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C.P.G.59 - Progetto di valorizzazione del patrimonio storico del Campo di Servigliano.

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Academic year: 2021

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I materiali recuperati sono stati presi in differenti archivi: Archivio di Stato Fermo, Archivio Casa Del-la Memoria e Archivio dell’Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell’Esercito. Tale ricerca ha portato al rag-giungimento di un quantitativo di materiale alquanto sostanzioso.

La scheda individuale provvisoria era un “documento” che serviva al profugo ma so-prattutto alle strutture ricettive per poter monitorare gli spostamenti di interi gruppi di persone e sapere quali sono stati i movimenti. Il documento a dx è un esempio di una scheda: in primis possiamo vedere il nome e cognome, alcune volte (se donna) è presen-te anche il cognome del marito; scendendo si trova il grado di parenpresen-tela, la cittadinanza e infine il giorno di “immatricolazione” al campo. Attraverso tutti questi dati si è potuto ricostruire la storia e i movimenti di queste persone, graficizzando una mole non indif-ferente di dati: stiamo parlando di circa 1400 schede.

Utilizzare un diario di guerra per ricreare la storia di un luogo e raccontarlo attraverso testi, poesie e disegni realizzati dal prigio-niero, diventa un esercizio molto stimolante. Le connessioni che si vengono a creare e le informazioni che vengono fuori diventano in-teressanti se messe in relazione con la storia di quel decennio. Non è da meno sottolineare l’emotività che un artefatto del genere può trasmettere: utilizzo di delle carte, le tele per rilegare tagliate dai propri indumenti, mappe disegnate tramite la bravura del soldato nell’orientarsi in un contesto per lui sconosciuti.

Fotografie

Schede individuali

Diari di guerra

Ricerca

C.P.G. 59 - Progetto di valorizzazione del patrimonio storico del

Campo di Servigliano

Jaculli Adamo M Spalato, Dalmazia 1930-12-24 Udine 1955-05-29 Cognome e Nome Sesso Nato a Data Nascita Provenienza Arrivo al C.R.P.

DATI ESTRAPOLATI TRASCRIZIONE DEI DATI SU FOGLI DI

CALCOLO IMPORTAZIONE DEI DATI- PALLADIO SOFTWARE

Aggiunta delle coordinate geografiche per la lettura della posizione per il software. 44.8701965, 13.8455407

Upload dei dati nella piattaforma Palladio per la co-struzione dell infografiche e mappe.

CORSO MAGISTRALE IN DESIGN

COMPUTAZIONALE LM/12

CORSO MAGISTRALE IN DESIGN

COMPUTAZIONALE LM/12

A.A. 2019/2020

SESSIONE STRAORDINARIA DI GIUGNO

A.A. 2019/2020

SESSIONE STRAORDINARIA DI GIUGNO

RICCARDO MECOZZI

102368

RELATORE—PROF. CARLO VINTI

CORRELATORE—PROF. DANIELE ROSSI

RICCARDO MECOZZI

102368

RELATORE—PROF. CARLO VINTI

CORRELATORE—PROF. DANIELE ROSSI

3

Cucurin Pietro Valle d'Istria (Pola) Flego Pietro

Montona (Pola)

Budicin FrancescoRovigno d'Istria (Pola)Ive Giuseppe Bandera Maria

Caisole (Cherso-Pola)

Benussi Francesco Lupieri GiacomoDignano d'Istria

Diminich AnnaS. Lorenzo (Albona-Pola) Alonzo GiuseppeCalatafimi (Trapani)

Anicich Albina Laurana (Fiume)

Aloi Romano Sofia (Bulgaria) Antak Raimondina Fiume

Antelich Antonia Chersano (Albona-Pola) Antelich Antonio

Adrario Arsenio Tersatto (Susak-Jugoslavia) Angelici FrancescoMontelparo

Argentin Giovanni Lussinpiccolo (Pola)

Andreoli Maria TeresaMondolfo (Pesaro) Albergo Alfredo

Gioiosa Marea (Messina)

Artner Valeria Lokve (Jugoslavia)

Attolico Francesco Patrasso (Grecia)

Avian Giovanni Castions di Strada (Udine)

Azzolini LuigiSmirne (Turchia)

Babic Maria Briani (Pisino-Pola)

Babich Zvonimiro

Babudri CesareParenzo Bacchia Amleto

Bacchia Bruna Pola Baiocco GiovanniMontona d'Istria

Balagna MariaTorino

Apollonio Vincenzo Barbagrigia SalvatoreGela (Caltanisetta)

Anut MarioTrieste

Amendolia StellarioMessina

Bernardis Luigi Barbalich Giuseppina

Barbarito PasqualeMonopoli (Bari)

Bartoli Lorenzo Barut Maria Carmela

Capodistria (zona B-Trieste)

Baschiera Giuseppe Albona (Pola) Basich Matilde Senju (Croazia) Bastianich Antonia Battigelli Gino Hohenlinberg (Germania) Battista Anselmo Battisti Norma Battoia Luigi Sinaia (Romania) Bazzara Maria Parenzo (Pola) Bellemo Mario Chioggia (Venezia) Bellen Alfredo

Bembich Antonia PaolinaS. Domenica d'Albona (Pola) Benasseni Antonio

Stoccarda (Germania Ovest)

Bencich Anna Bencich Giuseppe

Barbana d'Istria (Pola)

Bencich Maria Vreme-Sesana (Jugoslavia)

Bendazzoli GuerrinoLazise (Verona) Bendoricchio Giuseppe Benedetti EnricoPollustri (Chieti)

Benedetti UmbertoVasto (Chieti)

Bentrovato Giuseppe Zara

Benussi Angelo Benussi BortoloBernardis Leonardo

Ballerini Riccardo (Attilio)Basilea (Svizzera) Anut Alfredo

Berlot Miloran Salona d'Isonzo (Gorizia) Budacovich EmilioClavar (Allona-Pola) Bernardis LinaVerteneglio (Pola)

Budicin Nicolò Bernardis Ugo Turriaco (Gorizia) Bernardis Umbeerto Berone Giovanni Ortucchio (L'Aquila)

Berruti GiovanniQuiliano (Savona) Berti Ottorino

Sernaglia della Battaglia (Treviso)

Bettinelli Angelo Ca Emo (Adria-Rovigo)

Biaghetti Pietro

Bianchi Celestino Morfasso (Piacenza)

Bianco MicheleBaselice (Benevento) Bianco Pierino

Treglio (Chieti)

Biasiol Fioretto Dignano d'Istria (Pola)Biasiol GasparoBiasiol Pietro Billi Rodolfo Billi Romano Biondi Andrea Licata (Agrigento) Biondi Carmelo Blanda Giglio

Blascovich GiuseppinaPedena (Pisino-Pola) Blazicevich Egidia Kostrena-S.Lucia (Jugoslavia) Blecich Maria Boccatich Iolanda Boglioli Rosa Asmara (Eritrea)

Bolrmarcich AntonioCherso (Pola) Bolsan PietroBucarest

Bombonato AnselmoVerona

Bonadonna CrocifissoNiscemi (Caltanisetta)

Bonanno PietroTunisi Bonetti Gaetano

Susak (Jugoslavia) Bongiorno NataleSusa (Tunisia)

Borghello Arturo Morsano al Tagliamento Boria Antonio Boria Gianfranco Borich Anna Brigne (Jugoslavia)

Borriello GuidoNapoli Bortolini Giovanni

Ploesti (Romania)Bortolini Paolo

Boschetti Armando Gutorfolde (Ungheria) Boscolo Angelo Botta Luigia Manesti (Romania) Bottegaro Pietro Visignano d'Istria (Pola) Bottone Gilda Bracco Antonio Neresine (Lussino-Pola) Bracco Maria Bradizza Francesca Bragaglia Guido Argenta (Ferrara) Braico Michele

Bravar Anna Maria Brighella Enrico

Lanciano (Chieti) Brighella Ernesto Broggi Nicola

Brun ElioBacau (Romania)

Brunelli Giuseppina Monte Gridolfo (Forlì)

Brunelli Guido Brunetti Giovanni Brunetti Marcello Brunetti Mario Bercich Mario Balla Anastasia Adalia (Turchia) Bucich EmiliaFianona (Pola)

Crulz MarioSpalato (Dalmazia) Buchholz Paolo

Leopoli (Polonia)

Budanovich Anna S. Lorenzo del Pasenatico (Pola)

Budicin Domenico Curto LorenzoBudicin Giovanna

Budicin Giovanni Budicin GiuseppeBudicin Matteo D'Antonio DomenicoRocca s.Giovanni (Chieti)

Bufano VncenzoBitonto (Bari)

Bugno Decimo Possagno (Treviso)

Bunicci GiuseppeCherso (Pola) Buonuomo GiuseppeComiso (Ragusa)

Burburan Stefano

Ossero (Pola) Burla Giuseppe

Burra Matteo Visisnada (Pola)

Bursich Giovanni S. Bortolo (Montona-Pola)Bursich Pietro

Busacca Saverio Buttoraz Elena Muggia (Trieste)

Buzzi ArturoGainesti (Baia-Romania)

Cadorini Giovanna

Caenazzo FrancescoTrieste

Calagaz Antonio

Caldana LodovicaArbe (Dalmazia) Calebotta Giovanni

Pago (Jugoslavia)

Caledio Maria GiovannaMarigliano (Napoli)

