gen-naio 1809 e il luglio 1810 viene registrata quattro volte dal Magistrato di Sa-nità in arrivo da Sète, Tunisi (due viaggi) e Marsiglia: la nave è certamente la stessa, ma le definizioni variano tra Bregantine, Brick e Brigantino. Segna-liamo i Brigantini noti nello stesso periodo, con l’avvertenza che alcuni sembrano comparire più di una volta, al comando di capitani diversi:
Brigantini in arrivo a Genova nel 1808-10
– Gennaio 1808, ‘N.S. di Misericordia’, cap. Lazaro Barilaro di Savona, provenienza Port Vendre, 18 marinai, nessun carico; viaggio di 14 giorni con 2 scali.
– Febbraio 1808, Brigantino/Brick ‘Armida’, cap. Michele Bertolotto di Camogli, prove-nienza Martigues, 7 marinai, carico sale e vino; viaggio di 10 giorni con 2 scali. Nel mag-gio 1809 va a Hyères, 7 marinai, carico sale; viagmag-gio di 4 mag-giorni con uno scalo. Di nuovo a Martigues, torna nel gennaio 1810, 7 marinai, carico sale; viaggio di 12 giorni con 3 scali.
Va quindi di Marsiglia e ne torna a luglio, 8 marinai, senza carico; viaggio di 9 giorni con 5 scali in Francia.
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78 Qualche esempio: nel 1743 cap. Domenico Merani comanda la Nave o Brigantino ‘S.
Antonio di Padova’; nel 1759 patron Nicolò Ferrari di Bernardo viene approvato capitano della Nave o Brigantino ‘Immacolata Concezione e Santa Rosalia’ da 580 salme (t 138) con dodici uomini d’equipaggio; nel 1760 cap. Bartolomeo Pagliara comanda il ‘S. Antonio di Pa-dova’ con 8 cannoni e 14-20 marinai, unità che comanda anche l’anno seguente con destina-zione Amburgo (tutti in ASG, Conservatori del Mare, filza 434, l’ultimo anche Ibidem, n.
463); nel 1779-91 patr. Nicolò Alimonda di Sturla comanda un Brigantino ‘N.S. del Rosario’
da 600 rubia/70 lastri/650 salme (t 143/133/155) noleggiato per varie destinazioni; nel 1779 cap. Gio Battista Bevilacqua comanda un ‘S. Antonio di Padova’ da 1300 mine (124 t) noleg-giato per andare sulla Costa di Spagna e Tangeri; nel 1780 cap. Gerolamo Capello comanda un
‘N.S. delle Vigne’ da 1600 mine (t 152) noleggiato per portare grani a Lisbona; nel 1779 cap.
Antonio Dodero di Boccadasse comanda ‘L’Unione’ da 900 rubbia (t 214), noleggiato per ca-ricare ad Ancona grani destinati a Civitavecchia; nel 1780-82 cap. Giuseppe Dodero comanda il ‘Virgo Potens e S. Antonio’ da 2500 mine/1000 salme (t 238); nel 1777 cap. Francesco Go-ano comanda il ‘Nettuno’ di bandiera inglese, noleggiato per portare grani a Cartagena ed eventualmente Cadice; nel 1781 patron Giovanni Merialdo comanda il ‘N.S. Addolorata e S.
Francesco’ da 1000 mine (t 95), noleggiato per caricare a Livorno «solfi» destinati fittizia-mente a Ostenda, in realtà a Londra; nel 1785 cap. Nicolò Tiscornia comanda ‘La Madonna del Carmine’ da 1450 salme (t 345) (L. GATTI, Navi e cantieri cit., p. 401; ASG, Notai di Ge-nova, prima sezione, not. Assereto Nicolò, filze 149, 150, 151, 152).
– Febbraio 1808, ‘Valente’, cap. Nicolò Dodero di Genova, provenienza Fogliari (Sarde-gna), 9 marinai e 3 passeggeri, carico 3000 starelli di grano; viaggio di 26 giorni con 2 scali in Sardegna e 2 in Liguria.
– Febbraio 1808, ‘Fontana’, cap. Giovanni Canepa di Pegli, provenienza Livorno, 14 mari-nai, carico merci varie per Barcellona; viaggio di 2 giorni in dirittura.
