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UTILIZZO DEL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE

Nel documento 8 TRASPORTI E MOBILITÀ (pagine 47-51)

Gr afic o 8.2.1 – Nu mero di passeggeri annui per abitante trasportati dal TPL per i 116 Comuni capoluoghi.

Anni 2008÷2014

Gr afic o 8.2.1 – Numero di passeggeri trasportati per abitante, anni 2008÷2014 Fonte: ISTAT, 2016

Fonte: ISTAT, 2016

Gr afic o 8.2.2 – Numero di passeggeri (milioni) trasportati dal TPL per i 116 Comuni capoluoghi.

Anni 2008÷2014.

Il presente indicatore analizza la disponibilità di mezzi pubblici: autobus, filobus, tram, metropolitana, vetture della funicolare, cabine della funivia e imbarcazioni utilizzate nei trasporti per vie d’acqua3. L’unità di misura utilizzata è il numero di veicoli e di vetture per 100 mila abitanti.

Dall’analisi dei dati per l’anno 2014 sulla disponibilità di autobus4 la città di Cagliari risulta quella con il più alto numero di veicoli pubblici disponibili, con un valore dell’indicatore di poco superiore ai 152 veicoli per 100 mila abitanti, seguita da La Spezia con 150,6 e da Siena con 148,1. Altri 16 Comuni capoluogo di provincia superano la soglia dei 100 veicoli per 100 mila abitanti con il valore più elevato registrato a Trieste con 132,1 veicoli e all’altro estremo Torino con 100,4 veicoli. In una quota compresa tra i 100 e i 50 veicoli ricadono ben 56 Comuni con Padova che risulta avere il valore maggiore (98,8) e Ferrara il valore inferiore (50,9). I restanti 39 Comuni si trovano in una forbice compresa tra i 48,3 veicoli di Gorizia e gli 11,6 di Barletta. In generale il Nord Italia registra un valore dell’indicatore maggiore rispetto al Centro e al Sud (dati consultabili al presente link).

Confrontando i dati complessivi del 2014 con l’anno precedente si rileva un leggerissimo incremento del valore dell’indicatore: si passa da 78,6 del 2013 a 79 autobus per 100 mila abitanti nel 2014. Rispetto al 2008 si evidenzia un decremento di un certo rilievo, si passa da 87,8 veicoli per 100 mila abitanti agli attuali 79.

L’analisi della disponibilità di filobus è stata condotta solo per le città in cui è presente questo vettore e precisamente per i Comuni di Genova, La Spezia5, Milano, Parma, Modena, Bologna, Rimini, Ancona, Roma, Chieti, Napoli, Lecce e Cagliari. Nel 2014 le città di Chieti, Cagliari e Parma sono quelle con il valore più alto dell’indicatore, rispettivamente con 22,9, 18,8 e 15,9 veicoli per 100 mila abitanti. Seguono i Comuni Modena, Lecce, Bologna e Milano in un range tra i 15 e 10 veicoli. Il valore più esiguo viene rilevato a Roma con poco più di un veicolo per 100 mila abitanti.

Il confronto con l’anno precedente mostra un lievissimo incremento passando da 2,1 a 2,3 veicoli per 100 mila abitanti.

La disponibilità di tram interessa soltanto le città di Torino, Milano, Bergamo, Venezia, Padova, Trieste, Firenze, Roma, Napoli, Messina, Sassari e Cagliari. Nel 2014 Milano ha il valore più elevato per questo indicatore, ossia 29,8 vetture per 100 mila abitanti, seguita da Torino con 21,6 e Bergamo con 11,8. Padova, Cagliari, Roma hanno rispettivamente 7,6, 5,8 e 5,7 vetture per 100 mila abitanti, mentre Venezia, Firenze e Napoli hanno rispettivamente 4,5, 4,5 e 4,3 vetture ogni 100 mila abitanti. Il valore più basso dell’indicatore è riscontrato a Messina con 2,5 vetture per 100 mila abitanti. Il confronto tra le città mostra una tendenza al decremento: si passa da 5,2 vetture per 100 mila abitanti del 2013 a 4,8 vetture nel 2014. Anche rispetto al 2008 (5,4 vetture per 100 mila abitanti) il valore dell’indicatore è in contrazione.