Callegari Paolo Frassinelle Polesine (Rovigo)

Calmetta Stefano Calmetta Vincenza

Calucci Caterina Calucci Maria

Camera Rocco Laureana di Borrello (Reggio Calabria) Campitelli GiuseppeFossacesia (Chieti)

Canadzich Bruno

Candussio Ettore Cannariato Vincenzo

Palazzo Adriano (Palermo)

Canì Santo Canicattì (Agrigento) Caoduro Eugenio Piazzola sul Brenta (Padova)

Capitani Angiolino Servigliano

Capone Francesco Varapòdio (Reggio Calabria)

Capparelli Giovanni

Capparoni AmeliaFalconara Marittima (Ancona) Cappellaro Carlo

Pontebba (Udine) Cappello BeatriceTreviso

Carcich Francesco Lussinpiccolo Chiusi (Pola)

Cardinelli Antonio Castel Frentano (Chieti)

Cardinelli Giuseppe

Caringella GiuseppeCapurso

Carnevale Pietro

Carpani MassimilianoFasana (Pola)

Carrara Gino Concordia Sagitaria (Udine) Caruana Luisa

Costantinopoli (Turchia)

Casavecchia Ennio Cattoran Giovanni Cavacini Maria Cristina

Cavalez Giovanni Naramoi (Cecoslovacchia)

Cavo Antonio Salvore-Umago

Cecamore ElenaPescara

Celli Arrigo Celli Luigi

Cergna FerminoCergna Giuseppe

Cergnar Leonilda

Cerlon Lucia

Cerra FrancescoNicastro (Catanzaro)Cerra Giacinto Cerutti Vittorio Cesarello Giosuè Cetola Maria Alberona (Foggia) Cettina Valeria Cevolin Domenico Cherbavaz Anna

Rozzo d'Istria (Pola) Cherbavaz Matteo

Cherin LuigiCherin Sergio Cherni Pietro Chersicla Antonio

Piemonte d'Istria (Pola)

Chersini Simone Chervatin Antonia

Chervatin AntonioVisignano (Pola)

Chervatin Giuseppina Pisino (Pola)

Chilò Enrico Genova Chiogna Ada Brescia

Chiolle Carlo

Ciacich MariaCesarica Ciak Elvira

Cian Alfredo

Cianfrone Armando Mozzagrogna (Chieti)Cianfrone Emidio

Ciani Bruno Susak (Fiume)

Cicchetti Tommaso

Cimolato LeonardoVas (Belluno)

Cinganelli Antonio

Cipracca Giuseppe

Ciurcovich Antonio Ciurcovich Giuseppe Claut Angelo

Spinetoli (Ascoli PIceno)

Claut Cesare Ascoli Piceno Claut FrancescoClaut Vincenzo

Clemen LiberatoAntignana (Pola)

Climi Giuseppe Cnesich Giovanni Cnesich Nicolina Cobaich Nerina Cocina Francesca Medana (Jugoslavia) Cocotti Lucia Colak Angelo Coleinaro TommasoGrottazzolina

Collenzi Giovanni

Colussi Giuseppe

Comici Anna Pernata (Pola) Comici Mercedes

Coniglio GiacomoCaltagirone (Catania)

Copetti Giovanni Giuseppe Gemona del Friuli (Udine)

Corsi Romilda Corredo Istriano (Pola)

Corsi Ultimo VittorioCarrara

Cosich Angiolina Tepljuh (Drnis-Jugoslavia)

Cosmini Silvestro

Costantini Pietro Valeggio sul Mincio (Verona)

Cosulich Pietro Costantinopoli

Cotini Maria

-Cottiga Pietro Montona d'Istria (Pola) Benzan Giacomina

Croce Virgilio Dante Torrazza Coste (Pavia)

Ivelli Mario Crasti Giuseppe Portole (Pola) Brzich Natalia Cucevic Maria Lagosta (Dalmazia) Cucich Ottilia Jarz Giuseppe Villa Montecchio (Gorizia)

Cucurullo AugustaSusak

Culiat Luigi

Cumin ApollonioMedea (Gorizia) Curcio Giuseppe

Tripoli

Curri Oliviero

Curto Giovanni Kiriznik Giovanni

San Pietro (Gorica-Slovenia)

Curto Santina Cuzzi Gelinda

Trasaghis (Udine)

Cvetan FrancescaCeglie di Primano (Fiume)

D'Ambrosio Vito Laterza (Taranto)D'Angelo FrancescoPalermo

D'Angelo Nicola

D'Annibale AmericoOrtona a Mare

D'Annibale Giuseppina Spoltore(Pescara) D'Antoni Mario Labignan Francesco D'Arma Francesco D'adda Maria D'alonzo Giuseppe Serracapriola (Foggia) D'ancona Vincenza Daddi Benito Borgo Erizzo (Zara) Dagostini Giovanna

Dal Pont Riccardo Apriano (Abbazia-Fiume) Dalino Antonio Damiani Domenico Danelli Giuseppe Valbrona (Como) Dansi Anna Dapas Matteo Dapinguente Alfredo Dario Angelo Dazzara Francesco Dazzara Giuseppe De Bernart AngeloLevego (Belluno) De Lazzari Gabriele

Brugine (Padova)

De Nale MargheritaGalatz (Romania)

De Scharlach AntoniettaRagusa

De Scharlach DomenicaSign (Dalmazia)

De Scharlach GiovannaPago (Dalmazia)

De Villa Antonio Badjevina (Jugoslavia)

De Vitis MarioPalena (Chieti)

De Zorzo LuigiCastello Lavazzo (Belluno)

Debelli Eufemia Canfanaro (Pola) Defranza Natalina Cepic (Albona-Pola) Del Bo Adalberto Ozd (Ungheria) Del Bo Francesco

Cava Manara (Pavia)

Del Caro Margherita dignano d'Istria (Pola) Del Fabbro Elisabetta

Pinzano al Tagliamento (Udine)

Del-Ben ErnestoUmago (Pola)

Dell'Erba Giovanni Smirme (Turchia)

Della Bernardina Domenico Della Bernardina Tomaso Della Corte AlfredoSalerno

Dellavia Maria Delmonaco Gastone

Delpin Giuseppe S. Giorgio Segna (Jugoslavia)

Delponte Rodolfo Delton Domenico Delzotto Benedetto Demarin Guerrino Demarin Venereo Demori Giovanni Gallesano (Pola) Depetre Livio Devescovi Lodovico Dezoni Aristide Castellier (Pola) Di Benedetto Domenico Casalbordino (Chieti)

Di Benedetto FrancoPenne (Pescara) Di Cecco Oreste

Fara San Martino (Chieti) Di Crecchio Maria Rosa

Di Crescenzio NicolaGuardiagrele (Chieti)

Di Crisci Angelo Di Crisci Domenico

Rial di Sosso (Brasile)

Di Lallo Silvino Di Maio IsidoroBeyronth (Siria)

Di Malta Antonina

Di Meo PierinoChieti

Di Noro Giuseppe Villalfonsina (Chieti) Di Stefano Stella Di Vito Antonio Diacci Dante Campogalliano (Modena) Dicovich Anna Dietinger Adriana Dilimberto PaoloBeja (Tunisia)

Mohovich Margherita

Diminich Maria Kremeniche (Albona-Pola)

Diminich OlgaDiminich Zdenka Dionisio Giorgio Cavala (Grecia)

Diviach Caterina Dobrovich Aldo

Monfalcone (Gorizia)

Domini EmilioVisinada (Pola) Donatich Maria

Donolato Alcide S. Angelo di Piove di Sacco (Padova)Donolato Attilio

Donorà Domenico Donorà Renato Dopudi Ciacinto Dorigo Alfonso Dorilla Rosa Dovgan Maria

Fontana del Conte (Fiume)

Dragogna Paolo

Duca Giuseppe Duca Mario Duca RomanoDuca Rosa

Duchich Natale Duda Caterina

Kras (Veglia-Jugoslavia)

Fabbro GiovanniTargu Jiu (Romania) Fabbruzzo Galliano Fabene DonatoTolve (Potenza)

Fabris LodovicoCampulung-Muscel (Romania) Fabris Otello

Lestizza (Udine)

Facini MariaPago (Zara)

Faldich Antonia

Faraguna Antonia

Farina Francesco Davide Monza Farina Valeria Fasce Cesare Braila (Romania) Feletig Roberto Ferlora Pietro Cherzo (Pola) Ferrara Margherita Ferrarini Arturo

Manoppello (Pescara)Ferrarini Giuseppe

Ferrario AntonioVenzone (Udine)

Ferro Antonio

Filak Anna Filcich Modesto

Filipich Antonio

Filippas Maria

Filippone AntonioLocri (Reggio Calabria) Filippone Giuseppe Fillich Antonio Fillini Luigi

Fin LuciaNocera inferiore Finderle Alba Maria

Fioretti Antonio Fioretti Natale

Platania Rosa Viagrande (Catania)

Flonicich Pietro Paolo Villanova di Parenzo (Pola)

Floris Serafino Domusnovas (Cagliari)

Forchione LudovicoCelle San Vito (Foggia) Forlani Antonia Forlani Domenico Fortunato Maria

Forza Giovanni Rozzo di Pinguente (Pola) Francetic Placida

Franci Elio Lizzano in Belvedere (Bologna)

