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Il nuovo rilevamento cartografico ed i nuovi dati litologici e petrografici non supportano la presenza nell’Unità del Monte Grighini di due sub-unità tettoniche come riporttato da Musumeci (1992). Le nuove ricerche consentono di suddividere l’Unità del Monte Grighini in due formazioni che, dal basso verso l’alto, sono (Fig. 3.6): Formazione di Truzzulla e Formazione di Toccori.

Figura 3.5 – Panoramica dell’Unità del Gerrei vista da NE a SW. L’Unità del Gerrei è separata dall’Unità del Monte Grighini in sequenza dalla fascia cataclastica, dalla fascia milonitica e dal complesso intrusivo granitico.

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- TZ – Formazione di Truzzulla (Ordoviciano superiore)

La Formazione di Truzzulla affiora principalmente nella porzione centrale e meridionale dell’area di studio in contatto con la Formazione di Toccori. Nella colonna litostratigrafica dell’Unità del Monte Grighini (Fig. 3.6), la Formazione di Truzzulla si colloca alla base, ed è costituita, dal basso verso l’alto, dalle metavulcaniti, al di sopra delle quali poggiano le metarcose e le metarenarie arcosiche. Un sottile livello discontinuo prevalentemente costituito da quarziti marca il contatto tra la Formazione di Truzzulla e quella di Toccori. I litotipi predominanti osservabili nella Formazione di Truzzulla sono costituiti da metarcose, metarenarie e metavulcaniti. Nelle metarenarie ci sono intercalati dei sottili livelli pelitici.

Metavulcaniti - Le metavulcaniti, che si trovano alla base della colonna stratigrafica, affiorano in diverse aree della porzione centrale dell’unità. L’affioramento più rappresentativo si trova in località Ghenniespos, dove le metavulcaniti affiorano al nucleo di un’antiforme tardiva di dimensioni decametriche e direzione assiale N100° E.

Figura 3.7 – Metavulcanite della Formazione di Truzzulla. Si osserva la presenza di occhi feldspatici di dimensioni millimetriche. Località Ghenniespos.

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Le metavulcaniti presentano una tessitura porfirica costituita da porfiroclasti di K-feldspato di dimensioni da millimetriche a centimetriche, immersi in una matrice a grana molto fine dove non è possibile riconoscere alcuna fase mineralogica (Fig. 3.7). I porfiroclasti di K-feldspato si presentano da subedrali ad arrotondati. La matrice conferisce alla roccia un aspetto fluidale in base allo studio del

quale è possibile attribuire la scistosità pervasiva alla seconda fase deformativa D2. Le metavulcaniti

si distinguono dalle metarcose per un contenuto maggiore di porfiroclasti, un aspetto più massivo e

la quasi totale assenzadi fillosilicati.

Altri affioramenti di metavulcaniti si trovano nella località Lachixeddus, sempre nella porzione centrale dell’unità. Tuttavia, le ridotte dimensioni dei porfiroclasti, l’alterazione e le frequenti intercalazioni filladiche rendono gli altri affioramenti meno rappresentativi rispetto a quello di Ghenniespos.

Metarcose - La località tipo di questa formazione è per l’appunto la località Truzzulla, dove sono presenti estesi affioramenti di metarcose intercalate a sottili livelli di scisti. Queste rocce si presentano con aspetto massivo formando delle creste che sporgono di qualche metro rispetto ai micascisti (Fig. 3.8).

La roccia ha una tessitura porfirica con porfiroclasti di K-feldspato immersi in una matrice microcristallina (Fig. 3.9). La matrice avvolge completamente i porfiroclasti i quali sono deformati e alternati a livelli quarzitici che conferiscono alla roccia un aspetto milonitico. Nella matrice si

osservano anche fillosilicati appena distinguibiliad occhio nudo.

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Metarenarie arcosiche - Le metarenarie arcosiche poggiano stratigraficamente sopra le metarenarie (Fig. 3.6) e vengono differenziate dalle metarcose per un contenuto maggiore in fillosilicati. Questo si traduce alla scala dell’affioramento in un aumento della scistosità e una diminuzione dei porfiroclasti

feldspatici. Nelle metarenarie arcosiche a nord della località Truzzulla i porfiroclastidi K-feldspatosi

riducono di dimensioni (fino a 3-4mm) rispetto alle precedenti (Fig. 3.10) mostrando una variazione laterale che fa supporre una polarità in termini di deposizione e rimaneggiamento dei clasti.

