• Non ci sono risultati.

Capitolo 4: Il settore ciclistico tra professionismo e passione amatoriale

4.1 Le tribù sportive

Come già detto nel corso della trattazione, il tribalismo si associa adeguatamente allo sport in generale, anche se vi sono delle discipline sportive dove il concetto di tribù può essere più forte. Vi sono elementi che, associati agli elementi tradizionali favoriscono la nascita di tribù sportive. Le tribù sportive sono:

 Limitate nel tempo

 Non esclusive dal punto di vista del “reclutamento”

 Esclusive dal punto di vista delle pratiche

Una ricerca Censis del 2009, presentata al convengo “Lavori in corsa” a Roma nel dicembre 2009 ha testimoniato come lo sport accresca sempre più l’identificazione di valori comuni. Questi valori posso riguardare lo sport a più livelli, sia esso considerato come una sola disciplina o, come una singola entità, molto spesso identificata con una società sportiva (professionistica o amatoriale). Così in un primo livello si avranno ad esempio gli appassionati di singoli sport e in un secondo livello si avranno i tifosi di una singola squadra. Da questo punto di vista, solitamente vengono avvantaggiati gli sport di squadra (calcio, pallavolo, basket e altri) ma anche gli sport singoli e magari meno praticati possono servire allo scopo di creare delle tribù. Le tribù sportive possono sinteticamente dividersi in:

 Tribù di appassionati

 Tribù di tifosi

Le due tipologie di tribù sono differenti sotto diversi punti di vista, tra cui il processo tribale, rituali e le parti coinvolte.

Il processo tribale può essere suddiviso in formazione e sviluppo e mantenimento del rapporto tribale. La formazione virtuale avviene per gli appassionati tramite forum generali e forum locali (prevalentemente quest’ultimi) e quella reale tramite le pratiche amatoriali cioè praticare lo sport che si ama, mentre per i tifosi virtualmente tramite forum (anche qui generali e locali), mentre realmente soprattutto tramite il passaparola e successivamente i club delle società sportive. Il passaparola va spiegato dicendo che nei club delle associazioni sportive solitamente non si entra “da soli”, ma si viene introdotti da qualcuno già all’interno

58

del club. Per esempio, è improbabile che una persona entri a far parte di un Inter Club senza conoscere nessuno al suo interno.

Lo sviluppo e il mantenimento del legame degli appassionati è affidato anche qui ai forum, in questo caso quasi esclusivamente locali, e alle pratiche amatoriali, mentre per i tifosi, sicuramente rimane l’importanza del club, avendo superato la fase di ingresso tramite il passaparola, e si associa ad esso lo stadio, o palazzetto, dove i tifosi si ritrovano per assistere alla gara.

Per quanto riguarda i rituali, è già stato detto nel corso della trattazione che essi si dividono in cose, abiti, spazi, parole e immagini. Per entrambe le tipologie di tribù questi elementi sono pressoché uguali, ma con qualche piccola differenza.

Sia per la tribù di appassionati che per quella dei tifosi, la cosa è senza dubbio lo sport che si pratica, anche se nel caso dei tifosi, esso viene accompagnato dalla società sportiva che si supporta. Gli abiti sono soprattutto abbigliamento tecnico, ma nel caso dei tifosi viene contestualizzato alla squadra di riferimento. Ad esempio, un appassionato di calcio, può andare a giocare con una qualsiasi maglia, mentre un tifoso, magari preferirà vestire la maglia della propria squadra. Gli spazi sono gli stadi, o i palazzetti, o qualsiasi luogo dove si pratica il proprio sport, e nel caso dei tifosi, ad essi si associa il club di cui si è parlato prima. Per quanto riguarda le parole, il gergo sportivo è in uso sia nel caso delle tribù di appassionati che in quelle di tifosi, mentre le immagini (icone e idoli) sono più frequenti nel caso dei tifosi, poiché viene “osannata” una squadra anziché uno sport in generale, e di conseguenza i tifosi “hanno più persone da stimare”.

