• Non ci sono risultati.

Due documenti di un marchese Arduino crociato nel 1184-5

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2021

Condividi "Due documenti di un marchese Arduino crociato nel 1184-5"

Copied!
11
0
0

Testo completo

(1)

GIORNALE LIGUSTICO 333

e pubblicato dopo la costui morte nel tomo X V I I dei M o­

numenta Historiae Patriae. — La rassegna comparve poscia a

stampa n ell’ Archivio Storico Italiano per Γ anno corrente, vol. I I , pag. 139-53.

X X III.

A s s e m b l e a G e n e r a l e .

Tornata del 4 Agosto 1878.

Presidenza del Presidente comm. A n t o n i o C r o c c o .

Si procede alla nomina d’ alcuni soci effettivi.

Il Segretario comunica Γ elenco delle opere pervenute in

dono alla Società nel primo semestre dell’ armata 1878.

Il Presidente legge il discorso di conclusione del ventune­

simo anno accademico. Constata, rallegrandosene, che non fu infecondo di buoni frutti per la Società, e sopra tuttodì au­ torevoli e sommamente onorifiche testimonianze di plauso; augurandosi che queste giovino d’ impulso a vieppiù mostrare la buona voce che corre dell’ Istituto e il favore ond’ esso è riguardato. Esorta tutti perchè si adoperino a questo scopo, ed in ispecial guisa coloro cui sorride l’ età fiorente, i quali forse o per indole peritosa, o perchè disanimati dalla seve­ rità di uno studio che vuole longanimi e pazienti ricerche, si astengono dal produrre alcun saggio di loro meditazioni. « Consideriamo (soggiunge) che agli studi storici non arrise mai forse un’ epoca più preparata della presente, perchè (a dirla colla scorta di un illustre contemporaneo) la geo­ grafia soccorsa dalle diligenti perlustrazioni dei cultori della scienza alla quale votarono i domestici agi, la domestica pace e la v ita , appurò, corresse ogni ragione fisica e topica, allar­ gando senza posa il campo delle ricerche, e accostandoci alla comprensione di tutta l’ aiuola che ci fa tanto supeibi ». Dicasi lo stesso dell’ incessante progredimento delle altre

(2)

3 3 4 Gl DRNALF. LIGUSTIDO

discipline: la geologia, l’ archeologia, la giurisprudenza, ri­ spetto alle quali F oratore si sofferma in peculiar modo a discorrere ora il primato e ora le singolari benemerenze degli italiani. C osì Giambattista Vico precorre alle sapienti induzioni di G iorgio C u v ie r; così da Ennio Quirino V isco n ti, Angelo Mai e Bartolom eo Borghesi, avranno pur sempre da imparare gli archeologi e storici della Germania oggidì più celebrati, « ai quali molti degli italiani, dimentichi o non curanti del ricco patrimonio nazionale, prestano ossequio di esagerata ammirazione

Rammentando le disquisizioni relative alla scoperta dei mor­ tali avanzi di Cristoforo Colombo in San D om ingo, com­ menda i fratelli Giambattista e Luigi Cambiaso che sovra questo argomento richiamarono l’ attenzione della Società; e dice che i m edesim i, sorretti e animati dalla solennità del voto emesso nella precedente adunanza dell’ assemblea, posero in atto il delicato pensiero di offerire, come figli.affettuosi, alla città di Genova loro patria diletta un pugnello delle ceneri ven erate, raccolte nel procedersi all’ esame di quel frale sì combattuto ed esagitato in vita ed in m orte; e appunto vol­ lero, con pensiero egualmente cortese, conferire al Presidente della Società Ligure di Storia Patria 1’ onore di accompagnarli al cospetto della Giunta Municipale. Rileva che nell’ atto for­ m ale, in cui fu dalla Giunta medesima deliberato che si te­ nesse mem oria della patriottica offerta, venne consegnata espressa menzione della Relazione letta dal Segretario della Società nella più volte citata adunanza; e dice che il dono de’ fratelli Cambiaso rimarrà unito al Codice Diplomatico. Co­

lombiano , religiosamente custodito da molt’ anni sotto il Busto

del grande scopritore in una delle aule municipali. Conclude rinnovando la speranza consolatrice, che quel pugnello di sacra polve abbia ad essere foriero di più prezioso tesoro; e con­ fida che, propizio ed auspice il Municipio, alla cittadina

