“Lo sport è un fenomeno sociale. Creazione dell’uomo, è comparso e si è sviluppato con la civiltà. La conoscenza e la pratica dello
sport costituiscono atti di cultura… Lo sport, che è una caratteristica dell’epoca contemporanea è anche un’eccellente mezzo di Educazione Fisica, componente importante ed inseparabile dell’educazione generale e polivalente dell’uomo” (Leon
PREMESSA
Come è noto le attività di Educazione Motoria Fisica e Sportiva rappresentano una delle istanze più avvertite fra gli studenti per l’arricchimento del percorso formativo.
In tale considerazione, l’Amministrazione Scolastica, riconoscendo ad esse l’innegabile e insostituibile contributo reso ai processi di crescita dei giovani, ne ha assicurato un costante e significativo sostegno.
Ne sono testimonianza l’attenzione che viene rivolta all’avviamento e al potenziamento della pratica sportiva scolastica estesa anche agli alunni disabili e le innovazioni apportate alla programmazione territoriale dei Giochi Sportivi Studenteschi che di fatto hanno assicurato a tutti gli alunni pari opportunità di esperienze sportive, evitando che queste, particolarmente per gli alunni appartenenti a piccoli comuni, si riducessero a sporadici incontri con altre realtà scolastiche e ad una rapida esclusione dal proseguimento delle varie gare e tornei.
In attesa dell’inoltro di regolare C.M. e dei regolamenti tecnici delle varie discipline sportive, previsti per il mese di Ottobre, si sintetizza la corretta procedura da seguire per consentire il regolare inizio dei G.S.S., tenendo soprattutto conto che i campionati avranno inizio nel mese di novembre.
RIFERIMENTI LEGISLATIVI
L’attività di avviamento alla pratica sportiva scolastica trova la sua fonte normativa nell’ultimo comma dell’art. 308 del T.U. delle Leggi scolastiche (D.L. n. 297 del 16.04.94) e dalle vigenti norme del CCNI riguardanti le ore aggiuntive e le ore eccedenti art. 85 e 86.
PROCEDURE DI ATTIVAZIONE
Presupposto indispensabile per organizzare l’attività in oggetto indicata è il suo inserimento nel P.O.F., previa apposita delibera del Collegio Docenti.
Successivamente, sarà necessario che gli alunni, informati dell’iniziativa, presentino alla Scuola domanda di partecipazione all’attività extracurriculare unitamente al certificato medico per la pratica sportiva non agonistica. Detta idoneità sarà certificata dal personale delle strutture pubbliche convenzionate (medici di famiglia, ufficiali sanitari…) a norma del D.M. 28.02.83. Per ottenere gratuitamente detta certificazione, secondo le normative vigenti – supplemento ordinario G.U. del 23.01.02 – serie generale
n. 19/allegato 2A - occorre che l’alunno esibisca al medico la richiesta nominativa predisposta dalla Scuola.
NOMINA DOCENTI – IMPEGNO FINANZIARIO - CONTROLLO
Al fine di consentire alle SS. LL. la stipula dei contratti, il Consiglio d’Istituto, sulla base delle adesioni pervenute e alla disponibilità degli impianti sportivi, autorizzerà l’attività, la sua durata e determinerà il monte ore annuale da ripartire tra i docenti disponibili e interessati (per un massimo di n. 6 ore settimanali a docente).
Le spese in argomento dovranno gravare sui finanziamenti disposti e da disporre a favore delle istituzioni scolastiche con imputazione al capitolo denominato “Compensi e indennità a carico del fondo per il miglioramento dell’offerta formativa”.
Si precisa che, per ottenere i finanziamenti di cui sopra, le SS. LL. dovranno dare riscontro alla richiesta del locale C.S.A. relativo agli impegni di spesa effettiva per quanto attiene ai “Compensi ore eccedenti – pratica sportiva”.
Il Dirigente Scolastico, in rapporto al numero degli alunni richiedenti ed ai criteri indicati nella nota ministeriale prot. n. 431/A1 del 06.07.99 (…”l’obiettivo indicato è il coinvolgimento di tutti gli alunni nelle attività sportive e la partecipazione quantitativamente caratterizzata di almeno il 50% degli studenti”…) fisserà, sulla scorta della delibera del C.I., con proprio provvedimento il numero di ore complementari di avviamento alla pratica sportiva da attribuire ai singoli docenti di Educazione Fisica, fissando i giorni, gli impianti e le ore di svolgimento.
