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Criteri qualitativi per l'accreditamento dei Provider

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Academic year: 2021

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(1)

La Commissione Nazionale

ECM

Il documento Provider Residenziali e

FAD,

edito

dalla

Commissione

Nazionale ECM

e pubblicato, nel 2003,

sul sito del Ministero della Salute

dedicato all’ECM, deve essere recepito

(2)

La Commissione Nazionale

ECM

La

Commissione Nazionale ECM

propone scelte tecniche che devono

essere condivise sul piano politico

prima della messa a regime.

E’ previsto, dal precedente accordo

S/R

, un periodo sperimentale per

ridurre le criticità nella fase a regime

(3)

La fase di

pre-sperimentazione

La Evoluzione del sistema: La Pre-sperimentazione

 Si sta concludendo la pre-sperimentazione dei Provider Residenziali e FAD. Questa pre-sperimentazione consentirà di mettere a punto la modulistica informatizzata di richiesta di accreditamento dei nuovi veri “Providers” che potranno attribuire - sotto la loro responsabilità - i crediti formativi ai discenti, sottoponendosi però a verifiche formali (Certificazione) ed a campione.

 ciò è propedeutico ad una fase di accreditamento provvisorio di 1 anno e per passare, se confermati, all’accreditamento definitivo. L’esperienza di questi primi mesi dovrebbe limitare gli aspetti critici collegati al cambiamento.

(4)

Il decreto Ministeriale del 2

luglio

Il decreto Ministeriale pubblicato il 2 luglio

2004 ha fissato alcuni punti, in generale

non ostativi, per censire la numerosità

delle SS e associazioni professionali che

vogliono

candidarsi a Provider

Vi sono parametri non ancora ben definiti

che dovranno essere messi a punto

nell’arco dell’anno sperimentale

(5)

Il ruolo della FISM

La FISM può contribuire al processo di

ulteriore definizione della caratteristiche

che le Società Scientifiche dovranno

possedere,

a regime

, nel processo di

accreditamento ai fini ECM

Il decreto del Ministero prevede una serie

di

requisiti

che

dovranno

essere

perfezionati e quindi posseduti nel corso

del 1 anno di accreditamento provvisorio.

(6)

Il ruolo della FISM

Il punto certo è che il Ministero vuole

contribuire alla definizione di SS e

associazioni professionali che non si

prestino a strumentalizzazioni da parte di

soggetti con interessi che esulano dalla

specifica missione formativa ECM.

Anche FISM ha questa finalità ed in questa

logica vengono proposte modiche di

statuto della federazione nella assemblea

delle SS associate odierna

(7)

Il decreto Ministeriale : Requisiti

delle SS

VERIFICA DELLA QUALITA'

Per sistema di verifica della qualità s'intende che è necessario avere l'ISO9001?

 Il sistema di certificazione di qualità  è uno dei requisiti necessari a diventare PROVIDER nel nuovo sistema di accreditamento ECM, presto a regime, se approvato dalla conferenza stato regioni. Per le Società Scientifiche che aspirano a questo

percorso nella formazione sanitaria, è chiaro che l'acquisizione di una certificazione universalmente riconosciuta (es: ISO 9001)

costituisca un passo importante da mettere in preventivo. Tuttavia, alla luce di questo decreto, è richiesto di PREVEDERE (e regolamentare) a livello STATUTARIO la presenza di "...sistemi di

verifica del tipo e della qualità sulle attività svolte...". In pratica in questa sede va stabilito il principio di AUTOVERIFICA della Società, che è poi libera di scegliere il sistema migliore in base alle proprie necessità o aspirazioni

(8)

La Commissione Nazionale

ECM

La

Commissione Nazionale ECM

ha ritenuto

qualificante proporre la certificazione dei Provider

in quanto si è constatato che è assolutamente

necessario un controllo a monte della qualità

organizzativa dei Provider ai fini formativi

La

Commissione Nazionale ECM

ritiene che i

criteri generali di qualità devono essere certificati

ed avere

un valore Nazionale

(9)

La FISM e la

certificazione

FISM ha sviluppato un

percorso di ausilio alla

certificazione

che le SS affiliate possono

richiedere nella parte a loro riservata sul sito

www.fism.it

La logica è di facilitare il compito identificando

e traducendo in modo semplice le motivazioni

della necessità della certificazione.

