• Non ci sono risultati.

Terremoto ricostruzione

Nel documento Affari Istituzionali (pagine 82-91)

“IMPORTANTE INIZIATIVA DELL'ADISU PER RACCOGLIERE I FONDI PER LE POPOLA-ZIONI UMBRE COLPITE DAL SISMA” - NOTA CASCIARI (PD)

Il consigliere regionale Carla Casciari (Pd) fa sapere di aver partecipato stamani al pranzo che si è svolto presso le mense universitarie dove, fino a mercoledì 7 dicembre, saranno serviti a pranzo e a cena menù pensati e preparati con prodotti tipici della Valnerina. E nel sottolineare che “è nostro compito non lasciare mai sole le popolazioni colpite in questi mesi dal sisma”, Casciari definisce “lodevole” l'iniziativa messa in campo dall’Agenzia per il diritto allo studio uni-versitario dell'Umbria.

Perugia, 5 dicembre 2016 - “Il nostro compito è quello di non lasciare mai sole le popolazioni della Valnerina colpite in questi mesi dal sisma.

Ritengo quindi lodevole l'iniziativa messa in cam-po dall’Agenzia per il diritto allo studio universi-tario dell'Umbria (Adisu) che, in collaborazione con la Regione Umbria, ha promosso tre giornate di solidarietà per queste aree”. Lo afferma il con-sigliere regionale Carla Casciari (Pd) dopo aver preso parte al “primo pranzo che si è tenuto oggi presso le mense universitarie dove, fino a mer-coledì 7 dicembre, saranno serviti a pranzo e a cena menù pensati e preparati con prodotti tipici della Valnerina individuati insieme a Coldiretti e Camst, impresa italiana di ristorazione che gesti-sce questi punti di ristoro”.

“L'iniziativa – prosegue Casciari - sostiene l'atti-vazione di una raccolta fondi a favore del Liceo Classico Battaglia di Norcia. La solidarietà che i giovani volontari hanno dimostrato sul campo va coltivata anche in ambito educativo e la nutrita presenza non solo di amministratori, ma di molti studenti vicini alle popolazioni ne è stato un e-sempio. L'Adisu – commenta Casciari - ha mo-strato con questa iniziativa che il diritto allo stu-dio, oltre all'erogazione di borse di studio ed al-loggi, ha il compito di accompagnare lo studente perché si senta sempre più cittadino attivo della vita universitaria e ne diventi protagonista. Infi-ne è da evidenziare che, già il giorno dopo il si-sma del 24 agosto scorso, l’Adisu ha reso dispo-nibili alloggi universitari gratuiti per gli studenti dell’area del centro Italia colpita dal terremoto.

Si tratta – conclude - di un importante gesto di solidarietà”.

TERREMOTO: “MANCATA REGIA NELL'E-MERGENZA, RITARDO DELLE CASETTE, NUOVO MODELLO DI RICOSTRUZIONE, PIANO DI SVILUPPO ECONOMICO, AIUTI PER CHI RESTA” – CONFERENZA STAMPA DI LIBERATI E CARBONARI (M5S)

I consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle, Andrea Liberati e Maria Grazia Carbonari, hanno partecipato ad una conferenza stampa che si è tenuta questa mattina a Palazzo Cesaroni. Tra i

temi trattati: la mancata regia nell'emergenza con forti ritardi nella consegna delle casette, pensare ad un nuovo modello per la ricostruzione coinvolgendo le migliori teste del Paese, predi-sporre un piano di rilancio per lo sviluppo eco-nomico così da evitare lo spopolamento dei terri-tori, il 'reddito per la Valnerina' con aiuti econo-mici per chi sceglie di rimanere.

Perugia, 9 dicembre 2016 – Mancata regia nel-l'emergenza con forti ritardi nella consegna delle casette, pensare ad un nuovo modello per la ricostruzione coinvolgendo le migliori teste del Paese, predisporre un piano di rilancio per lo sviluppo economico così da evitare lo spopola-mento dei territori, il 'reddito per la Valnerina' con aiuti economici per chi sceglie di rimanere.

