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Termini e parole

CAPITOLO 2. Traduzione di un articolo dal cinese all’italiano

3.2. Analisi traduttiva

3.4.2. Termini e parole

Ora si andrà ad analizzare l’essenza del “termine”. Come già annunciato in precedenza, termini e parole differiscono e nella maggior parte dei casi vengono utilizzati come sinonimi, ma non sono la stessa cosa. Osimo da una definizione ben specifica di termine ovvero parola utilizzata in un

172 Federica Scarpa, La traduzione specializzata. Lingue speciali e mediazione linguistica, Milano, Hoepli, 2001, cit. in

Bruno Osimo, op.cit., p. 177.

campo tecnico-settoriale con significato ben preciso174. Le parole sono caratterizzate quindi da

polisemia, mentre i termini sono caratterizzati da monosemia. Le prime giocano su significati diversi, gli ultimi su significati univoci. Ad esempio, sempre Osimo citando Giacomo Leopardi, afferma che le parole a differenza dei termini sono molto importanti, perché com’è dimostrato nello Zibaldone (una delle opere principali del poeta) le parole possono essere evocative e possono avere valore connotativo, aprendo le porte alla polisemia e chiudendo quelle della monosemia. Infatti, sempre per Leopardi la parola è importantissima perché è frutto delle esperienze di ciascuno di noi, del significato che ognuno di noi da a quella precisa parola in un determinato contesto175. I termini, invece, sono

caratterizzati dal valore denotativo ed hanno un significato ben preciso. Nel prototesto in esame sono presenti sia termini settoriali che svariate espressioni culturali, quest’ultime hanno richiesto molto studio per trovarne la resa più consona.

Nel prototesto un termine molto importante che viene menzionato più volte è Huáqiáo huárén

华侨华人176, la cui definizione inglese è “Overseas Chinese” ovvero “Cinese d’Oltremare” . Questo

termine è composto da due lessemi 华侨 e 华人 che possono essere a loro volta scomposti in quattro caratteri. Con l’espressione “Cinese d’Oltremare”, ci si riferisce ai cittadini cinesi non residenti in Cina, Hong Kong, Taiwan e Macao, poiché emigrati all’estero, infatti costoro rappresentano quella che viene chiamata la diaspora cinese di prima generazione e, nello specifico, sono emigrati dalla Cina all’estero per poter migliorare le proprie condizioni e le proprie prospettive. Nel cercare la traduzione più adatta a questo termine che rappresenta anche il soggetto principale della traduzione, oggetto della tesi, si è dovuto ricorrere al consulto di diversi articoli online. Infatti, solamente dopo una lunga ed attenta ricerca si è deciso per la resa “Cinese d’Oltremare”, dato che gli stessi morfemi dell’espressione (i singoli caratteri177) danno questa definizione. Il carattere huá华 come singolo

morfema sta a significare “Cina o cinese” e il morfema qiáo 桥, la cui definizione inglese è “person living abroad”, in italiano sta a significare “persona residente all’estero”; infine si avrà il morfema composto (ovvero due caratteri posti assieme) huárén华人 quindi ancora 华 “Cina o cinese” e 人 “persona”, la cui definizione inglese complessiva è “Chinese, foreign citizen of Chinese origin” ovvero “cittadino straniero di origine cinese”. Questi due morfemi danno vita al lessema “Overseas Chinese” ovvero “Cinese d’Oltremare” che va a designare il gruppo di emigrati cinesi di prima generazione. Nel prototesto il termine si ripresenta molte volte, per questa ragione e per rendere il

174 Id., pp. 131-132. 175 Ibid.

176 “Chinese Diaspora Across the World: A General Overview”, in Academy for Cultural Diplomacy, http://www.culturaldiplomacy.org/academy/index.php?chinese-diaspora (consultato il 30/01/20).

