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I sei vincitori della 27esima edizione del Premio Focsiv

Nel documento In cammino verso la pace (pagine 28-31)

rappresentano altrettante esperienze significative, maturate nei molti campi che compongono il mondo del volontariato. In questo articolo Giulia Pigliucci, ufficio stampa Focsiv, racconta chi sono i premiati italiani e stranieri che hanno in comune la caratteristica di essere vicini all’uomo nelle difficoltà.

Alessandra Braghin, Premio Volontario

Internazionale Focsiv 2020.

Quando arrivò a Rabat, non pensava che questa sarebbe stata la sua seconda casa, né forse lo capì quando incontrò nell’orfa-notrofio dove lavorava, un educatore che si occupava dei bambini Down: Mohamed Mounir. Fu la frase «Allora non torni più» pro-nunciata da sua mamma quando lei comu-nicò che avrebbe sposato Mohamed, che le fece comprendere che il Marocco era di-ventato casa sua.

Alessandra ha due bambine Yasmine di 12 anni e Sofia di otto che parlano tre lingue.

Qualche volta la riprendono quando sbaglia nel pronunciare le parole in arabo. Eppure quell’arabo non perfetto, che si rammarica di non aver ancora imparato bene, le con-sente di parlare con sua suocera Fatima, che l’ha accolta come una figlia.

Quelle poche parole di arabo le consento-no di parlare con le madri di bambini e di giovani con disabilità che sono nel Centro di Rabat gestito da Ovci. Sono le altre lin-gue che conosce, il francese per primo, che in questi anni le hanno consentito di cuci-re una fitta cuci-rete di cuci-relazioni, collegando pro-fessionisti locali ed espatriati, creando col-laborazioni con alcune associazioni locali.

Il suo entusiasmo ha permesso a Ovci di es-sere tra i tre promotori e fondatori, insieme ad altri enti, di Handifilm Festival. Una ker-messe divisa in due sezioni: una dedicata ai film realizzati dai professionisti ed una con i cortometraggi prodotti dai ragazzi delle scuole superiori marocchine. L’intento è pro-muovere una cultura della disabilità e del-l’inclusione, con una modalità inusuale: i film.

Un festival che sin dal suo esordio è anda-to ben oltre i confini del Marocco. Da tre anni l’Istituto Agrario “Prever” di Osasco e da due il Liceo Valdese di Torre Pellice, comuni del torinese, partecipano al Festival con i loro corti. Il professor Marco Ramotti della si all’estero e di pensare seriamente per

il suo futuro ad occuparsi di Cooperazio-ne allo Sviluppo. Determinante è l’incon-tro con Marisa assistente presso la ong Cooperazione mondo in via di sviluppo (Comi) a Roma, dove è stata stagista. Un incontro che le ha dato la consapevolez-za di ciò che desiderava svolgere nella sua vita, e le ha permesso di affrontare il col-loquio con Ovci e partire alla volta del Ma-rocco.

scuola agraria racconta che «D’estate un gruppo di una decina di studenti, tra cui ra-gazzi disabili o con disturbi specifici dell’ap-prendimento, lavora nei nostri campi di Osa-sco e con il ricavato dalla vendita dei pro-dotti viene finanziata la realizzazione del cor-tometraggio sviluppato durante i laborato-ri cinematografici all’inizio dell’anno scola-stico». In primavera all’apertura della ker-messe, in occasione della Giornata della di-sabilità del Marocco, alcuni studenti si re-cano a Rabat per partecipare all’evento.

La vita per Alessandra può essere un’avven-tura meravigliosa, può riservare sorprese ina-spettate: come l’essere ricevuta dal Princi-pe, Moulay Rachid fratello del re del Maroc-co, in occasione di un incontro con l’Asso-ciazione dove lavora suo marito, Mohamed.

In Marocco si sente a casa ed è merito del-le persone, che qui sono ospitali e accoglien-ti.

Alessandra è una di quelle persone »

Braghini con la famiglia.

Renata Cardì, Premio Volontario per l'Emergenza COVID19 in Italia.

Ali Mammer, Premio Volontario Servizio civile universale in Italia per l’emergenza COVID19.

Un entusiasmo e uno spirito che si può ri-trovare in Nabil Antaki di Fondazione Mari-sta per la solidarietà internazionale ad Alep-po in Siria e Florentin Bushambale di Incon-tro tra i Popoli a Uvira nella Repubblica De-mocratica del Congo, vincitori ex aequo del Premio Volontario dal Sud Focsiv 2020.

Sempre a fianco dei più vulnerabili impegna-ti nel dare opportunità per un futuro soste-nibile in due aree dove, in un caso la guer-ra nell’altro la povertà, condizionano la vita delle persone.

Infine, vi è quello spirito autorevole che da sempre pervade la vita di Luigi Manconi, Pre-mio Difensore dei Diritti Umani FOCSIV 2020, nel difendere il diritto di tutti gli esseri umani di avere eguale dignità e diritti.

che, in un contesto non sempre tra i più semplici, mostra come la vita vada vissu-ta al meglio, e quanto sia appassionante spendersi per gli altri.

Quella stessa vitalità e quell’essere dono lo si ritrova negli altri sei premiati della 27esima Edizione del Premio Focsiv. Tut-te persone straordinarie, e allo sTut-tesso Tut- tem-po normali.

Una normalità che si esprime nel servizio agli altri come nel caso di Ali Mammer, Premio Volontario servizio civile universa-le in Italia per l’emergenza Covid 19 Foc-siv 2020. Come volontario del Servizio ci-vile del Comune di Casale di Scodosia, vi-cino Padova, ha consegnato nei mesi di

lockdown pasti a domicilio agli anziani e ha accompagnato ai controlli le persone non autosufficienti. Lo “spirito gioioso del fare” si ritrova nel volto e nelle attività di Renata Cardì, Premio Volontario in Italia per l’emergenza Covid Focsiv 20202. Da 10 anni referente dello sportello per i mi-granti dell’Ente città metropolitana di Ca-tania e cofondatrice del Cooperazione Pae-si emergenti (Cope) socio FocPae-siv. Duran-te i mesi dell’emergenza casa sua si è tra-sformata in una piccola “Cucina solida-le” in cui si preparavano pasti caldi; il suo telefono era un centralino che smistava ri-chieste di aiuto; la sua automobile un mez-zo di raccolta e trasporto di generi alimen-tari.

P ANORAMA

Nabil Antaki, Premio Volontario dal Sud ex aequocon Florentin Bushambale.

Florentin Bushambale

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Nel documento In cammino verso la pace (pagine 28-31)

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