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UM004 SOCIOLOGIA DELLE COMUNICAZIONI DI MASSA

Nel documento I FACOLTÀ DI INGEGNERIA (pagine 99-102)

Periodo didattico:

Docente:

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Giuseppe ORTOLEVA

PRESENTAZIONE DEL CORSO

TI corso mira a dotare gli studenti di strumenti critici utili

da un lato a usare e comprendere fattivamente gli usi e le funzioni della comunicazione nei diversi ambiti produttivi nei quali si troveranno a operare,

dall'altro ad acquistare consapevolezza critica della presenza e del ruolo dei media nei diversi aspetti della vita sociale, una consapevolezza oggi necessaria per una responsabile par-tecipazione civica, qualè richiesta in particolare a chi esercita funzioni direttive e gestionali.

TI Corso avrà pertanto carattere interdisciplinare (con punti di vista sociologici, economici, cul-turali) e sarà dedicato non ad alcuni singoli mezzi di comunicazione, ma all'intero quadro siste-mico dei media. Verrà fornita un'analisi d'assieme delle relazioni e interdipendenze organizza-tive, economiche e sociali, esistenti fra i diversi comparti dell'industria della comunicazione: i

"vettori" (posta e telecomunicazioni), il "broadcasting" (radio, TV, TV-cavo), l'''editoria'' (inclu-dendo in questo concetto non solo libri e giornali, ma anche produzione discografica, cinemato-grafica, home video, fino al software informatico), l'''hardware'', ovvero i beni strumentali.

Particolare attenzione sarà dedicata da un lato alle strutture professionali e all'organizzazione dei vari settori dell'industria dei media, dall'altro alle nuove tecnologie oggi emergenti e ai nuovi settori produttivi nascenti dall'incontro o "convergenza" tra i media in precedenza sepa-rati.

PROGRAMMA

- Comunicazione: definizioni e quadro teorico

- Le comunicazioni di massa e l'industrializzazione della cultura La comunicazione e la vita delle imprese

L'attuale sistema dei media - Prospettive di evoluzione - TI caso italiano.

BIBLIOGRAFIA

EOrtoleva, Comunicazione e cambiamento sociale nel mondo contemporaneo, (Pratiche), Parma 1995;

G.Cesareo e ERoda,TI mercato dei sogni,(TISaggiatore), Milano 1996;

E.Pucci (a cura di), L'industria della comunicazione in Italia, (Guerini), Milano 1996 ESAME

L'esame prevederà a fianco della prova orale anche la presentazione di una relazione scritta.

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UM005

STORIA DELLA FILOSOFIA CONTEMPORANEA

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ESTETICA (CORSO INTEGRATO)

Periodo didattico: 2 Nuova attivazione

Docenti: Gianni VATTIMO (e Roberto SALIZZONI)

PRESENTAZIONE DEL CORSO

Breve storia della filosofia novecentesca centrato sul tema del rapporto tra "humanities" e mondo tecnico-scientifico: il filo conduttore è dunque ciò che la filosofia novecentesca (e non solo la filosofia in senso stretto: anche autori e testi di campi affini, come: letteratura, sociologia, tecnologia ... ) ha pensato circa la configurazione principalmente tecno-scientifica del mondo contemporaneo: posizioni polemiche, spesso, ma anche teorie che guardano alla scienza speri-mentale come modello di conoscere "vero", e alla tecnologia come a luogo di sperimentazione per una nuova forma di umanità. TI corso non privilegia (anche se non ignora) le riflessioni filo-sofiche sulla scienza, non è cioè un corso di epistemologia; e anzi ritiene indispensabile allarga-re la prospettiva sulla storia delle idee nel senso più generale della parola.

PROGRAMMA

I contenuti dei due corsi, strettamente integrati tra loro, prevedono lo sviluppo della storia dei principali movimenti filosofici del Novecento centrata sul rapporto esistenza-tecnica.In parti-colare si approfondiranno i seguenti temi:

- Lo spirito dell'avanguardia: E. Bloch e l'espressionismo - Tempo vissuto e libertà in Bergson

- Esistenzialismo e autenticità

- La scuola del sospetto: Nietzsche, Freud, Marx - La scienza come modello: Wittgenstein, Popper

- La scuola di Francoforte e la critica della razionalizzazione - Nichilismo: Sartre, Heidegger, Pareyson

- Dalla linguistica all'antropologia e dall'antropologia alla linguistica: Lévi Strauss, Bateson, la scuola di Palo Alto e la pragmatica della comunicazione.