Franco Antonio Franco Ferruccio Dutogliano (Trieste) Frank Paolo Primano (Fiume) Franzon Stefano Frazzitta Pasquale Fuciak Alessandro Fumante Domenico Canosa di Puglia (Bari)

Fuolega Cherubino Furini Dorotea Cataloi (Romania)Furini MATILDA

GIacometti Francesco Galante GiulioGalante Giuseppe Galliano Nicolò Castellana (Bari) Gallini Giuseppe Romagnese (Pavia) Gallo Sante Gallo Vincenzo Gambaletta Giovanni

Gambel GiovanniGambel Simone Gambetti GiovanniOrsera (Pola)

Garbin Giacomo Sant'Elena (Padova)

Garboe Nicolina

Gardossi AlbinoBuie (pola)

Gasparini GiuliaMeduno (Udine)

Gastich Giovanni

Gaus Maria Clana (Fiume)

Gazzotti RaffaeleBologna

Gelletti Anita

Gergorich Carolina

Bregu (Albona-Pola) Gergovic Valeria

Gerin Santina Gesmundo Diodato Terlizzi (Bari) Gherbaz Andrea Gherbaz Giuseppe Gherghetta Pietro Fontane di Parenzo (Pola)

Ghersa AntonioGhersa Matteo Ghersich Anna

Ghersina Caterina Villa di Rovigno (Pola)

Ghersinich Luigi

Ghira Giuseppe

Giallo Silvestro Giancristofaro Carlo

Gianmarini FrancaPorto S. Giorgio

Giordano Dante Giuseppe

Giorgi Franco Cremona Giorgi Maria Giuricin Domenica Giuricin Giovanni Giuricin Girolamo Glavicich Maria Glavina Danilo Gmundu (Austria) Glazar Luigia Glogowschek Carlo Glusich Antonia Santa Lucia d'Albona (Pola)

Godina Giovanni Gojich Matteo Golob Stanislao Mokronog (Slovenia-Jugoslavia) Gomini Ignazio Gortan Barbara Gortan Giovanna Gotardis Gaetano Grisignana (Pola) Grabar Pietro Graf Guglielmo Secondigliano (Napoli)

Grassi Giovanni BattistaGiurgiu (Romania)

Grebaz Rosa

Greblo Francesco Grembo Angelo

Villa Decani (Pola)

Grotto Virginio Contarina (Rovigo) Grubessich Furio Grubissa Ada Grubizza Pietro Guber Eugenio Gubiani Francesco

Guerra GiovannaGallipoli (Lecce)

Guerzoni Gilberto Portomaggiore (Ferrara)

Guidera Demetrio

Gunaj Anna Nova Banja (Ungheria) Hassenstab-Schiffner Palma

Hekimian Guido

Host Giovanni

Host Mariofiume

Hrabar GiuseppeinaJelsane (Fiume) Huber Gino Abbazia (Fiume) Huber Lucia abbazia (Fiume) Humar Giovanni Bainsizza (Gorizia-Jugoslavia) Hyrat Carlo Iacono Angelo Pachino (Siracusa) Iacus Iolanda Visignano d'Istria Ibelli Vincenzo San Nazzaro Calvi (Benevento)

Ing Francesca Circhinia (Gorizia) Ingoraz Giovanni Inhoff Elisabetta Irtelli Guido Isaia Giuseppe Augusta (Siracusa) Ittol Giovanni Ittol Orlando Garian (Tripoli-Libia) Ittol Rocco Iugo Maria

Tomljanovic Maria Elles (Ungheria)

Cramer Giovanni Tokich Vincenzo Tojlan Maria Jablansck Emilia Comeno (Gorizia-Jugoslavia) Jaculli Adamo Jaculli DomenicaJaculli Vincenza

Jagodnik Mario Jambrovich Federico

Jansig GiuseppeLicinico (Gorizia)

Jardas Giacomo Jardas Massimiliano

Vaghignof MariaCanfanaro, Pola

Jazbec Federico Jedretich GiuseppeBersez (Fiume)

Jelcich Albina Traghetto (Albona-Pola) Jelencovich Pietro Jelich Natale Jerman Maria S.Giovanni (Cherso-Pola) John Guglielmina Audun le Tiche (Mosella-Francia)

Jurani Pietro

Jurzan Mario Kameran Darinka Grobnik (Jugoslavia)

Kante OlgaZagabria

Kevich Mario Kirak Elena

pola Viscovich MariaS. Lorenzo, Pola

Klausberger Ireneo Klemen Angiolina Klun Carolina Zrenj (Pinguente-Pola) Knapic Domenico Kogoj Guglielmo Piemonte del Calvario (Gorizia)

Kokich Caterina Kovacic Stefania Kramer Anna Roccotole (Montona-Pola) Krapez Giordano Lazzaretto (Risano-Capodistria) Krizman Ilario Kucel Olindo

Kucich AlbertoKucich Antonia

Kucich Antonio Kucich Mario Kucich Rosalia Kuljanic Antonia Orlec (Cherso-Pola) Kunzarich Giuseppe La Barbera Francesco Castellammare del Golfo Zustovich Matteo

Dignano d'Istria, Pola Labignan Maria

Laera Maria Antonia

Laera Paolo Putignano (Bari) Laganis Giovanna Lanz Rodolfo Vienna (Austria) Lapadat Maria Romania Lattanzio Luigi Cuggiono (Milano)

Laurini GiovanniFontane (Pola)

Lazzari Aldo Cella Dati (Cremona)

Lazzari PietroChersano (Pola)

Legnettini GiovanniSanat Fe (Argentina) Legovini Clementina Colmo (Pinguente-Pola) Lekich Antonio Lenaz Antonio Lenaz Dario Lenaz Felice Lenzetti Cesare Montignoso (Massa Carrara)Lenzetti Dionisio Leonardi GiuseppeSulina (Romania)

Leopardi Stefania Levan ValentinoTaipana (Udine) Levassich Norma Licheri Francesco Lizzul Antonio Lizzul Milena Sumber (Albona-Pola) Ljubetic Amalia Supetar (Dalmazia-Jugoslavia) Logar Francesco Idria (Gorica - Jugoslavia)

Longo Domenico Longo Maddelena

Lovrinovich Pietro Luciani FioravanteLuciani Nicola

Luksic FrancescaBogliuno (Pola) Luksic Orsola Supetar (Dalmazia)

Lupacchini Domenico Rocca S.Giovanni (Chieti) Lupetin Emilia

Lupieri Damiana

Ive Angelo Lussetich Francesca

Macca SalvatoreVittoria (Ragusa)

Macor Giuseppe Macorin Massimiliano

Madotto OdoricoResia (Udine)

Maereanu Elisabetta Sebesul de Jos (Romania)

Magnani AnnaDignano (Pola) Magnano Giuseppe Sortino (Siracusa)

Mahne Francesco Maisano Saverio

Piana degli Albanesi (Palermo)

Maitilasso Michele CesareTroia (Foggia)

Maizan Giuseppe Pinguente (Pola) Malattia Romeo Pietro

Malcangi DomenicoCorato

Malner Goffredo

Mameli Antonio Gonnosfanadiga (Cagliari)

Manarin Caterina ItaliaFanna (Udine) Manarin Giovanni Battista Manarin Maria

Breslavia (Polonia)Manarin Novella

Manarin Vittorio

Manni Giuseppe Mannino SalvatoreCarini (Palermo)

Manzin Maria

Marangon Andrea Marangon BeniaminoQuinto di Treviso

Marangon Domenica Maraston Emilia

Maraston Gregorio

Marcelli GiovanniVenarotta (Ascoli Piceno) Marchioli Antonio

Marcuzzi Domenico Forgaria nel Friuli (Udine)

Marega BrunoS.Martino di Venezze (Rovigo)Marega Umberto Marelli Manlio

Maresi Antonio

Marfisi Domenico Marfisi Gaspare Margheri Leo AldoWatvil (Svizzera)

Marinelli Michele Ruvo di Puglia (Bari)

Marini GiuseppeVerteneglio Marini Marcello Marinzulich Jolanda S.Giacomo (Neresine-Pola) Marinzulich Letizia Mariotto Pietro Marolla Romeo

Marsan AntonioMarsan Pino Marsano Graziella

Martini ElenaIstanbul (Turchia)

Martini GiuseppeBurgas (Bulgaria) Martini Teresa Adrianopoli (Turchia) Martinolich Giulia Martinurri Fabio Marussich Elena Mascaro Rosina Serrastretta (Catanzaro) Massalin Antonio Massari Francesco Massarotto Riccardo Matievich Pietro Mattiassich Matteo Mattiussi Roberto

Feletto Umberto (Udine)

Maurinaz Erminia

Medelin Antonia Medelin Antonio Medelin Matteo

Medeot CandidoGrado (Gorizia) Melloni EnricoRovigo

Meloni Rosa Iglesias (Cagliari) Memme Domenico Meneghin Antonio Menis Sereno Artegna (Udine) Metlicich Carla

Mezzina SergioCherci (Crimea-Russia) Mian Gino

Micheli Andrea

Micheli GiuseppeMikelici (Parenzo-Pola) Michetti Antonio

S.Vittoria

Michieletto Pietro Mogliano Veneto (Treviso)

Micleus Daniele Milella Domenico Bari Milevoj Caterina Drenje (Albona-Pola) Miliani Renato

