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– VALUTAZIONE E LIVELLI DI AUTONOMIA

1. Richiamato il titolo IV Regolamento vigente per la formazione medico specialistica, la Scuola definisce i processi di valutazione dell’attività formativa, le modalità di valutazione del medico in formazione specialistica per ogni attività formativa e i relativi criteri per la progressiva acquisizione delle competenze, volte all'assunzione delle responsabilità autonome nell'ambito degli obiettivi formativi della Scuola.

La Scuola definisce inoltre le modalità di organizzazione dell’attività di ricerca anche in funzione della realizzazione della tesi di specializzazione.

2. Tipologie di valutazione:

a) Annuale da parte del docente/tutor basato su una valutazione in itinere della attività del medico in formazione;

b) di passaggio d’anno attraverso una prova finale orale tenendo conto delle valutazioni dei docenti/tutor il tutto riportato sul log-book;

c) di attribuzione del livello di autonomia e per competenze nelle attività assistenziali;

d) prova finale, elaborazione di una tesi e del relativo progetto di ricerca.

L’esito dei processi di valutazione deve essere comunicato singolarmente e verbalmente dalla

Direzione della Scuola al medico in formazione specialistica, rilevando i punti di forza e le aree

di miglioramento che hanno determinato la formulazione del giudizio.

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Articolo 13 ‒ VALUTAZIONE DELLA SCUOLA

1. Il Consiglio della Scuola attua azioni di riesame rispetto all’attività didattica e ai percorsi di addestramento professionalizzante, tenendo conto anche dei dati sulle carriere dei medici in formazione specialistica e dell’opinione espressa dagli stessi negli appositi questionari. Potranno inoltre essere prese in considerazione le relazioni sulla didattica predisposte dal Dipartimento di afferenza, dei rapporti del nucleo di valutazione dell’Ateneo e degli organi accademici.

2. Sarà cura del Consiglio trasmettere all’Osservatorio di Ateneo per la formazione specialistica di area sanitaria il rapporto di riesame e gli esiti della valutazione espressa dai medici in formazione specialistica negli appositi questionari, che verranno resi pubblici mediante pubblicazione nell’area riservata del sito web della Scuola.

Articolo 14 - SISTEMA DI GESTIONE DELLA QUALITÀ (SGQ)

La Scuola di Specializzazione, in conformità con il D.I. 402/2017, ha ottenuto la certificazione del proprio Sistema di Gestione della Qualità (SGQ), secondo lo standard internazionale UNI EN ISO 9001:2015, allo scopo di governare in modo chiaro, dichiarato, controllato e dinamico tutte le attività.

Si vedano la Politica per la Qualità [allegato 7], il Manuale della Qualità e/o la Procedura di

Organizzazione della Scuola e/o Organigramma e mansionario [allegato 8] e l'Elenco dei documenti

del SGQ [allegato 9].

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ORGANI DELLA SCUOLA

Direttore: Prof. Michele Antonello Vicedirettore: Prof. Michele Piazza

Consiglio: Docenti Strutturati dell’Ateneo Titolari di insegnamento, dai rappresentanti degli Specializzandi e dai Docenti a Contratto

 ANGELINI ANNALISA

 ANTONELLO MICHELE

 BAUCE BARBARA

 BONVINI STEFANO

 COGNOLATO DIEGO

 DE CARO RAFFAELE

 DORRUCCI VITTORIO

 FRIGATTI PAOLO

 GALEAZZI EDOARDO

 GREGO FRANCO

 JANNELLO ANTONIO

 LEPIDI SANDRO

 MENEGOLO MIRKO

 MICHELE PIAZZA

 MILITE DOMENICO

 PERKMANN REINHOLD

 PIAZZA MICHELE

 ZANON ANTONIO

 ZAVATTA MARCO

Rappresentanti degli Specializzandi: in fase di rielezione

Commissione didattica: Direttore, Vicedirettore, Segretario e due membri eletti tra il consiglio della Scuola

