Esame
Sessione
Materia
Argomento
Anno
Stato
Ordinaria Topografia
Frazionamento, spianamento, fotogrammetria
2007
Dovendosi realizzare lavori di natura planimetrica (frazionamenti) ed altimetrica (spianamenti) in un
terreno ABCDEFGA, i cui vertici si susseguono in senso orario, sono stati misurati tutti i lati, alcuni
angoli interni del terreno, in quanto non tutti i vertici risultano reciprocamente visibili, ed alcune quote. I
risultati del rilievo sono riportati nella seguente tabella:
LATI
(metri)
ANGOLI
(gon)
QUOTE
(metri)
AB =
527,321
BAE =
92,3258
del vertice A
601,454
BC =
358,396
AED =
58,3215
del vertice E
619,327
CD =
456,321
GFE = 135,2215
del vertice F
605,327
DE =
495,398
DCB =
85,3215
del vertice G
590,328
EF =
402,528
FG =
597,421
GA =
728,429
Il candidato:
1. Calcoli le coordinate dei vertici del terreno rispetto ad un sistema di assi cartesiani che ha origine
in E e semiasse positivo delle Y passante per il vertice A.
2. Frazioni il terreno ABCDEA, di eguale valore, in tre parti S
1, S
2, S
3, rispettivamente proporzionali
ai numeri m = 1, n = 2, p = 3, con dividenti paralleli al lato AE, sapendo che S
1deve contenere
il lato EA ed S
3il vertice C.
3. Progetti la sistemazione altimetrica del terreno AEFGA, formato dalle falde triangolari AEG ed
EFG, con uno spianamento orizzontale di compenso, determinando i relativi volumi di scavo e di
riporto.
4. Nell’ipotesi di voler realizzare del territorio una carta in scala 1:500 e si stabilisca:
di effettuare il volo per la presa dei fotogrammi secondo parallele all’asse delle x;
il tempo di esposizione dell’obiettivo, pari a 0,001secondi;
un trascinamento massimo di 0,03mm;
una sovrapposizione longitudinale tra i fotogrammi di una stessa strisciata del 60% una
sovrapposizione trasversale tra due strisciate consecutive del 20%;
l’utilizzo di una camera da presa quadrangolare, con distanza principale di 153,00mm;
il formato dei fotogrammi 230 x 230 millimetri.
Calcoli:
a. La quota media del volo, la velocità massima che potrà tenere l’aereo ed il corrispondente
intervallo di tempo tra due scatti successivi.
b. Il numero delle strisciate, quello dei fotogrammi per ciascuna strisciata e quello
complessivo.
5. Alleghi i seguenti disegni in scala opportuna:
Esplicazione grafica del frazionamento del terreno ABCDEA.
Il piano quotato del terreno AEFGA, evidenziando la parte di scavo da quella di
riporto.
Il grafico del piano di volo
_____________________________________________________________________________________
Durata massima della prova: 8 ore.E' consentito soltanto l'uso di manuali tecnici, attrezzature da disegno e di calcolatrici tascabili non programmabili. Non è consentito lanciare l'Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema.
Membro del Comitato Scientifico SIFET – Società Italiana di Fotogrammetria e Topografia Istituto Tecnico Statale per Geometri “Bernini” – Rovigo – E-mail: pigato@itsgberninirovigo.it
1. Determinazione delle coordinate dei vertici dell’appezzamento
Si comincia con la risoluzione del triangolo BCD, del quale si conoscono due lati e l’angolo compreso1:
m
511,788
BCD
cos
CD
BC
2
CD
BC
BD
=
2+
2−
⋅
⋅
⋅
=
gon
47,7562
CD
BD
2
BC
CD
BD
arccos
BDC
2 2 2=
⋅
⋅
−
+
=
DBC = 200 – (BDC + BCD) = 66,9223 gonPer risolvere il quadrilatero ABDE si conoscono ora tre lati e i due angoli non compresi, per cui conviene mandare da B e D le perpendicolari ad AE fino ai punti K e H, e da D la perpendicolare al lato BK (vedi figura 1).
