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3.3 I L CASO DI E

3.3.2 La terapia in lingua dei segni

Come già indicato in precedenza, E. è seguito da una logopedista che utilizza la lingua dei segni durante le ore di terapia da quando ha cinque anni e mezzo. È quindi esposto alla lingua dei segni in ambito terapeutico da circa 6 anni, anche se per alcuni periodi la terapia è stata interrotta a causa di problemi di salute del bambino. Durante i primi periodi di terapia, E. mostrava diversi comportamenti-problema e atteggiamenti stereotipati, era nervoso e aveva un tempo di attenzione molto limitato. Inoltre, uno dei due genitori doveva sempre essere presente durante le sedute di logopedia per richiamare e tranquillizzare il bambino quando necessario.

Essendo E. udente, la logopedista solitamente accompagna i segni della LIS con le parole corrispondenti in italiano; inoltre, per scrivere e leggere quanto condiviso in LIS, viene utilizzato il SymWriter, un software che permette di trascrivere in simboli e parole ciò che è stato detto da E. durante gli scambi comunicativi con la logopedista. In ogni caso, sia durante la comunicazione in lingua dei segni, sia per scrivere attraverso i simboli, vengono utilizzate le regole sintattiche e morfologiche della LIS e non quelle dell’italiano vocale. Questo tipo di approccio educativo, che unisce italiano vocale e scritto, lingua dei segni e simboli e quindi utilizza più di un canale e di uno strumento, è chiamato comunicazione multimodale. La multimodalità solitamente non è simultanea,

quindi si cercano di tenere separate le modalità in modo che E. riesca a concentrarsi sull’abilità attivata in quel momento.

3.3.2.1 Gli strumenti

In questa sezione verranno descritti i diversi strumenti che vengono utilizzati, accanto alla lingua dei segni, durante la terapia con E.

3.3.2.1.1 Il SymWriter

Il SymWriter è uno strumento utilizzato nell’ambito della Comunicazione Aumentativa Alternativa che permette di scrivere testi accoppiando simboli e parole (Figura 31).

Figura 31 Esempio di trascrizione in simboli attraverso il SymWriter (Fonte: http://symwriter.auxilia.it/index.php/2016-02-02-12-57-59/quando-e-perche)

La trasposizione di un testo in simboli non segue delle regole ben definite, ma deve seguire ed adattarsi alle esigenze della persona per cui si sta rendendo accessibile il testo. Nel 2010 gli sviluppatori del SymWriter hanno pubblicato un opuscolo contenente le linee guida per la simbolizzazione del testo, secondo le quali, tra le varie possibilità di simbolizzazione del testo, quattro sono quelle più comuni:

- Metodo dei simboli chiave: vengono usati solamente uno o due simboli per rappresentare un concetto;

- Evidenziazione dei punti principali: vengono usati da tre a sei simboli per rappresentare il messaggio base di un testo;

- Riassunto simbolico: vengono trascritte fino a quattro frasi che riassumono il messaggio del testo;

- Simbolizzazione completa: viene usato un simbolo per ogni parola.

Questo strumento permette non solo di utilizzare simboli standard presenti nel database, ma anche di inserire nella trascrizione fotografie che si riferiscono alla vita quotidiana dell’utente con cui viene utilizzato. Il software permette inoltre di scegliere la dimensione del simbolo e quella della parola in italiano, a seconda del livello di competenza dell’utente. Se si vuole ad esempio dare più importanza al simbolo grafico, questo sarà più grande ed in evidenza rispetto alla corrispondente parola in italiano; una volta che l’utente avrà raggiunto un alto livello di competenza nell’utilizzo dei simboli, la loro dimensione verrà ridotta e quella delle parole aumentata.

Durante la terapia con E. lo strumento, come già detto, viene usato per trascrivere in simboli, seguendo la sintassi della LIS, ciò che viene comunicato in segni con la logopedista durante le sedute. Il SymWriter viene ad esempio usato per trascrivere, e in seguito rileggere, fiabe, racconti della vita quotidiana di E. o semplici frasi prodotte dal bambino.

3.3.2.1.2 Animazione segnata in LIS

Durante la terapia con E. vengono utilizzati dei video in cui un educatore sordo racconta il lingua dei segni le storie contenute nei volumi della collana Il primo libro di Kika (Altan, 2014). I protagonisti delle storie sono animali o semplici forme geometriche che vivono esperienze tipiche della quotidianità di ogni bambino, in modo che l’utente possa immedesimarsi con i personaggi. Le storie, nella versione in LIS, vengono presentate in due modalità: il racconto animato affiancato dalla traduzione in LIS e il racconto con il libro illustrato. La logopedista che segue E. ha inoltre trasposto in simboli, usando il SymWriter, tutti i racconti della collana.

Solitamente l’utilizzo di questo strumento con E. segue quattro fasi:

- Nella prima fase la logopedista mostra il video a E. ripetendo i segni che compaiono nel filmato, fornendo così un rinforzo dello stimolo;

- Successivamente il video viene mostrato una seconda volta e E. viene spronato a ripetere i segni che vede sullo schermo;

- Durante la terza fase non viene più utilizzato il video, ma il libro illustrato della storia che si è appena vista, e viene chiesto ad E. di segnare ciò che vede nei disegni;

- Nella quarta ed ultima fase viene richiesto ad E. di leggere il racconto trascritto in simboli.

3.3.2.1.3 Fotografie

Durante le sedute di terapia vengono sempre mostrate ad E. delle foto scattate dai genitori in situazioni quotidiane. Queste fotografie vengono usate come stimolo per spingere E. a raccontare quello che ha fatto durante la settimana precedente. Mentre durante le altre attività che vengono proposte durante la terapia a volte E. è restio a segnare e perde concentrazione piuttosto rapidamente, durante questa fase racconta in maniera spontanea ciò che gli ricordano le fotografie, condividendo con il proprio interlocutore la propria quotidianità.

3.3.2.1.4 Giochi da tavolo

L’utilizzo dei giochi da tavolo con E. ha diversi obiettivi:

- Permettere al bambino di apprendere ed utilizzare la LIS in maniera spontanea e divertente;

- Fornirgli un mezzo per socializzare con gli altri bambini;

- Aumentare i tempi di attenzione e ridurre i suoi comportamenti stereotipati. Il gioco ha infatti delle regole – se si inizia un gioco, questo va portato a termine, la vittoria è una ricompensa ed è un incentivo a giocare di nuovo – che tutti devono rispettare.

Questi obiettivi non sono raggiungibili in tempi brevi, ma solamente dopo che una determinata attività viene svolta in maniera ripetuta.

3.3.2.1.5 Canzoni segnate

Durante la terapia vengono proposte diverse canzoni accompagnate dai segni relativi al testo della canzone. Questa è una delle attività preferite da E., che il più delle volte intona la melodia della canzone e anticipa con i segni le parole che vengono prodotte in forma vocale dalla logopedista.

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