La visita guidata inclusiva a Villa Widmann
5.2 La visita a Villa Widmann
Per esporre come le metodologie appena descritte sono state applicate per realizzare la visita guidata inclusiva si rende necessario suddividere l’esperienza in tre parti: la preparazione alla visita, lo svolgimento della visita e il gradimento della visita.
La preparazione alla visita: Come detto più volte nel corso di questo elaborato, la preparazione alla visita risulta fondamentale per una corretta e piacevole fruizione della stessa da parte degli ospiti con disabilità cognitiva. La metodologia utilizzata in questa prima fase ha previsto l’utilizzo dei supporti visivi quali PECS, storie sociali e l’agenda visiva. In particolare, è stata realizzata una agenda visiva di Villa Widmann contenente storie sociali, costruite attraverso l’utilizzo delle PECS, in modo tale da favorire l’orientamento e la corretta fruizione dell’esperienza di visita, evitando episodi di smarrimento e ansia da parte dei ragazzi con disabilità cognitiva di grado medio. In particolare, i ragazzi dell’associazione “Famiglie e Abilità” coinvolti (ai relativi genitori è stato chiesto il permesso di inserirli in questo elaborato) sono stati Davide di 11 anni, Mattia di 11 anni, Marco di 9 anni, Andrea di 12 anni e Jingmin di 14 anni.
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L’agenda è stata strutturata come un quaderno da sfogliare ed è stata fornita ai ragazzi una settimana prima del tour. La copertina introduce alla visita (si veda Figura 5.2). In particolare, la frase: “Oggi visito la Villa Widmann” unitamente alle PECS va a costituire la storia sociale. Tecnica che è stata utilizzata anche per tutte le altre schede.
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La prima pagina vede la presenza della mappa semplificata di Villa Widmann, oltre all’utilizzo delle PECS anche l’ausilio dei colori per identificare i diversi spazi della struttura è risultato di fondamentale importanza per favorire il corretto orientamento dei ragazzi (si veda Figura 5.3).
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Le pagine successive seguono la struttura della mappa. Oltre alle storie sociali con le PECS e ai colori, si è ritenuto opportuno inserire anche una foto rappresentativa del luogo della Villa in cui i ragazzi hanno visto opere, ascoltato storie o svolto delle attività (si veda Figura 5.4; Figura 5.5; Figura 5.6; Figura 5.7; Figura 5.8; Figura 5.9; Figura 5.10).
Figura 5.4: La biglietteria presente nell’agenda visiva.
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Figura 5.6: La Villa / Casa Dominicale presente nell’agenda visiva.
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Figura 5.8: Le caffetteria presente nell’agenda visiva.
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Figura 5.10: La piazza \ il campiello presente nell’agenda visiva.
L’orientamento dei ragazzi è stato favorito anche dal fatto che molti dei simboli PECS presenti nell’agenda visiva si ritrovano anche nei Totem informativi dislocati per tutta la Villa (si veda Figura 5.11).
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Lo svolgimento della visita: Per i soggetti con disabilità cognitiva è importante che la narrazione sia semplice, coinvolgente e educativa allo stesso tempo, proprio per questo si è adottata la metodologia del Digital storytelling.
Considerando che la bellezza di Villa Widmann risiede soprattutto nei numerosi elementi che richiamano il mondo greco antico, dagli affreschi interni di Giuseppe Angeli che rimandano agli episodi dell’Iliade (Il ratto di Elena e il Sacrificio di Ifigenia) alle numerose statue esterne raffiguranti divinità e amorini, si è cercato di creare un filo narrativo avvincente con una storia contemporanea che riuscisse allo stesso tempo a trasmettere il mondo greco antico.
La componente “Digital” ha contribuito enormemente a incrementare l’attenzione. Attraverso l’ausilio di un tablet infatti, sono state mostrate durante la narrazione delle immagini “cartonizzate” dei protagonisti e degli elementi principali della storia, in modo tale da favorire l’associazione visiva e quindi il ricordo.
Si è cercato altresì di favorire il coinvolgimento attraverso i sensi, ai ragazzi infatti sono state fatte toccare le superfici delle statue e le cortecce degli alberi, in aggiunta i soggetti sono stati incoraggiati ad annusare i fiori presenti nel parco. Dopo aver recepito numerose informazioni si è ritenuto necessario far riposare i ragazzi.
Dopo il breve ristoro, si è pensato di far concludere la narrazione nelle scuderie, in cui sono presenti quattro carrozze d’epoca. Da queste ci si è ricollegati per sviluppare il laboratorio creativo in cui è stato chiesto ai ragazzi di completare un puzzle raffigurante una delle carrozze viste. In appendice sono presenti alcune immagini che mostrano i momenti salienti della visita.
Il gradimento della visita: Attraverso l’intervista, tipico strumento della ricerca qualitativa, è stato possibile comprendere l’indice di gradimento della visita sia da parte dei ragazzi, osservandone i comportamenti e chiedendo loro di scegliere all’ultima pagina dell’agenda visiva l’opzione “mi sento felice” o “mi sento triste” (si veda Figura 5.12), sia da parte dei genitori attraverso l’intervista semi-strutturata svolta due giorni dopo l’esperienza di visita. A questo gruppo è stato chiesto come avessero trovato la visita e i sentimenti che questa ha scaturito nei loro ragazzi. Il risultato è stato positivo in quanto tutti i ragazzi hanno apprezzato la visita e non ci sono stati particolari episodi di disagio dal momento che il grado di coinvolgimento era alto, erano stati preparati alla visita, vi erano le PECS sui totem e la presenza dei genitori ha consentito di sviluppare una situazione serena e controllata.
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Figura 5.12: Valutazione del gradimento presente nell’agenda visiva.
Il grafico che segue mostra l’indice di apprezzamento della visita da parte dei ragazzi (Figura 5.13); mentre la tabella mostra le risposte dell’intervista date dai genitori (Figura 5.14).
Figura 5.13: Grafico con indice di gradimento dei ragazzi.
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D A V I D E M A T T I A M A R C O A N D R E A J I N G M I N