Sono queste alcune delle idee presentate oggi dai consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle, Andrea Liberati e Maria Grazia Carbonari, nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta questa mattina a Palazzo Cesaroni e alla quale hanno partecipato anche i parlamentari umbri Tiziana Ciprini, Filippo Gallinella, Stefano Lucidi, nonché i portavoce pentastellati di Spoleto, Trevi e Foligno.

Liberati e Carbonari hanno sottolineato come “i grossi ritardi nella consegna delle casette, dai 5 ai 7 mesi, provocano una fase intermedia che è quella dei container che comporta doppie spese ma anche una pessima qualità della vita per chi sarà costretto ad abitarci per anni. Inoltre le casette non vengono date a tutti, ma solo ai danneggiati di tipo E, ovvero quelli che hanno l'inagibilità totale. Ma spesso i danneggiati di tipo C e D per la riqualificazione delle loro case im-piegano lo stesso tempo. Il che significa che si pongono situazioni diverse di alloggio per perso-ne che hanno lo stesso problema. È un attacco alle condizioni di vita di quelle persone, visto che i container sono anche più piccoli di quelli del sisma del 1997. E questa scelta non è stata mi-nimamente condivisa con la popolazione. I gravi ritardi nella consegna delle casette sono stati determinati tanto dalla burocrazia regionale, con le urbanizzazioni in ritardo, quanto dal bando Consip che lascia 7 mesi di tempo per le casette.

Senza dimenticare quella cooperativa ternana che fa da capofila senza alcuna esperienza nel-l'edilizia”.

“La fase dell'emergenza – hanno spiegato Libera-ti e Carbonari - è stata gesLibera-tita senza una regia.

Ancora oggi ci sono le tende sociali, che compor-tano numerosi disagi, quando si sarebbero dovu-te tirare su rapidamendovu-te le dovu-tende familiari. Que-sto non è stato fatto. Addirittura a volte sono mancate i servizi: penso alla cucina della frazio-ne di Popoli messa in campo dai cittadini, ai ma-teriali per stabilizzare la base che sono arrivati dopo la tenda sociale di San Pellegrino, oppure al fatto che per andare ai bagni è necessario passa-re per percorsi non riscaldati. Tutto questo si poteva evitare se si fosse messo in piedi un mec-canismo tale da coinvolgere le migliori imprese artigiane d'Italia, che in pochissimo tempo

a-Terremoto ricostruzione

vrebbero consegnato le casette. L'approccio al-l'emergenza è stato sbagliato: alcune frazioni non sono sistematicamente presidiate e chiunque può accedere alle zone rosse. Serve presentare risorse per difendere quelle comunità. Ancora oggi manca il censimento delle persone ospitate nelle tende sociali, né si sa chi usufruisce dei pasti forniti dalle mense. E questo crea problemi di sicurezza”.

“Per la fase della ricostruzione – hanno continua-to Liberati e Carbonari - va discusso il modello:

non si possono fare gli stessi errori, le stesse doppie spese ogni 20 anni. Va fatto un discorso con le migliori teste del Paese sui materiali, sui dispositivi antisismici. Insomma sul modello in generale che, necessariamente, va affiancato da un progetto strategico di sviluppo economico sui territori. Altrimenti questo modo di fare è l'inizio dello spopolamento. Su tutti questi problemi abbiamo presentato 14 interrogazioni, di cui una è addirittura stata dichiarata inammissibile. I comuni da soli non ce la fanno, ci vorrebbero una Regione ed uno Stato seri. Non possiamo sempre rincorrere l'emergenza. Altrimenti succede quello che sta accadendo: gli sfollati che possono fanno da soli. Come sta succedendo alle aziende zoo-tecniche che hanno stalle non agibili. Noi siamo stati da subito vicino alle popolazioni colpite dal sisma. E questo dovrebbe fare la politica: aiutare chi rimane più indietro, agli ultimi. Per questo stiamo pensando ad una presenza sistematica in quelle zone. E per evitare lo spopolamento stia-mo lavorando ad una forma di aiuto economico, ad un 'reddito per la Valnerina' per quelle perso-ne che invece di andarseperso-ne decidono di restare in quel territorio”.