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- TC – Formazione di Toccori (Ordoviciano superiore - Siluriano)

La Formazione di Toccori è costituita alla base da quarziti seguite da metapeliti e metasiltiti (ora scisti, micascisti e paragneiss) con intercalati livelli siltitici carboniosi e lenti di marmo (Fig. 3.6). Questa formazione affiora in tutta l’unità, sia a contatto con il complesso intrusivo a sud e ad ovest, che a contatto con l’Unità di Castello Medusa ad est. Gli scisti ed i micascisti sono intercalati da intercalazioni più arenacee (paragneiss).

Nelle località di Ghenniespos e Lachixeddus la Formazione di Toccori è costituita da rocce filladiche di colore grigio scuro a grana molto fine. Queste rocce sono formate principalmente da fillosilicati sub- millimetrici che conferiscono alla roccia un tipico aspetto traslucido. Si presentano fortemente foliate e talvolta fratturate. La scistosità prevalente alla scala dell’affioramento ha direzioni comprese tra N100° E e N110°E. Nella figura 3.14 (località Lachixeddus), si può osservare il passaggio graduale dalle metavulcaniti agli scisti senza un vero e proprio contatto netto, evidenziato soprattutto dalla differente impronta deformativa dovuta ad una diversa competenza delle litologie.

Quarziti - Il passaggio dalla Formazione di Truzzulla a quella di Toccori è localmente marcato da corpi lenticolari allungati di quarziti grigio chiare, quarziti micacee e metasiltiti ricche in quarzo. Esse

affiorano sotto formadi corpi allungati di centinaia di metri in località Truzzulla – Torretta (Fig. 3.11)

fino alla valle di Bruncu Fogaies. Altri corpi di quarzite affiorano a NE del complesso in località Is Perda Bianca.

La località tipo delle quarziti è la Torretta di Truzzulla. Le rocce si presentano scistose nei livelli più fillosilicatici, con dei livelli subverticali a grana fine di colore tendenzialmente rosa – grigio chiaro alternati a livelli di solo quarzo (Figg. 3.11 e 3.12).

Figura 3.10 –Metarenarie arcosiche. Si osserva una diminuzione della grana evidenziata dalla freccia. Località Truzzulla.

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Figura 3.11 – Aspetto delle quarziti in prossimità della torretta antincendio. Località Truzzulla.

Figura 3.12– Quarziti a sud di Truzzulla. Si osservano domini di quarzo alternati a domini più scistosi.

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Scisti, micascisti e paragneiss - In località Toccori gli scisti e i micascisti sono alternati ai paragneiss e sono il litotipo predominante dell’area. Le rocce si presentano mediamente deformate e talvolta brecciate con una scistosità principale orientata N80°-100° e inclinazioni variabili tra 55° e 60° con immersione variabile a NE e SW, che permette di supporre un’ondulazione a grande scala. Alla scala dell’affioramento si osservano delle pieghe aperte con piano assiale verticale che costituiscono la

foliazione F3. La roccia si presenta fratturata con granati di dimensioni millimetriche immersi in una

matrice dalle dimensioni variabili dove si riconoscono ad occhio nudo dei cristalli di biotite. Sempre in

località Toccori sono presenti livelli di micascisti con una marcata crenulazione S2 e porfiroclasti

millimetrici di plagioclasio allungati secondo la scistosità immersi in una matrice a grana fine (Fig. 3.13).

A Truzzulla i micascisti sono stati osservati in alternanza con le metarcose con direzioni comprese tra N110°E e N140°E, ed inclinazioni variabili da sub-verticali a poco inclinate (15°). Alla scala

dell’affioramento la scistosità principale è deformata da delle pieghe (F3) di dimensioni decametriche

di direzione N120° con piano assiale sub-verticale immergente a SW.

Figura 3.13 – Scisti a granato e plagioclasio con crenulazione di piano assiale. I plagioclasi sono deformati e allungati lungo la scistosità. Loc. Toccori.

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Marmi e livelli carboniosi - In località Mitza Benas è presente una lente di marmo intercalata ai micascisti. Altre lenti di marmo di dimensioni metriche sono state osservate in località Is Foradas in prossimità del complesso intrusivo e a Masoni Arghentu. Queste lenti si presentano massive con una leggera foliazione. La roccia presenta una tessitura granoblastica di tipo saccaroide. In località Is Foradas sono presenti anche dei sottili livelli siltitici ricchi in sostanze carboniose.