In termini esemplificativi, le 6 ore max di lezioni complementari di avviamento alla pratica sportiva possono essere attribuite a quei docenti che coinvolgono un numero di alunni pari almeno al 50% di quelli che mediamente compongono una cattedra.
Una volta programmate e avviate le lezioni complementari di avviamento alla pratica sportiva, esse diventano obbligatorie sia per gli alunni che per i docenti acquisendo carattere di continuità sino al termine delle attività.
Il docente a cui vengono affidate le ore di avviamento alla pratica sportiva è di norma il docente con incarico a tempo indeterminato (t.i.) in servizio nella scuola.
Un docente di Ed. Fisica impegnato su cattedra orario, ove interessato, dovrà svolgere dette ore in tutte le scuole di servizio proporzionalmente al relativo numero di ore curriculari. Il Dirigente di una delle scuole di servizio, in cui vi siano accertate maggiori necessità, può autorizzare, previo nulla osta da parte dei dirigenti delle altre scuole componenti la cattedra oraria, un docente a t.i. di
Educazione Fisica allo svolgimento presso la propria scuola di tutte le sei ore complementari di avviamento alla pratica sportiva.
I docenti a t.i. di Educazione Fisica non impegnati nelle proprie scuole nelle attività in esame, (per impossibilità e non per indisponibilità) possono svolgerle in altre Scuole in cui vi sia accertata esigenza, previo nulla osta del Dirigente Scolastico della scuola di appartenenza.
Allo scopo di rendere concreta l’offerta di avviamento alla pratica sportiva agli alunni diversamente abili, possono essere conferite le ore in parole anche al docente di Educazione Fisica impegnato su cattedre di sostegno, purché tali attività siano comprese nel piano del P.O.F. dirette all’integrazione ed al recupero degli alunni disabili. La determinazione delle ore da assegnare ai docenti in parola è demandata al Dirigente scolastico in base alla congruità numerica degli alunni aderenti diversamente abili e a uno specifico percorso progettuale approvato dai competenti consigli di classe e dal Collegio dei Docenti.
I docenti di Educazione Fisica impegnati su posti di sostegno, non possono essere utilizzati (in surroga dei docenti di Educazione Fisica indisponibili) per attività destinate esclusivamente agli alunni normodotati.
Al fine di ottimizzare la finalizzazione degli stanziamenti relativi al pagamento delle ore relative al pagamento dell’attività di cui all’oggetto, i Dirigenti Scolastici, a norma dell’art. n. 85 del CCNI, dovranno attenersi alla spesa complessiva sostenuta nel decorso anno scolastico.
Al fine di favorire la pratica sportiva per tutti gli studenti, anche dei meno bravi, verrà dato massimo spazio alle attività d’Istituto attraverso tornei di classe e interclasse, che andranno debitamente documentate a questo Ufficio.
Non sarà però disatteso l’aspetto più specificatamente agonistico con le rappresentative d’istituto partecipanti alle fasi provinciali e successive, fasi che non esauriscono comunque le attività interne della scuola.
Sarà obbligatorio per ogni docente impiantare un registro sul quale saranno indicati i nomi degli alunni ai quali tale insegnamento è impartito e le relative assenze, la determinazione del numero delle ore settimanali, i giorni della settimana, le attività svolte e le eventuali località diverse dalla scuola stabilite per tale insegnamento. Il registro di cui sopra costituirà documento di riferimento sia formale che di merito negli accertamenti sul reale svolgimento dell’attività in parola.
I Dirigenti Scolastici sono tenuti ad un rigoroso accertamento in ordine allo svolgimento effettivo delle ore di pratica sportiva
nonché al numero degli allievi partecipanti secondo le linee sopra citate che sono condizioni essenziali e imprescindibili per legittimare tale insegnamento supplementare, nonché i relativi finanziamenti.
Le attività in parola potranno essere sospese o ridotte nel corso dell’anno qualora il Dirigente Scolastico verifichi che il numero degli alunni partecipanti alle ore extracurriculari di pratica sportiva si riduca sensibilmente rispetto alle adesioni iniziali.
COPERTURA ASSICURATIVA
Gli allievi e i docenti partecipanti all’attività dovranno essere assicurati.
ADESIONI G.S.S.
Per aderire alle fasi provinciali e successive, le Istituzioni Scolastiche invieranno al C.S.A., ’Ufficio di Educazione fisica, entro i termini in seguito stabiliti, (5-15 novembre) le adesioni di partecipazione alle varie specialità sportive.
