Milo 1:2.000 1:10.000 Geologia, faglie.
4.4 I tre livelli di microzonazione
Gli studi di MS sono condotti secondo tre livelli di approfondimento così distinti.
· Livello1: è uno studio propedeutico ed obbligatorio per poter affrontare i successivi livelli poiché si basa sulla precisazione del quadro conoscitivo di un territorio, derivante dalla raccolta ed analisi dei dati preesistenti nonché dall’esecuzione di indagini in situ. Questo Livello è finalizzato alla realizzazione della Carta delle
Microzone omogenee in prospettiva sismica, cioè all’individuazione di aree a
comportamento sismico omogeneo.
· Livello 2: oltre a compensare le incertezze del Livello 1 fornisce quantificazioni numeriche della modificazione locale del moto sismico in superficie mediante tecnologie di analisi numerica di tipo semplificato (abachi regionalizzati, modellazione 1D, leggi empiriche) e l’esecuzione di ulteriori e più mirate indagini ove necessarie. Il risultato di tale approfondimento è la Carta di Microzonazione sismica ottenuta associando una quantificazione numerica degli effetti, con metodi semplificati, alle zone o parti di esse della Carta delle Microzone omogenee in
prospettiva sismica.
· Livello 3: questo Livello interessa le zone la cui complessità sotto il profilo geologico e geotecnico o per opere di particolare importanza non è risolvibile con il Livello 2 o attraverso l’uso di metodi speditivi. In questi casi gli approfondimenti si basano su metodologie analitiche e di analisi di tipo quantitativo (es. analisi numeriche 1D e 2D, analisi dinamiche per le instabilità di versante, studi paleo sismologici). Tale approfondimento è finalizzato alla realizzazione della Carta di Microzonazione
sismica con approfondimenti.
Sulla base di quanto definito nel Livello 1 e nel Livello 2, sarà predisposto un programma delle prove da effettuare nelle zone precedentemente individuate, commisurato alla specificità del caso. Il tipo e il numero delle prove dovranno essere adeguatamente descritti e dovranno essere utilizzate tecniche di prova di riconosciuta affidabilità. A corredo devono essere prodotti anche i risultati delle prove per la definizione del modello geologico e geotecnico del sottosuolo. Verrà altresì redatta una relazione illustrativa in cui dovranno essere descritti in dettaglio i procedimenti ed i codici di calcolo utilizzati e i risultati delle prove sperimentali in
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La Figura 4.3 mostra il diagramma di flusso che sintetizza il percorso metodologico per redigere carte di MS nei tre livelli di approfondimento degli studi previsti dagli Indirizzi e
criteri per la microzonazione sismica.
La chiave di lettura generale del processo è legata alla complessità geologico tecnica del territorio che condiziona in maniera significativa le seguenti operazioni:
· stabilire il tipo di zona: stabile, stabile suscettibile di amplificazione locale e suscettibile di instabilità;
· valutare le amplificazioni per le aree suscettibili di amplificazione con metodi semplificati con studi di risposta sismica locale;
· determinare il tipo di fenomeno cosismico atteso nelle zone instabili con metodi empirici avanzati.
Figura 4.3 - Diagramma di flusso che descrive il percorso metodologico che porta all'elaborazione delle carte di MS di Livello 1, 2 e 3 (Imprescia et al. , novembre 2013).
In questa ottica si può notare che la Carta Geologico Tecnica per la MS e le sezioni geologico tecniche sono determinanti, ancor più se corredate dalla reinterpretazione dei dati di
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sottosuolo pregressi, nella stesura della Carta di Livello 1 (Carta delle Microzone Omogenee in Prospettiva Sismica - Carta delle MOPS).
Le indicazioni che gli elaborati geologico tecnici forniscono sono, inoltre, la base conoscitiva di alcune scelte che devono essere effettuate nelle successive fasi di approfondimento degli studi (Livelli 2 e 3).
Con un’attenta lettura della Carta delle MOPS (Livello 1), di concerto con gli altri elaborati prodotti e i dati raccolti, sarà possibile individuare le aree per le quali è necessario effettuare ulteriori livelli di approfondimento e programmare un piano di indagini adeguato (MS di Livello 2 e 3).
In particolare, gli studi di MS di Livello 1 devono stabilire la possibilità di passare a studi di MS di Livello 2 o, in alternativa, di Livello 3 (Figura 4.3).
I criteri di questa scelta dipendono dai seguenti fattori:
· il contesto geologico tecnico (complesso o non complesso);
· l’estensione delle porzioni di territorio su cui è possibile applicare i metodi semplificati del Livello 2.
È possibile intraprendere studi di MS di Livello 2 se le aree complesse rappresentano una percentuale minima dell’area studiata. In caso contrario, se gli studi di Livello 1 dimostrano che il contesto geologico del territorio urbanizzato o urbanizzabile è per la maggior parte complesso (es. territorio morfologicamente molto vario o con geologia sepolta notevolmente articolata), deve essere data indicazione di passare a studi di MS di Livello 3.
Nel caso l’esecutore, dopo aver effettuato gli studi di MS di Livello 2, verifichi che per una parte limitata del territorio sono effettivamente necessari ulteriori approfondimenti, e i metodi semplificati non possono essere applicati o non hanno fornito risultati che l’esecutore ritiene accettabili, lo indicherà nella relazione finale dello studio e chiederà di svolgere gli approfondimenti propri del Livello 3. In questo caso gli studi di Livello 2 non saranno considerati esaustivi.
Con i risultati degli studi di Livello 2, congiuntamente ai risultati ottenuti con gli approfondimenti, si produrrà una carta di MS di Livello 2 con locali approfondimenti di Livello 3. Nel caso in cui, invece, dopo aver eseguito gli studi di Livello 1 si debbano eseguire studi di Livello 3, restano valide le indicazioni contenute negli Indirizzi e criteri per
la microzonazione sismica.
In linea generale, gli studi di MS di Livello 2 e 3 devono essere eseguiti nelle aree urbanizzate o urbanizzabili già oggetto degli studi di Livello 1. Tuttavia, tali approfondimenti non
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dovranno interessare porzioni di territorio troppo piccole per evitare che la MS si trasformi in uno studio di Risposta Sismica Locale (RSL), forzandone il significato e indirizzando le risorse verso obiettivi diversi dalla riduzione del rischio sismico ottenuta attraverso la pianificazione corretta del territorio.
Per le modalità con cui vengono caratterizzate quantitativamente le amplificazioni, il Livello 2 si presta a stabilire una graduatoria di idoneità utilizzabile ai fini prettamente urbanistici e pianificatori, mentre il Livello 3 consente di discriminare tra l’applicabilità dell’approccio semplificato o delle specifiche analisi di Risposta Sismica Locale (RSL) previste dalle Norme Tecniche per le Costruzioni (NTC, 2008) per la progettazione, attraverso il confronto degli spettri di risposta elastici ottenuti con la MS e quelli di normativa (Colombi et al., 2011). Le instabilità cosismiche, per fornire risultati esaustivi, dovranno essere trattate con metodi di approfondimento propri del Livello 3.