Il bilancio d’esercizio 2018 dell’Unione Regionale delle Camere di Commercio dell’Emilia-Romagna chiude con un risultato complessivo in pareggio, mediante l’utilizzo del Fondo straordinario per il finanziamento dell’attività per € 318.530, fondo costituito per far fronte al periodo di riordino del sistema camerale.
Nell’esercizio 2018 sono state realizzate le iniziative di promozione inserite nel programma di attività deliberate con il bilancio preventivo che fanno riferimento alle Linee strategiche triennali, garantendo l’impegno prioritario a sostegno degli interventi di promozione e monitoraggio dell’economia regionale e di accompagnamento delle imprese sul versante dell’internazionalizzazione, sulla base di progetti di sistema impostati a livello nazionale o co-finanziati dalla Regione.
Sul versante delle uscite occorre rilevare che i complessivi oneri di struttura di 2.009.557 euro sono comprensivi del versamento al bilancio dello stato di 154.170 euro di oneri per i tagli lineari a capitoli di spesa.
RICAVI
I ricavi dell’esercizio ammontano complessivamente ad € 3.241.352 (€ 3.178.087 nel 2017) così suddivisi:
- quote di partecipazione delle Camere di Commercio: € 1.611.569 (€ 1.826.916 nel 2017);
- contributi inerenti l’attività istituzionale: € 1.227.561 (€ 1.251.837 nel 2017);
- attività commerciali e altri proventi € 83.692 (€ 99.334 nel 2017), relativi principalmente a servizi per elaborazione dati economici e a servizi a società del sistema camerale;
- utilizzo quota Fondo straordinario per il finanziamento delle attività € 318.530.
COSTI
I principali costi che hanno gravato sul bilancio in esame sono costituiti dalle seguenti voci:
- spese per prestazioni di servizi: ammontano complessivamente a € 1.137.701, al netto della quota di utilizzo del fondo straordinario per finanziamento della attività utilizzato nell’anno per € 318.530 e sono principalmente relative alle attività svolte a favore delle Camere di Commercio e alla promozione dell’economia regionale (per complessivi € 1.247.722). L’importo residuale è inerente ai costi di funzionamento degli uffici, oltre alla voce, riferita al solo Collegio dei Revisori in base all’evoluzione normativa, dei compensi per gli organi collegiali;
- costi del personale: i costi del personale sono ammontati complessivamente ad € 1.352.685. I dipendenti in forza al 31/12/2018 sono 20 di cui: 14 dipendenti, 4 quadri e 2 dirigenti.
A partire dal 2010, le Unioni regionali sono state incluse nell’elenco ISTAT delle Pubbliche Amministrazioni.
Pur non essendo formalmente enti pubblici, gestiscono finanziamenti provenienti dallo Stato e dall’Unione Europea e risultato pertanto soggetti al rispetto di una parte rilevante della normativa pubblicistica che riguarda le PA ad esempio in materia di appalti, trasparenza e di norme di contenimento della spesa pubblica. Nella gestione dei costi si è tenuto conto pertanto delle norme che dal 2011, con l’inserimento nell’elenco dell’ISTAT hanno iniziato a condizionare i bilanci delle Unioni regionali.
Sul fronte degli oneri di struttura, rispetto all’esercizio precedente si evidenzia complessivamente una ulteriore contrazione del 2,3 per cento, nell’ottica del contenimento dei costi già ridotti dal 2015 complessivamente del 28,2 per cento, principalmente imputabili al minor costo del personale e del godimento di beni di terzi per minori affitti e locazioni tecnologie ICT. L’ammontare dei costi per i consumi intermedi sostenuti nel 2018 è pari a € 393.824 (405.956 nel 2017). I versamenti al Bilancio dello Stato per complessivi € 154.170 come nel precedente esercizio.
La dinamica del costo del personale (-0,5 per cento) riflette la situazione sostanzialmente stabilizzata dopo la riorganizzazione avvenuta negli anni precedenti.
La voce ammortamenti e accantonamenti risulta complessivamente inferiore all’esercizio precedente.
INVESTIMENTI
Nel 2018 non sono stati effettuati investimenti per immobilizzazioni materiali e immobilizzazioni immateriali.
STRUMENTI FINANZIARI
Nel corso del 2018 l’ente non ha eseguito investimenti in strumenti finanziari di qualsiasi natura e specie.
EVENTI SUCCESSIVI ALLA CHIUSURA DELL’ESERCIZIO
Sino alla data di redazione del presente bilancio non sono intervenuti eventi degni di evidenziazione.
Piano degli indicatori e dei risultati attesi di Bilancio (P.I.R.A.)