(3)

per-GIORNALE LIGUSTICO 335

tiliacia del chiedere sia forse preparato il guiderdone dell’ ot­ tenere. L e g g e alcuni versi di un suo componimento pubblicato fino dal 1 8 3 8 , Le ultime ore di Cristoforo Colombo, in cui 1’ Eroe

tanto glo rio so e tanto martoriato dalla sventura esclama:

Faccia alcun pio che la mortai mia veste Ove sortì la culla abbia ricetto.

E d ice : « L a patria rinnoverà quel grido, ripeterà quel la­ m ento , finché le ceneri del più grande tra’ suoi figliuoli, del portatore della cristiana civiltà al nuovo mondo, presso le ceneri del Precursore di Cristo riposino in pace ».

D U E D O C U M E N T I

D I UN MARCHESE ARDUINO CROCIATO NEL 1 184-5

C i sono comunicati dal nostro amico e valente metrolo^o il cav. P ietro R o cca, e furono desunti dal foglio 22 del primo

Libro a catena tra i preziosi membranacei dell’ Archivio Mu­

nicipale di Savona.

L ’ A rduino a cui si riferiscono appartiene alla casa dei M arch esi del Bosco non lungi da Alessandria, dei quali parla anche O ttone di Frisinga, e dove fu ospite Federico Barba­ rossa. M a que’ marchesi inoltre per ragioni di consorzio stendevano la loro signoria anche di qua dall’ Appennino a V arazze sul mare e al Castello di Stella che sovrasta sul m on te, seguitati a ponente dai consanguinei Marchesi di Sa­ vona e d’ Albenga.

D i A rduino e del fratello Anseimo soprannominato il P i-

scialora abbiamo notizie già dal 1 1 7 3 nello stesso Archivio

Savon ese, con tracce del loro condominio sull’ antico Rovereto dove era sorta Alessandria. Seguitano ivi stesso altre carte relative a Varazze e alla Stella de’ due predetti Marchesi con

(4)

G IO R N A L E LIGU ST ICO

altri 'fratelli Azone e Delfino negli anni 1 1 79 , 1 1 8 0 , 1 1 8 1 , 1 1 82, fino alla partenza d’ Arduino nel 1 1 8 4 e alla sua pre­ senza in A cri di T erra Santa nel 1 1 8 5 . D ’ allora in poi scom ­ pare ogni memoria di lu i; donde è da credere che m orì colà, mentre del fratello Azone continuano gli atti sino al 1 1 9 1 , di Anseimo fino al 1 1 99 e di Delfino abbondano fino al 1 2 1 6 . Un documento senza data, ma im portante, nel L ib er Ju riu m ( I . 5 5 1 ) ci mostra questi Marchesi ridotti a d u e: A nseim o detto Bisaccia e Delfino, aventi una eguale parte a certa pen­ sione dalla Repubblica genovese, insieme all’ altro ram o resi­ dente al Bosco e composto aneli’ esso di due fratelli, G u glielm o ed Ottone. La sorella d’ A rduino, Sib illa, ebbe dal marito Enrico M alocello un figlio Guglielm o, per cui passò in questa famiglia genovese parte della consignoria di Varazze.

T utti insieme poi questi Marchesi di Varazze colla madre M aria, e a gara coi consanguinei del Bosco e di P on zon e, furono liberali di donazioni ai Cisterciensi tanto della Badia di T iglieto quanto delle Monache di Latronorio od A reneto (ora Invrea fra Varazze e Cogoleto).

