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Guarda C. D’URBANO: La pietra della follia. Nuove frontiere della psicologia contemporanea. Dialogo con Tonino Cantelmi

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Academic year: 2021

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Modelli della Mente (ISSNe 2531-4556), 2/2017-1/2018 67

L

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M

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a cura di Michela Pensavalli

C.

D’U

RBANO

:

La pietra della follia. Nuove frontiere

della psicologia contemporanea.

Dialogo con Tonino Cantelmi

Città Nuova, 2016, pp. 206

In questo libro Chiara D’Urbano ci conduce alla scoperta di uomo coraggioso, audace e determinato quale è Tonino Cantelmi, psichia-tra credente e psicoterapeuta, uomo riservato e dai modi decisi quan-to umili ed umani, che ha daquan-to un apporquan-to speciale nell’ambiquan-to della sua professione in cui è intervenuto con competenza e fermezza, ri-sultando, in alcune occasioni, persino scomodo e poco condivisibile dalla comunità scientifica. È la stessa autrice, che, attraverso un’in-tervista diretta, ci permette di apprezzare meglio i suoi contributi pro-fessionali e scientifici. Il punto di partenza è certamente la sua enor-me passione verso l’essere umano, che la D’Urbano è riuscita a mar-care anche grazie alle sue competenze professionali di psicologa e psicoterapeuta credente. Ogni capitolo nel libro affronta diverse te-matiche e si pone molteplici domande su diversi concetti di interesse e di dibattito attuale: sull’aborto, sul rapporto tra Chiesa e psicologia, sull’omosessualità, sulla psichiatria e le diverse patologie. Queste te-matiche vengono affrontate anche e soprattutto in considerazione del quadro antropologico in cui si trova l’uomo di oggi, che fa riferimento ad una vera e propria mutazione psicosociale e culturale derivata dal-l’introduzione delle tecnologie: non solo siamo immersi in un’epoca di cambiamento, ma in un cambiamento d’epoca.

Possiamo certamente affermare che la tecnologia ha cambiato il nostro modo di essere, di pensare e di agire e il concetto della socia-lizzazione che oggi è perlopiù virtualizzata.

La persona immersa nella tecnoliquidità, insegue un’immagine di sé grandiosa, perfetta e vincente, ha bisogno costantemente della presenza

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68 Modelli della Mente (ISSNe 2531-4556), 2/2017-1/2018 degli altri che la aiutino a confermare il valore di se stessa, e quindi ogni relazione è vissuta in funzione di questa possibile conferma.

Il focus, dunque, sembra essersi prepotentemente spostato dal dentro al fuori, dal cuore al guscio. Si corre allora il rischio di smet-tere di guardare dentro e fuori di sé, ai pensieri e sentimenti che fan-no parte della fan-nostra psiche e agli altri che popolafan-no la realtà esterna, concentrandoci solo sulla superficie che separa il dentro dal fuori.

Questa modalità tuttavia cela un Io debole e frammentario, che nel contesto e nella società attuale nella quale siamo immersi, viene maggiormente percepito e sofferto. E dunque figure come quella di Tonino Cantelmi, fungono da supporto, da guida e da faro necessario per l’orientamento e la ricerca della propria autentica identità.

All’interno dei capitoli se, da una parte, ci si sofferma su questi e altri temi “scottanti” della psicologia contemporanea, dall’altra si ri-percorre il cammino personale e professionale di Tonino Cantelmi, che, nel corso della sua professione, ha affermato senza timore e al-cuna titubanza, le sue teorie e le sue idee anche di fronte a temi sensi-bili, cercando di arrivare a nuove riflessioni e nuove prospettive.

Nonostante lo psichiatra si ritrovi di fronte a complessità sempre crescenti rispetto alle posizioni da lui stesso adottate, è viva e fervida in lui la voglia di comprensione e di sostegno dell’umanità sofferente.

Questa passione traspare soprattutto nelle parole del libro nel quale, particolarmente coinvolgente, è l’intervista a tu per tu con lo psichia-tra, che permette al lettore di avere un contatto diretto con lui, di ap-prezzare il suo lato personale e umano attraverso le sue parole e i suoi stati d’animo: ne scaturisce una figura di grande spessore, di uomo capace di prendersi cura con competenza e dedizione dei suoi pazienti, in grado di affrontare i problemi contemporanei con esperienza e professionalità e al tempo stesso di aprirsi a osservazioni multidi-mensionali che gli consentano una lettura globale dell’essere umano.

Anche in occasione del suo intervento sulla relazione esistente tra mente e tecnologia digitale, appare come un uomo non giudicante, che si impegna a comprendere nel concreto le conseguenze derivate da questa esplosione tecnologica senza precedenti, sottolineando al tempo stesso l’urgenza di un intervento e di un recupero delle rela-zioni umane, per evitare il collasso degli incontri reali, di persona.

Cantelmi compie uno sforzo significativo anche per integrare la sua fede fortemente strutturata con la ricerca nella pratica clinica,

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Modelli della Mente (ISSNe 2531-4556), 2/2017-1/2018 69 cercando di aprirsi costruttivamente a una nuova visione e una nuova

identità di uomo di scienza e di fede, e cercando di apportare in en-trambi i campi nuovi stimoli e nuove sfide.

Il testo dunque rappresenta uno strumento che permette al lettore di instaurare un contatto diretto e intenso con lo psichiatra e benefi-ciare anche dei suoi preziosi consigli:

«…per raggiungere la felicità e la pace con noi stessi è necessario entrare in rela-zione profonda con l’altro attraverso la condivisione degli aspetti di sé, positivi e negativi, uscendo dal bozzolo del proprio narcisismo: l’uomo possiede la capacità di amare e legare con gli altri, anche sacrificando un po’ di se stesso.

Bisogna compiere il tentativo di accogliere e tollerare i bisogni dell’altro: com-prenderlo prima di giudicarlo, rispettare il suo punto di vista anche se non coinci-de con il proprio, sviluppare la capacità di dialogare e affrontare insieme situazio-ni difficili.

Amare davvero significa riuscire ad apprezzare soprattutto i difetti dell’altro pen-sando che l’amore è solo un veicolo: ciò che conta realmente sono il conducente, i viaggiatori e la strada».

Una lettura interessante, coinvolgente, che permette di capire e di toccare con mano la vera essenza e natura di Tonino Cantelmi, uomo e terapeuta di grande valore umano, etico e morale, professionista competente e di notevole levatura che rappresenta per molti una guida e un punto fermo da seguire nella ricerca continua e consape-vole di se stessi.

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