Il Decreto Legislativo 31 maggio 2011 n. 91 agli artt.19 e 21 prevede che le amministrazioni pubbliche, contestualmente al Bilancio di Previsione, presentino un documento denominato “ Piano degli indicatori e risultati attesi di bilancio”, al fine di illustrare gli obiettivi della spesa, misurarne i risultati e monitorarne l’effettivo andamento in termini di servizi forniti e di interventi realizzati. Il predetto Decreto Legislativo all’art.16 prevede l’emanazione di un decreto per stabilire i criteri e le modalità di predisposizione del Piano e in attuazione di tale articolo è stato emanato il Decreto del Ministro dell’economia e delle finanze 27 marzo 2013.
Il Piano degli indicatori riferito all’anno 2018 fornisce:
una definizione tecnica dell’indicatore che consente di specificare ciò che esso misura e l’unità di misura di riferimento;
la fonte dei dati dalla quale si ricavano le informazioni necessarie al calcolo dell’indicatore e che consente di verificarne la misurazione;
l’algoritmo di calcolo dell’indicatore;
il valore obiettivo consistente nel risultato atteso dall’indicatore in relazione alla tempistica di realizzazione.
011 - COMPETITIVITA' E SVILUPPO DELLE IMPRESE
005 - REGOLAMENTAZIONE, INCENTIVAZIONE DEI SETTORI IMPRENDITORIALI, RIASSETTI INDUSTRIALI, SPERIMENTAZIONE TECNOLOGICA, LOTTA ALLA CONTRAFFAZIONE, TUTELA DELLA PROPRIETA' INDUSTRALE
2018 ALGORITMO DI CALCOLO FONTE COSA MISURA
che si basano su su indagini curate della UR nell'anno "n" /Totale iniziative tematiche
016 - COMMERCIO INTERNAZIONALE ED INTERNAZIONALIZZAZIONE DEL SISTEMA PRODUTTIVO
005 - SOSTEGNO ALL'INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE IMPRESE E PROMOZIONE DEL MADE IN ITALY
INDICATORE TIPOLOGIA
UNITA' DI MISURA
DATO
2018 ALGORITMO DI CALCOLO FONTE COSA MISURA
Grado di adesione delle
032 - SERVIZI ISTITUZIONALI E GENERALI DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE
004 - SERVIZI GENERALI, FORMATIVI ED APPROVIGIONAMENTI PER LE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE
INDICATORE TIPOLOGIA
UNITA' DI MISURA
DATO
2018 ALGORITMO DI CALCOLO FONTE COSA MISURA
Volume medio di attività
Il personale camerale ha partecipato a percorsi formativi organizzati da Unioncamere Italiana
INDICATORI ECONOMICO PATRIMONIALI (TRASVERSALI)
2018 ALGORITMO DI CALCOLO FONTE COSA MISURA
Capacità di
patrimoniale % 62% Oneri di struttura/Totale Oneri di gestione corrente garantito al perseguimento degli obiettivi comuni. Un ringraziamento particolare ai Presidenti e ai Segretari Generali delle Camere dell’Emilia-Romagna. Voglio poi ringraziare, e penso di interpretare anche il pensiero dell’intera Giunta, il Segretario Generale, dr. Claudio Pasini, la dirigenza, i quadri e tutto il personale dell’Unione, che si impegna per mantenere alta la qualità delle prestazioni, pur in un contesto particolare, certo non facile né particolarmente incentivante, per le conseguenze della verifica contabile-amministrativa del MEF e le persistenti incertezze connesse all’attuazione della riforma camerale.
Il bilancio 2018 di Unioncamere Emilia-Romagna chiude con un risultato in pareggio mediante l’utilizzo di una quota del Fondo straordinario per il finanziamento dell’attività stanziato nel 2017 per fare fronte al periodo di riordino del sistema camerale e consentire all’Unione regionale un pieno riassetto nel triennio 2018-2020. Il Fondo straordinario è stato utilizzato per 318.566 euro, rispetto ad un utilizzo originariamente previsto in 500.000 euro in sede di bilancio preventivo, poi rivisto in 340.000 euro in sede di variazione.
Questo risultato, particolarmente positivo perché attinge in misura significativamente ridotta a quanto preventivato al Fondo starordinario, è il frutto del continuo sforzo, a fronte dell’ulteriore riduzione delle entrate rispetto all’anno precedente, di una ulteriore riduzione e contenimento delle spese di funzionamento e di recupero di risorse extra camerali. Tutto questo pur avendo continuato a garantire un buon livello di rappresentanza verso l’esterno del sistema camerale emiliano-romagnolo, supporto e servizi comuni alle Camere di Commercio e alle loro strutture specializzate, confermato progetti, iniziative, attività varie proprie dell’Unione regionale, ed inoltre sviluppato attività e servizi a mercato.
Vi ringrazio per l’attenzione e chiedo, tenuto conto delle considerazioni e dei fatti esposti nella presente relazione sulla gestione, unitamente agli elementi diffusamente evidenziati nella “Nota integrativa”, di approvare la proposta di bilancio d’esercizio 2018 di Unioncamere Emilia-Romagna da sottoporre all’approvazione del Consiglio.
Il Presidente Alberto Zambianchi