• Non ci sono risultati.

CAPITOLO III – Commento traduttologico

I. Tipologia testuale

“La poesia è la voce di un monologo che si svolge in una piazza, dove l’eco del reale risuona su un monte, da cui si diparte un vento che sibilando la pronuncia, e ci riguarda”.106

Il testo tradotto in questa tesi è una raccolta di poesie del poeta Haizi, “Haizi de shi” 海 子 的 诗 (Poesie di Haizi), pubblicato per la prima volta dalla Renmin wenxue chubanshe nel 1995. Ogni poesia inquadra un pezzo di vita del poeta, un momento della giornata, una riflessione, uno sfogo, un sogno, o semplicemente la descrizione del paesaggio che si trova davanti ai suoi occhi in una determinata stagione dell’anno. È possibile rintracciare nella raccolta un filo conduttore, un sistema di immagini e simboli, colonna portante della poetica di Haizi, è infatti presente in tutta l’opera. Allo stesso tempo però, ovviamente, ogni poesia si differenzia dall’altra sotto diversi aspetti: lo stato d’animo del poeta, il tempo, lo spazio, l’elemento naturale a cui si rivolge ecc. La raccolta offre quindi una visione “quasi” completa della poetica di Haizi, come tante piccole tessere che vanno a formare un enorme e complesso puzzle, che sarà però impossibile finire. La sua figura infatti, lascia ancora oggi molti punti interrogativi.

Ogni singola poesia ricopre certamente una funzione “espressiva”, è uno spaccato, più o meno aperto, sul mondo del poeta, e veicola un messaggio, più o meno chiaro, che spesso il lettore, e ancor prima il traduttore, devono interpretare. Ogni singolo verso, ciò vale per il genere poetico in generale, può essere considerato un sistema di valori.107 La poesia d’altronde di per sé è strettamente connessa alla sfera intima dell’autore, è espressione del suo lato più privato, e le componenti personali costituiscono l’elemento “espressivo” di questa tipologia testuale.108 Come singolare opera del pensiero, essa è insieme corpo e mente della sua stessa oggettività poetica e

106

POZZANA, Claudia, op. cit., p. 11.

107

JAKOBSON, Roman, Language in literature, Cambridge MA, Harvard University Press, 1987, p. 41.

108

NEWMARK, P., A Textbook of Translation, London, Prentice Hall, 1988, p. 40. 126

i versi costituiscono gli enunciati di pensiero di tale oggettività.109 La poesia ha altresì una sua temporalità singolare, essa taglia infatti il tempo, alla ricerca di un’universalità perseguita coi mezzi di una razionalità assolutamente singolare.110 Il prototesto riveste sicuramente anche una funzione “vocativa”,111 l’autore si rivolge molto spesso al lettore e alla natura, gli fa delle richieste, li esorta e li coinvolge, in molte poesie ritroviamo infatti i pronomi “tu” e “voi”. Le stagioni, gli elementi naturali, l’alba e il tramonto, accompagnano continuamente il poeta e si fanno specchio dei suoi sentimenti. Egli dialoga e interagisce con ciò che lo circonda, a volte con un interlocutore non ben definito, probabilmente solo la natura è in grado di recepire il suo disagio, ignorato invece dalla società.

你迎面走来 白雪抱你远去 mi vieni incontro

la neve ti ha portata in braccio via lontana (rivolto alla primavera, da “Primavera”) 麦地 别人看见你 觉得你温暖、美丽 o campo di grano la gente ti vede

pensa che tu sia caldo e bello (rivolto a un campo di grano, da “Il campo di grano e il poeta”)

亚洲铜,亚洲铜

看见了吗? 那两只白鸽子,它是屈原遗落在沙滩上的白鞋子 Bronzo d’Asia, bronzo d’Asia

le hai viste? Quelle due colombe, sono le scarpe bianche lasciate da Qu Yuan sulla spiaggia (rivolto alla terra, da “Bronzo d’Asia”)

I versi di Haizi sono densi di immagini e molto liberi, l’inchiostro e i sentimenti del poeta scorrono contemporaneamente sulla carta senza seguire nessuno schema. Fatta eccezione per pochissime poesie che, oltre a essere abbastanza lunghe, risultano organizzate in paragrafi numerati, come “Alla madre” e “Il poeta Yesenin”, tutte le altre presentano una struttura semplice e a volte quasi inesistente, come se scritte di getto. Quanto detto dimostra secondo me l’importanza che l’autore dà al contenuto rispetto all’aspetto strutturale e metrico, che viene messo in secondo piano

109

POZZANA, Claudia, op. cit., p. 9.

110

Ibidem.

111

NEWMARK, P., op. cit., p. 41.

127

e che talvolta sembra perfino casuale. Inoltre, all’interno di moltissimi versi sono presenti delle pause, la descrizione sembra sospesa, forse il poeta deve prima concretizzare lo scenario che lo circonda per poi fissarlo sulla carta, oppure semplicemente riflettere. Questo è stato uno dei due motivi per cui ho deciso di mantenerle nel metatesto, il secondo invece, è stato che la loro eliminazione avrebbe rappresentato una discrepanza troppo evidente con il testo originale riportato. Di seguito alcuni esempi:

风 吹遍草原 马的骨头 绿了

il vento soffia ovunque sulla prateria

l’ossatura del cavallo verdeggia (da “Alla madre”) 在此刻 销声匿迹的人 突然出现

in quest’istante coloro che silenziosi sono distesi all’improvviso vengono fuori 当众人齐集河畔 高声歌唱生活

quando la gente si riunisce sulle sponde del fiume canta ad alta voce la propria vita (da “Haiku cinesi”)

石头 长出 血 石头 长出 七姐妹

dalla pietra fuoriesce sangue

dalla pietra fuoriescono sette sorelle (da “Un posto lontano”)

Ancora, ogni poesia riporta la data e spesso anche il luogo in cui è stata scritta, talvolta anche dettagli quali “la mattina dopo la sbornia”, presente in “Aurora”. Le date, se si fa caso al testo originale, vengono riportate “alla cinese” (secondo l’ordine anno, mese e giorno), e nella traduzione le ho lasciate invariate. Ho deciso di mantenerle così per due ragioni: la prima, che corrisponde alla stessa motivazione per cui ho mantenuto le pause all’interno dei versi, e la seconda, basata sul lettore modello che ho individuato, il quale, come analizzerò nei paragrafi successivi, saprà sicuramente come viene riportata una data in cinese.

Come già anticipato, tratto distintivo delle poesie di Haizi, sono le immagini, che hanno rappresentato la difficoltà maggiore in traduzione. La poesia cinese si fonda molto spesso sulle immagini, le quali rendono superflue le connessioni logiche, per gli occidentali invece così fondamentali. Il poetare cinese è stato definito un “dipingere a parole”, e il quadro che viene dipinto si potrebbe definire

“essenzialmente impressionista”.112 Tutto è in relazione spontanea e simultanea: verbi, nomi, cose e azioni; e l’assenza di coniugazione verbale e declinazione di sostantivi e aggettivi molto spesso non facilita la comprensione. Nella poesia cinese tutto diventa contemporaneo e immediato, tutto corrisponde a un colpo d’occhio. Sarà poi l’intuizione del lettore a scomporre e a comprendere le ricche connotazioni che l’accostamento delle immagini produce. La poesia cinese dunque va letta con l’animo disposto a comporre visioni interiori, immagini che sono lasciate all’intuizione del lettore, e questo è anche il criterio della traduzione.113

Documenti correlati