• Non ci sono risultati.

VALUTAZIONE, CONTINUITÀ E ORIENTAMENTO Criteri e modalità per la valutazione

La valutazione degli apprendimenti per i soggetti con disabilità è riferita sempre alle potenzialità della persona e alla situazione di partenza definiti nell'individualizzazione dei percorsi formativi e di apprendimento. Si utilizzano, pertanto, delle scale valutative coerenti con quanto predisposto nel Piano Educativo Individualizzato. I momenti di valutazione sono concordati con il docente di sostegno, prevedendo modalità e

strumenti che tengono conto delle indicazioni formulate all'interno del PEI. Quando gli obiettivi del Piano Educativo Individualizzato sono nettamente difformi rispetto a quelli dell’ordinamento di studi della classe, la programmazione viene dichiarata

"differenziata" con diversificazione rispetto alla classe, delle conoscenze ed abilità, dei contenuti, delle attività, delle metodologie e dei criteri valutativi che sono conformi agli obiettivi individuati nel piano educativo (O.M. 395/91 art. 13). Per gli alunni con

difficoltà specifiche di apprendimento (DSA) adeguatamente certificate, la valutazione e la verifica degli apprendimenti tiene conto delle specifiche situazioni soggettive degli stessi. La nota n. 9405/1 del 12 gennaio 2011 diffusa dall’U.S.R. Direzione Generale -

Ufficio VI Politiche per gli studenti circa le prospettive applicative della Legge n.

170/2010 “Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico”, ribadisce che lo studente affetto da D.S.A., ha diritto ad una diversificazione delle metodologie, dei tempi, degli strumenti (compensativi e dispensativi) secondo quanto previsto nella C.M. del 5 ottobre 2004 n.° 4099; nella C.M. del 10 maggio 2007 n. 4674; nella circ. MIUR del 28 maggio 2009, nel D.P.R. del 22 giugno 2009 n.122, art.

10. Questi, esplicitati in fase di programmazione iniziale, costituiscono la premessa per la successiva valutazione del livello di apprendimento effettuata da ogni docente. La valutazione esclude gli aspetti che costituiscono il disturbo stesso, per cui assume una valenza formativa più che sommativa. I Consigli di classe sono tenuti pertanto a

verificare l’efficacia delle misure compensative e dispensative, individuare e dichiarare le discipline in cui si rendano necessari interventi di sostegno avendo cura di precisare, laddove l’attività venga svolta da un altro docente nel corso di un recupero

extracurricolare, contenuti, metodologie e strategie di intervento. Nei Piani Didattici Personalizzati elaborati dai C.d.C. vengono esplicitati gli strumenti metodologico-didattici compensativi e dispensativi ritenuti più idonei. I requisiti di ammissione all'esame di Stato per i candidati diversamente abili sono i medesimi previsti per tutti gli altri studenti. Gli allievi con certificazione di disabilità, che abbiano seguito un Piano Educativo Individualizzato (PEI), sono valutati in base ad esso, come previsto

dall'Ordinanza ministeriale n. 90/01. Per essi l’esame di Stato costituisce un’ulteriore occasione per un oggettivo accertamento delle conoscenze, competenze e capacità acquisite e il corretto coronamento del curricolo scolastico. A tal fine, si predispone un dossier delle prove sostenute dagli studenti durante l'anno scolastico che è utile alla commissione per predisporre le prove equipollenti. Come indicato dal DPR n. 323/98 la commissione d’esame, sulla base della documentazione fornita dal consiglio di classe, relativa alle attività svolte, alle valutazioni effettuate e all’assistenza prevista per l’autonomia e la comunicazione, predispone prove equipollenti a quelle predisposte per gli altri candidati e che possono consistere nell’utilizzo di mezzi tecnici o modi diversi ovvero nello sviluppo di contenuti culturali e professionali differenti. In ogni caso le prove equipollenti devono consentire di verificare che il candidato abbia

raggiunto una preparazione culturale e professionale idonea per il rilascio del diploma attestante il superamento dell’esame. Per la predisposizione delle prove d’esame, la commissione d’esame può avvalersi di personale esperto; per il loro svolgimento la stessa si avvale, se necessario, dei medesimi operatori che hanno seguito l’alunno durante l’anno scolastico. Nel caso in cui il candidato disabile svolga prove non

equipollenti a quelle ordinarie, non partecipi all’esame o non svolga una o più prove, lo stesso non consegue il titolo di studio ma un’attestazione di credito formativo.

