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Abstract
Il disturbo dello spettro autistico (ASD) è definito come un disturbo del neurosviluppo, caratterizzato da difficoltà nell’interazione sociale, da deficit della comunicazione e dalla presenza di interessi ristetti e comportamenti ripetitivi, a cui si associa una peculiare percezione degli stimoli sensoriali.
Questa tesi ha lo scopo di indagare la funzione olfattiva nei soggetti con ASD. È stato condotto uno studio clinico-sperimentale su un campione di 20 bambini con diagnosi di autismo ad alto funzionamento e su un campione di controllo composto da 20 bambini con sviluppo neurologico tipico, appaiati per età e genere. Le due popolazioni sono state caratterizzate attraverso l’utilizzo di questionari utilizzati per lo screening nella pratica clinica (CARS, AQ, SCQ, SRS, CBCL). In entrambi i gruppi, è stato svolto un test per studiare la funzione olfattiva, prendendo in esame la sensibilità (o soglia) agli stimoli olfattivi, la capacità di discriminare due stimoli olfattivi diversi e di identificare gli odori.
Sono stati evidenziati nel gruppo di soggetti con ASD, rispetto ai controlli, un innalzamento della soglia (ovvero la necessità di avere concentrazioni più elevate di un dato odorante per permettere al soggetto di percepire lo stimolo stesso), una migliore capacità di discriminare gli odori e una ridotta capacità di identificarli. Per quanto riguarda il task di discriminazione, la differenza tra i due campioni non è statisticamente significativa. Sono state, inoltre, trovate correlazioni con alcuni aspetti sintomatologici dei soggetti con ASD: quanto più i parametri olfattivi presentano valori simili a quelli dei controlli, tanto meno gravi sono i problemi relazionali dei soggetti con diagnosi di ASD.
I nostri risultati mostrano che nel dominio olfattivo è presente una processazione atipica dello stimolo sensoriale. Future ricerche in questo campo potrebbero essere utili per chiarire se alterazioni della funzione olfattiva possano giocare un ruolo sullo sviluppo dell’ASD e sul suo fenotipo.