SICUREZZA DEL LAVORO
ZIONE SESSUALE” - CHIACCHIERONI (PD) HA ILLUSTRATO LA PROPOSTA DI LEGGE FIRMATA
INSIEME A LEONELLI E SOLINAS (PD)
Nel corso della riunione pomeridiana di ieri della Terza Commissione è stata illustrata la proposta di legge concernente la “Tutela dell'identità di genere contro la discriminazione sessuale”. Lo ha fatto Gianfranco Chiacchieroni (Pd) primo firma-tario dell'atto sottoscritto insieme ai suoi colleghi di partito, Giacomo Leonelli e Attilio Solinas. L'at-to L'at-tornerà nuovamente in Commissione alla fine del mese di agosto. Nel frattempo saranno predi-sposte le previste audizioni con tutti i soggetti interessati alla materia. La Commissione valuterà anche l'opportunità di creare una sottocommis-sione per dar vita ad un eventuale testo condivi-so da tutte le componenti politiche.
Perugia, 30 luglio 2015 – Illustrata ieri pomerig-gio in Terza Commissione, presieduta da Attilio Solinas (PD), la proposta di legge per la “Tutela dell'identità di genere contro la discriminazione sessuale”. Lo ha fatto Gianfranco Chiacchieroni (Pd) primo firmatario dell'atto sottoscritto insie-me ai suoi colleghi di partito, Giacomo Leonelli e lo stesso presidente Solinas.
L'iniziativa legislativa mira a “PROTEGGERE TUT-TI GLI ORIENTAMENTUT-TI SESSUALI favorendo il raggiungimento dell'uguaglianza tra le persone a prescindere dalla loro identità di genere; preve-dere INTERVENTI IN DIVERSI AMBITI: famiglia, istruzione, formazione professionale, integrazio-ne sociale e responsabilità sociale delle imprese, formazione del personale regionale, sanità e as-sistenza; attività culturali e servizi; contrastare la discriminazione e la violenza”. L'atto, che verrà esaminato dagli uffici legislativi di Palazzo Cesa-roni, tornerà nuovamente in Commissione alla fine del mese di agosto. Nel frattempo saranno predisposte le previste audizioni con tutti i sog-getti interessati alla materia ed assunti i pareri obbligatori del Centro per le pari opportunità e del Cal. Tra gli impegni assunti dal presidente Solinas, su indicazione degli stessi commissari, valutare l'opportunità di creare una sottocom-missione per dar vita ad un eventuale testo con-diviso tra tutte le componenti politiche. SCHEDA:
LA PROPOSTA DI LEGGE Tra gli interventi auspi-cati ci sono: PROTEZIONE, ACCOGLIENZA, SO-STEGNO E SOCCORSO ALLE VITTIME DI ATTI DI DISCRIMINAZIONE O DI VIOLENZA in ragione del loro orientamento sessuale o della loro iden-tità di genere. Istituzione di un OSSERVATORIO REGIONALE sulle discriminazioni e le violenze per orientamento sessuale ed identità di genere.
MONITORAGGIO e rilevazione, a cura del Core-com, dei contenuti della PROGRAMMAZIONE TE-LEVISIVA E RADIOFONICA REGIONALE E LOCA-LE, nonché nei messaggi commerciali e pubblici-tari, eventuali messaggi discriminatori nei con-fronti di alcuni orientamenti sessuali o dell'identi-tà di genere della persona. Le norme proposte nel testo legislativo mirano a mettere la Regione
SOCIALE
Umbria nella condizione di integrare e completa-re una trama legislativa già definita dal legislato-re nazionale, dall'Unione europea e da importanti convenzioni internazionali ratificate dall'Italia.
Nella relazione al testo di legge si spiega che
“non tutti gli orientamenti sessuali presentano lo stesso carattere di debolezza o di rischio, ma principalmente quelli omosessuale e bisessuale, a causa dell'esistenza di stigmi e di un paradig-ma eterosessuale che continuano a condizionare la loro accettazione sociale, familiare e persona-le”.