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ALLEGATO 3 - PROGETTAZIONE PERCORSO FORMATIVO

All’inizio di ogni anno accademico il Consiglio della Scuola determina l’Offerta Formativa e il Piano formativo della specifica coorte (in accordo con il DM 68/2015 in materia di Riordino delle scuole di specializzazione di area sanitaria e con il Regolamento di Ateneo per le Scuole di specializzazione di area sanitaria con accesso riservato ai laureati in Medicina e Chirurgia 2019) che indicano:

a) il numero e il tipo delle attività formative professionalizzanti (pratiche e di tirocinio) che lo specializzando dovrà svolgere nel corso dei 5 anni di formazione;

b) gli ambiti disciplinari, i settori scientifico-disciplinari, i crediti formativi universitari (CFU) e le denominazioni degli insegnamenti che saranno svolti in ognuno dei 5 anni di formazione.

Una volta predisposti e riesaminati, l’offerta formativa e il piano formativo sono firmati dal Direttore della Scuola e sono oggetto di delibera da parte del Consiglio della Scuola e vengono successivamente trasmessi al Consiglio di Dipartimento per un’ulteriore verifica e approvazione.

Il verbale della delibera di approvazione del Consiglio di Dipartimento viene trasmesso, allegando il piano e l’offerta della Scuola, al Settore Scuole di Specializzazione dell’Ufficio Dottorato e Post lauream, che verifica la conformità di piano e offerta secondo quanto stabilito dal D. I. 68/2015 e ss.mm.ii.

Il Settore Scuole di Specializzazione propone al Senato accademico e al Consiglio di Amministrazione la richiesta di attivazione della Scuola e l'approvazione della relativa offerta formativa. Il Settore predispone la proposta di delibera dell’offerta formativa della Scuola al Senato Accademico, il quale esprime il parere obbligatorio sull’attivazione della Scuola e dell’offerta formativa.

Ottenuto il parere obbligatorio da parte del Senato accademico, il Settore Scuole di Specializzazione formula la proposta di delibera dell’attivazione della Scuola e dell’offerta formativa al Consiglio di Amministrazione, acquisendone la delibera di approvazione, che costituisce la validazione dell’offerta formativa. Il Settore Scuole di specializzazione informa la Scuola sull’esito del processo di attivazione della stessa e della relativa offerta formativa.

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Scuola di Specializzazione Chir. Vascolare, Università degli Studi di Padova, Scuola di Medicina e Chirurgia ________________________________________________________________________________ Pag. 2 Lo sviluppo della progettazione delle attività formative didattiche (diverse tipologie), di ricerca, e attività professionalizzanti obbligatorie, rotazioni del tronco comune, e ulteriori attività formative (journal club, seminari su casi clinici, incontri di reparto ecc.) della Scuola sono descritti negli allegati 4 e 5 del Regolamento didattico.

Allegato 4 - Programmazione e gestione della didattica

INDICE

1. SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE DEL DOCUMENTO 2. MODALITA’

2.1. Indicazioni generali

2.2. Modalità e responsabilità stabilite per l’organizzazione delle attività di didattica frontale 2.3. Modalità e organizzazione delle lezioni di reparto

2.4. Modalità e organizzazione dell’attività didattica gestita direttamente dai medici in formazione 2.5. Attività pratica

2.6. Gestione delle registrazioni

3. SINTESI DELLE REGISTRAZIONI E DEI DOCUMENTI RICHIAMATI 3.1. Registrazioni

3.2. Altri documenti richiamati

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Scuola di Specializzazione Chir. Vascolare, Università degli Studi di Padova, Scuola di Medicina e Chirurgia ________________________________________________________________________________ Pag. 2 1. SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE DEL DOCUMENTO

La presente procedura fa riferimento alla didattica frontale (obbligatoria), alla didattica autogestita dai medici in formazione e alle lezioni di reparto.

La procedura ha lo scopo di descrivere le modalità e le responsabilità stabilite per l'organizzazione delle attività di didattica frontale intesa come lezioni ex-cathedra, seminari, presentazioni di lavori congressuali, lezioni di reparto, ed infine la registrazione delle stesse.

Inoltre definisce le modalità e l’organizzazione dell’attività didattica attiva dei medici in formazione (discussione casi clinici, journal club, organizzazione seminari ad hoc).

