• Non ci sono risultati.

Guarda Dario Puccini e Rafael Alberti, «Corrispondenza inedita (1951-1969)», a cura di Gabriele Morelli, con una testimonianza di Stefania Piccinato Puccini, Milano, Viennepierre, 2009, 163 pp.

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2021

Condividi "Guarda Dario Puccini e Rafael Alberti, «Corrispondenza inedita (1951-1969)», a cura di Gabriele Morelli, con una testimonianza di Stefania Piccinato Puccini, Milano, Viennepierre, 2009, 163 pp."

Copied!
2
0
0

Testo completo

(1)

nados puedan exigir responsabilidades a los gobernantes ni preguntarse por el sentido de las órdenes que reciben de ellos» (p. 47). Ciò nonostante, Castro Díaz vede l’opera di Robles così collega-ta alla realtà politica entro la quale viene scritta, che considera lo smembramento della Spagna iniziato nel 1640 a causa della guerra contro i francesi e la caduta di Olivares nel 1643 come i motivi prin-cipali che impedirono la pubblicazione delle Tardes del Alcázar a quel tempo, inconveniente a cui pone rimedio con grande maestria riscattando l’opera dall’oblio e arricchendo il genere dei dialoghi rinascimentali, proposito im-plicito del progetto di Ana Vian Herrero in cui rientra l’edizione di Castro Díaz.

Giuliana Calabrese

Il carteggio tra il grande poeta e pit-tore gaditano Rafael Alberti (1902-1999) e il noto ispanista Dario Puccini (1921-1997) è «una tessera fondamentale di quel ricco mosaico di relazioni umane e letterarie che i rappresentanti più si-gnificativi della cultura italiana hanno costruito intorno alla figura di Alberti», come sottolinea il curatore Gabriele Mo-relli (p. 39). L’epistolario, fitto soprattut-to tra gli inizi del 1951 e la fine del 1963, ci informa sull’evoluzione della scrittura di Alberti in Argentina e sullo stato della sua ricezione in Italia. Testimonia

inol-tre il lavoro di Puccini come suo tradut-tore e diffusore sulla stampa, alla radio e presso gli editori italiani: nel solo 1961 escono per Parenti di Firenze Milizia-ni a Ibiza e per il Saggiatore di Milano Ritratti di contemporanei e la tragicom-media Il trifoglio fiorito. L’amicizia tra i due è scandita da notizie sulle vicende familiari, pacchetti affidati alle poste o ad amici comuni in visita, nonché im-pressioni di viaggio e cenni a riflessioni politiche, come in occasione del “Mani-festo dei 101” del 1957, firmato da Puc-cini, che prende spunto dai fatti d’Un-gheria per condannare lo stalinismo, provocando la repressione togliattiana. Puccini è infatti un intellettuale di sini-stra e «il rapporto che lo unisce al poeta si fonda su una comune vocazione let-teraria ed è alimentato dalla stessa fede negli ideali di giustizia e libertà» (anco-ra Morelli, p. 17). Costante è lo scambio di pubblicazioni e consigli: Puccini non manca di chiedere dritte per il suo fon-damentale Romancero della resistenza spagnola (1960), Alberti invia testi e cor-regge bozze. Si seguono anche casi mi-nuti, rivalità o incertezze, perfino guai pratici come la pretesa da parte della Società degli Autori spagnola (franchi-sta) di incassare i diritti dell’esule Alber-ti, che fa fatica a cancellarsi. Insomma, la variegata testimonianza di un senti-to dialogo personale e professionale. Nel 1963, Rafael si trasferisce con María Teresa León in Italia, dove tra l’al-tro affondano le sue radici familiari, rea-lizzando un desiderio più volte espresso da Buenos Aires. La scelgono tra vari Paesi, oltre che per i rapporti editoriali in corso, perché più mediterranea, più vicina all’Andalusia. E optano per Roma in quanto più divertente di Milano. Vi resteranno 14 anni, fino al rientro nella Spagna della transizione nel 1977. Il poe-Dario Puccini e Rafael Alberti,

Corrispon-denza inedita (1951-1969), a cura di Gabriele Morelli, con una testimonianza di Stefania Piccinato Puccini, Milano, Viennepierre,

2009, 163 pp.