177 Maurizio Scarpari, Avviamento allo studio del cinese classico, Venezia, Libreria Editrice Cafoscarina, 1995, p. 21-

discorso più scorrevole e non ridondante, si è ricorsi ad una traduzione alternata ovvero a volte si è deciso di scegliere la resa “Cinese d’Oltremare” e altre volte “emigrato cinese”. Si è deciso di perseguire questa strategia per non annoiare il lettore, utilizzando sempre lo stesso termine e tenerlo vivo nella lettura. Un altro termine presente nel prototesto e utilizzato molto spesso è Hǎiwài Huárén

海外华人. Questo termine è molto utilizzato e la sua traduzione corrisponde alla resa letterale di

“Cinese d’Oltremare”.

Procedendo con l’analisi traduttiva si avrà il termine composto Hǎiwài qiáobāo 海外侨胞

formato da due lessemi a loro volta composti di quattro caratteri il cui significato permane uguale al precedente “Overseas Chinese; Chinese nationals residing abroad” ovvero “cittadino cinese residente all’estero”. Separando questi due termini si avranno rispettivamente 海外 lessema composto da due morfemi che vogliono dire “Overseas, abroad” ovvero “oltremare, all’estero” e 侨胞 altro lessema composto da due caratteri che vogliono rispettivamente dire “countrymen, nationals residing abroad; overseas compatriots” ovvero “connazionali, cittadini residenti all’estero, compatrioti d’oltremare”.

La distinzione va fatta, invece, quando s’incontrano i termini huáyì 华裔 e Hòuyì 后裔, poiché entrambi vogliono dire sì “Cinese d’Oltremare” come i precedenti, però non vanno più a identificare i cinesi emigrati di prima generazione, bensì quelli di seconda generazione categoria che comprende tutti i cittadini cinesi nati all’estero e residenti fuori dalla Cina. I due termini sono composti da due caratteri ciascuno. Il primo 华裔 è composto da 华 e da 裔 rispettivamente “Cina o cinese” e “discendente”. Per rendere più semplice e chiara la comprensione è possibile osservare l’espressione

Huáyì měiguó rén 华裔美国人 che in inglese prende questo significato “American of Chinese

descedent” quindi “Cittadino Americano di origini cinesi”. L’espressione va ad indentificare i cittadini cinesi di nazionalità americana, poiché sono nati negli Stati Uniti ma sono cinesi per origine/discendenza.

Inoltre, il termine 后裔 ha questo significato preciso “descendant (of dead person); offspring” ovvero “discendente di una persona morta, prole” e va a indentificare sempre i cittadini cinesi nati da genitori cinesi all’estero, quindi quelli di seconda generazione. 后 è il morfema che indica il “dopo” o la “prole” e 裔 indica invece la “discendenza”. Per rendere più chiara e immediata la comprensione si prenderà ad esempio la frase in cui si trova il termine e la sua traduzione nel metatesto. Nel prototesto l’espressione si trova all’interno di questo contesto:

华侨华人作为中国移民及其后裔组成的群体,在传承与传播中华文 化、促进 跨文化交流方面具有独特作用。

Nel periodo preso in esame compaiono entrambe le due terminologie ovvero 华侨华人 “Cinese d’Oltremare di prima generazione/cittadino residente all’estero” e a seguire 后 裔 “discendente/cittadino di seconda generazione”. Nel processo di resa si è data la seguente traduzione:

I cinesi residenti all’estero, in quanto parte del gruppo di emigrati cinesi di seconda

generazione, hanno un ruolo unico nella diffusione della cultura cinese e nel

promuovere la comunicazione interculturale.

Per rendere chiara la differenza tra i due termini si è data la resa “emigrati di seconda generazione”, poiché 后裔 sono quelli che sono nati in territorio straniero e non solo quelli che sono “emigrati” dalla Cina. I Cinesi d’Oltremare di seconda generazione rappresentano ancora di più il legame esistente tra il popolo cinese e quello straniero e sono di aiuto per la Cina a diffondere la cultura cinese nel mondo. I giovani cittadini cinesi di seconda generazione possono essere un’importante punto di contatto tra la cultura straniera e quella cinese, favorendo la comprensione reciproca e favorendo anche una comunicazione più aperta.

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