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VALUTAZIONE TREND 2012-2016

QUALITA’ DELL’ARIA

5. VALUTAZIONE TREND 2012-2016

La distribuzione delle concentrazioni medie annue di particolato fine PM10 raggruppate per tipo di stazione (cfr. Figura 7) e per agglomerato/zona (cfr. Figura 8), in tutti gli anni del periodo in esame, presenta, come già evidenziato per il 2015, valori medi e valori massimi più elevati per le stazioni

0 5 10 15 20 25 30 35 40

Agglomerato di Palermo 2016 Agglomerato di Catania 2016 Aree Industriali 2016

BOX PLOT PM10 PER AGGLOMERATO

13 influenzate dal traffico veicolare rispetto a quelle di fondo urbano e suburbano e nell’agglomerato di Palermo. Nel periodo 2012-2016 non si osserva un trend chiaro per i dati i rilevati dalle stazioni di fondo urbano e suburbano e da traffico.

Non si osserva un trend significativo neanche nei dati aggregati per agglomerato/zona.

Figura 7: Box plot dati concentrazione media annua PM10 per tipo di stazione periodo 2012-2016

Figura 8:Box plot dati concentrazione media annua PM10 per zona/agglomerato periodo 2012-2016

Passando ad analizzare gli andamenti degli indicatori per singola stazione, nell’agglomerato di Palermo si osserva in tutti gli anni una concentrazione media annua più elevata nelle stazioni influenzate dal traffico veicolare. La stazione Di Blasi, che nel 2014 e 2015 aveva registrato valori di concentrazioni di PM10 superiori al valore limite espresso come media annua, nel 2016 ha registrato una riduzione della media annua al di sotto del limite di legge. Nella stessa stazione sono stati però registrati nel 2016 un numero di superamenti (n.45) del valore limite espresso come media giornaliera superiore a quelli previsti dal D.Lgs. 155/2010 nell’arco di un anno solare (n.35). Nelle altre stazioni non è possibile identificare un trend significativo dei valori di concentrazione media annua.

0 10 20 30 40 50 60

BOX PLOT PM10 PER TIPO DI STAZIONE

0 10 20 30 40 50 60

BOX PLOT PM10 PER AGGLOMERATO

14 Nelle stazioni dell’agglomerato di Catania, l’analisi della serie storica dei dati (2012-2016) mostra un andamento dei valori della concentrazione del particolato PM10, espressi come media annua, pressoché costante con valori leggermente più elevati nella stazione da traffico rispetto alle stazioni di fondo, tutti inferiori al valore limite e al numero dei superamenti del valore limite sulle 24 ore (50µg/m3), inferiore al massimo fissato dal D.Lgs. 155/2010, pari a n.35.

I dati della stazione di Messina Boccetta, gli unici disponibili per l’agglomerato di Messina, mostrano un andamento decrescente nel periodo preso in esame con un aumento registrato nel 2016. In nessuno degli anni è stato registrato il superamento del valore limite espresso come media annua e numero dei superamenti del valore limite sulle 24 ore (50 µg/m3), inferiore al massimo fissato dal D.Lgs. 155/2010, pari a n.35.

Per la zona Aree Industriali la media annua dei valori di concentrazioni di PM10 presenta un trend di riduzione soprattutto nelle stazioni che nel 2012 e 2013 avevano registrato il superamento del valore limite (Siracusa Bixio e Niscemi) o un andamento pressoché costante per le altre stazioni. Per l’anno 2016 non è stato registrato, in nessuna stazione prevista dal PdV, il superamento del valore limite espresso come media annua ed un numero dei superamenti del valore limite sulle 24 ore (50µg/m3) inferiore al massimo fissato dal D.Lgs. 155/2010, pari a n.35.

Nelle stazioni di Enna e Trapani l’andamento nel periodo 2012-2016 è sostanzialmente costante e le concentrazioni medie annue sono in tutti gli anni molto al di sotto dei valori limite.

Figura 9:Trend della media annuale del PM10 per Zona

Belgio Boccadifalco Indipendenza Castelnuovo Di Blasi

µg/m3

15

16 APPENDICE

Vengono di seguito sintetizzati i risultati descritti per l’indicatore.