L’ultimo aspetto riguarda le parti coinvolte nel rapporto tribale, e se nel caso degli appassionati le parti coinvolte sono solamente gli utenti, che seppur numerosi, formano un’unica entità, cioè la tribù stessa, nel caso dei tifosi c’è un rapporto biunivoco tra la società sportiva e la tribù.

59

Figura 15 – Differenze tra tribù di appassionati e tribù di tifosi

Con riguardo a questa classificazione in tribù di appassionati e tribù di tifosi, si possono approfondire gli elementi che contraddistinguono le tribù sportive, che come è stato detto precedentemente sono:

 Limitate nel tempo

 Non esclusive dal punto di vista del reclutamento

 Esclusive dal punto di vista delle pratiche

Le tribù sportive sono limitate nel tempo, e si può affermare, con opportune precisazioni, che lo sono sia nel breve che nel lungo periodo. Il breve periodo attiene al momento in cui si è “dentro la tribù”, cioè, nel caso degli appassionati quando si pratica o quando si naviga in forum relativi, o comunque in generale quando si entra nell’ambiente dello sport di riferimento, mentre nel caso dei tifosi, quando si va allo stadio, o quando si va al club dell’Associazione sportiva, fino ad arrivare addirittura al momento in cui si comprano

60

articoli della propria squadra. Quando questi “momenti tribali” cessano di avere luogo, si esce temporaneamente dalla tribù per rientrarvi alla successiva occasione. Il lungo periodo attiene invece alla durata stessa della tribù e alla definitiva uscita dalla tribù di una persona. Così un appassionato potrà iniziare a disinteressarsi ad uno sport e un tifoso potrà smettere di supportare una squadra o associazione sportiva. Ovviamente questi sono scenari che non si presentano spesso, poiché la passione per lo sport rende molto forte l’identificazione di valori comuni.

La non esclusività nel reclutamento indica che a nessuno viene vietato di far parte della tribù. Gli unici “limiti” che vi sono non vengono imposti, ma dipendono dal naturale concetto stesso di tribù. Ovviamente chi entra a far parte di una tribù, deve avere gli stessi interessi che la tribù persegue, e inoltre v’è il vincolo della territorialità. Per specificare quest’ultimo fattore, bisogna contestualizzare l’ambiente in cui la tribù opera, poiché se la tribù opera in ambito locale, potrebbe essere un ostacolo piuttosto grande entrare in una tribù se non si è della stessa zona. Come detto prima, questi non sono limiti veri e propri, poiché in mancanza di uno di essi, non si pone nemmeno il pensiero di entrare in una tribù del genere, ad esempio, una persona residente in Sicilia appassionata di pallavolo, probabilmente non “contatterà” la tribù di appassionati di basket in Toscana, sia perché non si tratta dello sport che ama, sia per gli ovvi problemi logistici dovuti dalla distanza. Quindi, se proprio si vogliono dare dei limiti all’ingresso in una tribù, sono sicuramente questi due sopracitati, ma per il resto non vi sono ostacoli all’ingresso (e all’uscita) in una tribù.

L’esclusività delle pratiche riguarda il motivo per cui le tribù si aggregano, cioè svolgere pratiche tribali inerenti alla passione comune che hanno le persone al suo interno. Ad esempio una tribù di tifosi si troverà allo stadio per tifare la squadra, o in generale in posti inerenti alla tribù e all’Associazione Sportiva. Essendo una tribù un gruppo informale di persone eterogenee, è presumibile che essi non abbiano null’altro in comune che la passione per uno sport o per una squadra, per cui risulta difficile svolgere azioni che non rientrano nelle pratiche tribali sportive. Ad esempio, una tribù di tifosi è molto improbabile che si ritroverà a fare una riunione presso un partito politico.

61

Documenti correlati