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Che tempo farà? Nuove frontiere dell’agrometeo

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Academic year: 2021

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INNOVAZIONE

Fa

tti

10 LUGLIO/AGOSTO 2016 GIULIA VILLANI, VITTORIO MARLETTO Arpae Emilia-Romagna

D

a un lato un evidente e diff uso “ritor-no alla terra”. Dall’altro la crescente attenzione per i temi dello sviluppo sostenibile e dunque anche per gli eff etti del cambiamento climatico in corso. In questo quadro ricco di complessità, stanno conquistando una fetta sempre maggiore di mercato le attività economiche che gravitano attorno all’agrometeorologia, la scienza che studia le interazioni dei fattori meteorologici e idrologici con l’ecosistema agricolo-forestale e l’agricoltura.

Le aziende in grado di sfruttare le nuove co-noscenze agrometeoro-logiche sono tipicamen-te start up innovative, piccole realtà giovani con un profi lo ad alto contenuto tecnologico, che dedicano buona parte della loro attività a ricerca e sviluppo. In questo contesto le com-petenze informatiche e web vengono coniugate con le conoscenze pro-venienti dal mondo del-la meteorologia e dell’ agricoltura.

La gamma di servizi sponibili comincia a di-ventare ampia e spazia dalla sensoristica, alla fornitura di veri e propri strumenti di supporto alle decisioni degli agcoltori, come si può ri-scontrare per esempio esaminando i prodotti forniti dai soci sostenito-ri di Aiam, l’Associazio-ne italiana di agromete-orologia.

Risposte avanzate per nuovi bisogni

Sono diverse le richieste che le aziende agricole fanno al mondo dell’assistenza tecnologica in campo meteo. Ecco qualche esempio.

Sistemi di allerta. La crescente frequenza di

eventi estremi determina la necessità di un tem-pestivo allertamento, che può giocare un ruolo chiave nella gestione delle operazioni agrono-miche e di altre attività aziendali.

Studi climatici per nuove coltivazioni. A causa

del riscaldamento globale e con l’introduzione di nuove varietà sul mercato, stanno cambian-do gli areali tipici di alcune produzioni (per esempio l’espansione della coltura dell’ulivo in Emilia-Romagna). Attraverso studi climatici è possibile capire quanto un territorio sia adatto a una diversa coltura.

Previsioni colturali. Il cambiamento climatico

ha sconvolto i tradizionali calendari agronomi-ci a causa sia del riscaldamento, che della distri-buzione meno regolare delle precipitazioni. Da qui la necessità di fornire alle aziende previsioni sull’andamento di crescita e sulle caratteristiche qualitative delle produzioni, come ad esempio nel caso del grado zuccherino dell’uva.

Gestione irrigua. Stiamo assistendo a un

au-mento del fabbisogno evapotraspirativo delle colture e quindi anche a una più onerosa ge-stione della risorsa idrica; per questo risulta quanto mai importante risparmiare sul consu-mo di acqua.

Di seguito viene presentato un elenco schema-tico dei prodotti e dei servizi recentemente ap-parsi nell’ambito della “nuova agricoltura”.

Il ricorso ai raggi cosmici per

misurare l’umidità del suolo

Vi sono notevoli innovazioni nell’ambito delle tecniche di misurazione. A partire da sensori sviluppati nel settore automobilistico per l’at-tivazione automatica dei tergicristalli, sono ora

Che tempo farà?

Nuove frontiere dell’agrometeo

Droni, satelliti, sensori.

Di fronte al cambiamento climatico,

il mondo agricolo chiede previsioni tempestive e servizi

mirati. Ecco le ultime novità

Un innovativo rilevatore di umidità del suolo presso il Canale emiliano romagnolo (progetto Water4Crop) Arpae 010-011Agr7-8.indd 10 05/09/16 08:11

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11 LUGLIO/AGOSTO 2016

disponibili sul mercato nuovi pluviometri sen-za imbuto né parti in movimento consistenti in una cupoletta di plastica, al cui interno alcuni led trasformano i rifl essi delle gocce di pioggia in misure indirette dell’intensità e quantità del-la precipitazione in corso.