ZONA PM10 (superamenti VL annua)

Stato Trend

IT1911 Agglomerato di Palermo IT1912 Agglomerato di Catania IT1913 Agglomerato di Messina IT1914 Aree Industriali

IT1915 Altro

ZONA PM10 (superamenti VL giornaliero)

Stato Trend

IT1911 Agglomerato di Palermo IT1912 Agglomerato di Catania IT1913 Agglomerato di Messina IT1914 Aree Industriali

IT1915 Altro

ZONA PM2,5 (superamenti VL annua)

Stato Trend

IT1911 Agglomerato di Palermo IT1912 Agglomerato di Catania IT1913 Agglomerato di Messina IT1914 Aree Industriali

IT1915 Altro

Legenda

Stato: non sono stati misurati superamenti del valore limite/obiettivo Trend: valori decrescenti

Stato: valori misurati prossimi del valore limite/obiettivo Trend: valori costanti o con un trend non chiaro

Stato: sono stati misurati superamenti del valore limite/obiettivo Trend: valori crescenti

17 INDICATORE

OSSIDI DI AZOTO (NOx)

1. CARATTERISTICHE E SORGENTI

Tutte i processi di combustione rappresentano una sorgente di emissioni di ossidi di azoto. A livello nazionale la principale sorgente di ossidi di azoto è costituita dai trasporti su strada e dalle altre sorgenti mobili, seguite dalla combustione non industriale, dalla combustione industriale, dalla produzione di energia.

Va inoltre precisato che, mentre le emissioni associate a realtà industriali (produzione di energia e combustione industriale) sono solitamente convogliate, le emissioni associate ai trasporti su strada, essendo diffuse, contribuiscono maggiormente all’incremento delle concentrazioni osservate dalle reti di monitoraggio.

Gli ossidi di azoto sono principalmente composti da monossido di azoto che, essendo estremamente reattivo, si ossida rapidamente dando origine al biossido di azoto che entra in un complesso sistema di reazioni chimiche fortemente condizionate anche dai determinanti meteorologici (temperatura, umidità e radiazione solare in primis).

Sulla base dell’Inventario regionale delle emissioni in aria ambiente aggiornato al 2012 da ARPA Sicilia4, la principale sorgente di emissioni di ossidi di azoto su base regionale analogamente a quanto riscontrato a livello regionale sono i trasporti che complessivamente contribuiscono per il 67% alle emissioni totali, di queste il 55% sono dovute ai trasporti stradali ed il 12% ad altre sorgenti mobili (porti e aereoporti). Gli impianti di combustione nell´industria dell´energia contribuiscono per il 15,1%, mentre gli impianti di combustione industriali per circa il 7,9%.

2. FONTE DEL DATO

I dati 2016 si riferiscono a 32 delle 53 stazioni previste dal PdV (cfr. tabella 6) distribuite in tutte le zone/agglomerati e rappresentative di situazioni diverse (stazioni da traffico urbano (28%) e di fondo urbano (42%) e suburbano (24%) e rurale (6%)) più i dati del laboratorio mobile di Porto Empedocle operativo fino alla realizzazione della cabina prevista nella rete regionale di monitoraggio. La distribuzione delle stazioni consente inoltre di tenere conto delle emissioni sia in ambiente urbano (nei tre principali agglomerati) che nelle zone influenzate dalle emissioni industriali dei grandi poli presenti a livello regionale.

La copertura dei dati è stata maggiore del 90% nel 72% delle stazioni in cui sono stati monitorati gli ossidi di azoto.

3. RIFERIMENTO NORMATIVO

In tabella 5 sono riportati i valori limite per la protezione della salute umana e per la protezione della vegetazione fissati dal D.Lgs. 155/2010 come media annua e come media oraria.

4http://www.arpa.sicilia.it/wp-content/uploads/2016/10/Relazione-annuale-qualità-aria-2015.pdf

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Tabella 5: Limiti per la qualità dell’aria previsti dal D.Lgs.155/2010 per gli ossidi di azoto

Livelli per la protezione della salute umana

Inquinante Valore Limite Periodo di mediazione Riferimento normativo

Biossido di Azoto (NO2)

Valore limite protezione salute umana, da non superare più di 18 volte per anno civile

200 µg/m3

1 ora D.L. 155/2010

Allegato XI

Valore limite protezione salute umana

40 µg/m3

Anno civile D.L. 155/2010

Allegato XI

Livelli critici per la protezione della vegetazione

Inquinante

4. VALUTAZIONE STATO INDICATORE - DATI 2016