• Non ci sono risultati.

Una nuova tecnica per il monitoraggio basata sulla corrente resistiva di

Nel documento LIMITATORI DI SOVRATENSIONI (pagine 69-75)

QUINTA ARMONICA

Dal momento che ogni danno o malfunzionamento subito dagli scaricatori di tensione comporta direttamente un disservizio per gli altri apparecchi elettronici collegati in rete, risulta essere di vitale importanza assicurare la loro corretta funzionalità. Tipicamente sono l’invecchiamento e il degrado dell’isolamento le cause più comuni per il malfunzionamento dell’oggetto in esame. Fino ad ora sono state proposte numerose tecniche per il monitoraggio delle condizioni degli scaricatori, quali il metodo di misura della tensione residua, misura delle perdite di potenza, analisi della curva tensione-corrente, misura della corrente di dispersione o monitoraggio della temperatura. Attraverso l’utilizzo di sensori di corrente ad alta accuratezza, il metodo di misura delle correnti di dispersione risulta essere quello più efficace. La totale corrente di dispersione può essere espressa come somma dei fasori di due componenti, resistiva e capacitiva.

IT = IR + IC

La corrente capacitiva è legata alla capacità e alla permittività dell’ossido metallico, dunque non è interessata dalle anomalie del funzionamento dello scaricatore o dei parametri ambientali. D’altro canto, la componente resistiva dipende dalla caratteristica V-I, dalla tensione applicata e dalla temperatura dell’ambiente, quindi risulta essere più sensibile al malfunzionamento e al degrado dello scaricatore. Attualmente in letteratura viene mostrata come la variazione della componente di terza armonica della corrente resistiva IR3rd, a causa di invecchiamento e degrado, sia più marcato rispetto al cambiamento della corrente di dispersione totale. Tuttavia la componente di terza armonica è anche influenzata dalle armoniche della tensione di rete, per questo motivo l’aumento della corrente IR3rd non è sempre un’indicazione accurata dell’invecchiamento dello scaricatore, specialmente se la rete è contaminata dalla terza armonica di tensione V3rd.

In un articolo del 2021, scritto da Abdullah Munir, Zulkurnain Abdul-Malek, Umbrin Sultana, Rai Naveed Arshad, viene proposto il metodo di misura della componente resistiva di quinta armonica IR5th per valutare l’invecchiamento degli scaricatori in ossido metallico.

La sperimentazione ha mostrato come la variazione della IR5th rispetto alla corrispondente V5th, risulti essere minore della variazione della IR3rd rispetto alla corrispettiva V3rd. Sono stati studiati cinque vecchi campioni di scaricatori in materiale polimerico con una tensione nominale di 120 kV e attraverso dei sensori di corrente è stata misurata la totale corrente di dispersione, da cui infine è stata estratta la componente resistiva. Le sperimentazioni si sono svolte nel laboratorio di alta tensione della University of Technology Malaysia (UTM). Sono state utilizzate due sorgenti di bassa tensione variabile tra 0 e 240 V, per simulare le armoniche di tensione. Ai terminali di uscita del generatore è stato collegato un oscilloscopio

digitale (DSO) per registrare la forma d’onda della tensione e attraverso la trasformata di Fourier sono state studiate le componenti armoniche. I terminali di uscita del generatore sono stati collegati poi ai morsetti primari di un trasformatore di alta tensione monofase, con una potenza nominale di 375 kVA.

Fig. 8.1 – Schema circuitale della sperimentazione per la misura delle armoniche di tensione.

La totale corrente di picco di ogni campione è stata misurata tre volte alla tensione variabile tra 70 e 120 kV. Al circuito è stato collegato un divisore di tensione capacitivo per misurare la tensione in ingresso dello scaricatore. Al filo di connessione a terra dello scaricatore è stato collegato in serie un sensore di corrente ad elevata efficienza (range di misura: 1 μA - 50 A, precisione di 0.2% per una corrente di 2 mA), accuratamente dimensionato affinché non fosse affetto da rumori o interferenze elettromagnetiche. L’uscita del sensore è stata connessa con un picoscopio digitale interfacciato con un computer per determinare la componente resistiva della corrente di dispersione, attraverso un modello in Simulink. Dopo aver applicato la trasformata di Fourier, sono state rappresentate le variazioni in percentuale dei valori di terza e quinta armonica di corrente.

%𝛥𝐼 =𝐼(𝑖𝑖) − 𝐼(𝑖)

𝐼(𝑖) ∙ 100

I cambiamenti di IR3rd e IR5th col variare della tensione sono stati determinati in due casi differenti, tre cicli completi di tensione con la forma d’onda mostrata in Fig. 8.2. Nel caso I si ha una forma d’onda vicina alla sinusoide ideale, mentre la forma d’onda nel caso II presenta una distorsione armonica totale percentuale del 4%.

Fig. 8.2 – Forme d’onda di tensione applicate nei due casi.

La presenza del contenuto armonico nel caso II aumenta il valore del modulo della corrente di dispersione, in particolar modo della sua componente resistiva. L’aumento della corrente resistiva IR è più pronunciato, relativamente, rispetto alla totale corrente IT, questo perché la IR è più sensibile al cambiamento delle armoniche di tensione. Oltre a ciò, la componente di corrente resistiva è anche affetta dai malfunzionamenti e dall’invecchiamento dello scaricatore.

Fig. 8.3 – Corrente resistiva di dispersione di tutti i campioni, nei casi I e II, al variare della tensione.

Fig. 8.4 – Variazione percentuale della corrente resistiva nei cinque campioni, al variare della tensione applicata.

Una volta analizzate le componenti armoniche della corrente, è stato rivelato come l’influenza dalla V3rd nel valore di picco della IR3rd sia maggiore rispetto quella della V5th per la IR5th. Per questo motivo, il valore di picco della IR5th è stato considerato più accurato per indicare il livello di invecchiamento dello scaricatore.

Fig. 8.5 – Variazione percentuale della componente di terza armonica di corrente resistiva nei cinque campioni, al variare della tensione applicata.

Fig. 8.6 – Variazione percentuale della componente di quinta armonica di corrente resistiva nei cinque campioni, al variare della tensione applicata.

Sulle basi di quanto affermato precedentemente, analizzando gli andamenti delle componenti di corrente resistive, il campione II risulta essere quello più colpito dall’invecchiamento, tra i cinque sui quali è stata svolta la sperimentazione.

9. VARISTORE IN OSSIDO DI ZINCO CON

Nel documento LIMITATORI DI SOVRATENSIONI (pagine 69-75)