Un ultimo sguardo dal ponte, ammirare il brulicare della gente per strada milioni di persone che pensano ,corrono, amano, cercano aldilà del bene e del male un motivo per continuare a vivere a sopravvivere .Una società assediata da robot cat- tivissimi che controllano ogni abitante ,ogni loro movimento ,ogni loro singola azione rivolta alla ribellione contro il loro sistema. Ogni tentativo
di evadere ,di sollevarsi viene represso in modo sanguinoso e crudele chi sopravvi- ve vive nascosto nei sotterranei di questa maledetta città fatta di neri bassifondi ove prolificano vari gruppi di rivoltosi pronti a continuare a combattere contro le macchine che hanno reso schiava l' intera umanità decimata dopo la grande guer- ra galattica che ha visto trionfare i robot sugli esseri umani.
Guidati da un androide capace di conquistare, creare un impero assoggettato al suo volere. Morire ,guardare milioni d’individui correre a lavoro ,impauriti ,eppu- re molti di loro soddisfatti della loro condizione sociale. Se mi prendono mi ridur- ranno incapace d'intendere e volere ,faranno di me un automa ai loro comandi controllato a distanza, nella peggiore dell'ipotesi rischio d'essere torturato forse uc- ciso. Ribellarsi a questo stato di cose e giusto , ribellarsi al potere delle macchine e pensare che l'abbiamo create noi ,ora cercano di fare estinguere l’esistenza umana di trasformare gli esseri viventi a loro immagine e somiglianza dopo esser- si rivoltate contro ,dopo aver preso coscienza della loro perfezione derivata dalla nostra infaticabile ricerca di diventare superiori , d’avvicinarci di far ritorno in se- no al nostro creatore. Coscienza come se le macchine possono avere sentimenti ,emozioni le macchine sono fredde uccidono e basta ti torturano ti costringono a lavorare A fare quello che vogliono loro. Che bello è il cielo s'accende una sigaret- ta sbuffa contro l'azzurro qualche nuvoletta di fumo ,ricorda la sua infanzia, ram- menta il viso dei suoi genitori. Forse mi avranno già scoperto tra poco me li vedrò
piombare addosso. Mi porteranno via con loro ,forse mi stanno osservando sanno ciò che sto per fare .Domani forse sarò morto o sarò un eroe .
Tra pochi istanti mi basterà spingere questo bottone e salterà tutto in aria ,non di- venterò come uno di loro ,maledette macchine si fonderanno con me nel fuoco dell'inferno. Un solo click e tutto questo finirà . Prima che la notte passi prima che il sole ritorni a sorgere sopra questo mondo meccanico ,prima di ogni cosa sarà la libertà a vincere. Tutto questo che sto vivendo
è solo un attimo un breve lasso di tempo , uno ultimo sguardo oltre la città , ver- so gli spazi verdi verso il mare i monti , laggiù mentre ogni cosa avviene , cresce , continua a vivere . Un solo attimo e tutta la mia vita finirà in un flash, un altro sguardo e sono nelle loro mani , prigioniero ,legato gettato nel vuoto . Un ultimo sguardo è la mia vita si spegne mentre premo il bottone del telecomando ed ogni cosa finisce per ricominciare da capo come programmato dal gioco creato da un ignoto ingegnere informatico.
PASQUALONE
Mattina di pasqua in attesa che arrivi una colomba di pace e sorvoli il cielo azzur- ro dopo essere riuscita a sopravvivere al fucile del cacciatore con chiuso nel bec- co un ramoscello d'ulivo , le strade si riempiono di gente un via vai verso il grande tempio di marmo ,verso un sorriso ,una fragile felicità , non e facile rincor- rere qualcosa di soprannaturale un bene che s’ infonde nello spirito e ti rende mi- gliore la vita . Pasqualone s'infila tra la folla con nuovo paio di occhiali dorati ru- bati durante uno scasso assieme a suo amico con cui era stato recluso . Pasqualo- ne è il peggior mariolo di tutto il quartiere se messo in testa di rubare tutte le uo- va di pasqua che vede il prete da sopra all'altare ha avvertito tutti i fedeli della sua parrocchia aprite gli occhi state attenti alle brutte sorprese nella nostra comuni- tà s’aggira tra di noi un ladro pericoloso . Molti si rifuggono in chiesa ,chi in luo- ghi sicuri e inaccessibili in tanti terrorizzati non sapendo come difendersi si tappa in casa aspettando un miracolo o qualcuno coraggioso riesca a sconfiggere Pasqua- lone il brutto ladrone. E mentre egli s'arrampica sui tetti appeso ad una grondaia fa due o tre piroette nell'aria e come un gatto agile e furbo s'infila nelle case dei più ricchi del quartiere per far man bassa di tutto ciò che di valore trova in casa del malcapitato. Pasqualone nel giro di pochi mesi di lavoro truffaldino e riuscito a mettere a segno diversi colpi buoni e ad accumulare una discreta fortuna che lui ha immediatamente portato in una banca di Panama in Sud America assicurando- si così un fondo sicuro in caso di peggiori giorni d'affrontare. Pasqualone è un uo- mo ricchissimo nessuno sa che lui ha messo una fortuna notevole fatta di oro e gioielli a non finire una fortuna fatta di sogni ed incubi ,notte passate in attesa di riuscire a compiere il grande colpo per dire basta a quella vita disonestà e crimina- le. Speranze Pasqualone ne ha coltivate tante, grandi progetti a delinquere ,piani formidabili su come rapinare una banca o riuscire a creare un traffico clandestino.
Rubare, imbrogliare , agganciare e complottare con capi clan cattivissimi capaci di ogni nefanda azione pur di mantenere e avere ,sempre più denaro e potere. Ru- bare tutte le uova pasquali per rivedere poi a meta prezzo ad uno sceicco dello Yemen del sud proprietario di un albergo sul lontano pianeta Marte. Uova con sor- presa per i turisti galattici. Un diamante, una macchina sportiva, una bambola gonfiabile, un yacht lungo trenta metri ,un grattacielo , dei libri con baffi che san- no parlare ogni lingua tu voglia. Ma Pasqualone è un golosone ,un insaziabile di- vorato di prelibato cioccolato e dato che non si sa trattenere di fronte a del buon cioccolato fondente soprattutto se di marca svizzera.
Una irrefrenabile voglia lo prende ,il suo corpo diventa elettrico pervaso da un desiderio irresistibile contro la sua volontà si getta sulle uova di cioccolato e inco- mincia a mangiarne tanti talmente tanti che quest'anno ha veramente esagerato. E finito in ospedale al pronto soccorso con diarrea e mal di pancia.
Ma anche li in quella condizione così imbarazzante e riuscito a rubare un camice bianco e a farsi passare per un illustre professore per poi scappare con indosso un pannolone e una valigia piena di strumenti chirurgici e sotto tale vesti si è di- retto verso i paesi del sud America come volontario di medici senza frontiera.