ALDO PALAZZESCHI_____________________________________________________________
Prof.ssa Bosisio Laura
ALDO PALAZZESCHI
LA VITA
- Vero nome Aldo Giurlani. - Nasce a Firenze nel 1885.
- Nel 1905 esordisce come poeta pubblicando I Cavalli Bianchi. - Nel 1909 pubblica Poemi e aderisce al Futurismo.
- Nel 1911 pubblica il romanzo futurista Il Codice Perelà. - Nel 1913 inizia a collaborare con la rivista “Lacerba”. - All’inizio della Grande Guerra abbandona il Futurismo. - Dal 1926 collaborò al “Corriere della sera”.
- Tra il 1934 e il 1948 scrisse i romanzi: Le Sorelle Materassi e I Fratelli
Cuccioli.
- Muore a Roma nel 1974.
Romanzo Le sorelle Materassi (1934) Romanzo I Fratelli Cuccioli (1948) Romanzo Il Codice Perelà (1911) Raccolta Poemi (1909)
ALDO PALAZZESCHI_____________________________________________________________
Prof.ssa Bosisio Laura
ALDO
PALAZZESCHI
(1885 – 1974)
Nell’arco della sua attività letteraria è stato influenzato
da varie correnti:
Culturali
Letterarie
Abbracciò quindi anche la corrente Futurista Voglia di Progresso Lotta contro il passato Lotta contro le Convenzioni
Modalità espressive nuove, tipiche del Futurismo Parole in libertà
“Licenze, licenze, licenze poetiche.” (E lasciatemi divertire, vv. 18 – 19)
Distruzione della sintassi e dei verbi Distruzione della punteggiatura
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cose azzardo delle Certo è un scrivere un così po’ forteTEMI E CARATTERISTICHE
DELLE SUE OPERE
ALDO PALAZZESCHI_____________________________________________________________
Prof.ssa Bosisio Laura
E LASCIATEMI
DIVERTIRE
È una delle poesie più famose di Palazzeschi. Scritta nel 1910. Poesia Futurista, esempio di sperimentazione poetica.
Nel testo il poeta dialoga con interlocutori non ben definiti. Non si ha la loro identità. Gli interlocutori lo rimproverano di non saper scrivere
poesie seguendo Le Buone Norme Poetiche. Sintassi Metrica Figure retoriche Il poeta qui rompe tutte le
tradizioni poetiche. Si diverte nel farlo.
vv. 5-12 “Il poeta si diverte, pazzamente, smisuratamente.
Non lo state a insolentire, lasciatelo divertire
poveretto,
queste piccole corbellerie sono il suo diletto.”
Sostituisce alle parole
Suoni inventati e privi di senso
“Tri Tri Tri”. “Cuccuccurucù!” “Farafarafarafa” “Taratarataratara” “Paraparaparapara” “Laralaralaralarala!”
Ironizza sulla funzione della poesia e sul ruolo del
poeta. vv. 90-95 “Infine,
io ho pienamente ragione, i tempi sono cambiati,
gli uomini non domandano più nulla dai poeti:
e lasciatemi divertire!”
In questa poesia si sottolinea come il livello fonico nel testo diventi sempre più importante.