Non raramente importa alle storie, come si voglion o ora approfondire nei particolari, il saper distinguere Γ una dal— Γ altra queste ed altre tanto numerose famiglie di M archesi spesso omonimi e contemporanei, che recano una confusione da non dirsi, ma che per la legge professata, per ripetizioni degli stessi nomi in famiglia e più per traccie d’ antico com ­ possesso si mostrano provenienti da pochissimi stipiti. N iuno è che non vegga di quanto gioverebbe, ove manchino notizie più positive, la conoscenza almeno della consanguineità .più 0 meno stretta fra le diverse case, i loro modi di divisione fra se e coi signori di secondo ordine; donde un qualche barlume sulle parti politiche, sugli interessi e sullo stato so­ ciale di quei secoli confortati poco 0 nulla da cronache con­ temporanee.

(5)

G IO R N A L E LIGUSTICO 33 7

D ello sfasciamento della Marca aleramica ho parlato nelle m ie cinque lettere al Com m. Promis Sulle Marche dell’ alta

Italia (R ivista Universale, Genova 1868-9) ; e più brevemente

n e ll’ altra lettera all’ illustre Amari Sulla discendenza aleramica

(N u o va Antologia, Firenze 18 6 6 ), aggiungendo a quest’ ul­

tim a un alberetto genealogico, che dallo storico ma quasi leggend ario Aleram o giunge fino ai primi e certi stipiti dei M archesi di Savon a, del Bosco, di Monferrato ecc. Una serie com piuta e documentata di tutti questi Aleramici e dei loro vicini di destra e sinistra (gli Obertenghi e gli Arduinici) ci sarà data (speriamo presto) dal nostro am ico, il dotto quanto acuto professor Teodoro Wüstenfeld di Gottinga. Egli avendo p e rc o rso , oltre gli A rchivi e le pubblicazioni tedesche, gli A rch iv i d’ Italia anche i municipali e m inori, ha raccolto con rara tenacità un numero stragrande di documenti fino a L u ­ dovico il B a v a ro , e, mentre sta ordinandoli, con non meno rara larghezza ne fa parte agli studiosi dei paesi rispettivi; com e si può vederè negli Statuti Bresciani dell Odorici (Mon.

H ist. P a t r ., X V I ) , nei documenti cremonesi pubblicati .da

quel Municipio per cura del eh. Robolotti, e in pubblicazioni anche germ aniche, per esempio nel Kaiser Heinrich V I del T o ech e ( 1 ) .

Scontratici anche noi in più modesta cerchia, ma nello stesso studio genealogico, abbiamo avuto la fortuna di tro­ varci d’ accordo con lui nelle fila principali del lavoro ; ab­ biamo amichevolmente discusso sui nostri dissensi a riguardo degli attacchi di qualche linea. Il più delle volte io deferiva

( 1) Il P rof. Wüstenfeld anche a noi fu cortese della serie dei Podestà che ressero Genova e di quelli che da Genova si recarono fuori (ved. Gior­

nale L igu stico , 18 7 5 , pag. 375)· I documenti inediti di altri A rch ivi,

specie i R egistri Angioini, le danno un valore di cui profitteremo per la serie da pubblicarsi insieme agli Statuti Genovesi nei Monumenta Hist.

P a tria in società col cav. Belgrano. G i o r n . L i g u s t ic o , Anno V.

(6)

3 38 G IO R N A L E LIGUSTICO

al suo a v viso , ma talora aach’ egli al mio ; convenendo en­ trambi del resto che certi attacchi sebbene non rigorosam ente dimostrabili, si poteano dedurre con bastante probabilità dai com possessi, dalle eredità, dai nomi rispettivi e da altri in­ dizi. Qualche scoperta importante dopo d’ allora (com e la moglie Arduinica del padre di Bonifazio del V asto ( i j e la imminente pubblicazione del Cartario d’ A sti per Γ illu stre Sella) hanno cagionato qualche variazione negli anelli subordinati; ma staranno inconcusse Γ unità della Marca d’ origine invano oppugnata dal Conte di San Q uintino, staranno le m em bra­ ture sue principali che divennero M archesati, com e erano già state recate a buon segno dal Moriondo per la parte alera- m ica; come Terraneo e Carena aveano poste le basi per l’ unità della Marca Arduinica: come, maggiore di tutti, il M u­ ratori avea nonché iniziato ma condotta quasi a perfezione la prova dalla unità originaria della Marca Obertenga.