“QUANTO C'È IN CASSA PER LA RICOSTRU-ZIONE POST SISMA” - RICCI (RP) SCRIVE AL RAGIONIERE GENERALE DELLO STATO Il consigliere regionale Claudio Ricci (Rp) ha chiesto al ragioniere generale dello Stato, con lettera formale, in relazione alla Legge di Stabili-tà Finanziaria 2017 e Decreti Legge correlati,

“quante sono le risorse, per l'anno finanziario 2017, destinate alle fasi di emergenza e ricostru-zione post sisma del Centro Italia e per l'Umbria, in particolare, se esiste una ipotesi di 'riparto'”.

Perugia, 12 dicembre 2016 – Il consigliere regio-nale Claudio Ricci (Ricci presidente) ha chiesto al ragioniere generale dello Stato, con lettera for-male, in relazione alla Legge di Stabilità Finan-ziaria 2017 (e Decreti Legge correlati, in itinere di conversione e definizione), “quante sono le risorse, per l'anno finanziario 2017, destinate alle fasi di emergenza e ricostruzione post sisma del Centro Italia e per l'Umbria, in particolare, se esiste una ipotesi di 'riparto'”.

Ricci fa sapere di aver chiesto anche “le cifre destinate 'per cassa', quindi realmente spendibili subito, per tutte le azioni operative di emergenza e la ricostruzione post sisma del Centro Italia,

escluse le risorse 'per competenza' a 'incasso per ora incerto'”.

In sostanza, Ricci vuole sapere “quanto c'è da spendere subito per i programmi di emergenza e ricostruzione post sisma nell'anno 2017. Per fare presto e bene – spiega - occorrono risorse pari ad almeno 15/20 miliardi di euro in totale (nei prossimi 5 anni); inoltre bisogna semplificare, con utilizzo ampio delle auto certificazioni, anche tecnico progettuali e per le concessioni contribu-tive”.

Per Ricci è positiva “l'autonoma sistemazione, in case alternative o alberghi, ma occorre avere presto, sui territori colpiti dal sisma, unità abita-tive provvisorie. In merito alle Soluzioni Abitaabita-tive Emergenza (prefabbricati collettivi) – conclude Ricci - abbiamo dubbi sulle dimensioni dei moduli notte: 15 metri quadrati per 3 persone sono po-chi”.

“'NORCIA DIETRO LE QUINTE': UN PRO-DOTTO TURISTICO PER RILANCIARE LE A-REE COLPITE DAL SISMA” - RICCI (RP) AN-NUNCIA UNA MOZIONE

Il consigliere regionale Claudio Ricci (Rp) annun-cia la presentazione di una mozione con la quale sollecita la Regione ad elaborare una proposta, coinvolgendo le categorie socio economiche cor-relate al turismo della Valnerina e dell'Umbria, per definire un prodotto turistico 'Norcia dietro le quinte', coinvolgendo anche Cascia e la Valneri-na, che includa la visita nei luoghi della ricostru-zione post sisma 2016, in particolare nei cantieri della ricostruzione dei beni culturali.

Perugia, 14 dicembre 2016 - “Norcia, Cascia e l'area della Valnerina dovranno, nel medio perio-do coincidente con la ricostruzione post sisma 2016 (5/10 anni), ridefinire un 'prodotto turisti-co' attrattivo e che sappia convivere con i cantie-ri della cantie-ricostruzione di case, attività e beni cul-turali”. Così il consigliere regionale Claudio Ricci (Ricci presidente) secondo il quale “con una ri-cettività in strutture sicure (anche villaggi ci temporanei) può esistere un segmento turisti-co interessato a visitare i luoghi di Norcia, Cascia e la Valnerina per vedere e, in parte, visitare i cantieri della ricostruzione dei beni culturali”.