La proposta di legge mira sostanzialmente a PROTEGGERE TUTTI GLI ORIENTAMENTI SES-SUALI (omosessuale, eterosessuale e bisessuale) e le persone che a causa di una non coincidenza tra il sesso loro attribuito alla nascita e il genere percepito effettuano un percorso di transizione o di adeguamento dei caratteri sessuali. Si stabili-sce il riconoscimento da parte della Regione che ogni tipo di discriminazione e violenza contro le persone in ragione del loro orientamento sessua-le o dell'identità di genere, la persecuzione, la coercizione o la privazione arbitraria della libertà, sia nella vita pubblica che privata, costituisce una violazione dei diritti umani fondamentali alla vita, alla sicurezza, alla libertà, alla dignità per-sonale e sociale, all'integrità fisica e psichica, e costituisce un pericolo per la salute ed un osta-colo al godimento del diritto ad un'esistenza si-cura, libera e dignitosa. La norma impegna la Regione a FAVORIRE L'INTEGRAZIONE TRA LE POLITICHE EDUCATIVE, SCOLASTICHE E FOR-MATIVE E LE POLITICHE SOCIALI E SANITARIE, anche per sostenere le persone e le famiglie nei loro compiti educativi, per prevenire le discrimi-nazioni per motivi derivanti dall'orientamento sessuale o dall'identità di genere e favorire l'ac-quisizione di una cultura della non discriminazio-ne. Sono previsti INTERVENTI DI COMPETENZA REGIONALE E DEGLI ENTI LOCALI IN AMBITO SCOLASTICO, per favorire la conoscenza e la sensibilizzazione sui temi correlati all'orienta-mento sessuale e all'identità di genere attraverso la promozione di iniziative nelle scuole, l'organiz-zazione di corsi di formazione e il coinvolgimento di enti associativi che svolgono attività negli am-biti oggetto della legge. La proposta di legge fa riferimento specifico ai diritti generati dalla legi-slazione regionale, con particolare riferimento all'accesso ai servizi, alle azioni e agli interventi, prevedendo che vengano riconosciuti ai singoli e alle famiglie, comprese quelle formate da perso-ne che coabitano a motivo dei vincoli affettivi che li legano. Infine, si ipotizzano interventi da parte di Asl, servizi socio-assistenziali e sociosanitari per fornire adeguata INFORMAZIONE, CONSU-LENZA E SOSTEGNO ALLE PERSONE CIRCA IL PROPRIO ORIENTAMENTO SESSUALE O LA PRO-PRIA IDENTITÀ DI GENERE. In particolare si pre-vede un impegno specifico a favore dei genitori nella cura e nell'educazione dei figli per garantire il rispetto del loro orientamento sessuale o della loro identità di genere. Una disposizione
partico-larmente importante in modo particolare per quei genitori di persone omosessuali o trans che ne-cessitano di approfondire la conoscenza di temi relativi all'orientamento sessuale o all'identità di genere.
“STOP ALLE FALSE COOPERATIVE” - SMAC-CHI (PD) ADERISCE ALLA CAMPAGNA PER LA LEGGE DI INIZIATIVA POPOLARE
Il consigliere regionale Andrea Smacchi (Pd) co-munica la propria adesione all'iniziativa “Stop alle false cooperative – Le imprese cooperative nell'economia pulita”. Per Smacchi è importante sostenere questa raccolta di firme, mirata alla presentazione di una legge di iniziativa popolare per “contrastare le cooperative spurie che, dietro al titolo e al nome, nascondono attività diverse, che nulla hanno a che fare con la cooperazione”.
Perugia, 30 luglio 2015 – “I valori della buona cooperazione vanno tutelati da tutti quei brutti esempi che hanno riempito nell'ultimo periodo le pagine dei giornali”. Così il consigliere regionale Andrea Smacchi (Pd) sottolinea la propria ade-sione all'iniziativa “Stop alle false cooperative – Le imprese cooperative nell'economia pulita”. Il consigliere del Partito democratico spiega che si tratta “di una campagna nazionale che punta a richiedere pene più severe per il contrasto del fenomeno delle false cooperative. In Umbria – informa - diverse sono state le tappe in cui si è potuto firmare, l’ultima presso la Ducops Service di Gualdo Tadino”. In questa occasione il consi-gliere Smacchi ha visitato la sede gualdese della Ducops, “insieme al presidente di Ducops Pino Cecchini, al direttore Emilio Codignoni e al presi-dente del gruppo Poliservice Stefano Lupi, oltre al sindaco di Gualdo Tadino, Massimiliano Pre-sciutti: una realtà con oltre 500 dipendenti e 17 milioni di fatturato”.
“Sono sicuro – spiega Smacchi - che tutta la no-stra regione darà un fondamentale contributo all'iniziativa promossa dall'Alleanza della coope-rative, che riunisce Agci, Confcooperative e Le-gacoop. L'obiettivo generale è il raggiungimento di 50mila firme per la presentazione di una legge di iniziativa popolare che intervenga su diversi fronti. In primo luogo andranno cancellate dal-l'albo tutte quelle cooperative non sottoposte alle revisioni e alle ispezioni. Nel caso in cui i controlli manchino da qualche tempo sarà stabilito un programma di revisioni prioritarie. Sarà prevista – continua - la tempestiva comunicazione dell'e-ventuale scioglimento della cooperativa all'Agen-zia delle entrate per contrastare il fenomeno delle cooperative che nascono e cessano l'attività nel giro di pochi mesi, accumulando debiti nei confronti dell'erario. Nella proposta anche una cabina di regia al ministero dello Sviluppo eco-nomico che coordini i soggetti chiamati a vigilare sulle cooperative”. “Oltre ad essere un valore costituzionale – spiega Andrea Smacchi –, la
SOCIALE
cooperazione è un presupposto importante della nostra società. La condivisione, la legalità, il sen-so di comunità, la trasparenza e l'attenzione ver-so gli altri non posver-sono essere scambiati e confu-si con cooperative spurie che, dietro al titolo e al nome, nascondono attività diverse, che nulla hanno a che fare con la cooperazione. In Umbria interi settori sono retti dalle cooperative che for-niscono servizi fondamentali e sociali. Da parte mia, quindi, e di tutta la Regione Umbria – con-clude il consigliere regionale di maggioranza – ci sarà sempre su questi argomenti un impegno quotidiano e costante, affinché le buone pratiche e le eccellenze non vengano confuse con chi ap-profitta degli altri”.
TRASPORTI
“EVITARE I DISAGI DI UMBRI E TURISTI