4. LE FRASI PASSIVE
4.3 L' ESPERIMENTO
4.4.3 Tipologia di errori nella prova di produzione
Come già menzionato precedentemente, in fase di produzione i partecipanti non hanno utilizzato strategie particolari. Nel caso in cui non riuscivano a produrre frasi passive, producevano frasi attive. Tuttavia la competenza linguistica dei soggetti mostra grande variabilità individuale.
Partecipanti come PR1, PR3, PS1, PS2, PS5 presentano una buona competenza, producendo sempre frasi corrette grammaticalmente con accordo, tempo e numero preservati. In alcuni casi producono anche:
articoli determinativi (per es:“Sara imbocca la bambola”; “Marco colpisce il
cuscino”);
il pronome riflessivo “si” (per es:“Sara prende a calci la mamma. Cosa succede
alla mamma?” Risposta:“Si arrabbia”);
preposizioni articolate (per es:“Il papà colpisce Sara. Cosa succede a Sara?” Risposta:“È colpita dal papà”; “La mamma prende a calci Sara. Cosa succede
a Sara?” Risposta:“È presa a calci dalla mamma”; “Marco dà un calcio al cuscino”; “Marco sente Sara. Cosa succede a Sara?” Risposta:“Sara parla all’orecchio”);
pronomi proclitici, anche se solo in un caso (“Marco ama Sara. Cosa succede a
Sara?” Risposta:“Gli vuole bene”).
In particolare PR5, nonostante fosse la più giovane, ha prodotto quasi sempre frasi diverse rispetto agli altri partecipanti, in alcuni casi anche con elementi più complessi come l’uso dell’articolo indeterminativo, l’uso in più casi del pronome riflessivo si, l’uso del participio passato e di pronomi (per es:“Sara guarda Marco. Cosa succede a
Marco?” Risposta:“Guarda un’altra cosa”; “Marco sente Sara. Cosa succede a Sara?” Risposta:“Sara parla mentre lui ascolta”; “Marco ama Sara. Cosa succede a Marco?” Risposta:“Guarda e sorride”; “Il papà colpisce Sara. Cosa succede a Sara?”
Risposta:“Si è fermata”; “Sara imbocca la mamma. Cosa succede alla mamma?” Risposta:“Apre la bocca”).
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producendo frasi non corrette, per esempio in alcune frasi filler (come:“Cosa succede
nella prima foto?” Risposta:“Gioca la palla”); oppure omette l’ausiliare (come
in:“Sara spinge Marco. Cosa succede a Marco?” Risposta:“Fermo”).
I partecipanti PR2, PR4, PS3 e PS4 invece commettono complessivamente più errori, specialmente omissioni di soggetti in frasi filler, omissioni di pronomi clitici, di articoli, di ausiliari, o di complementi (per es:“Sara prende a calci la mamma. Cosa succede
alla mamma?” Risposta: “Sara prende a calci”; “Cosa succede nella seconda foto?”
Risposta:“Imbocca bambola”; “Cosa succede in questa foto?” Risposta:“Marco
spinge”).
Risultano particolarmente deficitarie grammaticalmente le frasi prodotte da PR2, che presentano omissioni di ausiliari, errori di accordo e produzioni di sostantivi invece che di verbi (come in:“Sara imbocca Marco. Cosa succede a Marco?”
Risposta:“Assaggio”; “Sara vede Marco. Cosa succede a Marco?” Risposta:“Seduto a
terra”; “Il papà colpisce Sara. Cosa succede a Sara?” Risposta: “Tranquilla e giocava”; “Marco vede la mamma. Cosa succede alla mamma?” Risposta: “Inginocchiata a terra”; “Cosa succede nella seconda foto?” Risposta:“Sara abbracciato con la bambola”).
D’altra parte, PR2 è il partecipante che usa più tempi verbali tra cui presente, presente progressivo, imperfetto (nonostante le domande siano tutte al presente), e riesce a produrre correttamente l’ausiliare ed alcune preposizioni ed articoli (per es:“Sara
prende a calci la mamma. Cosa succede alla mamma?” Risposta:“Sta giocando”; “Cosa succede nella terza foto?” Risposta:“Giocava con il cuscino”; “Marco ama Sara. Cosa succede a Sara?” Risposta:“È contenta”; “Cosa succede nella prima foto?” Risposta: “Sara imbocca la bambola. Cosa succede in questa foto?” Risposta: “Marco gioca a palla”; “La mamma insegue Sara. Cosa succede a Sara?”
Risposta:“Scappava”).
PR6, PR7 e PR8 producono sempre frasi grammaticalmente corrette. PR8 possiede una capacità comunicativa e linguistica molto avanzata, che mostra anche oralmente.
PR9 in alcuni casi non riesce a produrre participi passati corretti (come in:“La mamma
viene calci da Sara”; “Sara è insegue da Marco”; “Marco viene bacio da Sara”;
inoltre commette anche due errori di preposizione:“Sara da abbraccio il suo padre”). PR10 omette spesso l’accento sulla parola “papà”, e in tre frasi sbaglia la concordanza
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di genere (“Sara viene colpito da papa”; “Sara viene amato da Marco”; “Mamma
viene visto da Marco”).
PR11 non mostra mai un tentativo di produrre una frase passiva, nonostante nel caso specifico di questo partecipante, si sia effettuato prima il test di comprensione e dopo il test di produzione. Poche frasi sono corrette grammaticalmente, ma sembra che il partecipante, trovandosi in difficoltà, ricopi la frase della domanda (come:“Marco sente
il papà. Cosa succede al papà?” Risposta: “Marco sente il papà”; “Marco insegue Sara. Cosa succede a Sara?” Risposta:“Marco insegue Sara”). PR11 commette,
inoltre, errori nella scelta degli avverbi (come:“Marco fermo dentro [target: dietro] Sara
spinge”); spesso non è presente o è errata la coniugazione del verbo in accordo col
soggetto all’interno della frase (es:“Marco giocare calcio”; “Sara abbraccio una
bambola”)48; confonde i sostantivi con i verbi (es:“Sara odore fiore”); omette i verbi, le preposizioni e i determinanti o li produce in maniera agrammaticale (come in:“Sara _
un bacio pupazzo”; “Sara spinge un sedia”; “Marco ascolta _ radio”).
Tutti i partecipanti hanno trovato difficoltà nel comprendere e nel produrre frasi passive con il verbo sentire, per esempio in domande come: “In quale foto Marco è sentito?”, quasi sempre si indicava la foto in cui Marco ascoltava; oppure: “Marco sente il papà.
Cosa succede al papà?”. La risposta in fase di produzione è stata quasi sempre: “Il papà parla.”
Il verbo sentire, infatti, risulta il più problematico di tutti i verbi non azionali testati in questa sede.