L’indicazione dello svolgimento di prove differenziate è riportata soltanto

nell’attestazione. Le commissioni predispongono adeguate modalità di svolgimento delle prove scritte e orali. I candidati possono utilizzare strumenti compensativi e dispensativi. Per i candidati con DSA che hanno seguito un percorso didattico ordinario, con la sola dispensa dalle prove scritte di lingua/e straniera/e, la

Commissione, nel caso in cui la lingua straniera sia oggetto di prova scritta, sottopone i candidati a prova orale, sostitutiva di quella scritta. I candidati con certificazione di Disturbo Specifico di Apprendimento (DSA) che hanno seguito, invece, un percorso didattico differenziato, con esonero dall’insegnamento della/e lingua/e straniera/e, e che sono stati valutati dal consiglio di classe con l’attribuzione di voti e di un credito scolastico relativi unicamente allo svolgimento di tale piano, possono sostenere prove differenziate, coerenti con il percorso svolto finalizzate solo al rilascio dell’attestazione di cui all’articolo 13 del D.P.R. n. 323/1998. Grande importanza riveste a tal proposito il Documento del 15 maggio, che ogni Consiglio di classe elabora indicando, in

un’apposita relazione allegata per facilitare il lavoro della commissione, tutte le informazioni utili a definire eventuali misure compensative e dispensative durante lo svolgimento delle prove d’esame, in base alle scelte programmatiche contenute nei PEI e nei PDP.

ORGANIZZAZIONE

MODELLO ORGANIZZATIVO

PERIODO DIDATTICO: Quadrimestri

FIGURE E FUNZIONI ORGANIZZATIVE

Collaboratore del DS

Il Collaboratore del DS, su delega dello stesso, redige circolari docenti-alunni su argomenti specifici; redige i verbali del Collegio dei docenti a rotazione con gli altri collaboratori; controlla le presenze dei docenti alle attività collegiali programmate;

si occupa della collocazione funzionale delle ore a disposizione per completamento orario dei docenti con orario di cattedra inferiore alle ore 18 e delle ore di

disponibilità per effettuare supplenze retribuite; sostituisce i docenti assenti su apposito registro con criteri di efficienza ed equità; controlla il rispetto del regolamento d’Istituto da parte degli alunni (disciplina, ritardi, uscite anticipate, ecc); intrattiene contatti con le famiglie; rapporti con il MIUR e altri Enti (ASL, ecc); partecipa alle riunioni mensili di staff; supporto al lavoro del D.S..

2

Nell’ambito delle scelte di organizzazione il Dirigente può avvalersi di Collaboratori da lui stesso individuati fino al 10% della Staff del DS (comma

83 Legge 107/15) 7

dotazione dell'organico assegnato all'Istituzione scolastica. Nel triennio 2019/22 saranno presenti le seguenti figure: N.1 Fiduciario della sede “Pitagora”;

N.1 Fiduciario del corso serale; N.2

Referenti organizzativi delle attività della sede "Pitagora"; N.1 Coordinatore

dell'Unità di autovalutazione d'Istituto; N.1 Coordinatore delle classi digitali; N.1 Coordinatore GLHI.

I docenti incaricati di Funzione Strumentale si occupano di specifici settori

dell'organizzazione scolastica per i quali è necessario razionalizzare e ampliare le risorse, monitorare la qualità dei servizi e favorire la formazione e l'innovazione. I docenti F.S. vengono designati con delibera del Collegio dei docenti in coerenza con il PTOF e si occupano dei processi di

miglioramento dell’Offerta Formativa d'Istituto, in sintonia con il Capo di Istituto e con il Collegio. I docenti F.S. collaborano per le competenze gestionali del PTOF, per il sostegno al lavoro dei docenti, per servizi agli studenti e le relazioni con Enti.

L'Istituto prevede per il prossimo triennio i seguenti ambiti: 1) F.S.1 ORIENTAMENTO IN INGRESSO: il docente incaricato si occupa dell'organizzazione delle attività di

orientamento presso le scuole medie del territorio; visite guidate alle strutture dell’istituto con presentazione dei corsi di studio; Open Day; orientamento alla scelta della specializzazione; attività di

accoglienza rivolte agli iscritti al 1° e 3°

anno; 2) F.S.2 SUPPORTO ALLA GESTIONE

Funzione strumentale 6