Milocani GiovanniGeraldia di Parenzo (Pola) Milotich Giovanna

Milotich Milan (Emilio)Antignana di Pisino (Pola)

Minuzzo GiuseppeMotta di Livenza (Treviso) Mirussich Angelo Mirussich Maria Misculin Vincenzo Mitton Alberto Moccero Raffaele Mocolo Andrea Mohorovich Francesco Mohorovicich Radovan Icici di Abbazia (Fiume)

Tiziano Vincenzo Moleti Vincenzo Monagheddu Ambrogio Rodi Egeo

Monagheddu Giovanni Monagheddu Lucia

Monfalcon Antonia Monfredo EnricoOsoppo (Udine)

Montalto Giuseppe Palma di Montechiaro (Agrigento)

Montemaro Rosato Paolino

Morelli Placido S.Dorligo della Valle (Trieste)

Moretta Maria Moretti Enrico Morin Antonia Sansego (Pola) Moscheni Carlo Moschetti Mattea Mosina Elda Munch Frida Frydek (Cecoslovacchia) Murgic Carlotta Murinni Pietro Muscardin Antonio Ossero (Cherso-Pola) Musina Enrico Mussapi Giuseppe Mutolini Nicola S.Vito Chietino (Chieti)

Muzich Caterina Orlec (Lussino-Pola) Nachic Emma Nacini Carlo Nacini Giovanni Nardelli Caterina Cattaro (Dalmazia-Jugoslavia) Nardulli Caterina Narduzzi Alfonso

San Daniele del Friuli (Udine) Narduzzi Giovanni Negri Angela Bergotto (Albona-Pola) Negri Maria Nicolich Stefania Nigrini Innocenzo Fusignano (Ravenna) Nikpalj Rosina Borgo Erizzo (Zara-Dalmazia) Nitsch Clementina

Nobile GiovanniRodi Nori Stefano Ciortesi (Vaslui-Romania) Novello Luigi Udine Olinciuc Dochitza Buda (Dororhoi-Romania) Olivastri Ettore Orazi Carolina Orefice Marcello Orlando Galileo Plovdiv (Bulgaria) Orlovich Cosimo Stankovci (Dalmazia) Ostan Giuseppe Torre di Mosto (Venezia) Otmarich Michele

PIibernik Francesco

Pagano Domenico Lucera (Foggia)

Pagano GiacomoRaddus (Catania) Pal di Bellemo Adele

Tarnava Mica (Romania)

Paladin Cristina

Palaoro Pietro Levico (Trento)

Paliaga Pietro

Palin Edoardo Luigi Pallaziol Esechiele Valle d'Istria Pampolini Clinio Migliarino (Ferrara) Panciarelli Vittorio Constanza (Romania)

Pangrazio BartolomeoCernik (Jugoslavia)

Pangrazio Giovanni Roana (Vicenza)

Paoletig Bruno

Papolla Spiridione

Parladori Lucio Paro ErnestoTreviso

Paruta Giovanna

Pascarelli Fernando Antonio

Pascatto Alessandro Pasquini AntoniaLanciano

Passetto Federico

Pasteris LuciaCigliano (Vercelli)

Pavanello Armando

Pecile Gemma Fagagna (Udine)

Peco Nicola Pegoraro Zelindo

Piove di Sacco (Padova)

Pellegrinetti Ida Iasi (Romania)

Pellegrini GallianoCastelfidardo

Pellegrini NatalinoPonte Buggianese (Pistoia)

Pellicone FortunatoNelito di Porto Salvo

Pellizzer Pietro Penco Beniamino

Torre di Parenzo (Pola)

Penso GiuseppeLussingrande (Pola) Penso Miranda Perdec Antonia Grabri (Barbana-Pola) Perger Fioretta Zamet (Fiume) Perich Nereo Perini Casimiro Perinovic Maria Pertolesi AntonioPertolesi Nicola

Pesaro Giacomo Orsora d'Istria Peternel Daniele Petretti Ferdinando Petri Clemente Petricchi Ada Petrich Anna Stignano (Pola) Pettirosso Spiridione S. Dorligo della Valle (Trieste)

Pevere Egidio Muzzana del Trugnano (Udine) Pibernik Alfredo

Piccolo Ignazio Barletta (Bari)

Picot Albina

Pifar GiuseppeGimino (Pola) Pilat Vittorio

Pincin Agostino

Pirola Giuseppe Pittella Filippo

Vibo Valentia (Catanzaro)

Piutti Giacomo

Pivcevich PietroPovlja (Dalmazia)

Tiziano Nicolò

Plevel Maria BernardaFiume Podstenski DelfinaMilano

Pogorelli Silvano Perellici (Portole-Pola) Poiani Ettore Polessi Ester Polli Giacomo Filesti (Romania) Polsak Bartolomeo Pompa Tommaso Ponta Umberto

Treppo Grande (Udine)

Poropat Michele Poropat Pietro Mompaderno (Parenzo-Pola) Potosnjak Arturo zara Pravdacich Casimiro

Precali Luigi Gino Villa Medvicici (Orsera-Pola)

Preghel AnnaZagabria(Jugoslavia)

Pregi Ferruccio

Premoli Vittorio San Rocco al Porto (Milano) Prencis Antonio Prencis Domenico Privileggio Leonardo Prucar Angelo Pucich Paolo Puggioli Antonio Pugliese Margherita Iolanda

Pugliese Radu Orlati (Romania) Pugliese Vitantonio

Puhar Nives

Punis Stanislava Carmela Pupella Salvatore

Monreale (Palermo)

Quarantotto Girolamo Quarantotto Nicolò

Quinzi LorenzoFalerone Radessich Ilario

Radossi Giacomo rovigno d'Istria (Pola) Radovich Amleto

Ragazzo GiuseppeVillarosa (Enna) Rajkovich Maria

Rampini Bianca Santina Randich Alice

Ranieri Antonio Ratcovich Olga

Rauch UmbertoVenezia

Ravagnan Elisabetta Ravagnani Archippo

Ravazzola Biagio S. Giorgio Piacentino (Piacenza)

Re Umberto

Rediro Agostino Roveredo in Piano Repach Giuseppe

Resaz Carmen

Reveane AntonioBelluno Ribaric Antonio

S. Giovanni (Visignano d'Istria-Pola)

Ribarich Fausto

Ricci AnnitaMaglie (Lecce)

Righetti Federico Riosa Artemia Ripanti Amalia Senigallia Rismondo Antonio Riva Giulio Rivosecchi Giovanna Rizzi Cesare Augusto

Pasian di Prato (Udine)

Rizzi Rocco Pocenia (Udine)

Rizzov Giuseppe Rob GiuseppeGorizia

Rocchi Gaudenzio Rocco Bruno Rocco Eugenio Rodini Maria Roitero Giuseppe Berlad (Romania) Romano Roberto Romboni Vincenzo Pisa Rosati Marino S. Benedetto del Tronto

Roselli Gisella Castellier (Visinada-Pola)

Rosiello Vincenzo Nuoro

Rossetti Mario MosèFlorida (Uruguai)

Rossetto Luigi Iliesti (romania) Rossi Giuseppe Rossi Liliana Nizza (Francia) Rossi Pietro Iassi (Romania) Rossi Remo Rossi Valerio

Rosso PietroOderzo (Treviso) Rotella Francesco Gimigliano (Catanzaro) Rubessa GiuseppinaCastua (Fiume)

Rubinich Maria

Rucconich Tuga

Rudan Milan

Rugo NereaRugo Nereo Rupena MicheleVodizze (Fiume)

Russi Giulio Guido Visinadia d'Istria Russo Carmelo Centuripe (Enna) Russo Francesco Nicotera (Catanzaro) Ruta Mario Galata (Romania)

Ruta RomeoZulcea (Romania) Rutigliani Michele

Ruzich Giovanna Saba EmiliaSabaz GiovanniSabac Marco

Sabez Giuseppe Susak (Iugoslavia)

Salamon Erminia

Saltarella DomenicoLanciano (chieti)Saltarella Pierino

Samanich Matilde Samersnik Aurora

Santio AnnaLagosta (Zara)

Sanvincenti MariaDignano d'Istria Sargologo Eleonora Sarini Andrea Sarson Stefania Savalli Salvatore Goletta (Tunisia) Savar Nicolò Savoia Vittorio

Sbisa MariaRovigo D'Istria Scalamera Francesco

Scalembra Maria Libera

Scalembra Vittorio Draga Gornja (Susak-Fiume)

Scarpona Rodolfo Scaure AntonioValdarsan (Polo) Scavone Franco

Catania Sceivanich Lucia

Schilhavy AlessandraVolosca (Fiume) Schnese MariaBreslavia

Sciascia DomenicoCasalbordino

Sciolis Antonio Sciolis DomenicoSciolis Giorgio Sciolis Giuseppe Scivaniche AntoniaSanego

Scoffi (Scoffich) Mattea Scotuzzi Angelo

Villanuoca sul Clisi Scrobogna Giuseppe

Scullino Antonio Oppido Mamertina

Sebelja AgataBagnolo

Sega Antonio

Segalla DomenicoSegalla Leonardo Segnan AntonioSegnan Dantw

Segnan Maira

Segota Albina Iglau (Boemia)

Sekli MariaCaporetto Sersi GiovanniBescavalle

Sesant Adolfo Bogliuno Severin Domenico Sferco Antonio Sfettina Domenico Rovigno D'istria

