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Al termine della mia simulazione, al fine di validare i risultati ottenuti con l’ applicazione del modello gaussiano, siamo riusciti ad ottenere delle misurazioni di inquinanti direttamente all’ interno del capannone. In particolare il giorno 20/01/2010 ci siamo recati presso l’ impianto Furia srl per assistere alle seguenti prove:

− Analisi della composizione chimica dei rifiuti presenti nelle vasche all’ interno del capannone, effettuata da Conteco srl, Servizi di Analisi per l’ Ecologia.

− Studio delle emissioni: analisi delle emissioni odorigene derivanti dall’ attività industriale di trattamento rifiuti:tale studio è stato realizzato dai Laboratori Integrati Studio Alfa srl, (RE).

Quindi in data 20 Gennaio 2010, oltre all’ analisi chimica dei rifiuti contenuti nelle vasche condotta da Conteco, Laboratori Integrati Studio Alfa ha provveduto ad effettuare un’ indagine con determinazione delle concentrazioni di eventuali sostanze odorigene presenti nell’ aria provenienti sia da emissioni convogliate che da emissioni diffuse, includendo nello studio zone interne al perimetro aziendale. In particolare sono state scelte a campione 5 zone interne al perimetro aziendale, adiacenti a macchinari/attrezzature ordinariamente utizzati nella gestione delle attività lavorative:

 Sito di rilevamento A1: tra vasche meteoriche e area silos contenenti liquidi;

 Sito di Rilevamento A2: zona adiacente alla vasca adibita alla raccolta dei rifiuti da stabilizzare;

 Sito di rilevamento A3: zona adiacente al vagliatore per trattamento scorie derivanti dai RSU;

 Sito di rilevamento A5: interno al capannone.

Grafico 70- stazioni di monitoraggio utilizzate il giorno 20/01/2010

Come oggetto di monitoraggio si sono definiti i seguenti parametri:

 Ammoniaca;

 Sostanze odorigene (compresi CVM, Mercaptani, DMS e DMDS);

 Sov aromatici (BTEX) e SOV clorurati;

 Ammine alifatiche.

Le cinque postazioni di campionamento sono state installate ad un’ altezza di circa 3 metri dl livello dal suolo su appositi supporti dotati di cappello a protezione dei dispositivi di captazione.

Foto 1- Postazione di campionamento A2

Ammoniaca

Sono stati effettuati esclusivamente campionamenti d’ area su postazione fissa; il prelievo è stato di tipo attivo puntuale, nell’ arco di un’ unica giornata d’ intervento, effettuato per assorbimento dell’ ammoniaca per gorgogliamento dell’ aria in soluzione acquosa debolmente acida. L’ ammoniaca presente è stata determinata colorimetricamente del complesso giallo, formatosi per reazione dell’ ammoniaca stessa con il reattivo di Nessler, in ambiente alcalino.

Idrocarburi aromatici, sostanze organiche clorurate, mercaptani

Il prelievo è stato di tipo attivo puntuale in un’ unica giornata di prova, effettuato con campionatori attivi rappresentati da fiale a carbone attivo tipo SKC.

Nel periodo di monitoraggio sono stati rilevati inoltre i dati dei parametri metereologici: direzione e velocità del vento, umidità relativa, temperatura e pioggia.

Analizziamo da vicino la direzione e la velocità del vento, che sono stati due parametri fondamentali nella mia simulazione.

Il giorno del monitoraggio, il regime di vento si è caratterizzato per la direzione preferenziale Ovest (30%) e Sud-Ovest (13%); per quanto riguarda l’ intensità del vento, il giorno dell’ indagine è stato misurato un valore medio di 0,3 m/s, con valori minimi e punte massime rispettivamente di 0,1 m/s e 1,1 m/s.