Avendo noi pubblicato recentemente e quivi stesso un ar­ ticolo su Bonifazio di Monferrato e un altro sui Cisterciensi in Liguria che richiamano simili notizie ( 2 ) , credem m o' non inutile sottoporre al presente terzo articolo un nuovo alberetto aleramico il quale fo sse , direi quasi, piuttosto topografico che genealogico: vale a dire che colla possibile b revità, omettendo nomi non necessarii strettam ente, disegnasse il graduale di­ stacco dei Marchesati sul campo generale della M arca e giun­ gesse fino ai Marchesi nominati nei tre articoli predetti. Di qui potrassi comprendere a volo d’ u ccello, che la Signoria aleramica era distesa da Lucedio e T rin o oltre P o fino alla

(1) Ved. il Giornale Ligustico, ibid., pag. 368-75; e ci è di soddisfa­ zione il vedere ammesso definitivamente questo punto nelle due pubblica­ zioni recentissime dell’ illustre Carutti (Umberto I , nell 'A r c h iv io Storico

Italiano, 18 7 8 , II. 43) e del eh. Barone Claretta (Sui S ign ori di Rivalta,

T o rin o , 1878 , pag. 183).

(7)

G IO R N A L E LIGUSTICO 339

R iv ie r a di ponente e al m are, attraverso il P o , il T an aro , la B o r m id a , 1’ O rba e P Appenino ; essendo stretta a levante (m a strappandone qualche brandello) dalla Marca Obertenga o d ella L ig u ria ( i ) ; a ponente, invece riuscitole per nozze fortn n ate di allargarsi ampiamente sulla Marca Arduinica o di T o r i n o ; dall’ A stigiano alle Lan gh e, a Saluzzo e Busca, a C e v a e C lavesan a, e oltre Appennino ad, Albenga e suo C o m itato .

L a prim a e durevolmente mantenutasi divisione della Marca A le ra m ic a può stabilirsi al fium e/T an aro, e può tuttora rico­ n o scersi in certo modo nelle denominazioni usuali di A lto e B a sso M onferrato. Q uest’ u ltim o , o il proprio M onferrato a tram ontana del T a n a ro , ebbe i suoi celebri Marchesi discen­ denti da O ddone figlio d’ Aleram o che ne genero altri meno celebri e più presto caduti di potere, i Marchesi d Occimiano e di M ontechiaro.

D a A n seim o altro figlio di Aleram o discendono le Case M a rc h io n a li, che ebbero signoria a mezzodi del Tanaro e fino al m are. E queste si suddivisero.: i.° nel ramo presto estinto di Sezzè fra Alessandria e A cqui; 2.° nel ramo che generò i M archesi del Bosco e di Ponzone, con sottoramificazioni a P a r e to , a U xecio (Beiforte) sulla Bormida e 1 O rba, a Λ a- razze e A lbissola fin presso a Savona sul m are, 3· nel ramo del V a sto o di Savona il quale, pur conservando parte del-

1’ A cq u ese col sottoramo dei Marchesi d’ incisa, fu più illustre col titolo di Savona degenerato poi in Del Carretto ; inoltre col m entovato ampliamento sui dominii arduinici genero i M arch esi d’ Albenga divenuti poi di Ceva e di Clavesana, e i

(1) R o vereto (Alessandria), prima di passare nei Marchesi del Bosco , com e appartenente al Comitato Tortonese era sotto la signoria degli O bertenghi (discendenti da Oberto Marchese della Liguria), cioè i Mala­ spin a, i d’ E s te , i P allavicin i, i Marchesi di M assa, di Gavi e di Parodi.

(8)

340 G IO R N A L E LIGUSTICO

Marchesi di Saluzzo e di B u sca; questi ultimi con un sotto­ ramo a Cossano sul Belbo, e col soprannome di Lan cia di­ venuti illustri per la loro affinità con Federico I I ( i ) .

