UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI ROMA
"TOR VERGATA"
FACOLTA' DI LETTERE E FILOSOFIA
DOTTORATO DI RICERCA IN
STORIA DEL CRISTIANESIMO E DELLE CHIESE
CICLO XVIII
IL CRISTIANESIMO NEL CICOLANO
TRA ANTICHITÀ E ALTO MEDIEVO
TIZIANO GIOVANNELLI
Il Cristianesimo nel Cicolano tra Antichità e Alto Medioevo
Ringraziamenti.
1
Introduzione.
2
Capitolo 1.
1.
Per una topografia religiosa del Cicolano in età longobardo-franca.
51.1
La documentazione farfense 61.1.1
Clivianus 81.1.2
Gualdus S. Angeli in flumine 151.1.3
Cella Sancti Benedicti in Petroniano 171.1.4
L’organizzazione ecclesiastica e la cura animarum nel Cicolanonelle carte di Farfa 20
1.2
Altre presenze monastiche nel Cicolano 231.2.1
L’azione dei monaci di San Pietro in Valle di Ferentillo:San Pietro de Molito e San Giovanni in Leopardis (ex chiesa di San Leopardo) 24
1.2.2
Il monastero “imperiale” di San Salvatore Maggiore sul monte Letenano. 29Capitolo 2.
2.
La rete viaria antica del Cicolano: la diffusione dei culti.
332.1
L’importanza della Via Salaria: i collegamenti con Farfa 352.1.2
Il culto di Sant’Antimo 372.1.3
Il culto di San Michele Arcangelo 412.1.4
Il culto di San Sebastiano 442.1.5
Il culto di San Savino (Sabino) 462.1.6
Il culto di San Benedetto 512.1.7
Il culto di San Leopardo 532.2
Conclusioni. Il Cicolano: un caso paradigmatico? 55Capitolo 3.
3.
Anatolia: una martire “contesa”.
583.1.1
Anatolia Vergine e Martire: le più antiche testimonianze del culto 593.1.2
Il culto di Anatolia nel territorio reatino: i primi edifici di culto,l’ inventio delle reliquie, i dati topografici della Passio, i dati archeologici. 61