Analizzando gli

8 punti

proposti dalla

commissione si possono identificare i requisiti

che i nuovi Provider dovranno possedere

(10)

La certificazione – Le motivazioni

PUNTI CRITICI

1. Esplicitazione:  politica formativaobiettivi risorse

 Sotto il controllo del Comitato scientifico

MOTIVAZIONI

• I provider devono operare con una

attività pianificata, evitando che sia dato spazio a interventi occasionali, privi di stabilità organizzativa e non strutturati.

(11)

La certificazione – Le motivazioni

PUNTI CRITICI

2. Definizione :

budget adeguato al piano strategico del Provider

Risorse economiche

Risorse umane

Risorse organizzative

MOTIVAZIONI

• Avere sufficienti garanzie circa l’impegno dei provider a

investire risorse umane,

economiche organizzative e tecnologiche commisurate agli obiettivi e disponibili nel

(12)

La certificazione – Le motivazioni

PUNTI CRITICI

3. Analisi dei fabbisogni formativi

MOTIVAZIONI

• Ottenere la produzione di eventi formativi secondo le reali necessità delle diverse categorie, evitando interventi occasionali e non motivati dalle esigenze degli utenti

.

(13)

La certificazione – Le motivazioni

PUNTI CRITICI

4. Progettazione eventi formativi:

 Definire l’architettura degli eventi formativi,

Definire i progetti esecutivi

 Definire la pianificazione esecutiva, (inclusi contratti con gli operatori, e con i

fornitori di strutture e strumenti;)

 Definire la programmazione dei progetti formativi basati su processi di produzione idonei e con procedure ben documentabili

MOTIVAZIONI

• Indurre i provider a razionalizzare e formalizzare tutte le tappe di progettazione e pianificazione (architettura, progetti esecutivi,

pianificazione esecutiva per l’erogazione, descrizione dei processi di produzione) con un flusso procedurale

standardizzato nelle sue generalità, tale da

consentire una continua verifica delle varie tappe.

(14)

La certificazione – Le motivazioni

PUNTI CRITICI

5. Definizione dei sistemi di

erogazione e controllo

degli eventi formativi ECM;

Analisi dei risultati

raggiunti come elemento essenziale per il

miglioramento continuo;

6. Sistemi di gestione delle risorse

umane con metodi di

valutazione,

selezione

formazione

idonei a garantire qualità

dei contenuti e dei metodi

MOTIVAZIONI

• Ottenere la razionale

definizione dei sistemi di erogazione e controllo; vincolare a una continua analisi dei risultati raggiunti

• Impegnare all’analisi e definizione di sistemi di

gestione del personale interno e delle risorse esterne, per

garantire l’adeguatezza allo svolgimento dei compiti previsti

(particolarmente importante nel caso di risorse umane esterne e di attività andragogiche)

(15)

La certificazione – Le motivazioni

PUNTI CRITICI

7. Documenti necessari al fine sia

di verifiche interne/esterne del Sistema Qualità, sia di ispezioni della Commissione ECM;

8. Gestione del miglioramento

per quanto riguarda i contenuti (aggiornamento), le procedure andragogiche (qualità delle tecniche di formazione), i servizi, i costi.

MOTIVAZIONI

• Vincolare alla tenuta di registrazioni

puntuali riguardo alle criticità, ai fini delle ispezioni interne, delle ispezioni dell’ente certificatore, delle ispezioni Ministeriali.(La Norma ISO rende

obbligatori documenti che indicano le modalità di gestione- identificazione, protezione, rintracciabilità, durata, eliminazione- delle registrazioni che danno evidenza di tutte le attività che influiscono direttamente sulla qualità)

• Indurre a seguire procedure

aggiornate e internazionalmente riconosciute per il miglioramento continuo.

(16)

Conclusione

La definizione delle regole per i “Provider”

che accrediteranno direttamente gli eventi

è un momento essenziale per la riuscita

del progetto ECM della nostra nazione.

La necessità dell’attento controllo del

possesso delle caratteristiche descritte

deve, a nostro avviso, essere

certificato

da esperti del settore esterni

e che

possano garantire il possesso dei

requisiti

richiesti anche in sede internazionale

(17)

Conclusione

La cosa più importante, al di là

dell’aspetto formale, non è il rispetto delle

regole per obbligo di legge, bensì il

rispetto delle regole per la convinzione

culturale che la formazione è nel DNA

delle Società Scientifiche Italiane.

Il conflitto di interessi, economico o di

potere, non può e non deve condizionare

le scelte formative, pena l’esistenza delle

SS stesse.

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