T ali M arch esi, moltiplicati in si gran num ero e forzati perciò a separarsi dal consorzio prim itivo, colà dove non sep­ pero stabilire la primogenitura salica (com e seppero quei di Saluzzo), o dove non ebbero largo sfogo in O riente (com e ebbero i M onferrato), furono ridotti a piccoli e sprezzati feu - datarii, sospinti sempre più dall’ invadente Com une ai monti e alla campagna; presero quindi per distinguersi tra se un nuovo titolo dalla residenza rurale rispettiva; si estinsero, o durando perdettero più o meno la memoria dell’ antica origine comune. Donde parvero ai tardi ricercatori tali M archesi sorti come per incanto dal suolo tutti insieme e negli stessi secoli X I I e X I I I .

Si noterà infine che nell’ alberetto figurano tre V esco vi d’ A cqui, San G u id o , Azzone e A d alb erto, appartenenti alla gran famiglia A leram ica; il che è conforme a quanto si vede nei vescovi di Savona Am brogio e Bonifacio fratelli dei primi Marchesi Del C arretto; e a quanto si può vedere negli A r- duinici, nei Conti di Savoia e in generale nelle fam iglie signo­ rili che a que’ tempi solevano occupare con uno di loro la diocesi rispettiva.

C . Desim o n i.

(i) Il eh. Barone Manuel, benemerito anch’ egli di questi studi pel suo libro I Marchesi del Vasto (Torino, 18 58 ), ebbe da me l’ om aggio d’ un esemplare della mia pubblicazione. Egli pur facendo alcune obbiezioni su punti oscuri e subordinati, a cui ho procurato rispondere con una lettera (la settima, ma inedita), ebbe la compiacenza di scrivermi il 25 luglio 18 6 9 :

Posso ben dirle che non mi era fatto ancora un’ idea cosi chiara intorno alla formazione e costituzione di queste Marche, del loro digradamento in M ar­ chesati, delle condizioni e vicende dei loro Marçhcsi, come dopo quella lettura

(9)

G IO R N A L E LIGUSTICO 3 4 I

I.

Testam entum Arduini Marchionis de Bosco.

E g o A rdu in u s filius qm. domini W illielm i Marchionis de B o sco , cum ultra m are ire debeam, de omnibus rebus m e is, ne lis aliqua vel contro­ ve rsia inde inter fratres meos oriri possit, talem facio dispositionem. Volo in prim is et est mea voluntas sic : quod ego’ relinquo fratri meo Delfino om nem partem loci qui dicitur Stella ante partem , et dono. De aliis vero om nibus bonis meis ipsum Delfinum et Azonem fratres meos mihi eredes in stitu o , excepto de parte mea Varazinis quam relinquo domine Marie m atri m ee. R e s meas dimitto in potestate et guardia fratris mei Delfini dum venero. Hec est ultima mea voluntas, que si aliqua iuris solemnitate careat v im saltem codicilli vel alicuius ultime voluntatis volo quod obtineat.

A ctu m apud A lbuzolam , in pontili ecclesie sancti Benedicti, testibus ad hoc convocatis et rogatis presbitero Oberto de Stella, Jonata de Saona, T ru c h o eius fratre, Balduino B avoso, W illielm o de Stella, W ilelm o Pe- d e b ò , S im on e de B o sc o , Ogerio de Stella. Anno Dominice Nativitatis m illesim o centesimo octuagesimo quarto, indictione I, die X II Augusti.

E g o . . . . de Donato notarius Sacri Palatii rogatus scripsi.

II.

In nom ine Dom ini Dei et Salvatoris nostri Jesu Christi, amen. Anno ab Incarnatione eiusdem M C L X X X V , indictione I I , mensis intrantis marcii die X V . N otum sit omnibus hominibus tam futuris quam presentibus quod e°O A rduinus Marchisus tibi sorori mee Sibilie qm. uxori Enrici MalocelliO facio chartam donacionis, quod tibi dono castellum de Stella cum perti­ nendis suis et dominium sicut teneo et possideo, ad faciendum quid quid volu eris et in perpetuum. E t W ilielm o monacho et ceteris meis hominibus mando et precipio ut tibi respondeant et tuo precepto sicuti mihi respon­ derent.

A ctum in Accon in ecclesia sancti Laurentii feliciter. Testes Alardus C o n p e l, Rolandus de C arm aino, Bellemustus Lercarius, Rusignolus.

