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4 Implementazione dei protocolli ITS

4.1.2 Protocolli di gestione del ciclo di vita

4.1.2.4 Uscita da un gruppo

Un nodo attivo può uscire dal gruppo a cui appartiene quando questo viene chiuso per azione diretta del leader oppure quando non sono più verificate le condi- zioni di appartenenza al gruppo definite nel paragrafo 2.2.2. Volendole riassumere, esse stabiliscono che un nodo può fare parte di un gruppo soltanto se esso è in grado di comunicare direttamente con il leader e se il suo percorso mantiene una direzione conforme a quella prevista per il plotone. Quando anche solo uno di questi due vincoli viene a mancare, il nodo deve necessariamente uscire dal gruppo. Si noti che il nodo coordinatore del gruppo vede sempre soddisfatta la prima delle due condizioni.

Nell’eventualità che un nodo si trovi costretto a lasciare un gruppo si preferisce procedere a una sua uscita silenziosa, cioè si evita la necessità di inviare un apposito

6 I segnali di probe provenienti dai membri vengono ignorati: come definito nel paragrafo 2.2.2i nodi

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messaggio per segnalare al leader la sua dipartita. Un veicolo che intende abbandonare un gruppo torna semplicemente ad uno stato di inattività; dopo pochi secondi il leader provvederà in ogni caso a rimuoverlo dalla propria mappa dei nodi, in seguito ai ripe- tuti fallimenti riscontrati nella procedura di probe. Questa scelta comporta purtroppo una minore reattività del leader nel rilevare della perdita dei suoi membri ma è moti- vata dall’esigenza di ridurre il più possibile il traffico di messaggi tra i diversi com- ponenti di un gruppo, utile soprattutto quando questi si trovano ad operare in aree molto dense di nodi. Se si ha l’esigenza di segnalare attivamente la dipartita di un veicolo da un gruppo è previsto l’utilizzo di un semplice messaggio di leave il quale segnala ai riceventi l’intenzione del mittente di abbandonare il gruppo indicato.

Per coordinare meglio il comportamento dei veicoli, si stabilisce un preciso mo- mento nel quale essi devono verificare la loro conformità alla direzione del gruppo. Tale istante viene fatto coincidere con l’inizio di un’iterazione della procedura di esplorazione dei nodi. Come è già stato accennato, ogni membro effettua un test sulla propria direzione alla ricezione del messaggio di probe inviato dal proprio leader ed in caso di fallimento si disattiva e non risponde all’appello. Il gestore del plotone ve- rifica invece la propria ammissibilità prima di inviare tale messaggio.

L’uscita del leader dal gruppo è un evento abbastanza problematico in quanto comporta la perdita dell’intero gruppo e di tutte le informazioni in esso raccolte. Per rispondere a questo problema viene implementato un protocollo di handoff mediante il quale il leader, prima di cessare definitivamente la propria attività, cede il controllo del gruppo ad un nodo membro scelto in base al suo valore di densità. Tale procedura si articola in due semplici passaggi ed ha inizio con l’invio da parte del leader uscente di un messaggio di handoff destinato esclusivamente al nodo da lui scelto come suc- cessore. Compiuto questo primo passo, il mittente si disattiva ed abbandona il gruppo senza attendere una conferma dal proprio potenziale successore per non aumentare eccessivamente il costo del protocollo. Le informazioni inviate con questo messaggio sono mostrate nella Tabella 4.11.

Tabella 4.11: Informazioni contenute nel messaggio di handoff inviato da un leader alla sua uscita dal gruppo.

Campo Tipo Descrizione

Group Group Struttura dati che contiene l’identificativo e la direzione del gruppo.

NodeMap NodeMap Struttura dati contenente la mappa dei nodi che leader uscente.

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Un messaggio di handoff contiene l’intera mappa dei nodi costruita fino a quel momento dal gestore originale e permette in questo modo al successore di riprendere la guida del gruppo senza perdite di dati. Per come è stato strutturato il sistema7, il

cambiamento di un leader comporta necessariamente la modifica del gid del gruppo per fare sì che sia i membri, sia la RSU di riferimento riconoscano il nuovo leader come tale. Per informare i nodi di un gruppo della necessità di effettuare il passaggio a un nuovo leader, il nuovo gestore del gruppo completa l’handoff con un messaggio di cambiamento del gruppo le cui informazioni sono mostrate nella Tabella 4.12.

4.2 Protocollo centralizzato

Come per ogni nuova tecnologia, anche l’introduzione delle comunicazioni V2X all’interno dei veicoli avverrà in modo graduale, partendo da tassi di penetra- zione molto bassi, nell’ordine della singola cifra percentuale, e passando progressiva- mente ad una diffusione sempre maggiore. Nell’ambio della raccolta di informazioni sul flusso del traffico è quindi di fondamentale importanza lo sviluppo di protocolli che possano fornire una buona approssimazione del reale stato del sistema anche se la diffusione delle tecnologie su cui si basano è molto limitata. Le prestazioni di questi protocolli possono favorire la diffusione delle tecnologie stesse, infatti se i vantaggi derivanti dal loro utilizzo sono da subito evidenti si incentivano gli investimenti volti a favorirne la loro diffusione.

Come introdotto nel paragrafo 2.3 questo protocollo è stato sviluppato con l’obiettivo di migliorare le prestazioni nelle sistema negli scenari caratterizzati da basse penetrazioni. Nei due paragrafi seguenti verrà illustrato come avviene la comu- nicazione fra i nodi del sistema e quali dati sono raccolti.

7 Vedi definizione di GroupId al paragrafo 4.1.1.

Tabella 4.12: Informazioni contenute nel messaggio inviato dal nuovo leader del gruppo per completare la procedura di handoff.

Campo Tipo Descrizione

Group Group Struttura dati che contiene l’identificativo e la direzione del gruppo originale.

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