiali e tecniche nella pittura murale del Quattrocento. Storia dell'arte,

indagini diagnostiche e restauro verso una nuova prospettiva di ricerca”, a cura di B.FABJAN,M. CARDINALI,M.B.DE RUGGIERI, Roma, Università degli Studi di Roma La Sapienza, 2010, pp. 431- 437.

239 Cfr. BURANELLI, L’ appartamento...

240 Cfr. MANUELA MORRESI, Il tardoantico sottoposto a censura: le rappresentazioni dell’arco di Costantino tra Quattro e Cinquecento, in “Annali della Scuola Normale Superiore di

Pisa, Classe di Lettere e Filosofia”, Pisa, Professori della Scuola Normale e dell’Università di Pisa,, 2010, pp.45-66.

145

di produrre gli straordinari risultati universalmente noti241. Nel caso in esame, si raccolgono i dati del rilievo avvalendosi del laser scanner e della fotogrammetria e, in seguito, si elaborano tramite i mezzi informatici e appositi programmi per il disegno. Il fine di tale operazione è costruire un contesto digitale che renda i risultati leggibili, comprensibili e disponibili.

2. LA PROSPETTIVA – LE TECNOLOGIE – IL MUSEO Lo studio prospettico

L’utilizzo di strumenti audio-visivi e interattivi per approfondire le conoscenze di un opera d’arte, che sia un ambiente architettonico, una raffigurazione di un dipinto, una scultura o, come nel nostro caso, un manufatto che ingloba elementi di tutte e tre le categorie, resta un questione aperta.

Intorno all’anno 1435 Leon Battista Alberti teorizzava per la prima volta le regole di un fenomeno figurativo che esercita sull’uomo un fascino perenne. E chiamava nel suo trattato De Pictura questa teoria “intersegazione” che per noi oggi viene comunemente conosciuto come la prospettiva242.

Il Quattrocento italiano è caratterizzato in buona parte da opere d’arte che seguono la teoria albertiana.243 Nonostante ciò riteniamo che sia sempre utile considerare la prospettiva non come una serie di regole assolute, ma come uno strumento, tra gli altri, alla portata dell’artista, da usare nella misura da lui ritenuta giusta e come aiuto per raggiungere uno scopo maggiore: il successo complessivo dell’opera d’arte a livello estetico e sociale.

241 Cfr. CORRADO MALTESE (a cura di), Le tecniche artistiche, Milano, Mursia, 1988. Cfr. MARTIN KEMP, The science of art: optical themes in western art from Brunelleschi to Seurat, New

Haven, Yale University Press, 1992.

242 Cfr. ROCCO SINISGALLI, Il nuovo De pictura di Leon Battista Alberti, Roma, Ed. Kappa,

2006.

243 Cfr. JUDITH VERONICA FIELD, The invention of infinity, Oxford, Oxford University Press,

146

Le nuove tecnologie e Il contenuto accessibile all’interno del modello Lo studio prospettico dell’arco raffigurato è consultabile tramite una serie di passaggi figurativi con un testo che lo accompagna in una versione gestibile dall’utente e un filmato più riassuntivo in cui una voce off narra la procedura. L’arco risultante, restituito in pianta e quota, viene poi trasformato in un modello 3D con Rhino. L’ultimo passaggio vede l’Arco restituito e modellato con una texture che ne riproduce la superficie dipinta tramite l’utilizzo delle fotografie digitali.

Il contesto museale

Il prodotto finale di questa parte della ricerca è una rappresentazione visiva che avrà un valore didattico adatto ai nuovi mezzi audio-visivi, nel nostro caso il tablet che ha una grande potenzialità informativa per il pubblico che si reca in questi ambienti dei Musei Vaticani. Ovviamente è di grande importanza che vengano presi in considerazione le realtà logistiche e le problematiche espositive di un manufatto architettonico di enorme valore storico-artistico come gli Appartamenti Borgia, la sua potenzialità e il suo ruolo in un percorso di visita molto complessa e completamente intrecciata con le altre realtà inerenti al complesso dei Musei Vaticani.

Un’indagine utile, che procede parallelamente alla valorizzazione degli spazi espositivi con le nuove tecnologie, dovrebbe avere come fine lo studio degli strumenti della fruizione museale degli Appartamenti Borgia che potrebbero contribuire a migliorare il funzionamento del Museo nel suo insieme244. Essendo una sezione collegata a un unico ente fisico che è il complesso museale, si possono paragonare i musei ad un corpo umano, dove i flussi della sua linfa vitale, cioè il pubblico che percorre le sue vie interne ed esterne, dovrebbero idealmente trovarsi in equilibrio con gli spazi espositivi che delimitano e canalizzano l’andamento dei visitatori, creando e condizionando l’esperienza museale. Si tratta di indagare ed esplorare come i nuovi contenuti didattici, come gli studi descritti qui sopra,

244 Cfr. BRADLEY L.TAYLOR, Reconsidering digital surrogates: towards a viewer-oriented model of the gallery experience in “Museum materialities” a cura di SANDRA HDUDLEY, London,

147

possano essere collocati all’interno dei Musei con l’ausilio delle nuove tecnologie e come queste possano contribuire all’impegno collettivo, che la gestione dei Musei richiede quotidianamente, per mantenere il delicato equilibrio tra le esigenze del pubblico straniero, le capacità di accoglienza del manufatto architettonico e storico- artistico, la sua fruizione e la sua conservazione.245

3.

L’ARCO “BORGIANO” DI ISPIRAZIONE CONSTANTINIANO NEL