Sgrignoli NicolaFossacescia

Silc Nevia Visignatno D'Istria

Siljan MariaMarsana Sillich BenedettaPiemonte D'Istria

Silvari Antonio Silvi Elena

Simich Antonio

Simich Giovanna Simoich Pietro Simonelli Giuseppina

Simplici Albina Slabaina Raimondo

Smolich Romano Smoquina Arno

Soccolich FilomenaOlocih Felicita

Soccolich Mattea

Soccolich VeronicaNeresine

Sodatch Giovanni Soma Edoardo

Spagnoletto AntonioBrindisi Speranza Amedeo

Spiler Vittorio Spolandre Giuseppe Vicenza Sponza Antonio Civitico Maria Sponza Bernardo Sponza Domenica Sponza Marco Squasa Eugenio Drenova (Jugoslavia) Stalio Oreste Stanescu Ecaterina Stanich NadaStaraz Giacomo

Stavar Vittorio Stefan Lorenzo

Stefani Germano Stella GiovanniTrapani

Stella GiuseppeCosenza Stemberger Francesco Steppi Giuseppe Sterdin Anna Sternissa Adolfo Stipcevich Giovanna Stipcevich Simeone Stocco Alberto Stohera Danica Ugljan (Dalmazia) Stozir Natalia Stradiot Anna Strani Pietro Stranich Stefano Striani Carmine Catanzaro Stuper Mario

Sucich MargheritaDobrigne Superina Angelo Superina Maria Superina Paolo Suplina Giuseppe Suppa Ruggero Suran Massimiliano Susanj Lucia Sussa Michele Svevi Giuseppe Szencar Giuseppe Szencsar Giuseppe

Tabacco Nunzia Tamburin AngelaRovigno D'istria (Pola)

Tasinato AlessandroPadova

Tassoni Walter

Tenaglia Antonio Castel Frentano, Chieti

Tentor Antonio Tesser Aurelio Tiblias Silvana

Timon Maria

Tinta MariaDeskla

Tiziano Giuseppe

Ivassich Giorgio Dragosetti di Cherzo (Pola) Craighero Eugenio Sf. Gheorghe (Romania) Brussich Caterina Vrbnik (Veglia-Fiume) Baldo Leo Tomasi Teresa Tomich Pierina Antonic Giovanni Toncinich Giovanni Tonsa Giovanni Tortorici Michele Tramontini AngeloIassi

Tramontini Lucia Tramontini Luigi Treveri Antonietta Tromba Giacomo Tromba Maria Tromba Matteo

Trombella Antonio Giuseppe Tassi, Romania

Trost Nello Acquapendente, Viterbo

Tumpich MarioGallignana, Pola

Tuntar Giovanni Turati Vittorio Liano Udina Elpidio Lussimpiccolo Ulianich Maria Ulrich Nicolò

Urban ClaraJesolo

Ursich Maria

VIdich Anna Vallon di Cherso, Pola

Amendolia Michele

Valdemarin Gugliermo Valentin Maria

Valle Michele Poloesti, RomaniaValle Roberto

Varesco GiovannaVareski, Pola

Veggian Giovanni Rovigno d'IstriaVeggian Natale

Velischeck AngeloSalone d'Isonzo Velovich Giovanni Venier Pacifico Venier Vido Kostajnica, Jugoslavia Ventin Pietro Ventrella Francesco Sannicandro di Bari Verban Carlo Veri Emilio Soffacesia, ChiestiVicelli Giovanni

Vidal Renato Buie Vidich Antonia

Vidon AlbaArtegna, Udine Vidotto Caterina Vidovich Anna Viecelli Angela Viotto Rinaldo Viozzi Giulio Servigliano Viscovich GiovannaBratulici, Istria

Viscovich LuciaCatici, Pola

Afric Antonio Bruno

Visentin Guido Cittanova d'Istria, Pola

Visintin Maria

Vitulich Maria Vlacici PietreAlbona

Voiculescu Giulietta Vrana Rodolfo Waldner Alice Wlassopol Maria Miconos, Grecia Zaccaria Giovanni Zanchetta Dionigi Zanchi Giovanna Privlaka, Zara Zanghirella Antonio Zangolli Giacinto Fossacescia, Chieti Zangrando Luigi Perarolo, Bellune Zanini Francesco Gradacac, Jugoslavia Zanzarelli Giuseppe Oria, Brindisi Zappalà Francesco

Zapparata GaetanoSfax, Tunisia

Zarich Barbara Zarich Luigi Zaulovich Riccardo

Zelko Olga

Zennaro Antonio Torre di Parenzo, Pola Zentillini Costantino Zigant Oliviero Zigulich Carlo Puhari, Fiume Zlatnic Paola Targu-jiu, Romania Zolotariof Ricci Boris

Vlaudicaucaso, Russia Zopitsch Giuseppina Rifembergo, Slovenia Zorco Giuseppe Visingnano, Pola Zorich Caterina S. Giacomo, Pola Zorich Giovanna Lussinpiccolo, Pola Zuber Giuseppe Zuccheri GiovanniZuccheri Giuseppe

Zuliani Francesco Rovigno d'Istria, Pola

Zupicich Lucia

Zuppardo Emanuele Gela, Caltanisetta

Zuppini Stefano

Acquaviva VincenzaBisceglie (Bari)

Zvecich Edmondo slajmer Lea

stagni Giuseppe tromba Domenico

Achille Antonio

Il grafico qui presente è stato generato attraverso due dati: il nome della persona e il luogo della sua provenienza. La visua-lizzazione all’interno dell’impagi-nato ha unicamente uno scopo evocativo, per poter visualizzare in dettaglio si dovrà accedere alla piattaforma digitale.

Elaborazione

dati

(3)

CORSO MAGISTRALE IN DESIGN

COMPUTAZIONALE LM/12

CORSO MAGISTRALE IN DESIGN

COMPUTAZIONALE LM/12

A.A. 2019/2020

SESSIONE STRAORDINARIA DI GIUGNO

A.A. 2019/2020

SESSIONE STRAORDINARIA DI GIUGNO

RICCARDO MECOZZI

102368

RELATORE—PROF. CARLO VINTI

CORRELATORE—PROF. DANIELE ROSSI

RICCARDO MECOZZI

102368

RELATORE—PROF. CARLO VINTI

CORRELATORE—PROF. DANIELE ROSSI

5

4

Testimonianze Testimonianza 01—Ave Testimonianza 02—Giuseppe Testimonianza 03 Video San Vito e Modesto

Archivio

Documenti

Schede dei profughi registrati al C.R.P.

Archivio Fotografico Fotografie Costruzione del Campo Fotografie Prima Guerra Mondiale Fotografie Seconda Guerra Mondiale Fotografie Profughi Fotografie  Diari

Diari di guerra di Soldati internati nel campo

Storia

1916—1918 Campo di Prigionia 59 *Prima guerra Mondiale 1941—1943 Campo di Prigionia 59 *Seconda Guerra Mondiale 1943—1944 Campo Concentramento per Ebrei 1945—1955 Campo Raccolta Profughi  1955—2020 Parco della Pace 

Infografiche

Mappa geografica Anno d'iscrizione Movimenti profughi Flusso arrivi al C.R.P. Matrimoni, nascite e decessi Permanenza

Partenza verso altre destinazioni

HOME Infografiche Archivio Storia Testimonianze Info e Contatti Intro

Video presentazione progetto

*i grafici sono relativi al

periodo della profuganza

In parallelo con la progettazione della pubblicazione, si stava già

pensando alla realizzazione di una piattaforma digitale per la

di-vulgazione contenutistica della storia del Campo. L’esigenza

inizia-le era quella di creare una piattaforma che dovesse contenere, in

parte le informazioni presenti nel libro e in più creare un archivio

digitale che possa essere alla portata di tutti, storici e non. Il

desi-gn della piattaforma prende molto come riferimento alle cartelle

di archivio, anche la navigazione che permette l’alterazione degli

spazi di lettura vuole simulare come se l’utente si dovesse trovare

all’interno di un archivio, però già ordinato e con tutto il materiale

pronto da consultare.

La struttura del sito è divisa in Storia, Archivio e una parte

dedicata ai dati delle schede. La prima presenta una suddivisione

della schermata in due, da una parte l’utente può leggervi la storia

relativa a quel periodo storico mentre dall’altra parte è presente

una serie di fotografie che racconta visivamente com’era il Campo.

In parallelo con la progettazione della pubblicazione, si stava già pensando alla realizzazione di una piattaforma digitale per la divulgazione contenutistica della storia del Campo. L’esi-genza iniziale era quella di creare una piattaforma che dovesse contenere, in parte le infor-mazioni presenti nel libro e in più creare un archivio digitale che possa essere alla portata di tutti, storici e non. Il design della piattaforma prende molto come riferimento alle cartelle di archivio, anche la navigazione che permette l’alterazione degli spazi di lettura vuole simulare come se l’utente si dovesse trovare all’interno di un archivio, però già ordinato e con tutto il materiale pronto da consultare. La struttura del sito è divisa in Storia, Archivio e una parte dedicata ai dati delle schede. La prima presenta una suddivisione della schermata in due, da una parte l’utente può leggervi la storia relativa a quel periodo storico mentre dall’altra parte

La suddivisione in questa sezione è sempre in base agli anni: 1916-18, 1941-44,

1945-55, 1955-2020.