E t ego W ilielm us phisicus et noarius ianuensis rogatus scripsi (1).

( 1 ) L a chiesa e 1» strada di San Lorenzo in Acri era nel Quartiere dei Genovesi ( i f i . J u ­ rium , I . 4 1 2 ) ; e i presenti a ll’ atto sono genovesi tutti 0 quasi.

(10)

342 G IO R N A L E LIG U ST ICO An s e i.m o 9 9 1 - 6 -J- 9 9 Ug o Ch i e r i c o 1 0 1 4 An s e l m o 1 0 1 4 - 4 7 + i °55 Guido vescovo d’ Acqui 10 39 .7 0 Ot t o n e o Te t o' 1 0 6 2 -j- 1 0 6 5

con Berta di Odorico Manfredi Arduinico, sorella della di contro

celebre contessa Adelaide 1 0 6 5

Bo n i f a z i o del Vasto o di Loreto 1 * 7 9 - 1 1 2 0 (v . pag. seg.) Λ Ma n f r e d o + ” 79 En r i c o 1 0 9 7 Ad e l a i d e con Ruggero conte di Sicilia A n selm o del Bosco ii i 6 - 1 i 36 Ugo 1055 Α20 vescovo d’ Acqui 1106-113? Gu g l i e l m o detto Piscialora Ma n f r e d o 1 1 3 1 - 1 1 5 2 1 1 3 1 - 7 3 con Maria 119 2 An s e l m o Ar d u i n o Azo De l f i n o Si b i l l a Bi s a c c i a 117 3 118 0 U 7 9 118 4 -5 117 3 -9 9 118 5 1 19 1 12 16 con Enrico con Malocello Giovanna T ” 8S Ugo 1 1 7 8 - 1 1 8 0 1 Gu g l i e l m i n o 1 2 0 4 con Silombra 1 2 1 0 - 3 Gu g l i e l m o Ma l o c e l l o 1 1 8 6 - 8 8 a Varazze En r i c o di PAreto e d ’ Uxecio 1 2 0 5 2 3 Bo n i f a c i o di Pareto 1 2 0 6 - 2 3 I Enrico 1152 1 180 Ot t o n e del Bosco 1 1 8 3 1 2 2 4 En r i c o Ponzio 1 1 8 3 118 6 1 2 9 9 1202 B

M a rc h e si del B o sc o , B e lfo r t s , P a re to , V a ra zz e , Ponzone,

G IO R N A L E LIGU ST ICO 343 A L E R A M O Conte 934 M a r c h e s e 9 5 0 + 9 91 -GuGLIELMO 4 961 Od d o n e 9 6 1 -}- 9 9 1 Ob e r t o 1 0 1 4 - 1 0 3 4 Ri p r a n d o 9 9 1 - 9 9 Gu g l i e l m o 9 9 1 - 1 0 3 1 in Savona 1 0 0 4 Gu i d o detto di Sezzò 1 0 3 0 - 1 1 0 0 -J- 1 1 0 6 Ob e r t o 1 0 3 0 - 1 0 6 1 in Savona 1061 Ad a l b e r t o vescovo d’ Acqui 1065-79 Od d o n e Marchio et Comes Monferratensis 1 0 4 0 En r i c o con Adelaide Arduinica 1042-4 Al b e r t o Ad e l a i d e Al e m a n n o di Sezzè -J- 1 1 0 6 n o 6 Al e r a m o dL Ponzone n31-3S ! 1 Gu e l f o i 1 2 2 - 3 5 d’ Albissola Fe r r a r i a Pi e t r o 1 1 5 2 1 1 8 0 Gia c o m o 1 1 8 0 - 6 Gu g l i e l m o detto di Ravenna 1 0 5 9 - 8 4 in Savona 1 0 5 9 Ar d i z z o n e nominato nei figli Po n z i o Pi e t r o 1 2 0 9 1 2 0 9 di Monferrato. Ra i n e r o di Monferrato 1101-SS I Gu g l i e l m o il vecchio i 1 3 1 - 1 187 Be a t r i c e + 1 2 0 4 ? con Enrico del Carretto ? con Alberto Malaspina ? A l a s i a con Manfredo March, di Saluzzo I 1 7 S " I 2 3° Gu g l i e l m o Lungaspada 1 1 7 1 - 7 9 con Sibilla di Balduino III Ba l d u i n o V R e di Gerusal.m e Co r r a d o 1 1 7 1 - 9 2 con Isabella di Balduino II I Is a b e l l a con G io. di Brienne R e di Gerusal.m e 1 2 0 8 Jo l e con Federico 11 1225 En r i c o Ba l b o Be r n a r d o 1135 Ar d i z z i n o U 3 5 Gu g l i e l m o U 3S M a rc h e si di Occimiano. Fe d e r i c o Bo n i f a c i o I vescovo d’ Alba 11791 2 0 7 R e di Tessalonica con M argherita vedova di Alessio III di C ostan t.11 R a in e r o 1177-83 R e di T e s sa lo n ie a con M aria di E m m . Im peratore di C ostant.11 Ag n e s e 1204 (v Gu g l i e l m o il Giovine 1 1 9 4 - 1 2 2 5 Ρ“ΐ· s'g·) n De m e t r i o Re di Tessalonica 1 2 0 7 - 2 2 Ag n e s e con Enrico Imperatore di C ostan t.1* 1206

