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CAPITOLO V: DISCUSSIONE DELL’ANALISI EMPIRICA

5.3 La discussione

5.3.3 Triple Bottom Line

Ulteriore conferma dei fondamenti teorici analizzati riguarda l’approccio alla triple bottom line. È il modello valoriale su cui il Gruppo Frati e Saviola basano la loro strategia, facendo dialogare in maniera sistemica tutti e tre i paradigmi: ambiente, economia e società.

Le due realtà, non solo hanno implementato unitariamente questi valori nel loro business, ma li hanno fatti dialogare tra loro, rendendoli interdipendenti.

Riprendendo gli ulteriori studi di Carter C.R. et al. sulla Triple Bottom Line, intervengono nuovi fattori, a favore di un approccio circolare nel business model dei due Gruppi:

− Strategia: in cui vengono integrati gli aspetti legati al riutilizzo e all’up-cycling della materia prima, con una vocazione sociale mirata a sensibilizzare il cittadino stesso, verso un approccio re-cycle dei mobili e derivati, invitandoli a portarli presso le piazze ecologiche, pronti per essere riutilizzati e per donare loro nuova vita.

− Cultura organizzativa: l’approccio circolare, come spiegato precedentemente, permea ogni unità di business ed ogni società dei due Gruppi: da quella incaricata alla gestione logistica, ai vari stabilimenti produttivi e alla comunicazione sostenibile, attraverso dei siti ben strutturati, in cui gli aspetti eco-socio-ambientali vengono approfonditi correttamente.

− Gestione del rischio: grazie ad una resilienza delle due società, maturata nei decenni, attraverso pratiche gestionali sostenibili, mirate a diminuirne la soglia del rischio. A garantire ciò, ha contribuito anche una gestione aziendale incentrata nella creazione di valore, non solo all’accumulo di ricchezza.

− Trasparenza: attraverso la gestione consapevole e coesa di tutti i portatori di interesse della società.

Vision e mission dei due Gruppi sono state declinate interamente verso uno sviluppo circolare

dei processi: ogni azione, ogni strategia, ogni investimento, deve sia produrre ritorni economici, sia, soprattutto, mantenersi focalizzato in un’ottica circolare di fondo, vocata al perseguimento di pratiche socio-ambientali.

5.3.3.1 Innovazione

Un modo efficace per veicolare la strategia verso un orizzonte sempre più sviluppato e sostenibile è l’innovazione. Questo strumento è un’imprescindibile fonte di vantaggio competitivo, che garantisce un dialogo con il presente e uno sguardo verso il futuro del settore. La capacità innovativa permea la strategia di entrambi i Gruppi considerati. Sia Frati, sia Saviola, sono forti di un vantaggio competitivo costruito nel corso dei decenni e mantenuto vivo grazie alla capacità di mettersi in gioco e di investire verso un’integrazione verticale e orizzontale dei processi aziendali.

I recenti sviluppi, vedono Saviola coinvolta in un accordo con la CDP (Cassa Depositi e Prestiti), che garantisce al Gruppo un finanziamento da 30 milioni di euro per la durata di 7 anni. La notizia è stata diramata il 27/05/2020, attraverso un comunicato stampa del Gruppo (Comunicato Stampa Gruppo Saviola, 2020).

La dott.ssa Bolis commenta questo accordo, dicendo che:

“si tratta di un finanziamento per lo sviluppo, al fine di ottimizzare e aggiornare le

potenzialità dei nostri impianti.”

Queste finalità collimano con la strategia circolare del Gruppo, infatti, ogni investimento è sempre mirato ad una finalità che vede nella sostenibilità il suo presupposto fondamentale.

Quanto detto, viene confermato anche dalle parole di Alessandro Saviola, Presidente del Gruppo Saviola, che commenta in questo modo:

“L’accordo raggiunto con Cassa Depositi e Prestiti apre ulteriori opportunità̀: abbiamo in

mente un piano di investimenti molto chiaro per il futuro perché́ la volontà̀ del Gruppo è di sviluppare nuove linee di ricerca e di innovazione produttiva e tecnologica. La sperimentazione, il continuo miglioramento, la programmazione in linea con le nuove strategie di mercato sono i riferimenti principali per un Gruppo industriale che punta

sull’eccellenza. Il nostro cuore è green e batte per la sostenibilità̀, il risparmio delle risorse e la tutela ambientale”

(Comunicato Stampa Gruppo Saviola, 2020).

Circolarità e innovazione viaggiano di pari passo e vivono un rapporto di complementarietà:

non c’è circolarità senza innovazione, ma non c’è nemmeno innovazione senza circolarità.

Gli approcci agli investimenti delle realtà aziendali di oggi, non possono in alcun modo perdere di vista il paradigma delle Triple Bottom Line. Precludere il dialogo tra ambiente-economia- società, causerebbe l’erosione di un potenziale vantaggio competitivo notevole e di fondamentale importanza per qualsiasi azienda.

È, inoltre, essenziale coinvolgere nell’innovazione anche gli stakeholders, rendendoli partecipi del cambiamento. Solamente in questo modo un’azienda riuscirà a mantenere, nel tempo, una

value chain virtuosa e resiliente.

5.3.3.2 Dall’interno verso l’esterno

Quanto detto finora, permette un ulteriore ragionamento sulla vicenda. Si è capito, infatti, che un’azienda, al giorno d’oggi, per rimanere viva e progredire, deve maturare un approccio volto ad adottare una strategia a presidio della circolarità, che sia innovativa e che generi valore. Un valore che si manifesta a tutti i livelli: interni ed esterni.

Che parta dall’interno e che, poi, si perpetri verso l’esterno. Solo in questo modo, una società può riconoscere di prendere parte ad una value chain o global value chain che duri negli anni e si consolidi costantemente.

Il vero cambiamento di una società, parte inizialmente dall’interno. Solo attraverso un’efficace ed efficiente interdipendenza delle dinamiche aziendali interne, si può pensare di approcciare un dialogo verso l’esterno.

C’è da dire, tuttavia, che i due processi -interno ed esterno- non avvengono a compartimenti stagni:

esiste sempre un grado di interrelazione tra i due.

Si è notato che un primo passo innovativo volto a migliorare le dinamiche societarie interne, è spesso un ottimo veicolo per favorire il dialogo circolare anche con l’esterno.

Questa considerazione viene incarnata appieno dalle due realtà analizzate: l’elevato grado di cooperazione e integrazione interna, ha maturato nei due Gruppi una resilienza pluriennale ed un dialogo costruttivo con l’esterno.

Nel caso in cui mancasse una solida organizzazione interna, non si riuscirebbe a raggiungere un corretto presidio delle dinamiche esterne.

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