Anche il vento può essere misurato sia come forza, che come direzione di provenienza, per mezzo di compatti e immobili sensori sensibili al suono. Questo tipo di strumenti senza parti in movimento assicura grande precisione e un bisogno di manutenzione molto ridotto.

Ancora più innovativo è il ricorso ai raggi co-smici per misurare il contenuto idrico dei ter-reni integrando i valori su qualche ettaro e fi no a mezzo metro di profondità. I raggi cosmici provengono dallo spazio e vengono (per fortu-na) quasi tutti schermati dal campo magnetico terrestre, ma una piccola parte di essi raggiunge il suolo e interagisce con l’acqua in esso con-tenuta. I nuovi sensori rilevano i neutroni che derivano da questa interazione e trasformano la numerosità di queste particelle elementari in valori di umidità del terreno circostante la stazione.

Nel campo del telerilevamento, i droni e i sa-telliti orientati al settore agricolo si sono rita-gliati un notevole spazio e sono la spina dorsale dell’agricoltura di precisione.

Di notevole interesse l’applicazione del teleri-levamento per il monitoraggio dello stato nu-trizionale e fi tosanitario, ma anche dello stress idrico delle colture. Infatti da satellite si è or-mai in grado di osservare e registrare lo svilup-po eff ettivo di una coltivazione, espresso da un indice: il kc, ovvero il coeffi ciente colturale. Combinando il kc con il calcolo dell’evapotra-spirazione da dati meteo osservati è possibile determinare i fabbisogni irrigui reali delle col-ture.

Portali web e open data al servizio

dell’agricoltura

La diff usione da parte degli enti pubblici dei propri dati in formato aperto (open data) con-sente a privati e aziende di scaricarli libera-mente e di organizzarli in portali web affi nché qualsiasi utente li possa visualizzare in modo immediato e di facile comprensione.

Un esempio in questo campo è il portale www. emiliaromagnameteo.com dove possono esse-re visualizzate a livello esse-regionale la principali grandezze meteo osservate. Un interessante “eff etto collaterale” della diff usione degli open

data è proprio la virtuosa interazione tra enti pubblici e privati per l’integrazione delle reti e la diff usione dei dati.

Su questo fi lone innumerevoli aziende hanno ormai consolidato i propri servizi, introducen-do i cosiddetti Dss (Decision support systems), ovvero sistemi di supporto alle decisioni. I dati agrometeo raccolti in campo vengono elaborati mediante modelli matematici che restituisco-no in uscita informazioni, accessibili attraverso cellulari e tablet, relative alle operazioni agro-nomiche che l’agricoltore deve svolgere, dalle fertilizzazioni ai trattamenti fi tosanitari.

Questo si traduce in una gestione ottimale dell’agroecosistema, dove anche gli input chi-mici sono razionalizzati, tendendo nel contem-po alla massima produttività della coltura e al raggiungimento di optimum qualitativi.

Un settore in forte espansione, nel quale un enorme numero di realtà private si stanno mi-surando è infi ne quello delle previsioni meteo a breve, medio e lungo termine. Tipicamente i modelli agrometeo e fi tosanitari, così come i servizi derivati dall’elaborazione di dati satelli-tari, applicano le previsioni meteorologiche per affi ancare ai dati osservati anche le previsioni delle grandezze di interesse nei giorni immedia-tamente successivi al presente.

Info: agrometeorologia.it; emiliaromagnameteo.com

Una stazione agrometeo di Arpae Emilia-Romagna, l’Agenzia regionale per la prevenzione, l’ambiente e l’energia Arpae 010-011Agr7-8.indd 11 05/09/16 08:11

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