Infine delinea le modalità per l’eventuale organizzazione di lezioni di reparto.

Le figure coinvolte nell’organizzazione delle attività di didattica frontale e seminari sono:

- Consiglio della Scuola;

- Commissione Didattica della Scuola;

- Docenti della Scuola;

- Segretaria didattica della Scuola;

- I Tutors;

- I Medici in formazione.

Per la didattica attiva, la corretta applicazione di questa procedura è di responsabilità delle seguenti figure:

 Commissione Didattica della Scuola di Specializzazione

 Comitato formato da un coordinatore e da almeno due specializzandi, delegati dalla Commissione Didattica e facenti parte della Commissione didattica

 Docenti della Scuola o tutors coinvolti ad hoc in relazione all’argomento trattato

 Specializzandi incaricati per la programmazione degli incontri

 Segreteria Didattica

Le figure coinvolte nell’organizzazione delle lezioni di reparto:

- Commissione Didattica della Scuola di Specializzazione

- Comitato formato da un coordinatore e da almeno due specializzandi, delegati dalla Commissione Didattica e facenti parte della Commissione didattica

- Docenti della Scuola o tutors coinvolti ad hoc in relazione all’argomento trattato

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- Specializzandi incaricati a rotazione per la programmazione degli incontri - Segreteria Didattica

2. MODALITA’

2.1. Indicazioni generali

La frequenza della scuola è obbligatoria per tutti gli iscritti. Il medico in formazione deve frequentare le lezioni, i seminari e ogni altra tipologia di attività didattica che il Consiglio della Scuola ritenga necessari per la sua completa e armonica formazione. Il programma generale di formazione della scuola di specializzazione è portato a conoscenza del medico all'inizio del periodo di formazione ed è aggiornato annualmente in relazione alle mutate necessità didattiche ed alle specifiche esigenze del programma di formazione del medico stesso.

La Scuola stabilisce precisi percorsi formativi per le attività didattiche (49 CFU, come da Allegati piano formativo ed offerta formativa) e di tirocinio (251 CFU). Per quanto concerne le Attività professionalizzanti, il medico in formazione deve frequentare le seguenti strutture:

a) per un semestre in Chirurgia Generale per un totale di 24 CFU

b) per un trimestre in Chirurgia Toracica ed un secondo trimestre in Cardiochirurgia per un totale di 16 CFU

c) nelle unità di Medicina di Laboratorio (Biochimica), di Radiologia, di Neuroradiologia, di Cardiologia, di Pneumologia, e di Anestesia (inclusa Chirurgia Cardiaca), per un totale di 12 CFU

d) per 3 annualità e mezzo in Chirurgia Vascolare (nella sede della Scuola e nelle strutture convenzionate) per un totale di 194 CFU.

Il consiglio della Scuola determina ogni anno anche il numero minimo e la tipologia degli interventi pratici che essi devono aver personalmente eseguito per essere ammessi a sostenere la prova finale annuale, in conformità agli ordinamenti e regolamenti didattici di cui al comma 1, ed agli accordi fra le università e le aziende sanitarie di cui all'articolo 6, comma 2, del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, e successive modificazioni (Procedura organizzazione attività assistenziale).

2.2

La didattica frontale

Le attività di didattica frontale sono finalizzate a sviluppare i principali ambiti clinico-scientifici previsti dall’offerta formativa. Le lezioni frontali hanno l’obiettivo principale di fornire una presentazione sistematica ed esaustiva di uno specifico argomento clinico-scientifico. I seminari hanno l’intendimento di affrontare un determinato tema clinico prevedendo una partecipazione multidisciplinare e quanto più possibile partecipata da parte dei medici in formazione, offrendo occasioni di scambio di opinioni sul quel determinato tema. Tali attività didattiche vengono erogate in contemporanea a tutti gli specializzandi. La programmazione dell’attività didattica frontale spetta al Direttore della Scuola coadiuvato dalla Commissione Didattica della Scuola. Ogni docente ed ogni titolare d’insegnamento incaricato propone un calendario di lezioni frontali che