- Postrnoderno e narratività: Lyotard eP.Ricoeur - Arte e tecnologia moderna

- Le grandi svolte dell'etica - Il dialogo, la virtù, la comunità

- Filosofia della religione, il problema del sacro BIBLIOGRAFIA

G. Vattimo,Tecnica ed esistenza,Paravia, Torino, 1998 AA. VV., Dizionario difilosofia e scienze umane,Garzanti

Durante il corso sarà fornito dal docente ulteriore materiale didattico.

ESAME

L'esame prevederà a fianco della prova orale anche la presentazione di una relazione scritta.

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UM006

STORIA DELLA TECNICA

ilcorso vuole fornire agli studentila capacità di inquadrare gli oggetti e i sistemi tecnici nella loro prospettiva storica. A tal fine il corso prende l'avvio da alcune fondamentali premesse sul concetto di storia, sul ruolo e sulle finalità della ricerca storica, e specificamente sul significato della storia della tecnologia e sulla sua storiografia. Nel seguito sono passati in rassegna i siste-mi tecnici più significativi, a partire da alcuni cenni sul mondo antico sino a focalizzare l'atten-zione sul mondo contemporaneo. E' dato ampio spazio alle problematiche della tecnica nel XIX e XX secolo.

PROGRAMMA

La storia come scienza. Le scritture, i documenti, la ricerca storica.

I temi e le idee della storia. Cronologia e storia. La storia e "le storie". Le scritture come fonda-mento della storia: il docufonda-mento. La storia della tecnica e la sua storiografia. La storia della tec-nica e la storia della scienza. Gli strumenti della storia della tectec-nica.

- Dal mondo antico al Medioevo (cenni).

- Dal Rinascimento al Seicento.

La "scienza nuova" e il passaggio "dal mondo del pressappoco all'universo della precisione"

(A.Koyré): La nascita della metallurgia nel '500; la "meccanica" da Guidobaldo del Monte a Galilei a Newton; la nascita delle Accademie e delle istituzioni scientifiche.

- TI Settecento e la coscienza della tecnologia.

L'illuminismo e le Enciclopedie. La Rivoluzione industriale in Gran Bretagna. L'industria dei metalli e gli arsenali.ilvapore. L'istruzione tecnica.

- L'Ottocento e il trionfo delle macchine.

ilmacchinismo e la diffusione del sistema di fabbrica: Inghilterra, Francia, Germania, Italia. La nascita dell'elettricità. I sistemi tecnici: il telegrafo; le ferrovie; l'industria chimica. I politecnici e le scuole di ingegneria. La diffusione del sapere tecnico: le Esposizioni industriali; i brevetti.

L'ottimismo "fin-de-siècle".

- Le crisi e le speranze del XX secolo

Lecostruzioniinferro e in cemento armato. La nascita dell'aeronautica.ilsistema industriale e il modello tayloristico. I grandi sistemi tecnici: elettricità, telecomunicazioni, trasporti. Ilimiti dello sviluppo. Le rivoluzioni informatiche.

LABORATORI E / OESERCITAZIONI

Durante il corso, gli studenti a gruppi affronteranno la lettura critica di testi significativi della 5toriografia dei sistemi tecnici, con particolare riferimento al secolo XX e icuirisultati saranno e>ggetto di discussione collettiva durante le esercitazioni.

BIBLIOGRARA

'v1archis,Storia delle macchine,(Ed. Laterza), Roma-Bari 1994;

V.Marchis (a cura di),Storia delle scienze. voI.V(Conoscenze scientifiche e trasferimento tecnologico), :Einaudi), Torino 1995.

eSAME

::esame prevederà a fianco della prova orale anche la presentazione di una relazione scritta.

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Nel documento I FACOLTÀ DI INGEGNERIA (pagine 99-102)