– Marzo 1808, Brigantino e Bregantine ‘N.S. del Rosario’, cap. Gio Battista Paganetto di Genova/Bonassola, provenienza Marsiglia, 13 marinai, carico acquavite, pellami, cuoi conciati, piante di vigna; viaggio di 12 giorni con 3 scali in Francia. In aprile va a Livorno, 11 marinai e 5 passeggeri, carico pozzolana, canapa, cuoi, cera, cacao, allume, cotone e la-na; viaggio di 2 giorni in dirittura
– Aprile 1808, ‘S. Francesco di Paola’, cap. Emanuele Gazzolo di Nervi, provenienza Barat-ti, 15 marinai, carico legna da ardere. Nel marzo 1809 arriva da Hyères, 13 marinai, carico sale e vino; viaggio compiuto in 5 giorni con uno scalo. Va poi a Martigues, da cui torna a giugno 1809 con 14 marinai e un carico di sale e vino; viaggio di 25 giorni, con 7 scali.
– Aprile 1808, Brigantine ‘N.S. di Misericordia’, cap. Francesco Ferrari di Quinto, prove-nienza Marsiglia, 13 marinai, carico vino, acquavite, caffè, zucchero, stoccafisso, aringhe, formaggio, cuoi, bottiglie ecc.; viaggio di 7 giorni con 2 scali in Francia.
– Gennaio 1809, Brigantino/Brick/Bregantine ‘N.S. del Carmine’, cap. Gio Battista Scar-sella di Chiavari, poi di Paraggi, provenienza Sète, 10 marinai, carico sale; viaggio di 33 giorni con 5 scali. Va quindi a Tunisi e ne torna a luglio, 11 marinai e 4 passeggeri, carico lana, cotone, soda, spugne, cera; viaggio di 32 giorni con 2 scali in Corsica e poi a Livor-no. Nel febbraio 1810 va di nuovo a Tunisi e ne torna nello stesso mese, 14 marinai e 4 passeggeri, carico cotone, lana, soda, denti d’elefante, sparto, sapone e zolfo; viaggio di 14 giorni con 3 scali. Va quindi a Marsiglia e ne torna a fine luglio, 12 marinai, carico pece, vino e altro; viaggio di 18 giorni con 7 scali.
– Gennaio 1809, ‘L’Uccello’, cap. Angelo Bertoso di S. Remo, provenienza Napoli, 11 ma-rinai e un passeggero, carico raspatura di corno, stracci di lana, canapa; viaggio di 14 giorni con 2 scali. Va quindi a Sète da cui torna a giugno, 10 marinai e un passeggero, carico sale;
viaggio di 12 giorni con 3 scali.
– Gennaio 1809, ‘N.S. del Rosario’, cap. Giuseppe D’Agostino di Genova, provenienza Marsiglia, 9 marinai e un passeggero, carico tabacco, zucchero, piombo, formaggio, vino, aringhe, merluzzo, cuoi, bottiglie, lana, acquavite, fiaccole di sego; viaggio di 17 giorni con 6 scali. Va quindi a Sète da cui torna in aprile, 14 marinai, carico sale e olio di vetriolo;
viaggio di 10 giorni con 3 scali. Va poi a Martigues, da cui torna a giugno, 11 marinai, cari-co sale; viaggio di 8 giorni cari-con 3 scali in Liguria.
– Febbraio 1809, ‘Piccolo Gustavo’, cap. Gio Battista Calvi di Lavagna, provenienza Sète, 7 marinai, carico sale, prugne, stracci, olio di vetriolo, catrame; viaggio di 7 giorni con 4 scali in Francia. Va poi a Marsiglia, da cui torna a maggio, 5 marinai e 10 passeggeri, carico vino, acquavite, catrame, olio di pesce, sapone, birra, spirito di vino ecc.; viaggio di 17 giorni con 6 scali.
– Febbraio 1809, ‘N.S. del Suffragio’, cap. Giovanni Picasso di Genova, provenienza Marsi-glia, 10 marinai, carico sale; viaggio di 16 giorni con 3 scali in Francia. Va quindi a
Marti-gues e ne torna in aprile, carico sale, vino e 18 pezzi di legname; viaggio di 8 giorni, con 2 scali in Liguria.
– Marzo 1809, Brick ‘Il Guerriero’, cap. Giovanni Paganetto di Genova, provenienza Sète, 17 marinai, carico sale, acquavite, vino; viaggio di 17 giorni con 5 scali.
