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CAPITOLO 3: SISTEMA DI MOVIMENTAZIONE DEL TARGET SECONDARIO O DI

3.3 Il sistema di movimentazione interno:

3.3.2 Progettazione e sviluppo del sistema di movimentazione interno: dimensionamento e

3.3.2.2 Verifica a fatica delle ruote dentate:

Lโ€™errore che si commette nel posizionamento con ๐‘› = 7 e ๐‘› = 8 passi si determina calcolando il valore del modulo che corrisponderebbe al numero intero di passi n.

๐‘š7= ๐‘›๐›ผ0 ๐‘Ÿ๐‘ 180= 7 โˆ— 1.8 โˆ— 32.5 2 โˆ— 180= 1.14 ๐‘š8= ๐‘›๐›ผ0 ๐‘Ÿ๐‘ 180= 8 โˆ— 1.8 โˆ— 32.5 2 โˆ— 180= 1.30 ๐‘’%_7=๐‘š7โˆ’ ๐‘š ๐‘š โˆ— 100 = 1.14 โˆ’ 1.25 1.25 โˆ— 100 = โˆ’8.8% ๐‘’%_8=๐‘š8โˆ’ ๐‘š ๐‘š โˆ— 100 = 1.30 โˆ’ 1.25 1.25 โˆ— 100 = 4%

Per il valore del modulo adottato (๐‘š = 1.25) si ottiene con n=8 rotazioni un errore sul passo pari a: ๐‘ = ๐œ‹๐‘š = ๐œ‹ โˆ— 1.25 = 3.93๐‘š๐‘š

๐‘8= ๐œ‹๐‘š8= ๐œ‹ โˆ— 1.3 = 4.08๐‘š๐‘š ๐›ฅ๐‘ = ๐‘8โˆ’ ๐‘ = 4.08 โˆ’ 3.93 = 0.15๐‘š๐‘š

Mentre lโ€™errore di posizionamento angolare che si commette per un numero n di passi del motore รจ determinabile in funzione della distanza (d) del centro del target di deposizione rispetto allโ€™asse di rotazione nel seguente modo:

๐‘‘ = 18 ๐‘š๐‘š ๐›ท๐‘ก๐‘Ž๐‘Ÿ๐‘”๐‘’๐‘ก= 13 ๐‘š๐‘š Si ottiene che lโ€™angolo sotteso tra il disco ed il centro รจ:

2๐›ผ โ‰ˆ 2๐‘ก๐‘”โˆ’1(๐‘Ÿ๐‘‘๐‘–๐‘ ๐‘๐‘œ

๐‘‘ ) = 2๐‘ก๐‘”

โˆ’1(6.5

18) = 39.71ยฐ Sapendo dunque che il passo:

๐›ฅ๐‘ = ๐œ‹ ๐›ฅ๐›ผ

180๐‘‘

Invertendo si ottiene lโ€™errore sul posizionamento angolare del disco rispetto al fascio per un numero di rotazioni pari ad otto volte il passo del motore.

๐›ฅ๐›ผ =180๐›ฅ๐‘

๐œ‹๐‘‘ =

180 โˆ— 0.15

๐œ‹ โˆ— 18 = 0.47ยฐ

Da tali valori si conclude che il sistema sviluppato รจ idoneo per eseguire un posizionamento di precisione del target di deposizione rispetto al fascio, perchรฉ lโ€™errore che si commette nel centraggio รจ pari a circa lโ€™1% della dimensione diametrale del disco ed in termini angolari ininfluente rispetto allโ€™angolo 2๐›ผ sotteso.

Inoltre, qualora tali valori siano considerati eccessivi o si voglia aumentare lโ€™accuratezza nel posizionamento del sistema, si ricorda che รจ possibile comandare il motore passo โ€“ passo con un avanzamento half step in luogo del full step. Tale tipo di avanzamento รจ possibile alimentando in sequenza prima una sola e poi due bobine costituenti lโ€™avvolgimento, ciรฒ permette al rotore di assumere una posizione intermedia rispetto al passo completo. La trattazione di questa parte, con avanzamento half step รจ contenuta in appendice A.2.

3.3.2.2 Verifica a fatica delle ruote dentate:

La verifica a fatica delle ruote dentate si affrontata seguendo quanto riportato nella normativa ISO 6336, che trova la sua equivalente nella normativa UNI 8862 attualmente in vigore. Tale normativa definisce le linee guida per la verifica a fatica della ruota dentata che viene schematizzata come una trave incastrata allโ€™estremitร  e caricata allโ€™estremo libero (figura 3.12). Essa affronta sia il problema del pitting o vaiolatura, ossia la comparsa sulla superficie di piccoli solchi o alveoli dovuti allโ€™eccessiva pressione di contatto, sia il problema della rottura per flessione del dente. In questa tesi si considera solo il fenomeno della rottura del dente causato dalla flessione.

