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Una data... non un traguardo

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Academic year: 2021

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Una data... non un traguardo

Un altro anno se n’è andato e, nel rispetto della migliore delle tradizioni, il Giornale Italiano di Ostetricia e Ginecologia presenta questo fascicolo ove vengono illustrate, per ciascuna delle aree della disciplina, le più importanti evoluzioni dell’anno 2005.

L’ostetricia e la medicina perinatale rappresentano sempre la frontiera più avanzata della pro-fessionalità ostetrica e Fabio Facchinetti con la sua abituale capacità, ha saputo delinearne le innovazioni.

D’altro lato è a Fulvio Zullo che abbiamo chiesto di trattare gli sviluppi della Chirurgia En-doscopica: sta diventando una delle grandi aree di sviluppo della ginecologia moderna non solo per l’impatto clinico-assistenziale e la capacità di ridurre i costi e le giornate di degenza, ma so-prattutto perché l’endoscopia ginecologica si caratterizza per la grande necessità di informazione e formazione, per poterne avere quella diffusione capillare auspicabile nel nostro Paese.

È certo che i centri di eccellenza renderanno possibili terapie speciali su casi particolarmente selezionati, ma è anche certo che una diffusione generale della chirurgia endoscopica ginecolo-gica garantirà i cittadini per la tutela dei loro diritti personali di non vedersi deturpato l’addome dalla ferita chirurgica, per aver potuto risolvere il proprio problema clinico con una tecnica endoscopica ben portata a termine.

La contraccezione affidata a Franca Fruzzetti e la terapia ormonale sostitutiva a basso dosag-gio a Marco Gambacciani, testimoniano la grande attenzione che è stata data alla ginecologia medica ed alle terapie ormonali.

Poche cose fanno più danno dell’ignoranza, una di queste è certamente l’alterigia, coniugata alla approssimazione quale si è vista negli studi americani sull’effetto della terapia ormonale so-stitutiva: usata in quelle lande per la terapia non delle donne, ma degli ippopotami (ho da poco visitato lo zoo di Roma con una mia nipotina, guardandola ed osservando l’evoluzione degli ippopotami ho capito la differenza tra quanto facciamo nel nostro Centro Menopausa e quanto fanno gli americani nei loro studi randomizzati !!!).

Uno “Year Book” non poteva non analizzare uno dei temi più controversi dell’area ginecolo-gica e cioè la fecondazione medicalmente assistita. Certamente dopo la pubblicazione della Leg-ge 40 ci siamo rimboccati le maniche per cercare di superare le difficoltà e di offrire alle nostre pazienti le stesse possibilità che hanno le donne negli altri Paesi europei al fine di ottenere una gravidanza con queste tecniche complesse, e Paolo Artini sottolinea con eleganza gli sviluppi fatti in questo settore.

Last but not least, direbbero sempre gli stessi anglosassoni, Angiolo Gadducci tratta le

pro-blematiche, le innovazioni e le prospettive di ricerca clinica nella terapia delle neoplasie gineco-logiche, indicando con quale impegno l’oncologia ginecologica internazionale e quella italiana in particolare si stanno muovendo per migliorare la prognosi, rendere più efficace la terapia e soprattutto collegare la parola vita a quella di qualità.

C’erano tante altre cose da scrivere e da trattare, ma... saranno per il futuro...

A.R. Genazzani

prefazione

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