Nell'annunciare in proposito la presentazione di una mozione da discutere in Aula, Ricci sollecita

“l'elaborazione di una proposta, coinvolgendo le categorie socio economiche correlate al turismo della Valnerina e dell'Umbria, per definire un prodotto turistico 'Norcia dietro le quinte', coin-volgendo anche Cascia e la Valnerina, che inclu-da la visita nei luoghi della ricostruzione post sisma 2016 (in particolare nei cantieri della rico-struzione dei beni culturali), esperienze emozio-nali, anche paesaggistico-sportive, includenti le tradizioni e le identità enogastronomiche, nonché l'ospitalità ricettiva in strutture turistiche 'sicure' o 'villaggi turistici provvisori' nella pianura di Norcia e con strutture, prefabbricate di alta

qua-Terremoto ricostruzione

lità, solo con piano-terra”. Ricci propone infine di

“inserire, nel redigendo testo unico in materia di turismo, uno specifico articolo che prospetti, durante le fasi di ricostruzione e post ricostruzio-ne, un piano di marketing operativo per la defini-zione e promodefini-zione del prodotto turistico "Valne-rina 2.0".

QUESTION TIME: “CHI AVRÀ DIRITTO ALLE CASETTE E CHI DOVRÀ VIVERE NEI CON-TAINER PER ANNI?” - LIBERATI E CARBO-NARI (M5S) INTERROGANO, ASSESSORE PAPARELLI RISPONDE: “LIMITATE ABITA-ZIONI EMERGENZIALI”

Perugia, 21 dicembre 2016 – Nella seduta odier-na dell'Assemblea legislativa, dedicata al Que-stion time, i consiglieri regionali del Movimento 5 stelle, Andrea Liberati e Maria Grazia Carbonari, hanno interrogato la Giunta per sapere “se la Regione considera corretta l'assegnazione delle casette di legno ai soli danneggiati rientranti nella 'tipologia E' in esito alla verifica di agibilità, e non anche alle famiglie titolari di immobili par-zialmente inagibili 'tipo C e 'tipo F' che, stando alla classificazione della Protezione Civile comu-nicata in quest'Aula dalla presidente Marini lo scorso 22 novembre, non hanno possibilità di pronto intervento o rapida realizzazione di inter-venti per il ripristino dello status quo ante, pur trovandosi nella medesima condizione di dover restare per tempi lunghi, anche un lustro o due, senza poter fare ritorno nella propria abitazione pur avendo solo una o due stanze inagibili e quindi una classificazione diversa. Solo gli edifici classificati come 'B' avranno una rapida realizza-zione del ripristino. Si chiede pertanto per quale motivo dovrebbero essere costretti a vivere nei container e a chi, invece, andranno le nuove ca-sette”.

L'assessore Fabio Paparelli ha risposto all'atto ispettivo spiegando che “l'accordo con la Prociv nazionale consente l'assegnazione di 'Soluzioni abitative emergenziali' solo per gli edifici classi-ficati 'E', decisione giustificata non solo per limi-tare gli insediamenti emergenziali per casi che richiedono tempi più lunghi, evitando l'utilizzo di risorse importanti per chi, in qualche mese, può ritrovare la propria normalità, con i lavori avviati immediatamente, consentendo il rientro in tempi brevi. Per le attività produttive e edifici classifica-ti 'B' invece si adotta la procedura semplificata, con immediato avvio del credito d'imposta senza anticipare nemmeno un euro. L'esito classificato come 'C' riguarda invece edifici con danni lievi, limitati a porzioni degli immobili, con alcuni casi in cui l'utilizzo è precluso mentre in altri viene consentito l'utilizzo parziale. Ad ogni modo il decreto prevede anche per danni di tipo 'C' la procedura semplificata con immediato avvio del credito d'imposta e ripristino dei danni. Per quanto riguarda l'esito di tipo 'B' il Comune deve fare, nel più breve tempo possibile, accertamenti e verifiche sui danni degli edifici, esito

interlocu-torio che accerta se i danni sono lievi, di tipo 'B', oppure di tipo 'E', quindi necessitano o meno di soluzioni abitative emergenziali”.

