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FAIR TRADE GREEN CIRCULAR SOCIETY INTIMAC Y SOCIAL NEED

151 Business Model Green & Circular

La sostenibilità ambientale è attualmente uno dei temi più discussi e rilevanti nelle agende globali, nelle scelte d’investimento e dei progetti da parte delle imprese: la salvaguardia ed il rispetto dell’ambiente sono necessari per assicurarsi un futuro economico e sociale.

Coerentemente con quest’ottica le imprese possono creare e distribuire valore attraverso l’offerta di prodotti e servizi che mirino a ridurre l’impatto ambientale e promuovendo allo tempo stesso lo sviluppo sostenibile. Rendere sostenibile l’impresa, quindi non solo la produzione e l’offerta, è un compito ineluttabile per il management per garantirne il successo. Nel paradigma della sostenibilità ambientale, l’economia circolare è un modello di produzione e consumo che implica condivisione, prestito, riutilizzo, riparazione, ricondizionamento e riciclo materiali, estendendo il ciclo di vita dei prodotti, contribuendo a ridurre i rifiuti al minimo.

Le imprese possono impegnarsi ad utilizzare input sostenibili all’interno del ciclo produttivo mantenendo la stessa qualità del prodotto, che al tempo stesso può essere configurato come l’offerta di un servizio al fine di non aumentare i prodotti immessi sul mercato ma soddisfacendo il bisogno associato ad esso. Il cambiamento della politica aziendale verso la sostenibilità può impattare sul design e sulle caratteristiche del prodotto estendendone la vita utile o permettere il reinserimento delle componenti nel ciclo produttivo minimizzandone gli scarti non riciclabili. La sostenibilità ambientale non è quindi un obiettivo morale disgiunto dalle politiche imprenditoriali ma comporta effetti economici positivi per l’impresa: riducendo gli input utilizzati, riduce di conseguenza anche i costi, oltre a generare maggiori entrate grazie alla produzione di beni migliori.

Business Model Fair trade

Fair Trade è una forma di commercio la cui caratteristica è l’adozione da parte delle imprese, nello svolgimento dell’attività imprenditoriale, di un codice di comportamento, di norme eticamente corrette e di condizioni economiche eque per tutte le parti coinvolte, è da considerarsi come un modo di fare impresa a tutela dei soggetti partener con attenzione al territorio e alle condizioni sociali.

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I consumatori sono sempre di più inclini alla ricerca di informazioni circa l’attività dell’impresa riguardo l’adozione di pratiche commerciali e di produzione corrette: essi saranno più inclini ad acquistare prodotti offerti da imprese che svolgono la loro attività nel rispetto delle caratteristiche sopracitate impegnandosi attivamente al fine di migliorare la situazione senza trascurare la qualità del bene e del servizio. Fair trade si caratterizza anche per il rapporto tra imprese clienti e fornitori: collaborando direttamente con i produttori e fornendo loro consigli, conoscenze e segnali di mercato permettono loro di aumentare la produttività e produrre beni di qualità superiore, potendo così permettere di applicare un premium price. Il fair trade è un modello analizzabile in un’ottica di Supply-chain circolare.

Business Model Social needs oriented

Il modello di business orientato ai bisogni sociali è forse l’espressione più chiara e diretta di innovazione sociale, intervenendo in primo luogo sulla definizione di prodotti e servizi pensati e progettati come “soluzioni a questioni di natura sociale”, questo modello di business interviene sull’aspetto strategico più rilevante.

I sistemi di welfare tradizionali si trovano ad essere seriamente intaccati dal momento di cambiamento in atto e il mondo imprenditoriale, a seguito dello scollamento sempre più accentuato tra impresa e territorio locale, ha visto sempre più perdersi il suo ruolo sociale. Emergono e destano preoccupazioni bisogni sociali, quali il miglioramento della salute, dell’istruzione e dell’assistenza, il riscaldamento globale, la crescente diseguaglianza, cambiamenti climatici, urbanizzazione, invecchiamento della popolazione, cambiamenti demografici, e sempre la più crescente emergenza di affrontare in maniera massiva tutte queste tematiche.