R E C E N S I O N I

279

Tintas.Quaderni di letterature iberiche e iberoamericane, 1 (2011), pp. 273-310. issn: 2240-5437. http://riviste.unimi.it/index.php/tintas/

(2)

ta, che ha già passato i sessant’anni, vive in Italia una grande fioritura creativa, nello stimolante clima romano dell’epo-ca, entrando in contatto con interlocu-tori del calibro di Ungaretti, Pasolini, Guttuso, Gatto, Gassman, Carlo Levi, Aligi Sassu e tanti altri. Nel folto gruppo di ispanisti amici (come Vittorio Bodi-ni, Angela BianchiBodi-ni, Elena Clementelli, Ignazio Delogu e Mario Socrate, oltre al fedele traduttore Eugenio Luraghi), Dario Puccini, che traduce nel 1976 per Editori Riuniti il primo volume dell’au-tobiografia di Rafael, L’albereto perduto, è un riferimento costante, anche se le missive naturalmente si riducono, per via del contatto diretto. La casa degli Alberti diventa inoltre un punto d’in-contro per gli esuli repubblicani e arti-sti di ogni latitudine. Rafael si dedica in particolare alla grafica, studiando nuove tecniche d’incisione, che perfezionano la sua poetica pittorica. In Italia espone, i suoi versi si leggono, le sue opere tea-trali si rappresentano. All’urbe che ama, viscerale, belliana e trasteverina dedica Roma, pericolo per i viandanti (trad. di Vittorio Bodini, Firenze, Passigli, 2000). Su tutta quella stagione, si veda il docu-mentato studio di Maira Negroni, Rafa-el Alberti: l’esilio italiano (Milano, Vita e Pensiero, 2002).

Speriamo che questo volume, in cui respira l’impulso eternamente giovane di Rafael Alberti, possa servire anche a ricordare una sensibile assenza nel no-stro panorama editoriale, quella di María Teresa León (1903-1988), straordinaria scrittrice con al suo attivo romanzi, rac-conti, sceneggiature, teatro e biografie. La sua voce fa capolino tra queste pagine e viene rievocata in un piccolo libro, uscito da poco, della figlia della coppia, Aitana León Alberti, Memorie inseparabili. Ma-ria Teresa León e Rafael Alberti, a cura

di Alessandra Riccio (Roma, Iacobelli, 2009). Nel 1956 María Teresa León man-da a Puccini un soggetto cinematografi-co, ambientato in un paesino di scultori del carrarese, che ritiene adatto a De Sica, e una raccolta di racconti, Las peregrina-ciones de Teresa (uscita nel 1950 a Buenos Aires e ora disponibile nella ricca edizio-ne curata da María Teresa González de Garay nel 2009 per l’Instituto de Estudios Riojanos), che è un po’ l’embrione della sua indimenticabile autobiografia, Me-moria de la melancolía (1970).

Danilo Manera

Vicente Luis Mora (Córdoba, 1970), critico letterario irrequieto e scrittore poliedrico – ha pubblicato le raccolte di poesie Nova (2003), Construcción (2005) e Tiempo (2009); il libro di racconti Sub-terráneos (2005); due volumi miscella-nei dal titolo Circular (2003) e Circular 07. Las afueras (2007); il romanzo Alba Cromm (2010) –, in questo studio ri-prende il discorso iniziato con l’apertura del blog Diario de lecturas (2005) e pro-seguito con i saggi Ética y poética de la literatura española actual (2006) e Pan-gea. Internet, blogs y comunicación en un mundo nuevo (2006). In prima battuta, Mora cerca di districare le direttrici del-le correnti estetiche che nel panorama delle lettere spagnole odierne si sfiora-no, si intersecano o si respingono in un intreccio di fili multicolori che a un oc-chio miope, poco avvezzo alla dissezio-Vicente Luis Mora, La luz nueva. Singulari-dades en la narrativa española actual, Córdo-ba, Berenice, 2007, 255 pp.

R E C E N S I O N I

280

Tintas.Quaderni di letterature iberiche e iberoamericane, 1 (2011), pp. 273-310. issn: 2240-5437. http://riviste.unimi.it/index.php/tintas/

Riferimenti

Documenti correlati

BIMReL is the first BIM object library that uses the common information structure and the essential characteristics for CE mark of CPR 350/2011 (Construction Product Regulation)

AFM analysis highlights that the chemical glycosylation does not affect molecular assembly into fibrils, and increases surface wettability compared to the

approaches, including 3D vascular casts of the cadaveric thyroid, branches of the intraglandular thyroid arteries prototyped by AM, and a computational 3D reconstruction

The role of a provider is to be a “value facilitator” by offering a configuration of resources or enablers (goods, services, information, etc.), often conceptualized in a

(2007) Plasmacytoid den- dritic cells represent a major dendritic cell subset in sentinel lymph nodes of melanoma patients and accumulate in metastatic nodes. Clin

Incidence and Predictors of Left Atrial Appendage Thrombus in Patients Treated With Non vitamin K Oral Anticoagulants Versus Warfarin Before Catheter Ablation for Atrial

211 TORIELLI BRUNO M VETM GRUPPO CITTA' DI GENOVA.

Alberti puede ser definido como un hombre que, en su condición de exiliado – pero también en la de viajero, en circunstancias más felices de su vida– no se ha dejado olvidado a