TRENTO CDM
PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO
trentinoagricoltura.it
AGRICOLTURA • AMBIENTE •TECNICA • TURISMO RURALE
settembre 2020
nr. 3 anno LXV
Periodico trimestrale della Provincia autonoma di Trento
TERRATRENTINA • ATTUALITÀ
Colpo di fuoco: difendersi
con monitoraggio e diagnosi
di Christian Cainelli, Valeria Gualandri, Gino Angeli - Centro Trasferimento Tecnologico FEM
Il monitoraggio dei sintomi di colpo di fuoco batterico si svolge in Trentino dal 2005 da parte dei tecnici FEM, con particolare attenzione al melo e alle sporadiche presenze di pero. Si tratta di uno strumento fonda-mentale per contrastare la diffusione della malattia, al quale si affianca l’attività del Laboratorio di Diagnosi Fitopatologica che, per conto dell’Ufficio Fitosanita-rio Provinciale, verifica
analitica-mente la presenza del patogeno sui campioni con sintomi sospet-ti. Negli anni il numero dei cam-pioni analizzati è sempre stato molto variabile. Oltre al melo e al pero, il monitoraggio 2020 è sta-to indirizzasta-to anche verso le spe-cie ornamentali ospiti del
patoge-no, su cui l’infezione è in espansione e il loro ruolo nel mantenimento e nella diffusione della malattia è cru-ciale. Vigilanza e controllo di questa malattia passano necessariamente attraverso il supporto dell’attività di diagnostica fitopatologica, necessaria all’identifica-zione della presenza del patogeno e che permette di imputare la responsabilità del batterio nel quadro sin-tomatologico osservato. Si svolge seguendo un
proto-collo ufficiale secondo il quale, dopo un attento esame visivo del campione, individuata l’area di passaggio tra tessuto sano e malato, si procede con il prelievo di porzioni di tessuto e l’isolamento del batterio su substrati selettivi. Ottenuta la colonia batterica pura, si prosegue con l’analisi molecolare del DNA per ve-rificare la sua identità genetica. Un’ulteriore analisi di
conferma, utilizzata all’arrivo del campione, è il test rapido su base sierologica che darà un risultato positivo nel caso in cui le cellule batteriche si leghino all’antisiero specifico. Questo test è utilizza-to sia per confermare la diagnosi che per rendere la stessa anco-ra più veloce. Proprio nel caso di batteriosi la rapidità di diagnosi è di vitale importan-za per prevenire diffusione della malattia. Nel corso del 2020 sono stati analizzati 190 campioni tra melo, pero, rosacee ornamentali (rosa, sorbo, cotogno, ne-spolo, cotognastro, biancospino, piracanta). Il 42% dei campioni è risultato infetto da colpo di fuoco batterico. Il tempo medio per un risultato diagnostico è stato di 4-5 giorni.
Il grafico mostra il numero di campioni esaminati annualmente, quelli risultati positivi e la percentuale dei positivi sul totale dei campioni analizzati dal 2005 ad oggi