– Maggio 1809, ‘Ninetta’, cap. Francesco Consigliere di Sori, provenienza Sète, 9 marinai, carico sale e vino; viaggio di 15 giorni con 2 scali. Va quindi a Martigues e ne torna a set-tembre, 12 marinai, carico sale; viaggio di 13 giorni con 2 scali. Di nuovo a Sète, ne torna nel febbraio 1810, 12 marinai, carico sale e vino; viaggio di 22 giorni con 2 scali.
– Maggio 1809, ‘Giorgio’, cap. Luca Dodero di Vernassola, provenienza Martigues, 16 ma-rinai, carico sale; viaggio di 12 giorni con 2 scali.
– Giugno 1809, ‘Diana’, cap. Gio Giacomo Gavazzo di Bonassola, provenienza Alessandria, 16 marinai e un passeggero, carico salnitro (sel natron), gomma, cotone, canapa, tele, pie-tra pomice; viaggio di 57 giorni con 5 scali tirrenici.
– Giugno 1809, ‘Il Guerriero’, cap. Gio Battista Paganetto di Genova e Bonassola, prove-nienza Hyères, 14 marinai, carico sale e vino; viaggio di 5 giorni con 3 scali. Va poi ad Agde e ne torna nel gennaio 1810, 14 marinai, carico sale e poco vino; viaggio di 9 giorni con 5 scali. Va quindi a Martigues e ne torna a maggio 1810, 14 marinai, carico sale; viag-gio di 7 viag-giorni con 3 scali in Francia.
– Giugno 1809, ‘Concezione’, cap. Michelangelo Razeto di Sori, provenienza Porto Ercole, 10 marinai, carico grano; viaggio di 17 giorni con 4 scali. Va quindi a Martigues e ne torna in settembre, 11 marinai, carico sale; viaggio di 15 giorni con 3 scali. Va poi a Porto d’Anzo, da cui torna ad ottobre, 12 marinai, carico grano, 9 casse di sapone e una botte di soda; viaggio di 12 giorni con 2 scali. Ancora a Martigues, ne torna nel gennaio 1810, 10 marinai, carico sale e un po’ di vino; viaggio 12 giorni con 2 scali. Va poi a Civitavecchia e ne torna ai primi di settembre 1810, 11 marinai e un passeggero, carico grano e allume;
viaggio di 6 giorni con 2 scali.
– Giugno 1809, ‘Buon Padre’, cap. Antonio Schiaffino di Camogli, provenienza Agde, 11 marinai, carico sale, acquavite, vino, pece, catrame; viaggio di 22 giorni con 6 scali.
– Agosto 1809, Brick ‘Sacra Famiglia’, cap. Erasmo Piaggio di Quinto, provenienza Livor-no, carico lana, cotone, gomma, galla, tabacco ecc. diretti a Marsiglia; viaggio di 3 giorni in dirittura. Va poi a Martigues e ne torna a novembre, 11 marinai, carico sale; viaggio di 4 giorni con uno scalo.
– Novembre 1809, Bregantine ‘Santi Pietro e Paolo’, cap. Lorenzo Sbarbaro di Recco, pro-venienza Tunisi, 9 marinai, carico cotone, soda, sparto, datteri; viaggio di 8 giorni con uno scalo.
– Novembre 1809, ‘S. Vincenzo Ferrari’ [sic, per Ferrer], cap. Gio Battista Gavazzo di Ge-nova e di Bonassola, provenienza Livorno, 8 marinai, carico tartaro, cotone, canapa, man-na, soda, olio di lino e altro; viaggio di 2 giorni in dirittura. Nel febbraio 1810 va a Marti-gues e ne torna con 8 marinai e un carico di sale; viaggio di 5 giorni in dirittura. Va quindi a Corneto [Tarquinia] e ne torna a maggio, 10 marinai, carico 300 rubbia grano [circa 70 t];
viaggio di 5 giorni con uno scalo.
– Novembre 1809, Bregantine ‘N.S. delle Grazie’, cap. Gio Battista Piccaluga/Pittaluga di Boccadasse, provenienza Tunisi, 10 marinai, carico soda, sparto, grano e doghe caricati a Civitavecchia, dove ha scaricato zucchero, caffè, vallonea e sparto; viaggio di 38 giorni con 4 scali tirrenici. Ancora a Tunisi, torna ad aprile 1810, 11 marinai e un passeggero, ca-rico cotone, lana, soda e altro; viaggio di 12 giorni con 2 scali.
– Gennaio 1810, Bregantine ‘N.S. di Ponte Longo’, cap. Domenico Elena, provenienza Tu-nisi, 17 marinai, carico soda, sapone, cotone, lana, caffè, pistacchi, galla, terra di Tripoli, datteri, sparto; viaggio di 11 giorni con 2 scali tirrenici.