Le imprese hanno da sempre avuto lo scopo di offrire prodotti/servizi in grado di soddisfare bisogni individuali per accrescere le proprie quote di mercato; implementando l’innovazione strategica sociale le imprese ampliano la gamma dei prodotti destinatari della loro proposta di valore, migliorando dunque le condizioni di vita delle persone e delle comunità.

153 Business Model Social Intimacy

Un modello di business social identity è dell’impresa che pone al centro del valore creato dall’azienda la struttura comunicativa, dove le relazioni con i clienti ed altri soggetti della società vengono rafforzate dalla natura educativa, dalla condivisione e dalla diffusione di valore sociale/ambientale.

Il management deve fare uno sforzo maggiore, non solo investendo in campagne di comunicazione ma deve portare le aziende ad essere individuate come agenti di cambiamento sociale: occorre cioè, che le imprese ridefiniscano la propria identità in un’ottica sociale, devono dunque generare e/o diffondere all’interno e all’esterno una cultura aziendale socialmente rilevante che possa essere fonte di vantaggio competitivo e creare valore sociale. Il compito è quello di svolgere una comunicazione efficace al fine di condividere tale valore non solo con i consumatori già clienti fidelizzati ma anche coloro che ancora non lo sono. Il lavoro di analisi che sta portando avanti il team dell’Università Ca’ Foscari è quello di capire i business model maggiormente adottati dalle PMI venete che sono state intervistate nell’ambito del Dgr. 948/2016 Responsabilmente.

Il mio contributo in merito a questa ricerca riguarda l’analisi dei Business Model che sono maggiormente utilizzati e l’individuazione delle aziende che adottato Business Model social driven combinati tra loro.

Il mio lavoro si è focalizzato sull’individuazione del numero di aziende che adottano solo un modello di business, il numero di aziende che adotta modelli di business combinati tra due tipologie, il numero di aziende che adottano modelli combinati tra tre tipologie, il numero di aziende che adottano modelli combinati tra quattro tipologie, il numero di aziende che adottano tutti i business model. Dopo aver ricavato queste informazioni ho analizzato l’andamento dei business model semplici, l’andamento dei business model combinati e tra i modelli combinati quale fosse il modello di business semplice più utilizzato nelle combinazioni. L’analisi che ho svolto mi conduce a questi risultati:

- Per i business model semplici le percentuali sono: 32% BM Welfare & well being; 27% Society Intimacy; 24% Green & Circular; 11% social needs oriented; 5% fair trade.

154 Fig. 58 Andamento BM semplici

- Per i business model combinati le percentuali sono:

BM con combinazione di due sono il 39%; BM con combinazioni di tre sono il 29%; BM con combinazioni di quattro sono il 15%; BM semplici sono il 13%; BM con tutte le combinazioni sono il 4%.

Fig. 59 Andamento BM combinati

- BM semplici più utilizzati nelle combinazioni sono:

BM Welfare & Well being è il più utilizzato nelle combinazioni con il 30%; BM Green & Circular è utilizzato nelle combinazioni il 28%;

BM Society Intimacy è utlizzato nelle combinazioni il 18%; BM Social needs oriented è utilizzato nelle combinazioni il 17%; BM Fair trade è utilizzato nelle combinazioni il 7%.

0% 5% 10% 15% 20% 25% 30% 35%

BM Wellbeing BM Green BM Fairtrade BM Social Need BM Society

Andamento BM semplici

0% 5% 10% 15% 20% 25% 30% 35% 40% 45% BM base BM con combinazione di due BM con combinazione di tre BM con combinazione di quattro BM con tutte le combinazioni

andamento BM combinati

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