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forte del reame!

L'ULTIMATUM DI FROSINONE*

. Il discorso pronunciato domenica a Frosinone dal-l'on. Fanfani aveva tutta l'aria di- un ultimatum, non solo nei confronti dei partiti alleati: (il Psi in primo luogo), ma anche nei confronti del governo Moro. O mangi questa minestra (riscoperta degli « opposti estremismi » e licenza d'uccidere alla polizia)· o salti da quella finestra ( elezioni politiche anticipate in nome dell'ordine pubblico). Tant'è vero che l'on. Moro -si è preoccupato di mettere le mani avanti, parlando a Bari, contro ·i rischi di una crisi di governo, e che perfino il doroteo Piccoli s'è sentito in do-vere di dire che una democrazia non può fondarsi sulla

«:filosofia» dell'ordine pubblico.

Può darsi che l'on. Fanfani voglia solo tirare la corda senza spezzarla, ottenere cioè il massimo possibile in fatto di politica repressiva e farne il cavallo di battaglia per le elezioni regionali di giugno, senza per ora andare· al di là di questo obiettivo tattico. O può darsi che, oltremodo preoccupato per lo stato del suo partito e per il carattere scivoloso delle elezioni regionali ( terreno di coltura del

« compromesso storico » ),. e convinto da par suo che · la :filosofia. dell'ordine sia una grande arma di unificazione del-l'elettorato moderato, voglia giocare ancora una :volta il.

tutto per tutto con lo stesso spirito d'avventura del refe-rendum di maggio, rovesciando il governo e andando sulle.

sue ceneri allo scontro elettorale politico.

Nell'uno o nell'altro caso, è certo che il segretario della Dc sta giocando com'è suo solito la carta della pro-vocazione, non senza qualche risultato almeno apparente.

È già paradossale che sia rius.cito a porre la questione

* L. PINTOR, « il manifesto», 18 marzo .1975.

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dell'ordine pubblico al centro dell'attenzione, mentre im·

perversa il dissesto economico e istituzionale del paese,

e

le malversazioni del sistema di potete democristiano sono fresche nella memoria di tutti e si riproducono tutti i . o ricattatore travestito da estremista. È addirittura

crimi-nale che, alimentando la psicologia della paura· con un Caporetto elettorale. Non crediamo che l'on. Fanfani senta

« il polso» dell'opinione media sull'ordine pubblico, pèn--siamo anzi che sia un pessimo diagnostiéo. Dubitiamo che

le folle si emozionino oltremodo per il fatto che un gioiel-Here multimiliardario e innumerevoli altri piccoli miliardari evasori del fisco 'siano o si sentano ricattati, anche se non anche molti, çommentatori politici che passano per essere -illuminati m1!'.-'''sono sempre sensibili alla cortigianeria e al richiamo della foresta. Il Psi ad esempio, entrato al governo come portabandiera della moralizzazione pubblica e di una

·svolta antifascista; ha perso l'iniziativa su questo terreno.

Così- capita· non per caso che un « intellettuale ·» come

Ron-. I

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chey il q~ale naviga senza batter ciglio in una società e in u:n· sistema di potere corrotti come i nostri, si scagli con·

tro « l'irrazionalismo » di destra e di . sinistra, mettendo tutto in un sacco con lo stesso impegno con cui patrocinò la riapertura delle case di ·tolleranza quando scriveva a To-. rino invece che a MilanoTo-. O può capitare che anche osser·

vatori o parlamentari più seri accreditino l'immagine di una

« nuova "sinistra » oggi in parte redènta ma fino a ieri incline alla violenza eversiva, che è un'immagine falsa ed è quindi un modo, magari involontario, di offrire una giu-stificazione p~stuma alla teoria degli opposti estremismi, e di lasciar spazio alle montature fanfaniane sui volantini

« proletari » eversivi o altri sporadici episodi che con la nuova sinistra non hanno niente a che fare. ·

Oltre alla disperata volontà di rivincita dell'on. Fan-f~i, anche questi opportunismi · possono concorrere a ren·

dere vociante la presunta maggioranza silenziosa, che si è invece sempre dissolta in questi 'anni quando ·è stata snidata e combattuta apertamente nella sua miseria morale, nei suoi privilegi," fonte di ogni violenza e di ogni disor-dine, nella- sua vocazione fascista.

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IL PARASSITOLOGO*

Tutto si può dire del senatore Fanfani, meno che man-chi del senso del partito. Basterebbe a dimostrarlo un passo della sua relazione al consiglio nazionale del 19 u.s. (brano già riportato da ·« il manifesto» di ieri) in cui egli avverte lo sforzo« insidioso » messo in atto dai nemici della Dc quando accusano questo partito di essere partiti dei ceti parassitari.

Con il rischio,"· avverte finemente il Fanfani, che « chi pa-rassitario non è, per dignità fugge da un partito di parassita-ri » e chi « essendo davvero parassitario, avésse finora cer-cato di confondersi in un partito che noI). avendo ancora fama di parassitario, poteva ridargli dignità, cerchi subito un rifugio diverso, per meglio mimetizzarsi tra i molti adepti non colpiti dalla cattiva . qualifica ».

Non è che non veda il dramma del senatore Fanfani: se i suoi avversari continuano a diffondere la calunnia dd ceti

·parassitari, egli vedrà da un lato sfuggirgli tutti i non pa-rassitari, scandalizzati dal trovarsi' in un covo di papa-rassitari, e dall'altro· tutti i parassitari, timorosi di essere più facil·

mente individuati· quando si trovino in una massa di palesi parassitari. E non c'è soluzione, .la Dc resterà senza un solo iscritto, perché le parole di Fanfani ( e se certe cose non 'le sa lui, non vedo chi debba saperle} sono inequivocabili:

la crisi tende a « dividere il partito dalla sua base genuina ».

Il che significa che, a detta di Fanfani, la base genuina della.

Dc è composta di due sole categorie di iscritti: da un lato i parassitari puri, che vi sono convenuti per confondersi ( gli ingenui) tra una massa di non parassitari, e dall'altra dèlle brave persone che parassitarie non sono (perché magari pro-dud:>p.9 petrolio, tessuti, salumi e conserve) ma che sono incerti;' timorosi, insicuri e in una parola ( come dicono ef-ficacemente i genovesi) « vanno su e giù come la pelle del hèlino ». Sono entrati sì nella Dc, ma non perché fossero

* DBDALUS,_ « il manifesto », 21 luglio 1974.

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a giorno delle idee di Romolo Murri, Don Sturzo e De Ga-speri, non· perch<: fossero agitati da sicura fede, ma anzi con diffidenza, con schizofrenica saggezza, solo per sentirsi certi di non essere parassitari e per timore .dei parassitari veri, nave · (di. parassitari) che affonda, chiedendosi come mai non avessero scoperto fino a ieri che il senatore Fanfani, persino lui, maledizione, appartiene ai c:eti parassitari.

Tra parassitari veri e parassitari latenti ecco che la Dc finalmente tranquilli, si riproducono e ripopolano l'isola.

A 'questo punto le volpi avendo a disposizione molti conigli, rifioriscono· e ammazzano quasi tutti i conigli, e così via

appendice 2

"ordine del. professore"

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