– Gennaio 1810, Brick ‘Il Gallo’, cap. Gio Battista Bollo di Moneglia, provenienza Napoli, 9 marinai, carico di doghe, grattatura di corno e altro; viaggio di 22 giorni con 2 scali. Va quindi a Hyères da cui torna in aprile, 9 marinai, carico sale; viaggio di 30 giorni con 3 scali. Va poi a Tolone, da cui torna a luglio, vuoto; viaggio di 7 giorni con 5 scali in Fran-cia e poi a Diano.
– Gennaio 1810, Brigantino e Brick ‘Volontà di Dio’, cap. Gio Battista Copola di Pegli, provenienza Bastia, 5 marinai, carico legna da ardere e altro; viaggio di 2 giorni in dirittu-ra. Va poi a Napoli al comando di Stefano Copola di Pegli e ne torna in aprile, 7 marinai, carico olio, galla, cotone e altre merci per Marsiglia; viaggio di 13 giorni con 2 scali.
– Gennaio 1810, ‘Paolina’ e ‘Cara Paolina’, cap. Filippo (Serniglia?) di S. Remo, provenienza Agde, 11 marinai, carico sale e poco vino; viaggio di 10 giorni con 4 scali. Va quindi a Nizza e ne torna ad aprile, 11 marinai, senza carico; viaggio di 5 giorni con scalo a S. Remo.
– Febbraio 1810, ‘N.S. dei 7 Dolori’, cap. Giuseppe Denegri di Chiavari, provenienza Tolo-ne, 6 marinai, carico 89 botti di vino; viaggio di 20 giorni con 2 scali. Di nuovo a ToloTolo-ne, ne torna ad aprile, 6 marinai e 4 passeggeri, carico vino, cannoni, formaggio e tavole; viag-gio di 11 viag-giorni con 3 scali in Francia. Ancora a Tolone, ne torna a giugno, 7 marinai, cari-co vino e altro; viaggio di 10 giorni, cari-con 4 scali in Francia. A luglio torna a Tolone e arriva il 24, 8 marinai e 5 passeggeri, carico vino e altro; viaggio di 7 giorni con 2 scali.
– Marzo 1810, ‘Piccolo Gustavo’79, cap. Giacomo Cervetto di Laigueglia, provenienza Sète, 5 marinai, carico vino e acquavite; viaggio di 17 giorni con 2 scali. Va quindi a Marsiglia e ne torna a Giugno, 6 marinai e 3 passeggeri, carico di vino e altro; viaggio di 18 giorni con 9 scali – Marzo 1810, ‘N.S. del Carmine’, cap. Gio Battista Novaro di Genova, provenienza
Marti-gues, 10 marinai, carico sale; viaggio di 6 giorni con 2 scali in Francia.
– Maggio 1810, ‘Il Veloce’, cap. Giovanni Piatti di Genova, provenienza Tunisi, 12 marinai, carico cotone, soda, lana, china, legno fustetto e altro; viaggio di 14 giorni in dirittura.
– Maggio 1810, ‘N.S. del Carmine e S. Giuseppe’, cap. Nicola Scarsella di Paraggi, prove-nienza Smirne, 18 marinai, carico cotone, cera, galla, gomma, orpimento, droghe; viaggio di 18 giorni con 4 scali tirrenici.
– Luglio 1810, ‘La Speranza’, cap. Antonio Bosco di Genova, provenienza Civitavecchia, 20 marinai, carico pozzolana e doghe; viaggio di 8 giorni con 2 scali.
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79 Non è chiaro se coincida con l’unità omonima prima al comando di Gio Battista Calvi.
– Luglio 1810, ‘Felice (Hetom?)’, cap. Gio Battista Michelini di Prà, provenienza Tunisi, 11 marinai, carico soda, cotone, lana, (scagliola?), spugne, datteri; viaggio di 2 mesi con scali a Biserta e 2 in Corsica.
– Luglio 1810, ‘Il Guerriero’80, cap. Nicolò Michelini di Prà, provenienza Livorno, 15 ma-rinai, carico cotone, gomma, galle, olio, sapone e altre merci per Marsiglia; viaggio di 29 giorni con uno scalo.
– Luglio 1810, ‘S. Paolo’, cap. Andrea Risso di Bogliasco, provenienza Hyères, 19 marinai, carico sale; viaggio di 4 giorni con 2 scali in Francia.