La disponibilità della metropolitana, calcolata in vetture per 100 mila abitanti, è un dato presente solo nei Comuni di Torino, Genova, Milano, Brescia, Roma, Napoli e Catania. Nel 2014 è Milano la città con il valore più elevato dell’indicatore con 66,1 vetture, seguita da Roma con 20,6 e Brescia con 9,2 vetture per 100 mila abitanti. I Comuni di Torino, Napoli e Genova registrano rispettivamente 6,5, 5,1, e 3,0 vetture per 100 mila abitanti; infine Catania con 1,3 vetture per 100 mila abitanti.

Si rileva complessivamente una lieve flessione nel 2014 rispetto al 2013 malgrado si sia aggiunta la città di Brescia nel 2013. Dopo anni di crescita dal 2008 al 2011, nel passaggio 2013-2014 si registra un decremento complessivo, si passa da 9,2 vetture per 100 mila abitanti nel 2013 a 8,9 vetture nel 2014. Il calo nell’ultimo biennio è attestato per tutti i Comuni ad eccezione di Roma e Brescia che incrementano la loro dotazione. La rappresentazione grafica dell’andamento negli anni di questi quattro indicatori, dal 2008 al 2014, per il totale dei Comuni analizzati è visibile nel Grafico 8.2.3.

DISPONIBILITÀ DI MEZZI PUBBLICI

La disponibilità di vetture della funicolare nel 2014, dove questo servizio è presente (Biella, Genova, Varese, Como, Bergamo, Venezia6, Livorno, Perugia, Napoli7 e Catanzaro) non mostra nessuna variazione di rilevo rispetto al periodo 2011-2013. Complessivamente per il 2014 si rileva un valore di 0,3 mezzi per 100 mila abitanti. Il valore più elevato è registrato a Perugia con 15,7 vetture ogni 100 mila abitanti, e quello più basso a Genova con 0,7.

Per la disponibilità delle cabine della funivia i Comuni che ne dispongono sono: Lecco, Bolzano e Trento. Il dato di questo servizio è pressoché stazionario; non si rilevano variazioni di rilievo nel periodo 2011-2014 essendo la disponibilità di cabine per 100 mila abitanti ferma al valore di 0,03. In particolare, Lecco ha 4,2 cabine per 100 mila abitanti, Bolzano 1,9 e Trento 1,7.

La disponibilità di imbarcazioni utilizzate nei trasporti per vie d’acqua, riferita ai soli Comuni di Genova, Como, Venezia, Trieste, Ravenna, Taranto e Brindisi, nel 2014 mostra complessivamente una lieve riduzione rispetto all’anno precedente; si passa da 0,94 imbarcazioni per 100 mila abitanti del 2013 a 0,92 imbarcazioni nel 2014. Dopo aver raggiunto il massimo negli anni 2011 e 2012 l’indicatore mostra un’inversione di tendenza. Nel 2014 Venezia, con 58,6 imbarcazioni ogni 100 mila abitanti è la città con il valore dell’indicatore più alto, Trieste e Genova hanno il valore più basso (0,49 e 0,34 imbarcazioni per 100 mila abitanti, rispettivamente).

La rappresentazione grafica dell’andamento negli anni di questi tre indicatori, dal 2011 al 2014, nel complesso dei Comuni analizzati è riportata nel Grafico 8.2.4.

Gr afic o 8.2.3 – Numero di veicoli per 100 mila abitanti, anni 2008, 2011, 2013, 2014.

