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LE UNITÀ DI LAVORO (UDL) E LA TRADUZIONE IN ITALIANO DELLA GUIDA UNESCO SULL’ECG

d. PROCESSO DI PROGETTAZIONE FORMATIVA: POSIZIONAMENTO E

CASO 1: LE UNITÀ DI LAVORO (UDL) E LA TRADUZIONE IN ITALIANO DELLA GUIDA UNESCO SULL’ECG

TITOLO PERCORSI DI EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA GLOBALE

Moltiplicatori di cittadinanza TIPOLOGIA Corso e consulenza in aula

OBIETTIVO/I

Sviluppare strategie didattiche per:

- Rileggere i curricoli disciplinari integrando le competenze di ECG - Produrre Unità di Lavoro che affrontano temi e problematiche con

uno sguardo transcalare e nella loro dimensione locale e globale - Sostenere l’apprendimento di studenti e studentesse rielaborando

le questioni di attualità negli insegnamenti curricolari

DESTINATARI

Docenti “moltiplicatori” coinvolti nel progetto europeo Global Schools (Box 4) di scuola primaria e secondaria di primo grado. Per docenti

“moltiplicatrici” si intendono le docenti che hanno già frequentato cor-si di ECG e sperimentato con le proprie clascor-si le attività ad escor-si collega-te. Si tratta pertanto di docenti con competenze avanzate in materia di ECG in ambito di educazione formale

ATTIVITA’

Corso di secondo livello per insegnanti sull’ECG: 20 ore di aula se-guite da una fase laboratoriale nelle classi con supervisione da parte delle facilitatrici

PARTNER

CCI, Provincia autonoma di Trento, 7 Istituti Comprensivi del Tren-tino (I.C. Mori-Brentonico, I.C. Rovereto Est, I.C. Rovereto Sud, I.C.

Taio, I.C. Avio, I.C. Aldeno-Mattarello, I.C. Giudicarie Esteriori).

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Le ipotesi. Nell’ambito del progetto Global Schools (Box 4) l’azione formativa è stata concepita su tre livelli: introduttivo (ai temi e ai metodi dell’ECG), avanzato (formazione destinata a insegnanti cosid-detti “moltiplicatori” e con focus sulle metodologie partecipative per l’ECG), di attivazione diretta de-gli/delle insegnanti con funzione di disseminazio-ne “tra pari” all’interno dei rispettivi Istituti.

In generale, la progettazione formativa ha assun-to le ipotesi fondamentali collegate alla riflessione sull’ECG, secondo cui le persone oggi vivono il processo di apprendimento in un contesto globale sempre più interdipendente, in ambienti ricchi di molteplici stimoli culturali, all’interno dei quali è difficile orientarsi. Le nuove generazioni hanno il diritto di crescere in una società che insegni loro a vivere e a saper costruire il futuro. L’ECG è una proposta educativa che favorisce un processo di apprendimento attivo delle dinamiche globali, sot-tolineando l’importanza di responsabilizzare i citta-dini circa le proprie capacità trasformative a livello sociale, ambientale ed economico, e promuovendo un’interpretazione moderna e inclusiva della citta-dinanza consapevole e delle competenze di cittadi-nanza attraverso lo sviluppo dell’idea di cittadinan-za globale.

L’ECG è quindi una prospettiva educativa che so-stiene un processo di apprendimento trasformativo alimentando in studenti e studentesse l’autoco-scienza individuale e collettiva attraverso metodi partecipativi. Il compito del docente nel nuovo con-testo globale deve rinnovarsi e includere un ruolo di mediazione, di sostegno, di accompagnamento, di stimolo per la formazione della persona e del cit-tadino.

La formazione si propone pertanto di supportare e valorizzare la professionalità delle docenti imple-mentando le competenze relazionali e

metodologi-che per essere in grado di rispondere adeguatamen-te alle sfide che la complessità pone.