Nell’Archivio, si è ipotizzata, una suddivisione differente con questi tre macro

documenti che sono: schede, fotografie e diari, che sono già presenti e

selezio-nabili già dalla prima schermata. Questo permette una navigazione più rapida e

veloce dei documenti. E’ stato anche ipotizzato una gerarchizzazione delle

infor-mazioni a livello archivistico però senza molte pretese visto che è fondamentale

la collaborazione con un archivista per realizzare ciò. Nell’ultima sezione dedicata

alle infografiche, sono state inserite e rielaborate le infografiche presenti nella

pubblicazione per permettere una navigazione più dinamica e poter dare

all’u-tente la possibilità di mettere in relazione più dati.

è presente una serie di fotografie che racconta visivamente com’era il Campo.La suddivisione in questa sezione è sempre in base agli anni: 1916-18, 1941-44, 1945-55, 1955-2020.

Nell’Archivio, si è ipotizzata, una suddivisione differente con questi tre macro documenti che sono: schede, fo-tografie e diari, che sono già presenti e selezionabili già dalla prima schermata. Questo permette una navigazio-ne più rapida e veloce dei documenti. E’ stato anche ipotizzato una gerarchizzazionavigazio-ne delle informazioni a livello archivistico però senza molte pretese visto che è fondamentale la collaborazione con un archivista per realiz-zare ciò. Nell’ultima sezione dedicata alle infografiche, sono state inserite e rielaborate le infografiche presenti nella pubblicazione per permettere una navigazione più dinamica e poter dare all’utente la possibilità di mettere in relazione più dati.

PUBBLICAZIONE

PIATTAFORMA DIGITALE

Elaborati

progettuali

Dopo aver raccontato la storia del Campo è nata l’esigenza di poter rivivere una parte di quella storia in prima persona. Partendo da questo presupposto, sapendo che il luogo di memoria non era più presente o per lo meno sono rimasti solamente alcuni pezzi della struttura come il muro e due edifici esterni al campo, si è dovuto adoperare la tecnica della ricostruzione 3D. Tutta la ricostruzione dell’esperienza è stata fatta grazie anche allo studio del materiale archivistico trovato durante questi mesi. La modellazione delle baracche e delle altre strutture è avvenuta tramite lo studio delle proporzioni e dell’ar-chitettura degli edifici presenti nelle foto storiche dell’archivio.

VR

EXPERIENCE

1.

Acquisizione

2.

Calcolo

2.

Importazione

3.

Elaborazione

Esperienza immersiva di un prigioniero nel C.P.G. 59

(4)

C.P.G. 59

Progetto di valorizzazione del patrimonio storico del campo di Servigliano

Studente

Riccardo Mecozzi RelatoreProf. Carlo Vinti Correlatore Prof. Daniele Rossi Corso Magistrale

(5)

Servigliano 1910-2020 Marche, IT

La memoria di un luogo che testimonia le tragedie del Novecento.

Storia del Campo 59

IL CAMPO DI

SERVIGLIANO

(6)

ABSTRACT 1 — LA STORIA 2 — MATERIALE STORICO 3 — Elaborazione dati 4 — Progetto 01 5 — Progetto 02 6 — Progetto 03

1.1 Prima guerra mondiale—C.P.G.59 1.2 Seconda guerra mondiale—C.P.G.59 1.3 Campo raccolta Profughi—C.R.P. 1.4 Lo spazio e la su Architettura

2.1 Fotografie storiche 2.2 Schede individuali 2.3 Diari di Guerra

2.4 Il diario di guerra di Germano Facetti

3.1 Humanities + Digital Tools: Palladio 3.2 Le Infografiche

4.1 Pubblicazione

5.1 Piattaforme digitali. Le guerre mondiali nelle Marche

5.2 Piattaforma Digitale: Casa delle Memoria

6.1 La realtà virtuale come mezzo di valorizzazione del patrimonio: Palimpsest.

6.2VR PROJECT: Esperienza immersiva di un prigioniero nel C.P.G. 59

Indice

casa della memoria

MA Design Computazionale Riccardo Mecozzi Rel. prof. Carlo Vinti Cor. prof. Daniele Rossi

11

(7)

Abstract

C.P.G.59- Progetto di valorizzazione del patrimonio storico del Campo di Servigliano.

Il progetto di tesi nasce dall’esigenza di raccontare e tra-smettere il valore storico e culturale del Campo di Serviglia-no: un luogo di memoria che testimonia le tragedie del Nove-cento, diventando campo di prigionia per entrambe le guerra mondiali, campo di concentramento per ebrei e infine centro di raccolta profughi. Il lavoro è iniziato da un’analisi del mate-riale d’archivio della Casa della Memoria, associazione che da vent’anni ha avuto come obiettivo quello di raccogliere e rac-contare le storie delle persone cha hanno vissuto quel luogo. In una prima fase, ci si è basati sull’analisi delle schede dei profughi dove sono presenti tutte le informazioni necessarie per riscostruire la loro storia: nome, luogo di nascita, motiva-zione dello spostamento ecc….

Successivamente, questi dati sono stati trascritti su dei fogli di calcolo e poi elaborati attraverso software dedicati alla visualizzazione di dati, generando così un sistema di infogra-fiche atte a ricostruire la storia di questa popolazione. A seguito di questa raccolta di materiale, si necessitava di veicolare tali informazioni su tre livelli differenti. Il primo riguarda la progettazione di un libro su cui sono presenti materiali di tipo fotografico, che hanno lo scopo di narrare la storia di questo luogo dalla sua nascita fino al suo abban-dono, alternate da testi e grafici. Nel secondo progetto si è voluto trasferire queste informazioni in una piattaforma web suddivisa in tre macro sezioni: l’archivio in cui sono

presen-ti tutte le documentazioni relapresen-tive al Campo; una sezione dedicata alle infografiche interattive e una parte narrativa dove viene raccontata la storia. Il terzo progetto consi-ste nella realizzazione di un esperienza immersiva in realtà virtuale di un soldato internato durante la seconda guerra mondiale che, attraverso il suo diario di guerra, racconta la vita all’interno del campo di prigionia. Per ricreare lo spazio, ci si è basati sulla scansione fotogrammetrica delle parti del campo ancora persistenti come le mura ed alcuni edifici. In correlazione con le immagini, è presente una voce che nar-rante che interpreta la voce narnar-rante del prigioniero.

(8)

Il campo di Servigliano

CRP CPG CPG 1910—1915 Costruzione

1916—1918 • PRIMA GUERRA MONDIALE

Campo di prigionia

1920—1940

Riconversione del Campo

1941—1944 • SECONDA GUERRA MONDIALE

41-43 Campo di prigionia per militari 43-44 Campo di internamento per Ebrei

1945—1955

Centro Raccolta Profughi

1955—2020

Il campo oggi

Campo Di Prigionia

*CPG—59

Campo di Internamento per Ebrei

*CDIE

Campo di Raccolta Profughi

*CRP

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Sforzacosta CPG70 Servigliano CPG59 Campiglione CPG53 REGIONE MARCHE CAMPI DI PRIGIONIA

Quadro unione sezione CTR 1:10.000

Mappa della Regione Marche con i relativi campi di prigionia costruiti nel'arco del Novecento.

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1910 1920 1930 1940 1950 1960 1970 1980 1990 2000

Costruzione del campo

1a Guerra Mondiale

Campo di Prigionia per Soldati Autro Ungarici

2a Guerra Mondiale

Campo di Prigionia / Internamento Ebrei

Campo Raccolta Profughi

Abbandono della struttura

Abbattimento delle baracche e nascita del Parco della Pace

Dimezzamento della superficie del cam-po / Decam-posito armi

Timeline del campo

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Prima guerra mondiale

CAMPO DI PRIGIONIA 59

Nel 1915, con l’imminente entrata in guerra dell’Italia, a Servigliano venne costruito un grande Campo di raccolta per gli eventuali prigionieri. La struttura venne collocata alla periferia del paesi-no, lungo la ferrovia che attraversava la valle del Tenna e che da Porto S. Giorgio portava ad Amandola. Dopo l’esproprio del terreno, circa 30.000 mq, furono costruite una quarantina di baracche in legno e muratura di 500 metri qua-drati ognuna e, oltre il muro di cinta, anche diverse casette in muratura per l’alloggio delle guardie del Campo che, nell’insieme, poteva contenere quasi 10.000 prigionieri. Subito dopo l’inizio delle operazioni militari, cominciarono ad arrivare i primi prigionieri di naziona-lità prevalentemente austro-ungarica e turca. Alla fine della Prima Guerra Mon-diale il Campo venne sgomberato ed i prigionieri rimpatriati.

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Seconda Guerra Mondiale

CAMPO DI PRIGIONIA

59/CAM-PO DI CONCENTRAMENTO EBREI

1941-1944

Nel 1941 cominciarono ad affluire al Campo i primi prigionieri di guerra che appartenevano a varie nazionalità: gre-ci, maltesi, ciprioti, inglesi, americani, francesi, slavi, che subivano frequenti spostamenti.

