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Tessuti connettivi molli nella regione anteriore del piede

CAPITOLO 2. CARATTERIZZAZIONE MECCANICA DEI

2.2. A NALISI DELLE PROPRIETÀ MECCANICHE DEI TESSUTI CONNETTIVI

2.2.1. Tessuti connettivi molli nella regione anteriore del piede

Il tessuto adiposo del piede ha una struttura del tutto particolare in ragione delle funzioni a cui deve adempiere (quali ad esempio il cammino o la corsa) e in base anche alle sollecitazioni ad esse conseguenti.

Figura 2.11. Cellule di tessuto adiposo nella regione submetatarsale

I tessuti adiposi plantari della parte medio-anteriore del piede sono stati descritti nel dettaglio da vari autori, tra cui Bojsen-Moller e Flagstad, 1975. Essi si presentano come un cuscinetto flessibile, quando sono in uno stato rilassato. All’interno di questa struttura, sono presenti le fibre dell’aponeurosi plantare, disposte in bande longitudinali, trasversali e verticali, insieme alle camere di tessuto adiposo, incapsulate tra le bande e i fasci. Tale tessitura che lega la pelle allo scheletro, consente il passaggio di vasi, nervi e tendini, proteggendoli al di sotto delle teste metatarsali, sulle quali grava il peso corporeo.

Si può considerare l’aponeurosi plantare come suddivisa in tre zone: quella prossimale, caratterizzata dalle bande trasversali subcutanee e dai profondi setti sagittali; la zona sotto le teste dei metatarsi, che comprende i cuscinetti metatarsali e i corpi di tessuto adiposo; infine, un’area distale, dove si hanno le inserzioni nella pelle delle fibre longitudinali dell’aponeurosi plantare e, più in profondità, si trova il legamento plantare interdigitale. Nella zona prossimale rispetto le teste dei metatarsi, le fibre longitudinali dell’aponeurosi plantare si separano in cinque tratti superficiali e dieci profondi; dei primi, tre si dirigono in direzione delle dita centrali, mentre gli alti due percorrono i lati del piede, finché non divergono completamente quando arrivano in prossimità delle teste metatarsali: uno raggiunge l’interstizio tra le prime due dita, uno si avvicina alla base del terzo dito, mentre un altro si inserisce nell’interstizio tra il quarto e il quinto dito. In posizione anteriore rispetto alle teste dei metatarsi, la maggior parte delle fibre si inserisce nei tessuti adiposi plantari mentre altre si dirigono trasversalmente nel legamento plantare interdigitale, posizionato più in profondità. Le fibre non raggiungono la piega della pelle tra i tessuti adiposi plantari e le dita. Nella zona di inserimento, si trova solo un piccolo quantitativo di tessuto adiposo tra l’aponeurosi e il derma.

Nella zona in prossimità delle teste metatarsali, i dieci tratti profondi formano i setti sagittali, di cui due marginali e otto intermedi. Sono presenti due setti per ogni dito. Le fibre dei setti partono dall’aponeurosi plantare per poi passare anteriormente e in profondità, sopra ai muscoli lombricali, al flessore lungo dell’alluce e ai tendini flessore delle dita e flessore lungo, si dirigono in direzione mediale e laterale, attraversano le fibre dei setti vicini e, infine, proseguono nel legamento plantare delle articolazioni metatarsofalangee e nella base delle falangi prossimali.

Nell’area distale, l’aponeurosi plantare distende i setti profondi, mentre i retinacoli della cute formano una serie di bande sottocutanee trasversali separate da tessuto adiposo. Anteriormente ai setti sagittali e al di sotto delle teste metatarsali, si trovano alcune fibre verticali, che formano un cuscinetto di tessuto connettivo (Figura 2.12).

Figura 2.12. Sezione trasversale attraverso il secondo e il terzo osso metatarsale che mostra il percorso delle fibre nei cuscinetti submetatarsali e attorno all’articolazione. Il tessuto adiposo ricopre

la guaina fibrosa del flessore e i nervi delle dita e i vasi tra i cuscinetti

Alcune di queste fibre, soprattutto quelle prossimali, inarcano le guaine fibrose del flessore formando alcune bande trasversali lungo la regione stessa. Le guaine fibrose del flessore sono rivestite da tessuto adiposo e intrappolate all’interno dei cuscinetti. Il cuscinetto mediale contiene al suo interno le ossa sesamoidi dell’alluce. Tra i cuscinetti si trovano quattro compartimenti, della profondità di 5-8 mm, che lasciano libero il passaggio a vasi, nervi e muscoli lombricali. In ogni compartimento le strutture sono ricoperte da dei corpi di tessuto adiposo di forma allungata, che si estendono attraverso l’area atta a sostenere il peso corporeo. I corpi di tessuto adiposo sono separati dai cuscinetti dai piani di separazione sagittali. Il tessuto adiposo, inoltre separa le lamelle trasversali formate dal legamento plantare interdigitale. Nel tessuto adiposo subcutaneo e nei corpi di tessuto adiposo di rivestimento si trovano dei corpuscoli di Pacini solitari, della lunghezza di 1.5-2 mm.

Figura 2.13. Suola del piede destro. La pelle e il tessuto adiposo sottocutaneo sono stati rimossi per mostrare la banda sottocutanea (rc) nella parte prossimale dei tessuti adiposi plantari, i cinque tratti superficiali (st) dell’aponeurosi plantare (pa). In profondità rispetto al punto di inserzione nella pelle

della parte distale del tessuto adiposo plantaresi vedono i bordi inferiori di alcune delle lamelle trasversali che formano il legamento plantare interdigitale (pil)

Figura 2.14. Dissezione del piede destro (1). L’aponeurosi plantare è stata rimossa per mostrare lo strato superficiale del compartimento centrale e i cinque cuscinetti submetatarsali (cu). Quattro corpi

di tessuto adiposo (fb) coprono i nervi delle dita (dn) mentre passa attraverso l’area del tessuto adiposo plantare che ha il compito di sostenere il peso corporeo. Il flessore breve è indicato con fdb; un setto del quarto dito è stato denominato (ss). Anche in questa immagine si vedono l’inserzione del

Figura 2.15. Dissezione del piede destro (2). I corpi di tessuto adiposo e il contenuto del compartimento centrale sono stati rimossi per mostrare i cinque cuscinetti submetatarsali e gli otto setti sagittali: tre di questi sono indicati con ss, il setto del primo lombricale (ls) il setto tibiale breve

del secondo dito. Il nervo digitale è indicato con nl e l’inserzione del legamento con ml

Le tre aree viste poc’anzi sembrano essersi adattate a tre differenti funzioni meccaniche. Durante la fase di push-off, in cui il calcagno è sollevato da terra e la parte anteriore del tessuto adiposo plantare è in contatto con il suolo, la pelle tende a scivolare anteriormente, ma viene ostacolata nel fare ciò dalle fibre longitudinali dell’aponeurosi plantare, che si inserisce esattamente in questa zona e trasmette le forze al calcagno.

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