Triangolo rettangolo EHD:
m
392,970
AED
sen
ED
HD
m
301,652
AED
cos
ED
EH
=
⋅
=
=
⋅
=
Triangolo rettangolo AKB:
m
523,494
EAB
sen
AB
KB
m
63,413
EAB
cos
AB
AK
=
⋅
=
=
⋅
=
Triangolo rettangolo BLD:m
864
,
494
LB
BD
LD
m
130,525
HD
-KB
LB
2 2=
−
=
=
=
gon
5825
,
83
BD
LB
arccos
KBD
=
=
m
929
,
859
HE
LD
AK
EA
=
+
+
=
Passiamo ora al triangolo GFE, di cui si conoscono 2 lati ed un angolo (si noti che, essendo l’angolo noto ottuso, si può in questo caso applicare il teorema dei seni per determinare gli altri angoli incogniti):
m
878,445
GFE
cos
EF
GF
2
EF
GF
GE
=
2+
2−
⋅
⋅
⋅
=
gon
39,2826
GE
GFE
sen
FG
arcsen
FEG
=
⋅
=
Infine, consideriamo il triangolo GEA, del quale sono noti i tre lati:
1 Si trascura l’orientamento nell’indicazione degli angoli, non essendo stata considerata nel testo.
SVOLGIMENTO
gon
55,0361
EA
EG
2
AG
EA
EG
arccos
GEA
2 2 2=
⋅
⋅
−
+
=
Fig. 1gon
73,9514
EA
GA
2
EG
EA
GA
arccos
GAE
2 2 2=
⋅
⋅
−
+
=
AGE = 200 – (GEA + GAE) = 71,0125 gon
Per calcolare le coordinate dei vertici si calcolano preliminarmente gli azimut:
gon
107,6742
EAB
-200
AB=
=
ϑ
gon
149,4950
ABC
-200
ABC
-
AB BA BC=
ϑ
=
ϑ
+
=
ϑ
essendo:
7,6744
gon
e
ABC
ABK
KBD
DBC
158,1792
gon
AB
BK
arccos
ABK
=
=
=
+
+
=
gon
58,3215
AED
ED=
=
ϑ
gon
,9514
273
GAE
200
AG=
+
=
ϑ
gon
,6813
305
FEG
-
GEA
400
EF=
−
=
ϑ
Le coordinate planimetriche dei vertici valgono pertanto:
=
=
=
=
m
796,516
AK
-
m
523,494
KB
A B By
y
x
=
⋅
+
=
=
⋅
+
=
m
545,109
cos
BC
m
,920
778
sen
BC
BC B C BC B Cϑ
ϑ
y
y
x
x
=
=
=
=
m
301,652
EH
m
392,970
HD
D Dy
x
=
⋅
=
−
=
⋅
=
m
35,875
cos
EF
m
,926
400
sen
EF
EF F EF Fϑ
ϑ
y
x
=
⋅
+
=
−
=
⋅
=
m
570,125
cos
AG
m
,298
668
sen
AG
AG A G AG Gϑ
ϑ
y
y
x
2. Frazionamento dell’appezzamento AEFGA
Essendo note le coordinate dei vertici, è conveniente applicare la formula di Gauss per determinare l’area:
A =
[
(
)
(
)
]
382.238,3m 2 1 A(ABCDEA) 2 C D D B C C A B⋅ − + ⋅ − + ⋅ = = x y y x y y x yLe aree delle tre superfici derivate sono pertanto: A1 = A / 6 = 63.706,4 m2
A2 = 2 A1 = 127.412,8 m2
A3 = 3 A1 = 191.119,2 m2
Si applica ora il problema del trapezio per le due nuove dividenti, verificando però che la loro posizione sia contenuta all’interno dei lati ED e AB:
(
cot EAB cot AED)
791,353m A2 AE
MN= 2 − ⋅ 1⋅ + =
L’altezza del primo trapezio e le lunghezze degli estremi della nuova dividente dai vertici A ed E sono: m 724 , 77 EAB sen AN ; m 272 , 97 AED sen EM ; m 77,160 MN AE A 2 1 1 1 1 = = = = = + ⋅ = h h h
Per determinare la seconda dividente, è sufficiente ripetere il procedimento sopra indicato, considerando il trapezio AQPE, la cui area A1+A2 è uguale ad A3:
(
cot EAB
cot
AED
)
632,267
m
A
2
AE
PQ
=
2−
⋅
3⋅
+
=
AB m 030 , 258 EAB sen AQ ; ED m 926 , 322 AED sen EP ; m 256,158 PQ AE A 2 3 2 2 2 = = = < = = < + ⋅ = h h h3. Spianamento dell’appezzamento AEFGA
Per determinare la quota di progetto, calcoliamo il volume fittizio di terreno delimitato dalle due falde AEG e EFG ed un piano di riferimento assunto a quota 590 m:
3 f 5.471.392m 3 ,327 15 29,327 0,328 A(GFE) 3 0,328 29,327 11,454 A(AGE) V = ⋅ + + + ⋅ + + =
essendo le aree delle due falde pari a:
m 102.301,7 GFE sen FE FG 2 1 A(EFG) ; m 287.344,4 2 1 A(AGE) 2 2 G A⋅ = = ⋅ ⋅ = = y x
L’altezza di progetto h si determina quindi dividendo il volume fittizio per l’area dell’appezzamento, ipotizzando nullo l’aumento di volume di scavo.