Dopo l’armistizio dell’8 settembre del 1943 i prigionieri si diedero alla fuga dopo aver aperto una breccia nel muro di cinta, senza essere ostacolati dalle guardie, alcune delle quali, abbandonate le consegne, tentarono di raggiungere la propria casa. Circa tremila prigionieri si riversarono nella vallata del Tenna, spingendosi verso i Sibillini e ricevendo accoglienza e solidarietà da parte della gente, in modo particolare dei conta-dini. Nel giro di qualche giorno però, la situazione tornò sotto il controllo dei fascisti e dell’Esercito tedesco che aveva occupato anche il Campo di Ser-vigliano, appropriandosi del materiale di consumo e dei pacchi dono della Croce Rossa che erano riservati ai prigionie-ri e che la gente del paese, ormai alla fame, cercava di prendere di notte.

ritorio alla ricerca dei prigionieri fuggiti e degli ebrei che, dopo l’en-trata in vigore delle leggi razziali fasciste, cercavano scampo diri-gendosi verso sud, dove gli Alleati avanzavano. Furono centinaia e centinaia di famiglie che continua-vano a dare soccorso ai prigionieri alleati ed agli ebrei, a rischio di morte e di violenze.

Il Campo, ormai sotto il controllo dei Tedeschi, cominciò ad ospitare oltre ai pochi prigionieri alleati ri-presi anche gli ebrei, che da Servi-gliano venivano inviati al Campo di Fossoli e da lì ai Campi di sterminio in Germania.

Con l’arrivo degli Alleati e la fuga dei Tedeschi, nella primavera del ’44, il Campo venne chiuso.

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Post Guerra

CAMPO DI RACCOLTA PROFUGHI

1945-1955

Purtroppo, la guerra non era ancora finita che nel settembre del 1945 al Campo cominciarono ad affluire i pri-mi profughi sloveni, oltre un pri-migliaio, a causa delle tensioni che cominciarono a manifestarsi tra l’Italia e la Jugoslavia del maresciallo Tito.

Lentamente, cominciarono ad affluire anche profughi dalle ex-colonie italiane in Africa, Libia ed Etiopia, che gi aggiun-gevano al flusso crescente di italiani che abbandonavano i territori friulani occu-pati dall’esercito jugoslavo. Si pensa che in dieci anni, dal 1945 al 1955, anno in cui verrà definitivamente chiuso, siano passati dal Campo oltre 40.000 per-sone, tutte, seppur tra mille difficoltà, lentamente inserite nella vita sociale in diverse città italiane ed alcuni emigrati verso l’America.

Quando il trenino arrivava alla stazione di Servigliano, i profughi si trovavano davanti agli occhi una struttura concepita per la reclu-sione di soldati, con un alto muro di cinta sovrastato da filo spinato, cocci di vetro e torrette di guardia. Tutto questo generava una grande nostalgia per le case lasciate. I più sottolineano il livello di estrema essenzialità, per quanto riguarda la sistemazione nelle baracche. In ef-fetti la struttura non era in grado di rispondere alle più elementari esigenze di riservatezza.

Le baracche venivano divise in stanzoni usando delle coperte, senza porte, che non permette-va-no alcuna forma di intimità. Il CRP offriva, oltre alla precaria sistema-zione nelle baracche, dei pasti caldi che poi furono sostituiti con un modestissimo sussidio in denaro. I profughi riproponevano feste e tradizioni proprie che avevano lo scopo di rinsaldare i rapporti e tenere vivi aspetti che caratteriz-zavano l’identità culturale di pro-venienza. Le feste erano vissute come momenti di grande socialità in uno stile semplice. Vi era una grande piazzola nel Campo che veniva usata per queste occasio-ni ed a suonare era un’orchestra mista, formata da serviglianesi e profughi, che peraltro girava per

(16)

i paesini della valle, sempre acclamata, anche se ogni tanto doveva cambiare qualche elemento a causa delle partenze o degli arrivi. I giovani si ri-trovavano anche per fare teatro. In un articolo sul Momento Sera del 12 aprile 1950, viene recensito uno spettacolo teatrale presentato al Comunale di Servigliano. Si legge: “Tutti hanno fatto del loro meglio in particolare Ileana Sviben.” Ileana Sviben abitava nel C.R.P. L’articolo si chiude precisando che l’incasso della serata sarebbe stato devoluto ai bambini profughi.

Molti si prestavano per lavori occasionali, d’al-tronde era necessario darsi da fare. Anche i gio-vani si senti-vano responsabilizzati per le difficol-tà in cui versavano le famiglie e quando trovavano l’occasione si dedicavano volentieri a qualche occupazione. In quegli anni, la situazione econo-mica non era rosea neanche per i serviglianesi e, ovviamente, il lavoro era scarso e mal pagato. No-nostante la grande mobilità, i profughi non erano estranei alla vita del paese e i buoni rapporti tra chi abitava le baracche e la gente del circondario portarono alla celebrazione di numerosi matri-moni misti. I profughi godevano di diritti politici e la loro presenza portò Servigliano ad avere oltre 2.000 elettori.

Questa è l’immagine rimasta nella mente del ser-viglianese Ottorino Prosperi: “Tanti profughi si mischiava-no ai paesani per andare in chiesa, per fare compere o solo per passeggiare ed uscire dal Campo, un luogo che certamente non era esaltan-te. Siccome i profughi provenivano da tanti luoghi diversi, perfino dalla Cina, si aveva l’impressione di vivere in una cittadina cosmopolita.”

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1

3

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2

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1. Casa delle Memoria 2. Entrata campo 3. Breccia

4. Cucine LEGENDA

Il campo

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Le informazioni che seguiranno sono state prese e rielabo-rate dalla tesi di Giuseppe Milozzi, Allied Prisoners of War in the region of the Marche and Prison Camp at Servigliano. Tale ricerca mi è poi servita per la creazione e rielaborazione del progetto di valorizzazione e per delineare una struttura del-la narrazione visiva sia del book che dell’esperienza in Realtà Virtuale. I documenti e le informazione sono state reperite at-tarverso i rapporti della croce rossa svizzera che, con caden-za mensile, effettuava dei controlli sulla struttura del campo; dalle mura fino alle cucine.

Alloggi

Il campo è formato da 16 capanne di legno su fondamenta di cemento. I pavimenti sono piastrellati. Di quelle 16 capanne (30m per 10m) 14 sono occupate come dormitori, uno come magazzino e un altro per la ricreazione. Ci sono anche tre edi-fici in mattoni; uno usato come una baia malata, un altro per i bagni con doccia e il terzo come cucina ”.

Dormitori

I dormitori erano sufficientemente illuminati grazie a 14 fine-stre con persiane, avevano luci elettriche ma non erano mezzi di riscaldamento. I dormitori di altri ranghi avevano 70 letti a castello. Ogni prigioniero riceveva un cuscino, un lenzuolo (lavato una volta al mese in lavanderia), tre coperte e un mate-rasso di paglia che veniva regolar-mente cambiato.

Ordini

Gli ordini furono dati oralmente o per iscritto dal comandan-te Bacci al suo incomandan-terprecomandan-te: Giorgio Cusani. Il leader del cam-po era rescam-ponsabile di tutti i prigionieri di guerra e gli NCO responsabile di ogni caserma.

Effetti personali dei prigionieri di guerra

Il rapporto affermava che i prigionieri di guerra indossavano ancora le loro uniformi anche se logori come erano meglio dell’abbigliamento tenuto nei depositi del campo. Il rapporto affermava che venivano consegnati nuovi prigionieri di guer-ra all’arrivo i loro effetti personali e denaro per il comandan-te italiano.

Posta

Ogni prigioniero aveva il diritto di inviare ogni settimana: • Una cartolina non più lunga di 10 righe;

• Una lettera non più lunga di 24 righe.

I prigionieri di guerra si sono lamentati del furto dei pacchi inviati dalle loro famiglie.

Provviste

Gli ispettori della Croce Rossa hanno registrato che come POW erano 1.900 e il numero di pacchi non è mai stato più di 1.600, ogni prigioniero, in media, poteva ottenere solo un pacco al mese che si aggiungeva al razione di campo, compo-sta da:

• Pane 200 gr. al giorno • Pasta o riso 66 ““

• Carne 120 “due volte a settimana • Verdure 30 “al giorno

• Caffè Ersatz 7 ““ • Strutto o olio 13 ““

• Pomodori in scatola 15 ““

Il campo e la sua architettura

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• Formaggio grattugiato 10 ““

• Formaggio 40 “cinque volte a settimana. Durante il giorno i pasti sono divisi in:

• Prima colazione caffè ersatz • Pranzo pane, formaggio e tè

• Cena zuppa di pasta o riso con fagioli.

Il personale e i prigionieri di guerra alleati pensavano che le razioni alimentari non fossero suf-ficienti. Per questo motivo per cui i pacchi alimentari della Croce Rossa erano così importanti ma anche perché con alcuni articoli come il tabacco, i prigionieri di sapone e di cioccolato pote-vano barattarli per il pane attraverso le guardie italiane. In effetti italiani non sono riuscito a procurarsi tali oggetti ed erano felici di scambiare cibo con loro. Certo, gli scambi

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Ar

chivio C

asa della Memoria

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Archivio Casa della Memoria

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Archivio Casa della Memoria

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Materiale Storico

FOTO

DOCUMENTI

DIARI

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Fotografie

Raccontare un periodo storico attraverso l’utilizzo delle immagini, riesce ad immergere in maniera più profonda e personale il lettore. La potenzialità delle foto d’archivio è stata veicolata come principale gui-da del racconto della storia del Campo di Servigliano. Molti dei materiali recuperati sono stati presi in diffe-renti archivi: Archivio di Stato Fermo, Archivio Casa Della Memoria e Archivio dell’Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell’Esercito. Tale ricerca ha

porta-to al raggiungimenporta-to di un quantitativo di materiale alquanto sostanzioso.