L’avviamento alla pratica sportiva, costituisce uno degli obiettivi dell’educazione fisica nella scuola media. Esso è, indubbiamente, un momento essenziale, quindi inevitabile, all'interno del processo educativo e di crescita dei nostri allievi. Il gioco, espressione logica della pratica sportiva, è un mezzo che consente di attivare le grandi
funzioni dell'organismo; di verificare globalmente tutte le qualità di base quali coordinazione, agilità, destrezza, velocità, prontezza; è una importantissima fonte di socializzazione, attraverso il rispetto delle regole e lo spirito di solidarietà che sollecita. E' un momento piacevole e congeniale ai giovani; tuttavia, a mio parere, bisognerebbe sottolineare che deve essere un momento piacevole per tutti gli alunni, la qual cosa, come insegna l'esperienza, non sempre si verifica.
Nei giochi collettivi ci sono sempre i cosiddetti esclusi; coloro che difficilmente riusciranno ad avere uno spazio negli sport di squadra. E questo, indubbiamente, ci sembra essere un grosso limite nel contesto educativo e didattico.
I grandi giochi, va ricordato, che i ragazzi affrontano in sede scolastica, non possono essere dei modelli fissi, determinati dall'insegnante e riprodotti meccanicamente. Essi devono inserirsi in una concezione psicomotoria globale e transidisciplinare dell'educazione; devono corrispondere alle caratteristiche psicofisiche degli alunni ed essere collegati con le acquisizioni scolastiche e devono permettere loro di accostarsi alle nozioni di gioco, d'ordine collettivo o individuale, comune a tutti i giochi.
La pratica sportiva, che potrebbe essere definita come l'aspetto sociale dell'educazione fisica, esercita un'influenza decisiva sulle tendenze e gli interessi dei ragazzi in quanto è motivo di approfondimento delle tecniche idonee a garantire lo sviluppo ed il perfezionamento della macchina umana, e rientra a pieno titolo ormai nelle attività ricreative e nei mezzi educativi di cui può disporre l'educazione generale.
Bisogna abituare il ragazzo a giocare allo sport senza occuparsi eccessivamente della correttezza del gesto, preoccuparsi di formare una corretta mentalità sportiva, opporsi a che lo sport diventi una cosa riservata e ai più dotati. Sono infatti del parere che lo sport in sè non abbia rilevanti significati sotto il profilo umano, ma che acquisti una estrema importanza quando, attraverso la sua pratica, si apprendi a diventare più uomini. Lo sport, ha inoltre una sua ragione di essere quando le qualità personali, che sono state migliorate per mezzo dell'esercizio sportivo, vengono trasferite ed impegnate al di fuori della scuola, diventano cioè un costume di vita sportiva, il che dovrebbe significare schiettezza, lealtà, onestà, altruismo, spirito di sacrificio. La pratica sportiva prospettando situazioni che poi l'individuo troverà nella vita, è educativa perchè permette di agire, di sperimentare se stessi nel rapporto con gli altri e con tutto l'ambiente. Il successo, la sconfitta, la semplice partecipazione non sono caratteristiche solo dello sport, ma sono eventi sociali, quotidiani, nei quali l'individuo troppe volte si comporta in modo non adeguato. La sicurezza, che la pratica sportiva può aiutare ad acquistare, facilita la formazione di una personalità equilibrata, incentrata sul miglioramento di sè e sul rispetto degli altri.
Raggiungimento di un benessere psicofisico che avrà
ripercussioni positive nei vari momenti della vita scolastica Presa di coscienza dei propri limiti e delle proprie potenzialità Sviluppo delle capacità ed abilità in un clima di disponibilità e di
collaborazione
Diffusione dei valori positivi dello sport (autocontrollo, rispetto dei ruoli, leale competizione, rispetto delle regole, valutazione del proprio operato in funzione di obiettivi comuni)
Consolidamento della consuetudine alla pratica motoria considerata come fattore di crescita umana, civile e sociale Diffusione capillare della pratica sportiva mediante il
coinvolgimento della totalità degli alunni Recupero e sviluppo
Metodologia
Massimo coinvolgimento degli studenti (almeno il 50%) anche dei disabili rispetto della libertà d’apprendimento, sistematicità delle offerte progettuali, coerenza tra gli obiettivi didattico – educativi, le procedure metodologiche, i bisogni formativi e le motivazioni degli studenti.