m
604,042
590
;
m
042
,
14
A(AEFG)
V
f=
+
=
=
=
q
h
h
Eseguendo la differenza tra quota di progetto e quote del terreno si determinano le quote rosse: rA = q – QA = 2,588 m ; rE = q – QE = -15,285 m
rF = q – QF = -1,285 m ; rG = q – QG = 13,714 m
I punti di passaggio R, S e T si trovano in corrispondenza dei lati con alternanza di segno nelle quote rosse:
m 735,411 r r r EA ER A E E = + ⋅ = m ,017 463 r r r EG ES G E E = + ⋅ = m ,183 51 r r r FG FT G F F = + ⋅ =
Per calcolare il volume di sterro si dovrà suddividere la falda ESTF in due triangoli (è indifferente una diagonale oppure l’altra), calcolandone l’area:
m
431,625
GFE
cos
FT
EF
2
FT
EF
ET
=
2+
2−
⋅
⋅
⋅
=
gon
6,4339
ET
GFE
sen
FT
arcsen
TEF
=
⋅
=
TES = FEG – TEF = 32,8487 gon
m 8.764,5 TEF sen ET FE 2 1 A(FET)= ⋅ ⋅ = 2 m 49.302,2 TES sen ET ES 2 1 A(TES)= ⋅ ⋅ = 2 m 129.524,8 GEA sen ER ES 2 1 A(ESR)= ⋅ ⋅ = 2
Possiamo finalmente calcolare il volume di sterro, che naturalmente corrisponderà al volume di riporto, trattandosi di spianamento di compenso:
3 E E E F 959.533m 3 r A(ESR) 3 r A(TES) 3 r r A(FET) Vst = ⋅ + + ⋅ + ⋅ =
4. Piano di volo aerofotogrammetrico
Determiniamo anzitutto la scala media del fotogramma, che può essere orientativamente fornita dalla seguente formula empirica:
4.500
500
200
200
=
≅
=
c fn
n
Assumiamo pertanto per scala media dei fotogrammi il valore 1:4.500. La quota media di volo risulta quindi, dato che la distanza principale p della fotocamera è nota:
q = 4.500 × p = 4.500 × 0,153 = 688,5 m
La velocità massima del velivolo può essere determinata considerando il trascinamento ammesso τ di 0,03 mm:
km/h
486
m/s
135
000
.
1
/
1
500
.
4
000
.
1
03
,
0
E max E max
=
⋅
=
=
⋅
=
⇒
⋅
=
⋅
t
n
v
n
t
v
f fτ
τ
La larghezza di ripresa e la distanza tra una ripresa e la successiva valgono: m 414 ) -(1 ; m 035 . 1 = ⋅ = = ⋅ = n b L L f
η
lAssumendo quindi una velocità di 450 km/h, l’intervallo di scatto tra un fotogramma ed il successivo vale:
s
3
,
3
6
,
3
/
450
414
=
=
=
∆
v
b
t
Per determinare il numero di fotogrammi per effettuare una strisciata, osserviamo che la distanza massima lungo x dell’appezzamento vale xC – xG = 1.447 m. Indicato con n il numero di fotogrammi per strisciata, si
ha la seguente equazione che fornisce la lunghezza di ricoprimento stereoscopico: Lx = ηl × L + (n-2) b n = (1.447-621)/414 + 2 = 4,00 5
Pur essendo sufficienti 4 fotogrammi per strisciata, si ritiene cautelativo eseguirne 5. Un’unica strisciata è sufficiente a rilevare la larghezza dell’appezzamento, pari a yA.
Il numero totale dei fotogrammi necessari è pertanto pari a 5×1 = 5 (fig. 2).