Fonte: ISTAT, 2016

Gr afic o 8.2.4 – Numero di veicoli per 100 mila abitanti, anni 2011÷2014

Fonte: ISTAT, 2016

Per il presente indicatore vengono considerate soltanto le reti che si sviluppano su rotaia, ossia le reti tranviarie e della metropolitana.

L’estensione delle reti tranviarie8, relativamente ai 12 Comuni dove è presente, nel 2014 risulta maggiormente sviluppata a Milano con 160,8 km, seguita da Torino con 81,1 km, Roma con 49,2 km e Firenze con 11,2 km . A seguire si trovano le città di Napoli con 10,6 km , Venezia 10 km, Padova con 9.8 km, Messina 7,5 km, Trieste9 e Cagliari rispettivamente con 5,2 km e 4,8 km. In coda si trovano il Comune di Sassari con 4,3 km, Bergamo con 3,2 km, per un totale complessivo di 357,7 km di rete tranviaria.

Il confronto dei dati relativi al 2014 con il 2013 evidenzia complessivamente un incremento dell’indicatore di circa il 2,6%, passando da una dotazione di 348,5 km nel 2013 a 357,7 km del 2014. La comparazione con il 2011 restituisce anche in questo caso un aumento dell’estensione relativamente al 2014 di +27 km, rispetto al 2008 l’incremento dell’indicatore è stato di 21 km (pari a +6%)

(

Tabella 8.2.1).

L’estensionedella rete metropolitana,relativamente alle città dove è presente il servizio, per il 2014 vede Milano come il Comune con la rete più sviluppata (65,7 km), seguita da Roma con 52,3 km, Napoli con 21 km , Brescia con 13,7 km, Torino con 13,2 km , Genova 7,2 km e per finire Catania con 3,8 km. Rapportando i dati complessivi del 2014 con l’anno precedente emerge un incremento (pari a +10,6%) dovuto soprattutto all’apporto dei Comuni di Roma, Napoli e Milano. L’analisi nel periodo 2008-2014 registra per il presente indicatore un trend di crescita lineare. Rispetto all’estensione del 2008 l’incremento che si è prodotto è stato di +46%.

Nel 2014 la rete metropolitana del Comune di Roma si è estesa di ulteriori 12 km con l’apertura della linea C fino a coprire 52,3 km, a Napoli si è passati da 17,4 a 21 km con l’apertura della stazione Garibaldi e a Milano da 64,3 a 65,7 km. Nel complesso dei comuni dotati di rete metropolitana, si rileva un aumento di circa 17 km rispetto al 2013. Il confronto con il 2008 mostra una crescita della rete di oltre 55 km dovuto in parte anche al Comune di Brescia che si è dotato del servizio nell’anno 2013(Tabella 8.2.2).

Anche nel 2015 sono state aperte altre stazioni in alcuni Comuni, in particolare:

• a Roma è stata inaugurata la stazione Ionio della linea B e la tratta Mirti - Lodi per la linea C che ha portato l’estensione della reta capitolina a circa 60 km;

• a Napoli l’apertura della stazione Municipio della linea 1 che sarà un importante nodo di scambio con la linea 6;

• a Milano è stata completata la linea M5 che consta di 19 stazioni, 4 interscambi, per 12,8 km di lunghezza e su cui viaggiano “oltre 130mila passeggeri consentendo di evitare 15 milioni di spostamenti automobilistici privati all’anno”10.

Al fine di promuovere l’intermodalità, ossia la possibilità di poter passare facilmente da una modalità di trasporto ad un’altra, è necessario che la rete metropolitana nazionale sia strettamente interconnessa con la rete ferroviaria di superficie e disponga di un congruo numero di parcheggi di scambio per offrire all’utente un’alternativa efficiente al trasporto stradale che sappia garantire un rapido trasporto delle persone e delle merci.

Nel documento 8 TRASPORTI E MOBILITÀ (pagine 47-51)

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