OBIETTIVI DIDATTICI CLASSI PRIME
Saper correre, saltare, lanciare, riavere, calciare;
Acquisire le abilità della pallavolo: palleggio, ricezione in
bagher, la battuta dal basso;
Migliorare la capacità di organizzazione spazio - temporale,
sviluppare la capacità di gestione del campo visivo in relazione ad un approccio globale al gioco della pallamano, del calcio a 5 e del minivolley
Contenuti
Percorsi , circuiti, giochi attivando il maggior numero di attività motorie attraverso la variazione di mezzi e situazioni.
Pallavolo:
esercizi individuali e a coppie sui fondamentali con l’uso della rete, giochi di squadra con regolamento semplificato (minivolley), circuiti. Pallamano:
esercizi – gioco di approccio globale, gioco dei 10 passaggi, giochi sul palleggio, il passaggio e il tiro. Calcio a 5 – regole del gioco, fondamentali tecnici (dominio e controllo della palla, conduzione, passaggio, tiro, approccio alla partita.
Corsa campestre Attività:
Esercizi – gioco sotto forma di gara da effettuarsi nell’ambito della classe, tornei interclassi, torneo d’Istituto;
consapevolezza acquisita da ciascun alunno in relazione alla pratica sportiva scolastica e ai comportamenti assunti durante il gioco. tornei di classe, interclasse, d'Istituto con riduzione del campo di gioco e del numero dei giocatori.
Partecipazione ai giochi sportivi studenteschi: corsa campestre e tornei di minivolley provinciali.
OBIETTIVI DIDATTICI CLASSI SECONDE
1. Incrementare la resistenza generale e specifica attraverso il potenziamento della funzione cardio - circolatoria e respiratoria. Contenuti
Giochi di corsa, corsa di regolarità, con variazioni di ritmo, lavoro in circuito e a stazioni.
Attività
Gare di resistenza nell'ambito della classe, interclasse, fase d'Istituto. Corsa campestre
2. Automatizzazione delle abilità fondamentali della pallavolo, utilizzo tattico dei gesti motori specifici
Contenuti
esercizi sui fondamentali. Attività
tornei di classe, interclasse, d'Istituto con riduzione del campo di gioco e del numero dei giocatori.
3. Automatizzazione delle abilità fondamentali dei seguenti giochi: pallamano, pallamano, calcio a 5.
Contenuti Pallamano:
esercizi di palleggio sui passaggi e sui tiri, spostamenti in campo
PALLAVOLO ulteriore approfondimento con
particolare riferimento ai fondamentali tecnici e tattici:
la battuta dal basso, la battuta dall’alto; la ricezione (bagher); palleggio frontale in avanti, all’indietro, laterale; l’alzata; il muro.
fondamentali tattici:
schemi e situazioni di gioco Calcio a 5 –
regole del gioco, fondamentali tecnici (dominio e controllo della palla, conduzione, passaggio, tiro, approccio alla partita.
Corsa campestre Attività
tornei di classe, di interclasse, d'Istituto; Partecipazione ai giochi sportivi studenteschi: tornei di pallavolo, calcio a 5, pallamano, corsa campestre e calcio
Anche per le II° classi possono essere realizzati questionari che rivelino la consapevolezza degli alunni dei comportamenti assunti durante il gioco.
OBIETTIVI DIDATTICI CLASSI TERZE
1. Miglioramento della resistenza generale e specifica. Contenuti
esercizi di corsa, lavoro a stazione, corsa continua ad andatura moderata, giochi con andatura di corsa su terreno vario con ostacoli naturali,corsa ad intervalli su distanze percorse ad andature moderate.
Attività
gare di resistenza nell'ambito della classe, fra le diverse classi, d'Istituto. Corsa campestre
2. Conoscere e perfezionare i fondamentali individuali della
pallavolo e quelli di squadra, con semplici schemi difensivi e di attacco.
Contenuti
esercizi propedeutici e fondamentali della pallavolo da eseguire individualmente e in piccoli gruppi fino ad arrivare alla partita vera e propria, tattica di difesa e di attacco.
Attività
tornei di classe, interclasse e d'Istituto.
3. Consolidare i fondamenti tecnici della pallamano (tiro, palleggio, passaggio, ricezione, presa) - essere in grado di valutare le
varie situazioni di gioco; saper utilizzare gli spazi utili al tiro - saper collaborare con un compagno, valutando la traiettoria della palla.