Scuola di Specializzazione Chir. Vascolare, Università degli Studi di Padova, Scuola di Medicina e Chirurgia ________________________________________________________________________________ Pag. 4 viene visionato dalla Commissione Didattica, validato dal Direttore della Scuola di Specializzazione, ed approvato dal Consiglio di Scuola. Una volta approvato il calendario viene divulgato via e-mail a tutti i Medici in formazione e pubblicato sulla relativa bacheca sita nel corridoio prospicente la segreteria didattica della Scuola (I piano Monoblocco, Chirurgia Vascolare, Via Giustiniani, 2, Padova). Le lezioni, vista l’ampia rete formativa su cui insiste la Scuola (Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Trentino-Alto Adige), verranno erogate preferibilmente per via telematica.

Anche per quanto riguarda i seminari attinenti alla materia, spetta alla segreteria didattica la pubblicazione e divulgazione seguendo la suddetta procedura.

Le lezioni frontali vengono svolte di norma da un singolo docente o da un suo delegato. Ogni docente è responsabile dei contenuti della propria lezione, delle modalità di svolgimento, dei supporti didattici utilizzati, del materiale didattico messo a disposizione per gli specializzandi. E’ responsabilità primaria del docente prendere nota del giorno, ora ed eventuale sede delle sue lezioni; la segreteria didattica si fa carico di ricordare al docente la propria attività didattica frontale nella settimana precedente la lezione invitandolo a preferire la lezione per via telematica. Il materiale utilizzato durante le lezioni viene lasciato a disposizione di ogni Specializzando interessato ad ottenerlo, al termine di ogni lezione.

Al termine di ogni lezione seguirà una discussione volta alla verifica di quanto discusso durante la lezione, e ne seguirà la registrazione nel libretto personale.

Nel corso dei 5 anni di studio, sono previsti complessivamente 39 CFU di didattica frontale che sono divisi (piano formativo) come segue:

a) 5 CFU di base

b) 24 CFU chirurgia vascolare c) 15 CFU prova finale d) 5 CFU altre attività

Per quanto concerne l’attività didattica frontale di chirurgia vascolare (CFU totali 24), secondo quanto disposto dal Direttore della Scuola, viene condotta interamente attraverso lezioni per via telematica organizzate dal singolo docente. L’attività didattica è trasversale nei 5 anni di corso e consta complessivamente di 5 CFU dal I al IV anno di corso), 4 CFU al V anno di corso.

L’obiettivo formativo fondamentale di queste ore di didattica frontale è l’apprendimento di conoscenze approfondite di tutti i processi patologici a carico delle arterie, delle metodiche di valutazione clinica strumentale con particolare riferimento alle indagini radiologiche invasive e non, delle soluzioni chirurgiche ed endovascolari riconosciute efficaci nel trattamento delle malattie vascolari, sia sotto il profilo tecnico che delle indicazioni. Lo specializzando deve acquisire capacità di valutazione delle indicazioni all’intervento, di stratificazione del rischio chirurgico, di appropriata valutazione dei rapporti rischio-beneficio anche in relaziona alle metodiche di chirurgia endovascolare meno-invasive. I docenti incaricati per la didattica frontale della disciplina specifica sono i docenti appartenenti al settore disciplinare MED/22. Tutti appartengono al Consiglio di Scuola. Le lezioni vengono preparate su supporto informatico (PowerPoint), il materiale didattico è a disposizione di ciascuno specializzando appartenente alla Scuola. Le lezioni vanno registrate appositamente nel libretto personale (log-book), consegnato al momento dell’ingresso nella Scuola di Specializzazione. Ai fini della valutazione annuale per il passaggio all’anno di corso successivo, si ritiene doveroso partecipare ad almeno 2/3 delle lezioni frontali che si tengono nell’arco di ciascun anno. La

Scuola di Specializzazione Chir. Vascolare, Università degli Studi di Padova, Scuola di Medicina e Chirurgia ________________________________________________________________________________ Pag. 5 presenza viene registrata di volta in volta dal docente che a sua volta la comunicherà alla Segreteria Didattica.