In questa cornice, si perseguono in generale i se-guenti obiettivi formativi:

• Consapevolizzare i partecipanti sul profilo eti-co delle docenti e il ruolo della scuola in un eti- con-testo sociale complesso

• Presentare i fondamenti pedagogici e le me-todologie dell’ECG in riferimento alla guida UNESCO “Educazione alla cittadinanza glo-bale. Temi e obiettivi di apprendimento” (si veda il riquadro n. 6)

• Individuare collegamenti con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile per sviluppare proposte didattiche

• Promuovere l’insegnamento/apprendimento per competenze per implementare l’ECG nel curricolo disciplinare

• Promuovere l’approccio interdisciplinare per la promozione dell’ECG

• Sperimentare strumenti e ambienti di appren-dimento dell’ECG

• Condividere esperienze e buone pratiche edu-cative

• Individuare spazi e modalità di collaborazione con le organizzazioni della società civile per so-stenere in sinergia l’implementazione dell’ECG In particolare, la formazione dei “moltiplicatori” si sofferma sugli strumenti e le buone prassi per pro-muovere, all’interno delle classi, l’acquisizione di competenze per esercitare la cittadinanza in dimen-sione globale. Alcuni moduli formativi si concentra-no pertanto sul consolidamento e l’approfondimen-to del lavoro di riflessione sulla pratica inizial’approfondimen-to nei corsi introduttivi, recuperando il format per l’Unità di Lavoro (UdL) come strumento di declinazione dell’ECG nel curricolo disciplinare.

Il laboratorio “Dal curricolo alla pratica in aula:

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la classe, palestra di cittadinanza” si sofferma sul lavoro d’aula, prevedendo la presentazione di alcu-ne esperienze significative di docenti che alcu-negli anni hanno partecipato al progetto e introducendo un lungo lavoro di riflessione, progettazione, elabo-razione finalizzato alla stesura di nuove e originali UdL. Il lavoro si articola in momenti d’aula comuni e attività nei singoli Istituti accompagnate da inse-gnanti esperte in ECG.

L’UdL viene scelta come strumento privilegiato di processo per più di una ragione: la possibilità che offre di realizzare un percorso condiviso di ampio respiro, al di fuori della logica dei percorsi “apri e chiudi” spesso delegati alle associazioni, la vocazio-ne allo sviluppo di competenze, il richiamo all’inte-grazione tra i processi di insegnamento e apprendi-mento che si realizza nell’attività scolastica.

Il mandato di lavoro sulle UdL segue i seguenti criteri:

• chiarezza nella descrizione dell’attività

• coerenza tra gli obiettivi di competenza dichia-rati e le azioni messe in campo

• centralità dell’alunno/a nel processo educativo

• integrazione dell’ECG nei curricoli disciplinari che metta in evidenza il profilo globale dei cit-tadini

Il format proposto fa riferimento ai Piani di Studio Provinciali nella declinazione delle discipline at-traverso abilità e conoscenze, coniugandole con lo sviluppo delle finalità UNESCO e delle competenze europee per l’apprendimento permanente (Consi-glio dell’Unione Europea, 2018).

Si tratta di uno strumento flessibile che parte dalla rilevazione dei bisogni delle alunne e della classe e che può essere utilizzato sia in fase di progetta-zione e realizzaprogetta-zione, ma anche per documentare e riflettere a fine attività. Tra i suoi punti di forza c’è l’esplicita intenzione di indirizzare i docenti verso il pensiero sistemico fin dalla motivazione

formati-va, chiedendo loro di avere uno sguardo transcalare nell’affrontare temi e problematiche in dimensione sia locale che globale, di guidarli verso il lavoro di rete non solo all’interno della scuola, ma anche con il territorio (associazioni, enti...), richiamandoli alla consapevolezza di dover lanciare il filo per tessere la trama di una comunità educante corresponsabile.

È quindi uno strumento di consapevolezza e di intenzionalità che sostiene il lavoro per competenze a tutto tondo: mentre istruisco, educo alla cittadinanza, perché, come raccomandano i Piani di Studio Provinciali, l’educazione alla cittadinanza non è una disciplina, ma una cornice educativa trasversale a tutte le discipline ed è compito di tutte le docenti, nessuna esclusa.

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Box 7

Le traduzioni di documenti UNESCO a supporto