DATA Velocità vento (m/s)

Velocità vento (m/s)

Velocità vento (m/s)

MEDIA MINIMA MASSIMA

20/01/2010 0,3 0 1,1

Ritornando ai parametri chimici, ho deciso di focalizzare l’ attenzione solo su ammoniaca e idrocarburi aromatici poiché sono due dei composti inquinanti che ho trattato nella fase di simulazione della dispersione degli inquinanti. Per l’ ammoniaca si hanno i seguenti risultati:

Per gli idrocarburi aromatici, vale la seguente tabella:

Commento:

− Per quanto riguarda gli idrocarburi aromatici, dalla prima fase della simulazione avevo ottenuto delle emissioni di benzene pari a 16 µg/m3 , mentre nella seconda fase del mio studio avevo trovato valori di benzene all’ interno del capannone compresi tra 20-40 µg/m3 . Dall’ osservazione dei dati relativi al benzene misurati il giorno 20/01/2010, si nota in primis che la nostra simulazione ha portato a dei risultati dello stesso ordine di grandezza dei valori misurati: si deve però anche sottolineare il fatto che i valori di C6H6 misurati sono inferiori rispetto a quelli trovati con la

simulazione. Se si analizzano con attenzione i dati riportati in tabella, si nota che i valori di benzene registrati sono simili in tutte e cinque le postazioni di rilevamento: questo significa che all’ interno del capannone non vi è una sorgente vera e propria di idrocarburi aromatici, perché

altrimenti avremmo avuto dei valori più elevati nel sito di rilevamento A5. Ma questo allora va a suffragare l’ ipotesi da me fatta durante la fase di simulazione: ovvero avevo ipotizzato che il benzene e le polveri non derivassero tanto dalle vasche di trattamento dei rifiuti all’ interno del capannone, ma quanto dall’ utilizzo di macchinari e autoarticolati all’ interno dell’ impianto. Il fatto che i valori degli idrocarburi aromatici misurati in quel giorno siano molto simili in tutte le postazioni, ne è una dimostrazione.

− Per l’ ammoniaca, così come ci si aspettava, i valori misurati il 20 gennaio ci mostrano che all’ interno del capannone si è registrato un valore di concentrazione che è tre / quattro volte più grande rispetto ai valori delle altre postazioni: questo indica inequivocabilmente, a differenza degli idrocarburi aromatici, che all’ interno del capannone avviene un trattamento dei rifiuti che comporta un rilascio di ammoniaca. Il valore d’ emissione registrato nella postazione 5 è pari a 290 µg/m3 : dalla seconda fase di simulazione, avevo trovato un valore di ammoniaca dentro al capannone di 74 µg/m3 . Questi due diversi risultati vanno però uniformati tenendo conto del loro rapporto d’area: il valore di 290 µg/m3 è stato ottenuto con prelievi puntuali effettuati con campionamenti d’ area su postazione fissa. Quindi tenendo in considerazione che dentro al capannone ci sono 8 vasche da 50 m3 ognuna, visto che il campionamento è stato fatto puntualmente su postazione fissa, si può dire che il valore di ammoniaca pari a 290 µg/m3 sarà stato influenzato solo da una vasca, al massimo da due, quindi si può considerare un ‘ area di influenza compresa tra 50-100 m2 . Il valore ottenuto con la simulazione è stato calcolato come emissione uniforme da una sorgente costituita da un link alto 1 metro e avente un’ area di 250 m2 : quindi se vogliamo riconduci al valore misurato, si dovrà tener conto di questa differenza di aree. Se riprendiamo i calcoli della simulazione e introduciamo un’ area di circa 80 m2 , avremo:

Q= v *A = h m 86400 h s 3600 * s m 24 80m * s m 0,3 3 3 2 = = .

La concentrazione di NH3 all’ interno del capannone sarà

3 6 3 m µg 185 g µg 10 m h 86400 1 * h g 16 ∗ = = .

dei risultati significativi alle stazioni di monitoraggio, allora il valore di 290

µg/m3,in condizioni normali di lavoro, si avvicina molto al valore della simulazione di 3

m

µg

185 .

CAPITOLO 5