Nella replica Liberati ha detto che “è stata chiari-ta una parte rilevante, ma la problematica è mol-to più ampia e riguarda anche casi classificati 'a rischio esterno', di tipo 'F', come il caso del cam-panile che cade su una casa adiacente e la rende inagibile. In questi casi l'utilizzo della casa è pre-cluso e non è possibile un pronto intervento.

Queste famiglie non devono stare nei container ma devono avere le casette, altrimenti con una o due stanze agibili si troveranno a restare nei container per anni”.

QUESTION TIME: “MANCATA INSTALLAZIO-NE STALLE PROVVISORIE PER RICOVERO BESTIAME” - LIBERATI E CARBONARI (M5S) INTERROGANO, RISPONDE ASSESSORE CECCHINI “RAGGIUNTI IMPORTANTI RI-SULTATI”

Perugia, 21 dicembre 2016 – Nella seduta odier-na dell'Assemblea legislativa, dedicata al Que-stion time, i consiglieri del Movimento 5 Stelle, Andrea Liberati e Maria Grazia Carbonari hanno illustrato la propria interrogazione a risposta immediata chiedendo all'assessore Fernanda Cecchini “quando verranno costruite le stalle provvisorie nelle zone terremotate dell'Umbria e se gli allevatori verranno indennizzati per i costi relativi allo spostamento del bestiame”.

Liberati ha sottolineato che “siamo di fronte a gravi ritardi che vanno ad incidere non solo sulla vita delle persone, ma anche sulle attività pro-duttive. Sono state danneggiate oltre 100 stalle a fronte delle quali sono stati previsti un numero microscopico di 'tunnel' che non possono rispon-dere alle effettive necessità. Molti allevatori han-no spostato gli animali a proprie spese. È chiaro che la materia è stata trattata in modo dozzinale e non totalmente per causa della Regione, poiché qualcun altro era deputato a svolgere rapida-mente le gare, ma purtroppo la burocrazia è sta-ta lensta-ta anche a causa nostra. Per gli allevatori è stato messo in campo il primo bando soltanto a fine ottobre, con riferimento però al 24 agosto, quindi con due mesi di ritardo, troppi per un’emergenza di questo genere. Noi abbiamo chiesto sostanzialmente di correre. Il ministro Martina aveva detto in settembre che ci sarebbe stata una rapida attivazione del Psr per il ripristi-no del potenziale produttivo agricolo danneggiato da eventi catastrofici come questo, ma poi, alla fine, passano quattro mesi, arriviamo a Natale e i tunnel non arrivano ancora. Purtroppo, ancora una volta, l'esperienza pregressa non ha aiutato a non commettere gli stessi errori”.

L'assessore Fernanda Cecchini ha invitato a “non fare confusione tra emergenza ad interventi per fronteggiare l’emergenza. Il ripristino vuol dire mettere a disposizione le risorse per ristruttura-zioni, per fare gli investimenti, quindi per riporta-re la situazione alla normalità, e questo fariporta-remo, lo faranno gli imprenditori nel momento in cui ci

