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Variazione di frequenza potenza delle aree interconnesse

Nel documento DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA INDUSTRIALE (pagine 53-56)

3.2 Regolazione della frequenza

3.2.4 Variazione di frequenza potenza delle aree interconnesse

Consideriamo tre aree diverse, ognuno con vari generatori e vari carichi tra loro interconnesse. La regolazione di frequenza avviene tramite un regolatore centrale che nel caso di una variazione di frequenza, ripartisce il carico tra aree. La regolazione della frequenza e potenza attiva deve essere in grado di tenere in equilibrio la generazione e i carichi di ogni area, quindi, con una regolazione senza scambio di potenza tra aree, a meno di variazioni previsti contrattuali.

scambio di potenza, bisogna valutare in ciascuna area le variazioni della potenz generare per riportare in equilibrio il carico e la

(ΔPS) la potenza di scambio (potenza di soccorso) che sarà maggiore di zero se importata e minore di zero se esportata. inoltre, bisogna conoscere la variaz

La conoscenza di Δf e ΔPS

poter ripartire la generazione in modo più conveniente tra le aree. Inoltre la conoscenza di variazioni di frequenza e potenza di soccorso di ogn

seguente relazione:

Figura 3.15. schema a blocchi della regolazione secondaria con due generatori

trasferimento con un polo nell'origine per poter variare i segnali di riferimento a regolatori dei generatori fino a ottenere una variazione di frequenza pari a zero

Variazione di frequenza potenza delle aree interconnesse.

onsideriamo tre aree diverse, ognuno con vari generatori e vari carichi tra loro golazione di frequenza avviene tramite un regolatore centrale che nel caso di una variazione di frequenza, ripartisce il carico tra aree. La regolazione della frequenza e potenza attiva deve essere in grado di tenere in equilibrio la generazione e i i di ogni area, quindi, con una regolazione senza scambio di potenza tra aree, a meno di variazioni previsti contrattuali. Per poter eseguire la regolazione di frequenza senza

bisogna valutare in ciascuna area le variazioni della potenz in equilibrio il carico e la potenza generata, perciò bisogna conoscere ) la potenza di scambio (potenza di soccorso) che sarà maggiore di zero se importata e minore di zero se esportata. inoltre, bisogna conoscere la variazione di frequenza

S consente di valutare le variazioni di carico in ciascuna area per poter ripartire la generazione in modo più conveniente tra le aree. Inoltre la conoscenza di variazioni di frequenza e potenza di soccorso di ogni rete ci permette di calcolare la

schema a blocchi della regolazione secondaria con due generatori

trasferimento con un polo nell'origine per poter variare i segnali di riferimento ai regolatori dei generatori fino a ottenere una variazione di frequenza pari a zero.

Variazione di frequenza potenza delle aree interconnesse.

onsideriamo tre aree diverse, ognuno con vari generatori e vari carichi tra loro golazione di frequenza avviene tramite un regolatore centrale che nel caso di una variazione di frequenza, ripartisce il carico tra aree. La regolazione della frequenza e potenza attiva deve essere in grado di tenere in equilibrio la generazione e i i di ogni area, quindi, con una regolazione senza scambio di potenza tra aree, a meno Per poter eseguire la regolazione di frequenza senza bisogna valutare in ciascuna area le variazioni della potenza da potenza generata, perciò bisogna conoscere ) la potenza di scambio (potenza di soccorso) che sarà maggiore di zero se importata e

ione di frequenza.

consente di valutare le variazioni di carico in ciascuna area per poter ripartire la generazione in modo più conveniente tra le aree. Inoltre la conoscenza di i rete ci permette di calcolare la

Δpg = ΔPS – Δf.kc – Δf.Kg Δpg = ΔPS Δf.kR

Prendendo in esame un'area con le caratteristiche di generazione e carico nel piano di frequenza potenza e supponendo che avvenga una variazione di carico da C1 a C2. Se tale area non fosse interconnessa con altre aree, si raggiungerebbe il punto di equilibrio A. ma dato che, la rete è interconnessa con altre aree, man mano che aumenta la frequenza, ci sarà una potenza di scambio con altre reti alla nuova frequenza f '' ( ΔPS > 0 ). La relazione ΔP

g consente di calcolare la variazione di carico avvenuta all'interno della rete considerata dalla conoscenza di ΔPS e dalla variazione di frequenza.

La potenza attiva da generare viene calcolata dal regolatore centrale con la relazione di

Δpg e viene elaborato da ciascun regolatore con i regolatori secondari dei diversi reti. In questo caso il regolatore centrale manda i segnali ai vari sistemi. Questo tipo di regolatore, dato che il suo funzionamento è basato sulla misura di variazione di frequenza e potenza, viene chiamato regolazione frequenza e potenza attiva.

Se si prende ora il caso di tre aree interconnesse, con la variazione di carico nella prima rete, ci sarà una potenza di scambio con gli altri reti con un aumento della frequenza. Ovviamente la somma delle potenze scambiate delle aree 2 e 3 sarà pari alla potenza di soccorso dell'aria 1. a questo punto viene calcolato la variazione di frequenza totale e si misura la differenza di potenza scambiata in ogni (ΔPS) area e la variazione della frequenza moltiplicata all'energia regolante della stessa rete (Δf.kr). La somma di questi due, nelle reti in cui non è avvenuto una variazione di carico sarà pari a zero. In tal caso ogni rete è in grado di calcolare le variazioni interni del carico. Successivamente, il segnale sarà elaborato dal controllo centrale e mandata ai regolatori di frequenza di ogni rete per compensare al variazione della potenza e frequenza.

Capitolo 4

Regole di connessione degli utenti alla

rete elettrica nazionale

Il progressivo cambiamento delle tecnologie che vengono utilizzati nella rete elettrica e modalità di gestione della stessa, porta a un continuo cambiamento delle normative al riguardo. Perciò si porta di seguito una panoramica generale delle regole di connessione degli utenti attivi e passivi alla rete elettrica.

Nel documento DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA INDUSTRIALE (pagine 53-56)