Alla fine di ogni anno, a seconda degli impegni del Direttore della Scuola e del corpo docente MED/22, comunque verosimilmente entro le due settimane antecedenti il passaggio di anno, lo Specializzando verrà sottoposto ad esame orale.

Per quanto riguarda l’attività didattica frontale di base, il medico in formazione dovrà partecipare alle lezioni organizzate dagli specifici docenti, e secondo il piano formativo, dovrà assicurarsi 5 CFU nel corso del 1° anno.

I CFU da conseguire per le attività affini-integrative ed altre N-N, il medico in formazione dovrà partecipare alle lezioni come segue: 4 CFU 2°, 3° e 5° anno di corso, 3 CFU al 4°. Le lezioni frontali, su sollecito da parte della segreteria didattica, saranno organizzate per via telematica nell’arco di ciascun anno da parte del docente incaricato, entro il completamento dell’anno di corso.

L’assegnazione degli incarichi di docenza per l’attività di didattica frontale avviene tramite bandi gestiti dal Dipartimento di Scienze Cardio-Toraco-Vascolari e Sanità Pubblica.

2.3

La didattica di reparto

Per quanto concerne l’attività didattica di reparto sono previsti in tutte le sedi facenti parte della rete formativa della Scuola incontri formativi durante il giro visite in reparto di Degenze ed i meeting eseguiti per la discussione dei casi clinici ricoverati e da programmare. I docenti incaricati sono i Tutor ed i Direttori delle UU.OO. ove insiste la Scuola. Lo specializzando deve apprendere le conoscenze di base e l'esperienza necessaria per riconoscere e, per quanto di competenza, trattare le patologie riferibili all'ambito vascolare e di altre specialità, particolarmente nelle situazioni di indifferibilità del trattamento. Egli deve raggiungere la capacità di inquadrare in modo complessivo i problemi multispecialistici definendo correttamente le priorità di trattamento in presenza di patologie e lesioni multiple. Deve altresì apprendere gli aspetti medico-legali relativi alla classe specialistica e le leggi e i regolamenti che governano l'assistenza sanitaria.

Ogni discussione di caso clinico, quando non ripetitivo, dovrà essere annotata nel log-book, datata controfirmata dal tutor.

2.4

La didattica attiva Definizione

Si definiscono attività di diattica attiva tutte le relazioni/presentazioni di materiale teorico e/o pratico che ogni singolo specializzando deve creare in autonomia e successivamente esporre pubblicamente in meeting dedicati.

Il materiale teorico consiste in lavori scientifici di interesse pre-clinico o clinico o linee guida per la Chirurgia Vascolare, mentre il materiale pratico consiste nella presentazione di tecniche chirurgiche e materiale pratico (dispositivi, strumentazione chirurgica, organi per simulazione).

Responsabile attribuzione attività autodidattiche

Scuola di Specializzazione Chir. Vascolare, Università degli Studi di Padova, Scuola di Medicina e Chirurgia ________________________________________________________________________________ Pag. 6 L’attribuzione delle attività di didattica attiva a ogni singolo specializzando spetta a ciascuno dei Docenti della Scuola di Specializzazione in Chirurgia vascolare.

Contenuto attività di didattica attiva

Le attività di didattica attiva che devono essere assegnate a ciascuno specializzando devono riguardare un’area per la cui attività clinico-chirurgica il medico in formazione specialistica è particolarmente interessato o nella quale avvisa una carenza.

Modalità di svolgimento delle attività autodidattiche

Le attività di didattica attiva prevedono la presentazione orale mediante slides redatte al computer di un lavoro scientifico e/o di una linea guida (come precedentemente descritto) una volta alla settimana, per tutta la durata dell’anno eccezion fatta per il periodo di riduzione dell’attività estiva e natalizia.