(11)

34 4 GIORNALE LIGUSTICO

\ B o n if a z io del Vasto o di Loreto 10 7 9 -113 0 B o n ifa z io Marchese d’ Incisa 1225-59 Ugo del M a n fr e d o Marchese di Saluzzo Vasto 112 5 -7 5 U 42 con Alasia di Monf.to G u g li e l m o Marchese di Busca 112 5 -5 5 O t t o n e B o v e r i o o di L o r e t o i 125-4 0 An s e l m o di Albenga i 125-40

I

En r ic o Bo n if a z io il di

Guercio C ortem iglia o di 1 1 2 5 - 1 1 8 8 Savona 1 12 5 - 1 18 4 G u g l i e l m o B o n ifa z io di Ceva di Clavesana 1 17 0 - 1 2 14 119 4 - 12 2 1 E n r i c o del Carretto i 1 8 1 - 1 2 3 1 con Simona di Balduino Guercio U 9 1 con Agata del conte di Ginevra 12 16 Od d o n e del Carretto 1 18 1 - 12 2 7 con Alda Embriaco Am br o g io vescovo di Savona 118 9 - 119 2 Bo n ip a c io vescovo di Savona 119 3

M archesi d’ incisa, Salu z zo , Bu sca, C e v a , C la v e s a n a , Sa v o n a .

B G u g li e l m o il Giovane i 104-1225

A l i c e B o n if a c io II B e a t r i c e

Regina di Cipro 12 2 5-12 5 5 con Guigo VI

1229-30 Delfino di Vienna

1228

Riferimenti

Documenti correlati

In quel momento, il vicino, suo fratello minore, venne dalla sua fattoria e abbracciando il fratello maggiore gli disse:.. -”Sei un tipo veramente

Il libro ripercorre, sulla base delle cro- nache del tempo, i primi viaggi atlantici degli europei, dalla metà del Trecento ai primi decenni del Cinquecento, raccontando come

Lo seguimmo e dopo un po’ vedemmo un rituale tradizionale di un popolo sconosciuto che si interruppe , a causa delle grida dello stesso uomo che era sulla spiaggia.. Ci

Ritagliate le pagine del libro (comprese di strisce azzurre) e piegatele in due. Incollate le varie pagine ad eccezione della

La storia della scoperta dell’America ci è stata insegnata sin dalle scuole elementari quasi sotto forma di una bella favola che fa apparire ogni cosa semplice e chiara. C’era una

Applicare semplici strategie di organizzazione delle informazioni: individuare le parole chiave, le informazioni principali di un testo narrativo o descrittivo;. Costruire brevi

• Utilizzare gli strumenti della matematica per risolvere problemi relativi a situazioni di vita quotidiana.. • Esporre e argomentare la strategia adottata e il procedimento

(c) Donors without respiratory symptoms who are not suspected to have, and have not been tested for COVID-19 infection, and who were in intensive care units with patients who