Dividendo il materiale visivo è possibile notare la pre-senza di immagini che raccontano la fase di costruzio-ne della struttura in relaziocostruzio-ne al contesto sociale che la circonde; altre che raccontano la vita quotidiana all’interno del campo mostrando i prigionieri e i sol-dati italiani che coabitano uno spazio e la struttura interna mentre altri documenti comunicano la pro-fuganza: la vita nel campo dei profughi, le relazioni, le feste, le famiglie e tutto quello che concerne una vita sociale. Questi elementi sono stati utilizzati come medium narrativi di tutto il progetto, sia della pub-blicazione che della piattaforma digitale, veicolando la fruizione e cercando di mettere in relazioni questa tipologia di documenti con gli altri raccolti.

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Jaculli Adamo M Spalato (Dalmazia) 1930-12-24 Udine 1955-05-29 Cognome e Nome Sesso Nato a Data Nascita Provenienza Arrivo al C.R.P.

Scheda individuale

Nella ricerca di una tipologia di materiale che permet-tesse la reperibilità necessaria per la costruzione di una storia e di un contesto storico, in questo progetto è stato fondamentale l’utilizzo di un documento che venne utilizato all’arrivo dei singoli profughi al Campo di Raccolta: la scheda individuale.

La scheda individuale provvisoria era un “documen-to” che serviva al profugo ma soprattutto alle strut-ture ricettive per poter monitorare gli spostamenti di interi gruppi di persone e sapere quali sono stati i movimenti. Il documento a dx è un esempio di una scheda: in primis possiamo vedere il nome e cognome, alcune volte (se donna) è presente anche il cognome del marito; scendendo si trova il grado di parentela, la cittadinanza e infine il giorno di “immatricolazio-ne” al campo. Attraverso tutti questi dati si è potuto ricostruire la storia e i movimenti di queste persone, graficizzando una mole non indifferente di dati: stia-mo parlando di circa 1400 schede.

Grazie alla presenza di queste schede, ovviamente sono una percentuale minima rispetto a tutti i profu-ghi che sono passati per il Campo, hanno permesso di creare un quadro più dettagliato di quel periodo.

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Diari di guerra

Prendendo esempio dal taccuino realizzato da Giuseppe Facetti, mi sono posto come obiettivo quello di utilizzare il diario di guerra come medium narrativo di questa storia che intercorre dal 1915 al 1955, più precisamente durante la seconda guerra mondiale. L’Associazione Trust instaurò un portale webcon l’obiettivo di creare un archivio digitale dei diari di guerra dei soldati prigionieri inglesi che sono passati per queste terre e che hanno trovato rifugio nelle campagne grazie alla bontà della popolazione contadina di quegli anni. Utilizzare un diario di guerra per ricreare la storia di un luogo e raccontarlo attraverso testi, poesie e disegni realizzati dal prigioniero, diventa un esercizio molto stimolante. Le connes-sioni che si vengono a creare e le informazioni che vengono fuori diventano interessanti se messe in relazione con la sto-ria di quel decennio. Non è da meno sottolineare l’emotività che un artefatto del genere può trasmettere: utilizzo di delle carte, le tele per rilegare tagliate dai propri indumenti, map-pe disegnate tramite la bravura del soldato nell’orientarsi in un contesto per lui sconosciuti.

Al fine il diario diventa, se saputo raccontare, un arma molto importante per la comunicazione di un progetto storico. Il diario di guerra è stato utilizzato in maniera predominante per la realizzazione dell’esperienza immersiva con la realtà virtuale progetto 03.

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Armie S. Hill’s Journal from Camp 59

Servigliano, Italy The Journal pp. 2–56

Notes pp. 57–60

Rel. prof. Carlo Vinti Cor. prof. Daniele Rossi

55 valorizzazione del patrimonio storico de Vampo di Servigliano

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Il diario di guerra di

Germano Facetti

Il taccuino di Germano Facetti è una raccolta di documenti, testi e fotografie, che si riferiscono al periodo in cui rimase prigioniero nel campo di concentramento di Gusen.

Il Taccuino (14x10 cm), rilegato con filo di rame, ha la coper-tina fatta con il tessuto dell’uniforme da deportato, su cui è stato cucito il braccialetto con il numero di matricola del prigioniero.

Al suo interno erano presenti materiali di vario genere: • fotografie

• disegno • brani • poesie • mappe

• fogli di inventario ecc…

La maggior parte di questo materiale è stato probabilmente raccolto da Facetti nel periodo che intercorre tra la libera-zione dal campo e il ritorno in Italia, quindi tra il maggio e il giugno del 1945; ulteriori modifiche furono invece apporta-te successivamenapporta-te, come l’aggiunta delle fotografie che ri-guardano altri campi di concentramento e i ritagli di riviste.

Disegno contenuto nel taccuino. Rappre-senta Germano Facetti con i vestiti da prigioniero e riporta il numero di matricola: 53396a

Copertina del taccuino rilegata con la ca-sacca del deportato

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Diario di guerra di Germano Facetti

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Elaborazione dei dati

Jaculli Adamo M Spalato (Dalmazia) 1930-12-24 Udine 1955-05-29 Cognome e Nome Sesso Nato a Data Nascita Provenienza Arrivo al C.R.P.

DATI ESTRAPOLATI TRASCRIZIONE DEI DATI SU

FOGLI DI CALCOLO IMPORTAZIONE DEI DATI- PALLADIO SOFTWARE

Aggiunta delle coordinate geografi-che per la lettura della posizione per il software.

44.8701965, 13.8455407

Upload dei dati nella piattaforma Palladio per la costruzione dell infografiche e mappe.

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Palladio è un progetto della borsa di implementazione NEH dell’Università di Standford. Networks in History: strumenti basati sui dati per l’analisi delle relazioni nel tempo.

L’obiettivo era capire come progettare interfacce grafiche basate sull’indagine umanistica. Il team di sviluppo e ricer-ca hanno orientato il progetto intorno alla creazione di una suite di visualizzazione e strumenti analitici per scopi generici basata sui prototipi creati per il progetto Mapping the Repu-blic of Letters, che esamina le comunità accademiche e le reti

Humanities + Digital

Tools: Palladio

Mapping the Republic of Letters

di conoscenza nel periodo 1500-1800. Palladio nasce come software per dare un’immagine alle ricerche storiche effet-tuare da studiosi dell’Universita di Standford. Attraverso la collaborazione di umanisti, sviluppatori e design sono riusci-ti a realizzare questo applicariusci-tivo per la divulgazione storica. Il processo per “costruire” una storia inizia nel reperire il materiale e trasferirlo nei foglio di calcolo di Excell. Inseren-do tutte le informazioni relative ai dati raccolti, successiva-mente trasferiti su palladio e poi editati si ha come risultato un applicativo che metta in relazione tutti i dati mantenen-do una sua uniformità.

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Componenti del software↑

Esempio di come creare una mappa su Palladio

Sovrapposizione di vari livelli di informazione

La figura riportata sopra mostra come, il team abbia estrat-to le viste grafiche dei dati che erano i più efficaci e hanno riunito quegli elementi in uno strumento multiforme. Palladio è uno strumento per la pratica riflessiva. È un am-biente che supporta il pensiero attraverso i dati. Come tante fonti storiche, i metadati di corrispondenza alla base di una ricerca storica. Gli storici lavorano con frammenti di infor-mazioni del passato, non con set di dati completi.

La disciplina non offre modelli su cui testare le ipotesi. Invece, gli strumenti devono supportare gli studiosi nella costruzione di una comprensione del materiale storico.

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L’infografica si può definire come la visualizzazione, in forma grafica, di una quantità di dati che sarebbero impossibili, o difficili, da leggere.Nata dall’incrocio della grafica con il gior-nalismo. Tale tecnica che viene sempre più spesso adoperata nel campo del communication design, necessità di una fase di progettazione iniziale da parte del designer.

Sapendo il materiale e la quantità che sarebbe uscita fuori dal calcolo delle schede, ho cercato di adoperare solamente 3 tipologie di grafici: il primo a colonna, il secondo a torta e l’ul-timo con l’ausilio della mappa cartografica. Queste tre tipolo-gie hanno permesso di poter comunicare in maniera chiara e diretta la quantità e l’argomento di cui tratta il grafico.

Le infografiche

I grafici a torta sono stati

utiliz-zati in maniera massiva perchè determinano in maniera limpida la quantità in relazione ad un arco temporale ben definito che va sempre dal 1945 al 1955, ovvero gli anni della profuganza. I grafici a torta sono stati utilizzati per determinare i movimenti delle popolazioni perchè riescono a veicolare l’aspetto della quanti-tà e della pienezza molto meglio rispetto alle colonne.

Per quanto riguarda gli sposta-menti delle popolazioni e per visualizzare in maniera precisa i luoghi di provenienza, determi-nando anche le quantità di spo-stamento che vengono effettuati si è deciso di utilizzare la mappa cartografica.

Creando questa alterazioni si è trovato un connubio grafico e comunicativa chiaro ed efficace anche grazie all’utilizzo esclusivo del colore nero.

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