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Valutazione morfo-fenologica dei singoli genotip

Resa produttiva per ettaro per singole nazioni 2007-

(°C) Anno di applicazione

2.3.1. Valutazione morfo-fenologica dei singoli genotip

a) Capuanella olivastra

La varietà locale capuanella olivastra, accessione Carbone, presenta foglie di colore verde medio, portamento semi-eretto, prive di bollosità, di spine e senza incisioni. Nel primo anno d’ indagine è stato possibile rilevare su 10 individui soltanto alcuni descrittori morfologici, in particolare: altezza della pianta (cm), numero di getti laterali (num. intero), altezza e diametro del fusto (cm). Nel secondo anno invece sono stati rilevati, su 30 individui, tutti i descrittori elencati in tabella 2.6 del paragrafo 2.2.2.1. Confrontando i medesimi descrittori relativi ai due anni d’indagine l’unica differenza statisticamente significativa si riscontra nell’altezza della pianta. A tal proposito, è stata condotta un’analisi ANOVA ad una via che ha evidenziato una differenza altamente significativa per quanto concerne l’anno oggetto d’indagine (tabella 2.9).

Tabella 2.9. ANOVA test

Df Sum Sq Mean Sq F value Pr(>F)

Anno 1 1262.3 1262.31 31.675 1.843e-06

*** Residuals 38 1514.4 39.85

Signif. codes: 0 '***' 0.001 '**' 0.01 '*' 0.05 '.' 0.1 ' ' 1

Dal successivo Post-hoc test risulta, infatti, che le piante rilevate nel primo anno d’indagine risultano mediamente meno alte di 13 cm rispetto a quelle del secondo anno (LSD Fischer, p=5%, tabella 2.10).

Tabella 2.10. Altezza delle piante nei due anni d’analisi Altezza della pianta (cm) St. err. I anno 46,39a 1,39 II anno 59,36b 1,24 LSD TEST 0.05 4,66

I caratteri rilevati nel secondo anno sono stati analizzati mediante un’analisi fattoriale mista e successivo raggruppamento gerarchico delle componenti fattoriali. Dal

57 dendrogramma derivante da tale analisi (figura 2.1.) la popolazione viene suddivisa in tre cluster.

Figura 2.1. Raggruppamento gerarchico proveniente dall’analisi delle componenti principali della varietà locale Capuanella olivastra, anno 2012.

La differenza principale fra i tre cluster è dovuta a tre descrittori quantitativi: altezza della pianta, altezza del fusto e lunghezza della foglia15 (cm) (Figura 2.2/a). In merito al primo descrittore, infatti, 16 individui appartengono alla classe di ampiezza 2 (da 57,3 cm a 68,3 cm) e solo tre individui risultano essere quelli più alti, superando infatti i 68,3 cm.

Lo stesso andamento si osserva per l’altezza del fusto: una classe bassa (da 37,9 a 49,1 cm) raggruppa 12 individui, 15 piante invece rientrano nella classe media (49,1-60,2 cm) e 3 hanno un fusto superiore ai 60,2 cm.

Per quanto concerne la lunghezza della foglia, infine, il numero d‘individui più cospicuo (17) si osserva nel primo raggruppamento da un minimo di 34 a un massimo di 40 cm; le restanti presentano delle foglie medio-lunghe (da 41 cm a 54 cm).

58 Figura 2.2. Ripartizione in classi degli individui esaminati per tre caratteri quantitativi

Per quanto riguarda tutte le altre caratteristiche, la popolazione risulta omogenea, non si evidenziano individui off-type e tutte le relative misure ed espressioni dei caratteri sono riportate in appendice.

59 Nel secondo anno di attività, si è avuta l’opportunità di analizzare anche un’altra accessione di Capuanella olivastra presso l’azienda condotta dal signor Luigi Iorio sita anch’essa nel comune di Capua (CE).

La superficie destinata a questa varietà locale era estremamente ridotta (200 mq) affiancata ad una parcella di capuanella nera. Le piante di capuanella olivastra ammontavano ad una ventina di esemplari, di questi è stato possibile rilevarne solo 10 e sono state etichettate al momento della ripresa vegetativa. Questa accessione non è risultata omogenea. Dei 10 individui analizzati mediante analisi esplorativa dei dati e successiva cluster analysis delle componenti ottenute, infatti, emergono in primo luogo tre fuoritipo (Figura 2.3): individuo 1 per il colore delle brattee esterne del capolino principale principalmente viola, per la forma del primo capolino laterale (ovale rispetto ellittica trasversale larga), e per la forma del ricettacolo (fortemente depressa rispetto a leggermente depressa o appiattita); piante 5 e 6 per il peso medio del capolino (540 g) di gran lunga superiore alla media dei restanti soggetti (236 g) e per la forma appiattita del ricettacolo. Le restanti sette piante erano molto diverse per forma, dimensione e taglia del capolino. Si riscontrano, infatti, piante con capolino di peso di oltre 350 g ed altre con cimaroli di peso inferiore a 170 g. Le piante differenziavano anche per forma del capolino (ovale e triangolare), forma della cima (da appiattita appuntita) e curva della cima (in alcuni casi assente e in altri presente) per cui non è stato possibile attribuire a questa accessione una identità precisa.

Figura 2.3. Raggruppamento gerarchico proveniente dall’analisi delle componenti principali della varietà locale Capuanella olivastra-accessione Iorio.

60 Come si evince dalla figura 2.4, le piante appartenenti all’accessione Iorio risultano diverse dall’accessione Carbone per le variabili considerate. Le piante di Iorio (da 31 a 37), infatti, costituiscono un gruppo che si distacca considerevolmente da Carbone (da 1 a 30) denotando una dissomiglianza piuttosto che una similarità fra accessioni.

Figura 2.4. Mappa degli individui e cerchio di correlazione delle due accessioni-Iorio e Carbone- di Capuanella olivastra

61 b) Capuanella nera

L’accessione capuanella nera presenta foglie di colore verde scuro, portamento eretto, bollosità media, assenza di spine e priva di pubescenza sulla pagina superiore. Per quanto concerne i descrittori relativi al capolino, i rilievi sono stati eseguiti solo nel secondo anno di prova e sono stati analizzati mediante il metodo di raggruppamento gerarchico aggregativo di Ward, impiegando l’indice di similarità di Gower.

Figura 2.5. Raggruppamento gerarchico della varietà locale Capuanella nera.

Dalla figura 2.5 si evince la suddivisione degli individui di capuanella nera in due cluster: il primo identifica le piante 3 e 7 le quali si differenziano dalle altre per possedere una foglia di 67 cm (+ 10 cm) e per il peso del capolino principale 224 g (+ 80 g). Per quanto riguarda tutte le altre caratteristiche, la popolazione risulta omogenea, non si evidenziano individui off-type e tutte le relative misure ed espressioni dei caratteri sono riportate in appendice.

62 c) Castellammare

Valutazione morfologica

Nel biennio oggetto d’indagini morfo-fenologiche le piante appartenenti alla varietà locale Castellammare hanno mostrato un portamento delle foglie da orizzontale a eretto, con un numero variabile di getti laterali da 2 a 4 (foto 2.1 a); la forma in sezione longitudinale dei capolini appare variabile da triangolare (foto 2.1 b1), a ovale (foto 2.1 b2) a tondeggiante (foto 2.1 b3) e con colorazione delle brattee esterne verde con striature violette (foto 2.1 c).