Viene stabilito un calendario mensile dell’attività con il nominativo degli Specializzandi che a turno presenteranno oralmente il lavoro assegnato. E’ compito del Direttore delle UU.OO. redigere il suddetto calendario, alla luce delle proposte dei Tutors e dei Medici in Formazione. La pubblicazione spetta alla segreteria della UU.OO. che divulgherà l’elenco degli incontri via e-mail e mediante pubblicazione nella relativa bacheca. La registrazione dei presenti a ciascun incontro ed il relativo argomento, come anche la valutazione della qualità dell’incontro per i relatori, verranno certificati nel log book personale da parte del Tutor.

Tutti gli Specializzandi devono contribuire in egual misura alla esposizione di tali lavori e per tale motivo l’assegnazione del turno di presentazione sarà random, ma tale da garantire lo stesso numero di presentazioni a testa.

L’organizzazione dei turni spetta ai rappresentanti dei medici in formazione che stilano il Calendario in funzione delle esigenze di attività clinico-chirurgica (reparto, sala operatoria, reperibilità, guardie). Gli stessi dovranno tenere memoria dei pregressi calendari mensili per la equa distribuzione dell’attività autodidattica.

E’ richiesta la partecipazione a 2/3 del numero totale degli incontri svolti ogni anno fino al compimento del 7 mese del IV anno di corso di Scuola.

2.5

Seminari Triveneti e Lombardo-Triveneto-Piemontesi di Chirurgia Vascolare

Nell’ambito dell’attività didattica specifica della Scuola, la Commissione Didattica Organizza ogni anno i Seminari Triveneti di Chirurgia Vascolare ed in accordo con la Scuola di Specializzazione in Chirurgia Vascolare dell’Università di Milano e Torino, un Seminario Lombardo-Triveneto-Piemontese.

I Seminari Triveneti vengono organizzati in numero di 4 per anno, con un carattere itinerante; ovverosia di volta in volta cambia la sede che sarà comunque una delle strutture ospedaliere facenti parte della Scuola.

La Commissione Didattica, a fine di ogni anno solare, decide i temi che verranno svolti e la sede del Seminario.

Il Calendario, i temi ed il programma del Seminario vengono comunicati a tutti i medici in formazione, mediante e-mail ed affissione del programma nella Bacheca della Segreteria della Scuola. Il Seminario viene coordinato dal Direttore dell’UU.OO. ospitante, che avrà il compito assieme al Vicedirettore di definire il

Scuola di Specializzazione Chir. Vascolare, Università degli Studi di Padova, Scuola di Medicina e Chirurgia ________________________________________________________________________________ Pag. 7 programma e di tenere una lezione frontale introduttiva avente come tema l’argomento del seminario. Il programma si compone nella presentazione di casi-clinici che verranno presentati da un medico in formazione specialistica, e discussi da uno specializzando che frequenta una sede diversa coadiuvato da un Tutor.

Una volta all’anno, in genere la prima settimana di ottobre, viene organizzato dal Direttore della Scuola in accordo con il Direttore della Scuola di Specializzazione in Chirurgia Vascolare di Milano e Torino, un Seminario Lombardo-Triveneto-Piemontese che si terrà a rotazione una volta in Lombardia, una in Triveneto ed una in Piemonte. La sede esatta viene scelta dalla Commissione Didattica della Scuola di riferimento, il programma viene organizzato dai Direttori delle Scuole e ricalca quello del Seminario Triveneto (discussione casi clinici con discussant Junior e senior). I casi presentati dai Medici in formazione sono 9 per ogni seminario, 3 per ogni singola Scuola a tema “libero”. La sede, il programma e la data del Seminario

Una volta all’anno, in genere la prima settimana di ottobre, viene organizzato dal Direttore della Scuola in accordo con il Direttore della Scuola di Specializzazione in Chirurgia Vascolare di Milano e Torino, un Seminario Lombardo-Triveneto-Piemontese che si terrà a rotazione una volta in Lombardia, una in Triveneto ed una in Piemonte. La sede esatta viene scelta dalla Commissione Didattica della Scuola di riferimento, il programma viene organizzato dai Direttori delle Scuole e ricalca quello del Seminario Triveneto (discussione casi clinici con discussant Junior e senior). I casi presentati dai Medici in formazione sono 9 per ogni seminario, 3 per ogni singola Scuola a tema “libero”. La sede, il programma e la data del Seminario

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