Contenuti
esercizi, propedeutici e fondamentali, simulazioni di situazioni di gioco anche sotto forma di gara.
Calcio a 5 –
regole del gioco, fondamentali tecnici (dominio e controllo della palla, conduzione, passaggio, tiro, approccio alla partita.
Corsa campestre Attività
tornei di classe, di interclasse, d'Istituto; Partecipazione ai giochi sportivi studenteschi: tornei di pallavolo, calcio a 5, pallamano, corsa campestre. ARTICOLAZIONE DEL PROGETTO
Destinatari del progetto: alunni di tutte le classi della scuola media Senerchia (1°A-2°A-3°A) e di Calabritto ((1°A-2°A-3°A-2°B-3°B)
Durata del progetto
dalla seconda metà di
novembre 2006 alla fine di maggio 2007 per un totale di circa 25 settimane e un
monte ore complessivo di 150 con un massimo di 6 ore a settimana distribuite in due
pomeriggi: n. 3 ore presso il plesso di Senerchia e n. 3 ore presso il plesso di Calabritto.
Organizzazione orario e gruppi:
Scuola media di Calabritto:
n. 1 ora settimanale classe 1ª gruppo misto n. 1 ora settimanale classi 2ª e 3ª maschile n. 1 ora settimanale classi 2ª e 3ª femminile Scuola media di Senerchia:
n. 1 ora settimanale classe 1ª gruppo misto n. 1 ora settimanale classe 2ª e 3ª maschile n. 1 ora settimanale classe 2ª e 3ª femminile Docenti impegnati N. 1
Mezzi e strumenti:
Scuola media Senerchia: Palazzetto dello sport e campo sportivo comunale
Scuola media Calabritto: palestra annessa alla scuola, campo sportivo comunale.
PARTECIPAZIONE AI GIOCHI SPORTIVI STUDENTESCHI
La Scuola Media di Calabritto e di Senerchia separatamente
aderiranno al piano provinciale dei Giochi Sportivi Studenteschi con la partecipazione alle seguenti specialità sportive:
CORSA CAMPESTRE (classi 1-2-3 maschile e femminile) 1-2-3 VOLLEY (classi 1 maschile e femminile)
PALLAVOLO maschile e femminile (classi 2 e 3) PALLAMANO maschile e femminile (classi 2 e 3) CALCIO A 5 maschile e femminile (classi 2 e 3)
MANIFESTAZIONI CONCLUSIVE: TORNEI E FESTA DELLO SPORT
Nel corso dell’anno scolastico sarà svolto un torneo di minivolley riservato agli alunni delle classi prime che prevede le seguenti fasi: di classe, d’istituto, un torneo interno di pallavolo, calcio a 5 e
pallamano maschile e femminile coinvolgendo le classi 2 e 3 sia del plesso di Calabritto che di Senerchia.
Ho programmato per la fine dell’anno scolastico, poi, una manifestazione sportiva denominata: GIORNATA ECOLOGICA -FESTA DELLO SPORT.
La manifestazione si propone il duplice intento di perseguire un obiettivo e cioè coinvolgere gli allievi, e non solo, in una cultura sportiva ad ampio raggio e coinvolgimento di temi oltre ai consueti di pratica e di sensibilizzare gli allievi al rispetto dell’ambiente e di infondere loro una cultura ecologica., coinvolgendo sia la componente scolastica (dirigente, corpo docente, personale amministrativo ed Ata, alunni e genitori), sia le varie istituzioni presenti sul territorio. (amministrazione comunale, Pro Loco ecc..) Monitoraggio
¨ Frequenza regolare alle attività
¨ Interesse (dati desunti da questionari) ¨ Impegno e partecipazione
¨ Risultati specifici ottenuti (in termini di recupero, consolidamento, sviluppo).
Verifiche
L’organizzazione delle attività, oltre a favorire la partecipazione e l’impegno fisico di tutti gli alunni frequentanti le attività pomeridiane, saranno un’ottima verifica delle abilità e delle capacità acquisite. Per gli alunni delle classi prime, seconde e terze sia maschile che femminile costituirà, poi, la necessaria selezione per la partecipazione alle fasi provinciali dei giochi sportivi studenteschi, nei quali gli alunni si confronteranno e socializzeranno con coetanei appartenenti a scuole e realtà diverse in una sano e leale agonismo.