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Censimento archeologico del territorio comunale di Ruinas (OR)

Michela Meloni

Università degli studi di Cagliari, specializzanda in archeologia presso la Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici

Il censimento archeologico del territorio di Ruinas è stato condotto dal novembre 2007 al novembre 2008 grazie a un finanziamento per la ricerca concesso dall’Amministrazione comunale al Dipartimento di Scienze archeologiche e storico-artistiche. Ha coordi-nato i lavori Carla Del Vais; hanno operato sul campo Pietro Francesco Serreli e Michela Meloni, con la col-laborazione di Antonella Deiana e Massimo Dozza.

L’esplorazione sistematica del territorio, preceduta dalla ricerca bibliografica e d’archivio, ha portato alla localizzazione, georeferenziazione, documentazione fotografica e schedatura di numerosi siti, monumenti e reperti per lo più inediti. Sono state elaborate ses-santasei schede di tipo ministeriale, sedici delle quali di siti archeologici (SI), ventisette di singoli monu-menti (MA) e ventitre di manufatti mobili di partico-lare rilevanza (RA); sulla base della documentazione raccolta, si è elaborata la carta archeologica del terri-torio utilizzando come base cartografica la CTR.

Le testimonianze più antiche, riferibili al Neoliti-co recente, sono rappresentate da diciotto domus de janas, raggruppate in piccoli nuclei nelle loc. di Santu Teru (due domus monocellulari e due non comple-tate), S’Utturu de sa Gisterra (due monocellulari), Padru (tre monocellulari), Pirena (due monocellulari a pozzetto) e Cannas (due pluricellulari) o isolate, ri-feribili sia al tipo monocellulare semplice (Sa Seddana e Bruncu Elludu) e monocellulare con dromos (Serra ’e Asuni) che a quello pluricellulare (Putzu ’e Iosso e Mesadda). Quest’ultima domus risulta di particolare interesse per la presenza di finte finestre, definite da solchi incisi con tracce di pittura rossa, di travetti ret-tilinei in rilievo a raggiera sul soffitto a evocare una copertura lignea e di una protome taurina a rilievo su un pilastrino risparmiato nella cella principale.

Alla fase preistorica, principalmente al Neolitico recente, sono pertinenti anche le stazioni litiche o in-sediamenti di Su Serratzu de sa Spina de Toppi, Santu

Teru, Su Legau e Su Pranu’e Pirea, da cui provengono schegge e qualche strumento in ossidiana e un nucleo di selce.

Ad età eneolitica si riferiscono invece due men-hir proto-antropomorfi (Peddargiu e Baddugiana) (Atzeni, E. 2004. La scoperta delle Statue-Menhir. Trent’anni di ricerche archeologiche nel territorio di La-coni. Cagliari: CUEC, p. 176), una particolarissima statua-menhir teriomorfa da Macchetturu, già nota e in corso di studio da parte di E. Atzeni, vari fram-menti di statue-menhir provenienti dallo stesso sito, scarsi frammenti ceramici (Mesadda, Macchetturu) e strumenti litici (Macchetturu).

La documentazione di età nuragica è limitata ai resti poco leggibili di tre nuraghi monotorri (Pised-du, Nurampei, Sitzerra) e alla presenza in superficie di frammenti ceramici (Santu Teru).

Molto scarne risultano anche le tracce di frequen-tazione punica (frammento di skyphos attico a vernice nera di V sec. a.C.), di età romana repubblicana e primo-imperiale (frammenti di pareti sottili e sigil-lata italica), tutte provenienti dal sito di Santu Mial-li. Cospicua è invece la presenza sul territorio in età romana imperiale, relativa sia ad aree insediative (Su Legau, Santu Mialli, Santu Teru) che funerarie, a cui si riferiscono un sarcofago (Santu Teru) e sette cip-pi (Bingias, Santu Teru, Pedrosu), due dei quali del tipo “a capannina”. Tracce della viabilità romana sono rappresentate da un miliario (S’Ena de sa Pira), data-to al 46 a.C. (Zucca, R. 2002. Due nuovi miliari di Claudio e la data di costruzione della via a Karalis in Sardinia. Epigraphica, LXIV, pp. 57-68), e da tratti stradali con piancito basolato, acciottolato e a fondo naturale (Bingia Manna, Abba Venosa).

La continuità di vita sino al Basso Medioevo è at-testata in tutte le aree insediative romano-imperiali e a Mesadda dalla presenza in superficie di frammenti di invetriata.

ArcheoArte 2010, 1: 297-298

http://archeoarte.unica.it/ ISSN: 2039-4543

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298 -Notizie I risultati del censimento, per quanto prelimina-ri, hanno evidenziato un’antropizzazione importante soprattutto in età preistorica, legata alla presenza del

vicino Monte Arci, ed in età imperiale, in relazione al sistema viario romano ed alle vicine colonie di Uselis e Forum Traiani.

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