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Nell’ambito delle indagini per la verifica preventiva dell’interesse archeologico finalizzate all’individuazione, alla comprensione di dettaglio ed alla tutela delle evidenze archeologiche, eventualmente ricadenti nelle zone interessate dal progetto (Tav. 01) è stata elaborata la Relazione archeologica basata sull’edito, sullo spoglio del materiale archivistico disponibile presso l’Archivio della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e del Paesaggio per le province di Andria, Barletta, Foggia e Trani, comprensiva dell’eventuale esistenza di anomalie rilevabili dall’analisi delle ortofoto e delle ricognizioni nell’area interessata dai lavori, evidenziando come i terreni coinvolti dalle attività di progetto, siano collocati in un’area molto interessante dal punto di vista archeologico, attestata da una frequentazione a partire dall’età preistorica. Dall’analisi della documentazione di archivio e dai dati acquisiti dal presente studio archeologico, è stato possibile georeferenziare il progetto in esame, rispetto ai siti archeologici noti, alle aree sottoposte a provvedimenti di tutela ministeriale (Tav. 03). Il progetto pur non ricadendo in aree sottoposte direttamente a provvedimenti di tutela archeologica, né interessate direttamente da rinvenimenti archeologici, insiste su un territorio connotato da una frequentazione dei versanti collinari e delle aree vallive che affondano le radici a partire dall’epoca preistorica, come provato anche da sporadici rinvenimenti di industria litica, e dalla frequentazione pressoché continua, del territorio in esame, attestata per l’epoca romana, tardo antica e medievale. In particolare partendo dall’analisi dei dati di archivio e della documentazione edita, è stato possibile georeferenziare rispetto al progetto (Tav. 03), gli areali di dispersione, i siti di rinvenimento noti, e le Unità Topografiche rinvenute nel corso della ricognizione:

SERRACAPRIOLA

• Sito n. 1, Località Masseria Tronco, rinvenimento di materiali fittili di epoca romana;

• Sito n. 2, Località Podere San Giuseppe, strutture pertinenti ad una villa;

• Sito n. 3, Località Tuppo della Guardiola, vissuto dall’età tardo repubblicana all’età tardoantica;

• Sito n. 4, Località Colle Arsano, insediamento rurale di cronologia non definibile;

• Sito n. 5, Località S. Agata, Fattoria di epoca romana;

• Sito n. 6, Località Mezzarazza Nuova, insediamento rurale di epoca romana;

• Sito n. 7, Località S.Leucio, insediamento produttivo e tombe;

• Sito n. 8, Località Fonte Pettuli, insediamento produttivo;

• Sito n. 9, Bivio strada Serracapriola-Chieuti-Termoli, materiale fittile in superficie;

• Sito n. 10, Località Piano Navuccio, insediamento rurale di età tardo repubblicana;

• Sito n. 11, Località Masseria Finizio, materiale fittile in superficie;

• Sito n. 12, Località Podere S. Vincenzo, nucleo insediativo di età preromana e repubblicana;

• Sito n. 13, Località Cupello, rinvenimento materiale archeologico di epoca romana;

• Sito n. 14, Località Masseria Cacchione, materiale archeologico in superficie;

• Sito n. 15, Località Masseria Castelnuovo, strutture pertinenti ad una villa di epoca romana;

• Sito n. 16, Località Colle di Brecce, Parco eolico EDP, strutture murarie pertinenti ad una fattoria di epoca romana;

• Sito n. 17, Località Cantalupo, materiali e strutture pertinenti ad una villa di epoca romana;

• Sito n. 18, Località Cannucce, strutture di una villa e una necropoli di epoca romana;

• Sito n. 19, Località Masseria Colle Pallini, strutture murarie di epoca romana;

• Sito n. 20, Località Tronco-Pissicelli, impianto produttivo di epoca tardo repubblicana;

• Sito n. 21, Località Masseria Piscicelle, area di dispersione materiale fittile di epoca romana;

• n. 22, Viabilità romana verso Teanum Apulum;

• n. 23, Tratturello Ururi-Serracapriola;

• n. 24, Tratturo L’Aquila-Foggia;

• n. 25, Tratturello Centurelle-Montesecco;

• n. 26, Viabilità antica Via Litoranea Teanum Apulum-Sipontum, Località Casalpiano;

• Sito n. 27, S02 Località Bosco Monacesca, ceramica di impasto;

ROTELLO

• Sito n. 28, Località Radicato (Masseria Carbone-Masseria Granito) evidenze dell’età del Bronzo;

• Sito n. 29, Località Palazzo, sepolture databili al VI-V sec. a.C.;

• Sito n. 30, Località C. Iannacci, insediamento rurale di epoca romana;

• Sito n. 31, Località Il Casone, (avicola Pirro), insediamento rurale di epoca romana;

• Sito n. 32, Località Pozzo T. Manara, insediamento rurale di epoca sannitica e romana;

• Sito n. 33, Località Pozzo T. Manara, materiali fittili di età tardo repubblicana-imperiale;

• Sito n. 34, Località Radicato, insediamento rurale di epoca romana;

• Sito n. 35, Località Piano Palazzo, insediamento rurale di epoca romana;

• Sito n. 36, Località Difesa Grande, insediamento di epoca romana, materiali vascolari e struttivi, di età tardo repubblicana/imperiale;

Alla luce dell’insieme delle informazioni desunte, si può così riassumere il fattore del Rischio (Tav. 03)3:

-Alto;

-Medio;

-Basso;

Considerato che sui territori comunali di Serracapriola e Rotello, sono attestati ritrovamenti archeologici, che testimoniano una frequentazione continua dell’area in antico, anche se supportata solo in rari e sporadici casi da attività archeologiche

3 Per arrivare a formulare un vero e proprio coefficiente di rischio archeologico è utile tener presente questo rapporto R= Pt x Pe : dove R= rischio archeologico, Pt= potenziale archeologico dell’area, Pe= grado di invasività dell’opera. (P.

GULL, Archeologia Preventiva, Palermo 2015).

sistematiche, alle aree di ubicazione degli aerogeneratori (S1, S2, S3, S4, S5, S6, S7, S8, S9), e relative opere di viabilità di accesso e cavidotto interno, è assegnato un livello di rischio archeologico medio, in virtù anche della vicinanza ai siti noti nn. 7, 8, 27.

Livello di rischio archeologico “medio” per l’area degli aerogeneratori

Al percorso del cavidotto esterno, ricadente in massima parte su viabilità ordinaria (comunale, vicinale, provinciale e statale) e all’area della stazione elettrica in Località Piano della Fontana, è assegnato un livello di rischio basso, poiché trattasi di contesti già sottoposti ad attività antropiche invasive.

Rischio archeologico assegnato al tracciato del cavidotto esterno e alla stazione elettrica

Il tratto di cavidotto ricadente sulla SS 376, nel comune di Serracapriola, nelle vicinanze dei siti nn. 3, 13, 16, in Località Tuppo della Guardiola, Cupello, Colle di Brecce, e nel punto in cui il percorso del cavidotto intercetta in Località Ferrantoni il tracciato della viabilità antica (n. 26) Teanum Apulum-Sipontum, e il Tratturello Ururi-Serracapriola (n. 23), è stato contrassegnato invece con un livello di rischio medio.

Apice, 29 Dicembre 2020

L’Archeologo Dott. A. Mesisca

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