Terremoto ricostruzione

sono le condizioni. La fase dell’emergenza non può essere coperta attraverso la misura del Piano di sviluppo rurale, perché con la misura 5 si in-terviene sugli investimenti strutturali. Non è pos-sibile utilizzare questo tipo di risorse per il pronto intervento, altrimenti verrebbero scorporate nel momento in cui gli imprenditori fanno gli inve-stimenti. Con le ordinanze si è coperto tutto il fabbisogno per dotare gli allevatori di stalle, sia per i bisogni degli animali da latte, sia per quelli da carne, sia per quanto riguarda anche le caset-te, dal momento che abbiamo scelto di ascoltare la voce degli allevatori che ci hanno chiesto di avere un modulo abitativo accanto alle stalle. È stato dato mandato alla Regione Lazio di espleta-re le gaespleta-re per le stalle e abbiamo stipulato una convenzione con l’Agenzia per la forestazione, mettendo in capo tutto quello che riguarda la realizzazione delle piattaforme, utili per installare sia le stalle che le casette. L’Agenzia per la fore-stazione ha completato il suo lavoro e sta an-dando avanti anche per rispondere a coloro che sono stati danneggiati dopo il 30 ottobre. Nel frattempo è intervenuto un decreto legge del Governo che ha previsto maggiore flessibilità, dando cioè la possibilità agli allevatori di organiz-zarsi autonomamente prevedendo il rimborso totale delle spese sostenute. Il Governo ha preso anche l’impegno di riconoscere il mancato reddi-to con risorse pari a circa 20milioni di euro: 400 euro a bovino, 400 a ovi-caprino, prevedendo anche con la possibilità di sostenere gli equini.

Cercheremo comunque di 'correre' il più veloce-mente possibile, mettendo gli allevatori, tra l’altro, nella condizione di poter scegliere”.

Liberati, nella replica, ha tenuto a precisare che

“gli allevatori, quelli meno attrezzati, stanno mettendo i loro animali in stalle inagibili. Ad og-gi, purtroppo, è arrivato solo il 5 per cento delle stalle provvisorie. E questa non credo rappresen-ti la copertura del fabbisogno. Al contrario, biso-gna ammettere che si deve fare molto meglio e molto di più, perché a Norcia, d'inverno, si va sottozero con estrema facilità”.

AUMENTARE DIMENSIONI DELLE SOLUZIO-NI ABITATIVE D'EMERGENZA. APPRONTARE RICOSTRUZIONE 3D VIRTUALE DELLA BA-SILICA DI NORCIA – DUE PROPOSTE DI RICCI (RP)

Il consigliere regionale Claudio Ricci (Ricci presi-dente) annuncia la presentazione di due atti, una interrogazione e una mozione, sulla gestione del post sisma. Ricci chiede di “innalzare la qualità della zona notte delle soluzioni abitative d'emer-genza prevedendo, con una ordinanza della Re-gione, un massimo di 2 persone per modulo” e propone di allestire “durante la ricostruzione post sisma, una riproduzione tridimensionale in una struttura prefabbricata, con visita virtuale o olo-grammi, della Basilica di San Benedetto a Nor-cia”.

Perugia, 27 dicembre 2016 - Il consigliere regio-nale Claudio Ricci (gruppo Ricci presidente) an-nuncia la presentazione di due atti, una interro-gazione e una mozione, sulla gestione del post sisma in Valnerina.

Ricci chiede di “innalzare la qualità della zona notte delle soluzioni abitative d'emergenza pre-vedendo, con una ordinanza della Regione, un massimo di 2 persone per modulo” e propone di allestire “durante il periodo della ricostruzione post sisma, una riproduzione tridimensionale all'interno di una struttura prefabbricata, con visita virtuale o ologrammi, della Basilica di San Benedetto a Norcia”.

Le SOLUZIONI ABITATIVE D'EMERGENZA, secondo l'esponente dell'opposizione, hanno “zo-ne notte troppo piccole, con soli 5 mq a persona e senza servizi igienici autonomi. Esse ospitano 3 letti in un'area complessiva di soli 15 metri qua-drati che sembra troppo limitata con un parame-tro di 5 metri quadrati a persona e un basso

Le SOLUZIONI ABITATIVE D'EMERGENZA, secondo l'esponente dell'opposizione, hanno “zo-ne notte troppo piccole, con soli 5 mq a persona e senza servizi igienici autonomi. Esse ospitano 3 letti in un'area complessiva di soli 15 metri qua-drati che sembra troppo limitata con un parame-tro di 5 metri quadrati a persona e un basso

Nel documento Affari Istituzionali (pagine 82-91)

Documenti correlati