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Analogamente a quanto visto nella verifica statica, sul dente agiscono contemporaneamente sollecitazioni di flessione e di compressione. Nellโ€™ottica della progettazione a fatica si trascura, in vantaggio di sicurezza, la sollecitazione di compressione in quanto tende a chiudere le cricche, offre cioรจ una maggior resistenza alla propagazione della stessa. Si ipotizza quindi che vi sia una sola coppia di denti in presa e la forza tangenziale agente allโ€™estremitร  del dente รจ ricavabile a partire dalla conoscenza del momento torcente come:

๐น๐‘‡ =2๐‘€๐‘‡ ๐ท๐‘ Da cui si ricava (figura 3.12) la tensione di sollecitazione come:

๐œŽ๐น=๐‘€๐น ๐ฝ ๐‘  2= ๐น๐‘‡โ„Ž 12 ๐‘๐‘ 3 ๐‘  2= 6๐น๐‘‡โ„Ž ๐‘๐‘ 2

Tale relazione non tiene conto di nessun effetto correttivo dovuto: alla forma, al materiale alla finitura superficiale ed al tipo di sollecitazione. La normativa fornisce tali fattori di amplificazione delle tensioni e permette di confrontare tale valore, corretto di questi ed altri effetti, con il valore limite di fatica proprietร  del materiale a sua volta corretto. La verifica quindi si riconduce alla semplice diseguaglianza:

๐œŽ๐นโˆ—โ‰ค ๐œŽ๐น,๐ฟ๐ผ๐‘€โˆ— ๐น

๐‘๐‘š๐‘Œ๐น๐‘Ž๐‘Œ๐‘†๐‘Ž๐‘Œ๐ต๐‘Œ๐›ฝ๐‘Œ๐ท๐‘‡(๐พ๐ด๐พ๐‘‰๐พ๐น๐›ฝ๐พ๐น๐›ผ) โ‰ค

๐œŽ๐น,๐ฟ๐ผ๐‘€๐‘Œ๐‘†๐‘‡๐‘Œ๐‘๐‘‡

๐‘†๐น๐‘š๐‘–๐‘› ๐‘Œ๐›ฟ๐‘Ÿ๐‘’๐‘™๐‘‡๐‘Œ๐‘…๐‘Ÿ๐‘’๐‘™๐‘‡๐‘Œ๐‘‹ Nel seguito sono elencati i coefficienti correttivi per la sollecitazione di flessione:

โ€ข ๐‘Œ๐น๐‘Ž: Fattore di forma del dente, analogo alla cifra di Lewis ma tiene conto dellโ€™effettivo angolo di carico rispetto allโ€™asse del dente.

โ€ข ๐‘Œ๐‘†๐‘Ž: Fattore di correzione della tensione, tiene conto della concentrazione di tensione alla radice del dente, correla dunque il valore nominale con quello di picco presente alla radice.

โ€ข ๐‘Œ๐›ฝ: Fattore dellโ€™angolo dellโ€™elica.

โ€ข ๐‘Œ๐ต: Fattore legato allo spessore della corona della ruota, corregge il valore di tensione nel caso di ruote aventi corona sottile.

โ€ข ๐‘Œ๐ท๐‘‡: Fattore legato al grado di accuratezza delle ruote dentate.

โ€ข ๐พ๐ด: Fattore legato alla presenza di sovraccarichi, dipendenti dalle modalitร  dโ€™uso delle ruote. โ€ข ๐พ๐‘‰: Fattore dinamico, tiene conto di eventuali sovraccarichi dovuti ad effetti dinamici.

โ€ข ๐พ๐น๐›ฝ:Fattore di distribuzione longitudinale del carico, tiene conto della non uniforme distribuzione del carico sulla faccia del dente dovuta ad esempio allโ€™inaccuratezza in fase di produzione.

โ€ข ๐พ๐น๐›ผ: Fattore di distribuzione trasversale del carico, tiene conto della non uniforme distribuzione in direzione trasversale causata, ad esempio, da una deviazione del passo rispetto a quello di progetto. Mentre i fattori correttivi per il limite di fatica sono:

โ€ข ๐‘Œ๐‘†๐‘‡: Fattore di correzione della tensione riferito alle dentature di prova e posto sempre pari a due. โ€ข ๐‘Œ๐‘๐‘‡: Fattore di durata.

โ€ข ๐‘Œ๐›ฟ๐‘Ÿ๐‘’๐‘™๐‘‡: Fattore relativo alla sensibilitร  allโ€™intaglio, definito come il rapporto tra la sensibilitร  allโ€™intaglio della ruota in esame rispetto ad una ruota standard presa come test.

โ€ข ๐‘Œ๐‘…๐‘Ÿ๐‘’๐‘™๐‘‡: Fattore relativo alla finitura superficiale, definito come il rapporto tra il fattore di finitura superficiale della ruota in esame rispetto a quello della ruota standard presa come test.

โ€ข ๐‘Œ๐‘‹: Fattore dimensionale, tiene conto dellโ€™influenza delle dimensioni del dente sulla resistenza a flessione dello stesso.

โ€ข ๐‘†๐น๐‘š๐‘–๐‘›: Minimo valore del coefficiente di sicurezza.

Questi ultimi fattori permettono di passare dalle curve ฯƒ-N ricavate per ruote dentate standard di diversi materiali e con differenti trattamenti termici alla curva relativa alla ruota di interesse, considerando i fattori di sensibilitร  allโ€™intaglio, di sensibilitร  alla finitura superficiale e delle dimensioni della ruota.

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Mentre il valore limite di fatica a flessione proprietร  del materiale viene fornito dalla normativa ISO 6336-5 a seconda del materiale e del trattamento. Viene di seguito riportato tale valore:

๐œŽ๐น,๐ฟ๐ผ๐‘€= 73.5 ๐‘€๐‘ƒ๐‘Ž

I fattori di influenza invece, possono essere determinati secondo normativa con metodi diversi con grado di complessitร  decrescente:

โ€ข Metodo A

โ€ข Metodo B

โ€ข Metodo C

Conseguentemente i fattori di influenza riportano a pedice le lettere A, B o C a seconda del metodo utilizzato. Si definirร  inizialmente il metodo adottato evitando cosรฌ di riportare tali pedici, diversamente saranno riportati solo nel caso in cui il fattore di influenza venga ricavato con un metodo diverso rispetto a quello inizialmente indicato. Tale concessione รจ permessa e necessaria quando il fattore viene determinato con un metodo alternativo. Un ulteriore precisazione sulle principali differenze รจ indispensabile prima di procedere oltre. Metodo A: in questo primo metodo i fattori di correzione derivano da una vasta scala di test sperimentali, da precise misurazioni, da modelli matematici che includono lโ€™intero sistema di trasmissione basati su unโ€™esperienza certa o da una combinazione di questi. Devono inoltre essere noti tutti i carichi agenti. Tale metodo รจ raramente impiegato in quanto le relazioni non sono note con unโ€™accuratezza maggiore rispetto a quanto riportato nei metodi B e C, le condizioni operative di funzionamento sono incomplete, un adeguato sistema di misurazione non รจ disponibile ed infine i costi di analisi e di misurazione risultano eccessivi. Metodo B: nel metodo B i fattori sono ricavati con sufficiente accuratezza per gran parte delle applicazioni, รจ perรฒ necessario fare delle assunzioni semplificative che devono essere commisurate alla specifica applicazione o interesse.

Metodo C: questโ€™ultimo metodo si distingue per una maggior semplicitร  poichรฉ alcune semplificazioni sono giร  fornite dalla normativa. Al progettista viene quindi richiesto di utilizzare il proprio senso critico per scegliere se tale assunzione puรฒ essere considerata idonea o meno.

Nel seguito a causa dellโ€™assenza dei requisiti richiesti per adottare il Metodo A si farร , riferimento al Metodo C, se non diversamente specificato.

Nel caso in esame si adottano come fattori per la correzione della sollecitazione di flessione i seguenti valori:

Coefficiente Valore YFa 1.5 YSa 2.88 YB 1 Yฮฒ 1 YDT 1 KA 1 KV 1 KFฮฒ 1 KFฮฑ 1 YST 2 YNT 1 YฮดrelT 1.1 YRrelT 1 YX 1 SFmin 2

Tabella 6: Valori correttivi per la resistenza a fatica.

Per ulteriori informazioni si consiglia la lettura di quanto riportato in appendice A.3. Conseguentemente si ottiene:

๐น

๐‘๐‘š๐‘Œ๐น๐‘Ž๐‘Œ๐‘†๐‘Ž๐‘Œ๐œ€๐‘Œ๐›ฝ(๐พ๐ด๐พ๐‘‰๐พ๐น๐›ฝ๐พ๐น๐›ผ) โ‰ค

๐œŽ๐ฟ๐ผ๐‘€๐‘Œ๐‘†๐‘‡๐‘Œ๐‘๐‘‡

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3.4 ๐‘€๐‘ƒ๐‘Ž โ‰ค 73.5๐‘€๐‘ƒ๐‘Ž

Per cui le due ruote passano la verifica a fatica ed รจ possibile dichiarare per esse una vita infinita.

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